Spigolo del Velo

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda ragnux » lun lug 25, 2005 12:22 pm

MarcoS ha scritto:
ragnux ha scritto:Figlio del tuo tempo: o le cose le fai allo stesso modo o non è più lo stesso modo.
Se devi rinunciare alla via per le protezioni devi rinunciarci anche per i problemi oggettivi. Sennò l'etica va a farsi friggere!



spiacente ma sticazzi, il ragionamento non regge.

se l'han fatta ALLORA in quel modo SENZA tutte le comodità che abbiamo noi ORA, il minimo sarebbe CERCARE di salire almeno QUASI come loro.
Che tanto bravi uguale non si sarebbe....


Probabilmente non mi sono spiegato:

Dico che le condizioni di un ripetitore che fa una via dopo 46 anni dalla sua apertura sono per forza di cose diverese.

Più o meno bravi non so dirti.

L'alpinismo e l'arrampicata sono, come tutti i fatti umani, in evoluzione.

Oggi e 50 anni fa le cose sono per forza di cose diverse.

Il rispetto storico dei fatti non sta negli spit alle soste o meno, ma nell'avere chiara e presente la cosa, ed è bello sforzarsi di capire come fosse l'alpinismo all'epoca.

Se poi su una via ci passano 400 cordate a stagione .... credo ci si debba porre un problema di sicurezza, perchè le cose per quella via - se volte aggiungete *purtroppo * - sono già cambiate

La mia idea non è quella di spittare tutto lo spittabile.
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Messaggioda MarcoS » lun lug 25, 2005 13:08 pm

smaz ha scritto:I pionieri, quelli degli anni trenta, quella della corda di canapa, quelli delle "opere d'arte", o i primi free climber insomma tutta sta gente qua che rischiava l'osso del collo... li ammiriamo, che bravi ecc... proprio perché hanno osato, sono andati oltre l'ignoto, il loro ignoto...
però se due ragazzetti rischiano facendo una via oggi perché non hanno esperienza o non hanno nessuno che li porta... questi sono dei coglioni ecc... vanno li perché c'è lo spit ecc... ma tu che ne sai del loro spirito d'avventura? della loro personale pulsione ad andare oltre l'ignoto olre i loro limiti? di quanta paura hanno? come puoi giudicare, sono dei grandi, a modo loro, sono dei pionieri nella loro testa e magari in futuro saranno grandi alpinisti e in un certo senso già lo sono...



ooh, là! grassiemille, adesso il discorso è più chiaro.
occhei.
Resta fermo il fatto che, rispetto ai "pionieri, ora è disponibile mooolto più materiale e conoscenza, relativamente sia alla sicurezza che alle informazioni generali sull'ambiente...tutta roba sovente mal usata e questo non coscientemente...o no?
In aggiunta, mi pare che quello che il desiderio di avventura che sempre + spesso si vede però è quello di un' "avventura" possibilmente preconfezionata e preferibilmente senza i lati negativi della stessa.
Se sei mona e credi in Dio, crederai nel Dio dei mona
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Messaggioda Buzz » lun lug 25, 2005 13:28 pm

MarcoS ha scritto:...
In aggiunta, mi pare che quello che il desiderio di avventura che sempre + spesso si vede però è quello di un' "avventura" possibilmente preconfezionata e preferibilmente senza i lati negativi della stessa.


dai marcos
ferme restando le ovvie differenze "sociali" fra oggi e poniamo 50 anni fa...
(oggi c'è molto più tempo libero, molta più disponibilità economica, più facilità di spostamento ... ecc ecc) che permettono ad un gran numero di persone in più di coltivare un'attività come l'alpinismo e/o l'arrampicata in montagna,

pensi davvero che "una volta" fossero tutti come quelli il cui nome è poi rimasto impresso nella storia?

quanti illustri sconosciuti non hanno fatto nulla degno di essere ricordato?
quanti hanno preferito tornare a casa piuttosto che osare?
quanti fra quelli "che hanno osato" non hanno fatto nulla perchè... hanno osato "troppo"?

oggi ci guardiamo attorno e abbiamo di fronte noi stessi, e tanti altri illustri sconosciuti che si dilettano di arrampicare fra le altre cose della vita...

e il mio parametro di paragone deve essere Comici? Cassin? Castiglioni? Bonatti?
(ne cito non a caso 2 vivi e 2 morti anche se Castiglioni non è morto facendo alpinismo ma sempre in montagna)

se sono entrati nella storia c'è un motivo!

e perchè io, "orecchiante" di un piccolo alpinismo devo sentirmi obbligato a misurarmi con loro?

...
ora so già che l'obiezione di qualcuno sarà "a te nessuno ti obbliga, ma permetti a chi vuol farlo di poterlo fare"

ed è un cane che si morde la coda.

Ognuno è figlio del suo tempo

Oggi, gli emuli dei Grandi, non si misurano sulle loro vie di 30-40-50 anni fa facendole con il loro stesso numero di chiodi o, sarebbe ridicolo, facendole coi canaponi e le pedule di feltro...

altri sono i campi in cui si misura l'alpinismo di elite, di scoperta, di esplorazione, del'andare "oltre"...

e non nelle ripetizioni delle classiche.

Se la fai con meno chiodi di me sei solo più bravo di me ad arrampicare (o più incosciente) niente altro.

Allora torniamo al mio discorso...

tutta questa etica serve solo a stabilire gerarchie?

:roll:
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Messaggioda Enzolino » lun lug 25, 2005 13:54 pm

Buzz.
Quello che dici in principio non fa una piega. Infatti ci sono vie lunghe sportive e vie classiche.
C'e' la liberta' di scelta, e chi non vuole fare l'"eroe" si accomodi pure.
Vai al Muzzerone, a Bismantova, al Brento o in Sardegna e le vie sportive lunghe con gli spit le trovi. Ce n'e' anche di piu' di 500 metri.
Non credo di aver letto di alpinisti che sono andati a rimuovere gli spit la'.
Invece, al contrario, ci sono coloro che vanno a mettere gli spit nelle vie classiche per i piu' svariati motivi. Oppure a spittare in maniera selvaggia la' dove la "tradizione" va nella direzione opposta. Alla fine si potrebbero armonizzare i due estremi, come e' avvenuto sul Bianco o in altri luoghi, oppure no. Anche questo alla fine fa storia.
Ma voler omologare le seconde alle prime e' semplicemente un atto di arroganza.
Come detto da altri la sicurezza e' un falso argomento, perche' al contrario gli spit rischiano di attirare chi non e' in grado di salire altrimenti, ovvero chi non ha un'adeguata familiarita' con la montagna.

Ciao :wink:

Lo
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Messaggioda Gino Fagiolino » lun lug 25, 2005 15:02 pm

C'è chi toglie il chiodino, c'è chi mette un bel cordino, l'importante poi è berci sopra un bel birrino.
ciao a tutti, sono Gino Fagiolino
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Messaggioda giannimiao » lun lug 25, 2005 15:44 pm

MarcoS ha scritto:A monte comunque il problema sta nel fatto che sempre più gente se ne va in giro per i monti senza saper bene che c***o sta facendo.


Gia'... :roll:
Quando ho smesso di andare in montagna, 5/6 anni fa, sentivo un sacco di presunti alpinisti che, decidendo per una via al di sopra delle loro capacita', commentavano con "Tanto le soste sono spittate!".
E' il solito discorso della sicurezza, che va ricercata nelle proprie capacita' e non nel materiale che si puo' trovare in parete; ma oggi tutti vogliono andare in montagna subito, sul duro e senza farsi una minima gavetta sulle rampe ghiaiose di III/IV.

Ciao!
Piergiovanni
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Messaggioda quilodicoequilonego » lun lug 25, 2005 15:52 pm

giannimiao ha scritto:
MarcoS ha scritto:A monte comunque il problema sta nel fatto che sempre più gente se ne va in giro per i monti senza saper bene che c***o sta facendo.


Gia'... :roll:
Quando ho smesso di andare in montagna, 5/6 anni fa, sentivo un sacco di presunti alpinisti che, decidendo per una via al di sopra delle loro capacita', commentavano con "Tanto le soste sono spittate!".
E' il solito discorso della sicurezza, che va ricercata nelle proprie capacita' e non nel materiale che si puo' trovare in parete; ma oggi tutti vogliono andare in montagna subito, sul duro e senza farsi una minima gavetta sulle rampe ghiaiose di III/IV.
Ciao!
Piergiovanni


...terzo grado che magari devono affrontare per scendere, e li impegna più della salita (e non ci sono abituati), ma di questo non si preoccupano...
enzo
Avè rot le bale, basta spit 'n Dolomiti, tanto i cavan tuti...
In arrampicata, cosa c'è di più artificiale del trapano ?
VIA TUTTTTTT
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Messaggioda Buzz » lun lug 25, 2005 17:05 pm

Enzolino ha scritto:Buzz.
Quello che dici in principio non fa una piega. Infatti ci sono vie lunghe sportive e vie classiche.
C'e' la liberta' di scelta, e chi non vuole fare l'"eroe" si accomodi pure.
Vai al Muzzerone, a Bismantova, al Brento o in Sardegna e le vie sportive lunghe con gli spit le trovi. Ce n'e' anche di piu' di 500 metri.
Non credo di aver letto di alpinisti che sono andati a rimuovere gli spit la'.
Invece, al contrario, ci sono coloro che vanno a mettere gli spit nelle vie classiche per i piu' svariati motivi. Oppure a spittare in maniera selvaggia la' dove la "tradizione" va nella direzione opposta. Alla fine si potrebbero armonizzare i due estremi, come e' avvenuto sul Bianco o in altri luoghi, oppure no. Anche questo alla fine fa storia.
Ma voler omologare le seconde alle prime e' semplicemente un atto di arroganza.
Come detto da altri la sicurezza e' un falso argomento, perche' al contrario gli spit rischiano di attirare chi non e' in grado di salire altrimenti, ovvero chi non ha un'adeguata familiarita' con la montagna.

Ciao :wink:

Lo


Io non ho MAI detto di che è giusto andare a spittare le classiche.
Sono semplicemente contrario alle guerre di religione.

Per me un chiodo o uno spit sono la stessa cosa.
Non mi scandalizza se c'è uno spit per rafforzare una sosta dove i chiodi non potrebbero starci.

Non mi scandalizza se c'è uno spit al posto di certi chiodi a pressione.

E' un pezzo di ferro uguale, né più né meno...

cmq basta... di sto discorso non ne posso più :-D
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Messaggioda stefanop » mar lug 26, 2005 13:59 pm

Ciao Buz peccato che non ti ho beccato a roma.
Buzz ha scritto:. .....
Per me un chiodo o uno spit sono la stessa cosa.
8O :(
oppinione assolutamente non condivisa.
:D Beh non ho letto quello che e stato detto fino adesso ma sicuramente sull'argomento sarà gia stato detto tutto , Volevo comunicare che domenica sono passato al rifugio del velo e facendo lo ''gnori'', ho chiesto al gestore se era ancora possibile salire lo spigolo senza le soste che lui aveva spittato. La sua risposta testuale è stata che chiunque, con un minimo di esperienza alpinistica, sul velo puo fare delle soste a prova di bomba
Buzz ha scritto: Non mi scandalizza se c'è uno spit per rafforzare una sosta dove i chiodi non potrebbero starci.
e ha continuato (sfogandosi) che lui non l'ha fatto per i soldi ma solo per gli sprovveduti, facendomi pensare che gli sprovveduti possono andare ammazarsi anche sullo spigolo kan a fianco o su una delle altre migliaia di vie e quindi.....??!!!
Questo non glie lo detto non vale la pena (altrimenti mi sputava sul tè).
tra le due posizioni esiste incomunicabilità di fondo, dovuta alla diversità di valori che si danno alle cose.
Comunque ci sara sempre quello che spitta selvaggiamente e speriamo ci sarà sempre qualcuno a controbilanciare, che ha tempo e voglia di togierli , magari con più coraggio di Zaccaria, che per tenere un piede sia da una parte che dall'altra ha tolto le piastrine ma ha lasciato i perni.
??
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Messaggioda The Joker » mer lug 27, 2005 10:30 am

Bep sul topic della via 'I love my Dogs' ha scritto: Qui si trova anche un sasso attaccato alla parete con della resina e il nome della via ?I LOVE MY DOGS?


:( Sempre meglio, eh? :(
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Messaggioda Luca A. » mer lug 27, 2005 11:55 am

Perfettamente d'accordo che trattandosi di via classica -e non difficilissima- è proteggibile più che bene con sistemi "fair play". (A proposito: i chiodi tradizionali lo sono? I primi salitori li usavano...).
Insisto però nel dire che, tenendo fermo questo principio, dovremmo forse avere un briciolo di tolleranza verso il rifugista o le guide locali che lì non ci vanno in gita, ma ci abitano e lavorano. Se uno si mette nei panni di chi un giorno sì e un giorno no deve correre a far soccorsi sullo spigolo del velo (e non sul Kahn, o sulla Messner, ecc. che sono infinitamente meno frequentate, qui sta la differenza), un pochino (sottolineo: UN POCHINO) si può capire che al milionesimo intervento o al duecentesimo infortunato che vedi da vicino (che fa impressione, garantisco), ti venga la tentazione di andar su e metterci qualche protezione anche esagerata o poco raffinata.
Detto questo, penso che non interverrò più sull'argomento perché sono d'accordo con Buzz che qui non se ne uscirà mai, l'argomento è trito, fritto e rifritto.

Buona montagna a tutti, puristi o realisti...




stefanop ha scritto:Ciao Buz peccato che non ti ho beccato a roma.
Buzz ha scritto:. .....
Per me un chiodo o uno spit sono la stessa cosa.
8O :(
oppinione assolutamente non condivisa.
:D Beh non ho letto quello che e stato detto fino adesso ma sicuramente sull'argomento sarà gia stato detto tutto , Volevo comunicare che domenica sono passato al rifugio del velo e facendo lo ''gnori'', ho chiesto al gestore se era ancora possibile salire lo spigolo senza le soste che lui aveva spittato. La sua risposta testuale è stata che chiunque, con un minimo di esperienza alpinistica, sul velo puo fare delle soste a prova di bomba
Buzz ha scritto: Non mi scandalizza se c'è uno spit per rafforzare una sosta dove i chiodi non potrebbero starci.
e ha continuato (sfogandosi) che lui non l'ha fatto per i soldi ma solo per gli sprovveduti, facendomi pensare che gli sprovveduti possono andare ammazarsi anche sullo spigolo kan a fianco o su una delle altre migliaia di vie e quindi.....??!!!
Questo non glie lo detto non vale la pena (altrimenti mi sputava sul tè).
tra le due posizioni esiste incomunicabilità di fondo, dovuta alla diversità di valori che si danno alle cose.
Comunque ci sara sempre quello che spitta selvaggiamente e speriamo ci sarà sempre qualcuno a controbilanciare, che ha tempo e voglia di togierli , magari con più coraggio di Zaccaria, che per tenere un piede sia da una parte che dall'altra ha tolto le piastrine ma ha lasciato i perni.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
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Messaggioda Andrea Orlini » mer lug 27, 2005 13:03 pm

Luca A. ha scritto:Perfettamente d'accordo che trattandosi di via classica -e non difficilissima- è proteggibile più che bene con sistemi "fair play". (A proposito: i chiodi tradizionali lo sono? I primi salitori li usavano...).
Insisto però nel dire che, tenendo fermo questo principio, dovremmo forse avere un briciolo di tolleranza verso il rifugista o le guide locali che lì non ci vanno in gita, ma ci abitano e lavorano. Se uno si mette nei panni di chi un giorno sì e un giorno no deve correre a far soccorsi sullo spigolo del velo (e non sul Kahn, o sulla Messner, ecc. che sono infinitamente meno frequentate, qui sta la differenza), un pochino (sottolineo: UN POCHINO) si può capire che al milionesimo intervento o al duecentesimo infortunato che vedi da vicino (che fa impressione, garantisco), ti venga la tentazione di andar su e metterci qualche protezione anche esagerata o poco raffinata.
Detto questo, penso che non interverrò più sull'argomento perché sono d'accordo con Buzz che qui non se ne uscirà mai, l'argomento è trito, fritto e rifritto.

Buona montagna a tutti, puristi o realisti...

Non voglio entrare nel merito della discussione, se giusto o meno la presenza delle catene, ma mi si è molto scritto che forse servono per gli innumerevoli interventi di soccorso.
Sbaglierò, e chiedo smentita ai miei colleghi del trentino, ma un intervento di soccorso, specie su quello spigolo, lo risolvo di norma, con l'elisoccorso. Avere catene o meno non mi cambiano la vita per un intervento, specie poi perchè, per motivi di procedure, sono ben altre le soste che attrezzo per una eventuale calata o recupero. Non mi sembra plausibile come risposta quindi alla loro presenza.
Forse, sicuramente, saranno più utili alle guide.
Ma poi, scusate, ma tutti gli interventi avvengono su questo benedetto spigolo? Quanti ce ne dovrebrebbero essere per giustificarli, almeno per chi sostiene questa tesi?
Elencando numeri tondi, su una media di 6000 interventi all'anno del cnsas, l'8% riguarda l'arrampicata in montagna; fanno 480, in tutto il territorio nazionale.
Fate un po' voi...
andrea
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Messaggioda gug » mer lug 27, 2005 13:04 pm

Luca A. ha scritto:Insisto però nel dire che, tenendo fermo questo principio, dovremmo forse avere un briciolo di tolleranza verso il rifugista o le guide locali che lì non ci vanno in gita, ma ci abitano e lavorano. Se uno si mette nei panni di chi un giorno sì e un giorno no deve correre a far soccorsi sullo spigolo del velo (e non sul Kahn, o sulla Messner, ecc. che sono infinitamente meno frequentate, qui sta la differenza), un pochino (sottolineo: UN POCHINO) si può capire che al milionesimo intervento o al duecentesimo infortunato che vedi da vicino (che fa impressione, garantisco), ti venga la tentazione di andar su e metterci qualche protezione anche esagerata o poco raffinata.




puro buon senso :wink:
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda biemme » mer lug 27, 2005 13:11 pm

Luca A. ha scritto: .......Se uno si mette nei panni di chi un giorno sì e un giorno no deve correre a far soccorsi sullo spigolo del velo ....... si può capire che al milionesimo intervento o al duecentesimo infortunato che vedi da vicino ..............


ribadisco il "CHE PALLE", ma qui si esagera : se proprio tutti questi milioni di soccorsi sul velo fossero stati da attribuire alle soste tradizionali e fatiscenti (?!) anzichè spittate e con catena (in realtà, lo 0,000000001 degli incidenti alpinistici), il buon gestore/soccorritore avrebbe avuto ben poco da correre, perchè i malcapitati se li sarebbe ritrovati - da raccogliere/ricomporre e non da soccorrere - davanti alla porta del proprio rifugio... :roll: .... o forse temeva che qualcuno (il duecentounesimo) centrasse il tetto ? :wink:
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Messaggioda ragnux » mer lug 27, 2005 16:19 pm

The Joker ha scritto:
Bep sul topic della via 'I love my Dogs' ha scritto: Qui si trova anche un sasso attaccato alla parete con della resina e il nome della via ?I LOVE MY DOGS?


:( Sempre meglio, eh? :(


Qualcosa di male ???

Uno apre l'itinerario e lo fa col suo stile!

Mica sei obbligato a farla.

(e poi potresti scriverlo nel topic relativo.....)
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Messaggioda The Joker » mer lug 27, 2005 17:33 pm

ragnux ha scritto:
The Joker ha scritto:
Bep sul topic della via 'I love my Dogs' ha scritto: Qui si trova anche un sasso attaccato alla parete con della resina e il nome della via ?I LOVE MY DOGS?


:( Sempre meglio, eh? :(


Qualcosa di male ???

Uno apre l'itinerario e lo fa col suo stile!

Mica sei obbligato a farla.

(e poi potresti scriverlo nel topic relativo.....)


Guarda che non ho detto niente sullo stile e sulla libertà d'itinerario, tecnica o materiali utilizzati. Non ho detto nulla sull'obbligatorietà di ripetere l'itinerario o sulla buona fede dei ripetitori. Non ho scritto sul topic relativo perchè mi pare inutile saltare a piedi pari su tutti gli argomenti parlando di un OT già ampiamente sviscerato qui.
Dico solo che da anni in questo ambiente (nel mio caso quasi un quarto di secolo :( ) si sente parlare di spit si spit no, e concordo con Buzz, te, e tanti altri che la maggior parte della gente ne ha piene le palle. Tutto è sempre iniziato con un fatto isolato, e un coro di gente che dice 'ma ci voleva, lì andava bene, con tutto lo spazio che c'è, piuttosto di quello che c'era prima, non è una cosa sistematica, poveretti devono lavorare anche loro' e siamo arrivati a spit ovunque, situazioni critiche (non diciamo che ormai sono una palestra, alcune sono situazioni al limite del buongusto) come il Ciavazes, le Piccole Dolomiti, le Cinque torri,la Moiazza, le Tre Cime, le Torri del Peralba, le cime attorno al Pian dei Buoi, le pareti del Formin, il Falzarego. Vie che si incrociano, che si sovrappongono, varianti, calate, cantieri aperti, monotiri alla base. Adesso si incominciano ad attaccare i sassi col nome verniciato alla base della parete, fare le frecce alle soste per saper dove andare e magari scrivere il numero di rinvii su ogni tiro vicino alla catena? ma nooo, esagerato, fra un mese ognuno può aprire con lo stile che vuole, fra un anno piuttosto che tutti quegli gli ometti mezzi disfatti e per evitare che il rifugista vada a prendere per manina gli alpinisti dispersi in cerca dell'attacco ben venga una bella siliconata alla base con il cartellino Magari anche il codice a barre alla base, no :?: No, giusto; vista l'evoluzione in corso è più consono metterlo agli arrampicatori, il codice a barre :idea:
Non sono obbligato a farla, non sono obbligato a passare gli spit, non sono obbligato a prendere la strada, la funivia, a stare in quel gruppo montuoso, nelle Dolomiti, nelle Alpi. Che fortuna :!: Ho a mia disposizione l'Isola Ecologica Pravettoni, tutta quella fascia di incontaminato verde tra le due corsie dell'autostrada :idea:
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Messaggioda ragnux » mer lug 27, 2005 17:50 pm

The Joker ha scritto:
ragnux ha scritto:
The Joker ha scritto:
Bep sul topic della via 'I love my Dogs' ha scritto: Qui si trova anche un sasso attaccato alla parete con della resina e il nome della via ?I LOVE MY DOGS?


:( Sempre meglio, eh? :(


Qualcosa di male ???

Uno apre l'itinerario e lo fa col suo stile!

Mica sei obbligato a farla.

(e poi potresti scriverlo nel topic relativo.....)


Guarda che non ho detto niente sullo stile e sulla libertà d'itinerario, tecnica o materiali utilizzati. Non ho detto nulla sull'obbligatorietà di ripetere l'itinerario o sulla buona fede dei ripetitori. Non ho scritto sul topic relativo perchè mi pare inutile saltare a piedi pari su tutti gli argomenti parlando di un OT già ampiamente sviscerato qui.
Dico solo che da anni in questo ambiente (nel mio caso quasi un quarto di secolo :( ) si sente parlare di spit si spit no, e concordo con Buzz, te, e tanti altri che la maggior parte della gente ne ha piene le palle. Tutto è sempre iniziato con un fatto isolato, e un coro di gente che dice 'ma ci voleva, lì andava bene, con tutto lo spazio che c'è, piuttosto di quello che c'era prima, non è una cosa sistematica, poveretti devono lavorare anche loro' e siamo arrivati a spit ovunque, situazioni critiche (non diciamo che ormai sono una palestra, alcune sono situazioni al limite del buongusto) come il Ciavazes, le Piccole Dolomiti, le Cinque torri,la Moiazza, le Tre Cime, le Torri del Peralba, le cime attorno al Pian dei Buoi, le pareti del Formin, il Falzarego. Vie che si incrociano, che si sovrappongono, varianti, calate, cantieri aperti, monotiri alla base. Adesso si incominciano ad attaccare i sassi col nome verniciato alla base della parete, fare le frecce alle soste per saper dove andare e magari scrivere il numero di rinvii su ogni tiro vicino alla catena? ma nooo, esagerato, fra un mese ognuno può aprire con lo stile che vuole, fra un anno piuttosto che tutti quegli gli ometti mezzi disfatti e per evitare che il rifugista vada a prendere per manina gli alpinisti dispersi in cerca dell'attacco ben venga una bella siliconata alla base con il cartellino Magari anche il codice a barre alla base, no :?: No, giusto; vista l'evoluzione in corso è più consono metterlo agli arrampicatori, il codice a barre :idea:
Non sono obbligato a farla, non sono obbligato a passare gli spit, non sono obbligato a prendere la strada, la funivia, a stare in quel gruppo montuoso, nelle Dolomiti, nelle Alpi. Che fortuna :!: Ho a mia disposizione l'Isola Ecologica Pravettoni, tutta quella fascia di incontaminato verde tra le due corsie dell'autostrada :idea:




Dal punto di vista ambientale ti assicuro che sono un porblema maggiore le presenze concentrate nella maggior parte dei paesi delle dolomiti per 3 mesi all'anno con depuratori sottodimensionati che le cose che citi.

Certo non si puo' lasciare passare tutto, ma l'atteggiamento da talebano, secondo me serve a pochino.

E fuori dai posti che hai indicato ci sono migliaia di posti in cui perdersi, - pensa - adirittura senza fare *alpinismo*.
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Messaggioda The Joker » mer lug 27, 2005 18:41 pm

ragnux ha scritto:Dal punto di vista ambientale ti assicuro che sono un porblema maggiore le presenze concentrate nella maggior parte dei paesi delle dolomiti per 3 mesi all'anno con depuratori sottodimensionati che le cose che citi.

Certo non si puo' lasciare passare tutto, ma l'atteggiamento da talebano, secondo me serve a pochino.

E fuori dai posti che hai indicato ci sono migliaia di posti in cui perdersi, - pensa - adirittura senza fare *alpinismo*.


Il fatto che ci siano posti dove perdersi non autorizza la devastazione di quelli vicino alla strada, secondo me. Secondo me, poi, ancor peggio della situazione depuratori c'è quella del traffico e degli scarichi, che nel microsistema delle valli montane a causa dell'inversione termica e della scarsità di flussi d'aria provocano fino al 300% di casi si tumore in più delle popolazioni che vivono in città. C'è il problema delle strade e dei parcheggi, della chiusura dei passi alpini, di decidere come sul Monte Rite se è meglio una strada bianca chiusa con furgoni che a manetta vanno avanti e indietro a colpi di clacson o un impianto a fune. Di cose più grandi ce ne sono sempre, mica per questo quelle minori non hanno dignità, forsela dignità manca a chi evita il discorso per propria comodità. Poi dovresti spiegarmi cosa ho detto di talebano.
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Messaggioda ragnux » ven lug 29, 2005 10:02 am

The Joker ha scritto:
ragnux ha scritto:Dal punto di vista ambientale ti assicuro che sono un porblema maggiore le presenze concentrate nella maggior parte dei paesi delle dolomiti per 3 mesi all'anno con depuratori sottodimensionati che le cose che citi.

Certo non si puo' lasciare passare tutto, ma l'atteggiamento da talebano, secondo me serve a pochino.

E fuori dai posti che hai indicato ci sono migliaia di posti in cui perdersi, - pensa - adirittura senza fare *alpinismo*.


Il fatto che ci siano posti dove perdersi non autorizza la devastazione di quelli vicino alla strada, secondo me. Secondo me, poi, ancor peggio della situazione depuratori c'è quella del traffico e degli scarichi, che nel microsistema delle valli montane a causa dell'inversione termica e della scarsità di flussi d'aria provocano fino al 300% di casi si tumore in più delle popolazioni che vivono in città. C'è il problema delle strade e dei parcheggi, della chiusura dei passi alpini, di decidere come sul Monte Rite se è meglio una strada bianca chiusa con furgoni che a manetta vanno avanti e indietro a colpi di clacson o un impianto a fune. Di cose più grandi ce ne sono sempre, mica per questo quelle minori non hanno dignità, forsela dignità manca a chi evita il discorso per propria comodità. Poi dovresti spiegarmi cosa ho detto di talebano.


Atteggiamento, non "detto".
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ragnux
 
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