GRAM...potenzia la putenza..e trasformala in viulenza....

Messaggioda alemaiale » dom nov 25, 2012 23:31 pm

granparadiso ha scritto:Oggi ho aperto un cantiere, l'ho soprannominato "Il mostro" 30m, continuità in strapiombo.

Per poterlo chiudere pulito mi serve appunto continuità.
Come allenamento faccio già sessioni boulder e circuiti 40 movimenti

pensavo di cambiare i circuiti, anzichè a movimenti, pensavo di metterli a tempo inserendo all'interno di questo tempo anche dei passaggi boulder dato che nel tiro sono presenti.

Avete mai fatto delle sessioni a tempo, come vi siete trovati?


Sessioni a tempo?
Mai sentito
Però sui circuiti hai mai pensato di eseguire le ripetute?
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Messaggioda ande05 » lun nov 26, 2012 0:04 am

granparadiso ha scritto:
Avete mai fatto delle sessioni a tempo, come vi siete trovati?


Una volta...la mia ragazza mi aveva detto "ti dò tempo fino alle 22.00". Fu così che diventai campione di speed.

Scherzi a parte, teoricamente fare una sessione a tempo grossomodo equivale a farla a movimenti.

40 movimenti? Saran mica troppi?
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Messaggioda granparadiso » lun nov 26, 2012 16:09 pm

@ ale, per ripetute cosa intendi?
la seduta dei circuiti che faccio al momento è così sviluppata:

sono 3 serie, ogni serie prevede 3 giri con 3/4' di riposo tra un giro e l'altro e 15' tra una serie e l'altra

@ ande, per tempo non intendo velocità ma tempo come durata

pensavo di darmi un tempo...diciamo 10/15' e girare liberamente fino alla fine, se cado prima, giusto il tempo di rialsarsi e mi attacco di nuovo sino al termine

oppure attaccarsi e girare sino alla muerte, inserendo dei passaggi boulder e riposi, imitando così più il gesto e la durata di un tiro

in questo modo non c'è più quel movimento ripetitivo che invece viene fuori facendo un circuito segnato

spero si capisca quello che voglio dire


:roll:
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Messaggioda ande05 » lun nov 26, 2012 17:46 pm

granparadiso ha scritto:
@ ande, per tempo non intendo velocità ma tempo come durata

pensavo di darmi un tempo...diciamo 10/15' e girare liberamente fino alla fine, se cado prima, giusto il tempo di rialsarsi e mi attacco di nuovo sino al termine

oppure attaccarsi e girare sino alla muerte, inserendo dei passaggi boulder e riposi, imitando così più il gesto e la durata di un tiro

in questo modo non c'è più quel movimento ripetitivo che invece viene fuori facendo un circuito segnato



Sì sì, avevo capito, era una battutaccia delle mie.
Comunque dicevo che valutare un lavoro in termini di numero movimenti e tempo di esecuzione è grossomodo identico (anche se in realtà c'è una grossa influenza data dal tempo di esecuzione del singolo movimento).
L'unica cosa è che girando a caso (per quanto sia molto più divertente) non ti rendi conto dell'intensità a cui lavori (se ti interessa essere specifico) e potresti trovarti a fare un giro in completo regime aerobico (difficile), che in arrampicata non serve a un mazzo.
Finito il tempo dovresti essere praticamente quasi al limite delle tue possibilità (della serie: se faccio altri 3 movimenti la ripetuta dopo non la faccio nemmeno con 10' di recupero) con i movimenti pressochè omogenei.
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Messaggioda Q » lun nov 26, 2012 18:47 pm

granparadiso ha scritto:Oggi ho aperto un cantiere, l'ho soprannominato "Il mostro" 30m, continuità in strapiombo.

Per poterlo chiudere pulito mi serve appunto continuità.
Come allenamento faccio già sessioni boulder e circuiti 40 movimenti

pensavo di cambiare i circuiti, anzichè a movimenti, pensavo di metterli a tempo inserendo all'interno di questo tempo anche dei passaggi boulder dato che nel tiro sono presenti.

Avete mai fatto delle sessioni a tempo, come vi siete trovati?


Per il mio "mostro", che richiede grande resistenza alla forza (quello che molti chiamano continuità e che gli inglesi chiamano power endurance), mi sto allenando con circuiti su pannello col metodo frazionato. Bagnoli lo spiega molto bene nel suo libro ma in sostanza è quello che propone il grande Steve McClure in questo articolo: http://www.8a.nu/?IncPage=http%3A//www. ... eId%3D1683
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Messaggioda alemaiale » mar nov 27, 2012 11:21 am

granparadiso ha scritto:@ ale, per ripetute cosa intendi?
la seduta dei circuiti che faccio al momento è così sviluppata:

sono 3 serie, ogni serie prevede 3 giri con 3/4' di riposo tra un giro e l'altro e 15' tra una serie e l'altra

@ ande, per tempo non intendo velocità ma tempo come durata

pensavo di darmi un tempo...diciamo 10/15' e girare liberamente fino alla fine, se cado prima, giusto il tempo di rialsarsi e mi attacco di nuovo sino al termine

oppure attaccarsi e girare sino alla muerte, inserendo dei passaggi boulder e riposi, imitando così più il gesto e la durata di un tiro

in questo modo non c'è più quel movimento ripetitivo che invece viene fuori facendo un circuito segnato

spero si capisca quello che voglio dire


:roll:


Bhe la cosa migliore è:
Traccia un circuito con movimenti mani piedi obbligati, così escono fuori anche movimenti boulder, per i piedi cerca di usare prese apposta per i piedi. Traccia in modo tale che i singoli ti riescano ma metterli tutti insieme ti risulti faticoso. Usa due sessioni per riuscire a chiudere il progetto ( riscaldamento - allenamento per dita avambracci - tentativo progetto ) 4/5 tentativi con 4' di riposo tra un tentativo e l'altro. Se cadi durante il tentativo ti fermi 10" e riparti da dove sei caduto. Il terzo giorno che dovresti aver chiuso il circuito lo ripeti 4/5 volte ma questa volta il riposo e di 1' tra un giro e l'altro se cadi 10" e riparti
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Messaggioda granparadiso » mar nov 27, 2012 12:32 pm

alemaiale ha scritto:
granparadiso ha scritto:@ ale, per ripetute cosa intendi?
la seduta dei circuiti che faccio al momento è così sviluppata:

sono 3 serie, ogni serie prevede 3 giri con 3/4' di riposo tra un giro e l'altro e 15' tra una serie e l'altra

@ ande, per tempo non intendo velocità ma tempo come durata

pensavo di darmi un tempo...diciamo 10/15' e girare liberamente fino alla fine, se cado prima, giusto il tempo di rialsarsi e mi attacco di nuovo sino al termine

oppure attaccarsi e girare sino alla muerte, inserendo dei passaggi boulder e riposi, imitando così più il gesto e la durata di un tiro

in questo modo non c'è più quel movimento ripetitivo che invece viene fuori facendo un circuito segnato

spero si capisca quello che voglio dire


:roll:


Bhe la cosa migliore è:
Traccia un circuito con movimenti mani piedi obbligati, così escono fuori anche movimenti boulder, per i piedi cerca di usare prese apposta per i piedi. Traccia in modo tale che i singoli ti riescano ma metterli tutti insieme ti risulti faticoso. Usa due sessioni per riuscire a chiudere il progetto ( riscaldamento - allenamento per dita avambracci - tentativo progetto ) 4/5 tentativi con 4' di riposo tra un tentativo e l'altro. Se cadi durante il tentativo ti fermi 10" e riparti da dove sei caduto. Il terzo giorno che dovresti aver chiuso il circuito lo ripeti 4/5 volte ma questa volta il riposo e di 1' tra un giro e l'altro se cadi 10" e riparti


Allora mi basterebbe modificare il circuito da 40 e obbligare i piedi a 'sto punto.

Per le dita ho già un circuito da 18 movimenti bello duro e quello continuerei ad usarlo.

@ Q, adesso mi vado a rileggere cosa dice Bagnoli riguardo al frazionato, è un po che non lo sfoglio :wink:

:smt023
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Messaggioda coniglio » gio nov 29, 2012 12:45 pm

....adoro la settimana di scarico....
mi viene benissimo!!!!

:lol: :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda VinciFR » gio nov 29, 2012 13:01 pm

adesso, non vorrei sparar na cagata, ma mi sembra di essere in un ottimo stato di forma! Cioè, sento che fisicamente e mentalmente sto bene ed effettivamente in quest'ultimo periodo mi sono tolto delle belle soddisfazioni!

Secondo voi è meglio approffittarne e scalare il più possibile oppure è meglio proseguire con il mio ritmo normale di allenamenti?
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Messaggioda ciocco » gio nov 29, 2012 19:10 pm

Ognuno dovrebbe essere il miglior conoscitore di se stesso.
Se pensi di essere al top della forma e hai la possibilità di scalare, vai e colpisci!
Se pensi di non avere ancora raggiunto l'apice continua ad allenarti ma appena hai la possibilità... vai e colpisci!
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Messaggioda ciocco » gio nov 29, 2012 19:18 pm

Devo sottoporvi una questione:

In questo periodo ho una buona continuità sui tiri lunghi e omogenei.
Ho poca forza massimale e sui passaggi dove è richiesta ogni tanto cado per questo motivo ma la cosa non mi sorprende e infatti sto facendo un ciclo di forza.

Una costante di tutto l'anno invece è quella di avere al massimo due tentativi al giorno su un tiro al mio limite.
Vedo amici che chiudono un tiro al terzo, quarto tentativo di giornata, io invece niente, se parto per un terzo tentativo dopo pochi movimenti mi sento scarico.
Sospetto che possa trattarsi anche di un mio atteggiamento mentale ma se così non fosse qual'è il rimedio?
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Messaggioda coniglio » gio nov 29, 2012 19:19 pm

@ VINCI.FR


in realtà durante il periodo di allenamento è sempre un dilemma.almeno per me.

di solito alla fine della sett di scarico o alla fine della prima del mesociclo, stai abbastanza appppalla...

ti parlo dal mio punto di vista.
io se mi sento bene, ma sono in allenamento, cerco di allenarmi ancora più duro...così torno la sera a casa soddisfatto dicendo alla mia ragazza che ho alzato - seppur di poco - i massimali, mia morosa mi guarda perplessa bonfonchiando che sarebbe il caso che iniziassi ad alzare altro invece di fare il plasticaro del caxxo...

se invece mi capita in falesia faccio pure 10 tiri in un giorno, oppure mi scaravento sul project e mi ci sfondo.
fattosta che prima o poi mia morosa mi molla....o mi nasce un figlio mulatto....


:lol:
Ultima modifica di coniglio il gio nov 29, 2012 19:29 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda coniglio » gio nov 29, 2012 19:24 pm

ciocco ha scritto:Devo sottoporvi una questione:

In questo periodo ho una buona continuità sui tiri lunghi e omogenei.
Ho poca forza massimale e sui passaggi dove è richiesta ogni tanto cado per questo motivo ma la cosa non mi sorprende e infatti sto facendo un ciclo di forza.

Una costante di tutto l'anno invece è quella di avere al massimo due tentativi al giorno su un tiro al mio limite.
Vedo amici che chiudono un tiro al terzo, quarto tentativo di giornata, io invece niente, se parto per un terzo tentativo dopo pochi movimenti mi sento scarico.
Sospetto che possa trattarsi anche di un mio atteggiamento mentale ma se così non fosse qual'è il rimedio?


io ho chuso il mio tiro più duro ultralavorato al quinto giro della giornata...
ero in uno stato mentale soprannaturale...tuttora però faccio fatica a ricreare quello stato...

il mio consiglio è di partire con un "focus mentale" (perdonami la parola ma non me ne vengono altre) anche sui riscaldi!!!!
:twisted: :twisted: :twisted: :twisted: :twisted:

oppure recuperi troppo/troppo poco fra un tent e l'altro...


di solito - banalmente - riesco a far più tentativi quando sento concretizzarsi la possibilità di chiudere il tiro...
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Messaggioda ande05 » gio nov 29, 2012 19:36 pm

ciocco ha scritto:Devo sottoporvi una questione:

In questo periodo ho una buona continuità sui tiri lunghi e omogenei.
Ho poca forza massimale e sui passaggi dove è richiesta ogni tanto cado per questo motivo ma la cosa non mi sorprende e infatti sto facendo un ciclo di forza.

Una costante di tutto l'anno invece è quella di avere al massimo due tentativi al giorno su un tiro al mio limite.
Vedo amici che chiudono un tiro al terzo, quarto tentativo di giornata, io invece niente, se parto per un terzo tentativo dopo pochi movimenti mi sento scarico.
Sospetto che possa trattarsi anche di un mio atteggiamento mentale ma se così non fosse qual'è il rimedio?


Recuperi abbastanza tra un tentativo e l'altro? Quanto volume di lavoro raggiungi quando ti alleni? Mangi a sufficienza (non fare cagate tipo la dieta del giorno prima o del giorno medesimo, la forza richiede buone scorte di glicogeno, quindi...una buona colazione con kinder colazione più... :lol: )?
Allenarsi per l'allenamento...la differenza tra un pischello ed un campione sta anche nel fatto che il campione riesce a fare maggior volume di un medesimo allenamento...allenarsi per l'allenamento diceva qualcuno...
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Messaggioda ciocco » ven nov 30, 2012 1:09 am

Tra un tentativo e l'altro recupero 30/40 minuti.

Per il resto ho delle grosse lacune nel senso che la costanza e la metodicità non sono esattamente le mie doti migliori.

Comunque cerco di seguire abbastanza fedelmente i programmi di Jolly, ai quali mi affido.

Di solito mi alleno il lunedi o il martedi (dipende se ho scalato o no la domenica) e il mercoledì mentre il giovedì è la sera che sono di turno a gestire il muro e scalo un pò random tra un cliente e l'altro.

A livello di alimentazione è meglio calare un velo peloso! Mangio di tutto dal sano al velenoso, nel mio frigorifero non mancano mai coca e birra e quando ceno con la morosa, un paio di volte a settimana, secchiamo regolarmente una bottiglia di vino.

Non vado a letto ad orari regolari.

Faccio un lavoro abbastanza fisico (agricoltore)

Che faccio, lascio perdere?
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Messaggioda ande05 » ven nov 30, 2012 1:38 am

ciocco ha scritto:
Faccio un lavoro abbastanza fisico (agricoltore)



Cristo...è già ammirevole che tu il sabato abbia voglia di arrampicare...mi son sempre sentito un mezzo finocchio di fronte a manovali, agricoltori o simili che il week end vanno ad arrampicare.
Comunque così su due piedi io sparerei sull'ansia da prestazione...tanto in arrampicata dici ansia e dici tutto, ovvio potrebbe essere anche il carico di allenamento che fai...lavorando :D
Non voglio sapere cosa diventi quando vai in ferie...
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Messaggioda ciocco » ven nov 30, 2012 10:38 am

Effettivamente sono abbastanza emotivo e mi è capitato spesso di rischiare di cadere dopo aver fatto il passo chiave...
Non riesco ancora a ricreare lo stato mentale che raggiungevo quando correvo a piedi: prima della partenza ansia a manetta e bisogno di andare in bagno due o tre volte poi in gara diventavo molto aggressivo!

Ogni tanto, come per magia, fatti un paio di movimenti entro in uno stato mentale dove scompaiono ansia, fatica e paura del volo e diventa puro godimento, ma questa situazione si presenta in maniera abbastanza casuale e non riesco a riprodurla volontariamente.

ovviamente tutto ciò è riferito a quando vado al mio limite, sotto quello me la godo e basta.

Ferie ne faccio poche, qualche week end all'anno e i 4 gg dedicati alla gita arrampicatoria autunnale con gli amici che sono diventati tradizione.
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Messaggioda ande05 » ven nov 30, 2012 11:18 am

ciocco ha scritto:Effettivamente sono abbastanza emotivo e mi è capitato spesso di rischiare di cadere dopo aver fatto il passo chiave...
Non riesco ancora a ricreare lo stato mentale che raggiungevo quando correvo a piedi: prima della partenza ansia a manetta e bisogno di andare in bagno due o tre volte poi in gara diventavo molto aggressivo!

Ogni tanto, come per magia, fatti un paio di movimenti entro in uno stato mentale dove scompaiono ansia, fatica e paura del volo e diventa puro godimento, ma questa situazione si presenta in maniera abbastanza casuale e non riesco a riprodurla volontariamente.

ovviamente tutto ciò è riferito a quando vado al mio limite, sotto quello me la godo e basta.

Ferie ne faccio poche, qualche week end all'anno e i 4 gg dedicati alla gita arrampicatoria autunnale con gli amici che sono diventati tradizione.


Se vuoi ti accompagno ad un corso di celoduroduroduro.
Risultati garantiti:
-arrampicare su vie al limite con il chiodo almeno 5 metri sotto i piedi (minimo garantito);
-capacità di ripetere in scioltezza una via dura appena liberata;
-fare più di 3 voli sulla stessa via e ripartire per l'ennesimo tentativo;
-salutare le fighe bloccando a 90° su una via limite protetta a clip e puntine da disegno;
-vincer sempre e comunque a salsiccia e birra.

Comunque per me la soluzione all'ansia è avere un margine tale da fare in scioltezza vie su cui tutti crederanno tu stia facendo un tentativo serio...poi magari ci puoi infilare anche qualche urletto per farla sembrare più credibile.
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Messaggioda Lc » ven nov 30, 2012 13:00 pm

ciocco ha scritto:Devo sottoporvi una questione:

In questo periodo ho una buona continuità sui tiri lunghi e omogenei.
Ho poca forza massimale e sui passaggi dove è richiesta ogni tanto cado per questo motivo ma la cosa non mi sorprende e infatti sto facendo un ciclo di forza.

Una costante di tutto l'anno invece è quella di avere al massimo due tentativi al giorno su un tiro al mio limite.
Vedo amici che chiudono un tiro al terzo, quarto tentativo di giornata, io invece niente, se parto per un terzo tentativo dopo pochi movimenti mi sento scarico.
Sospetto che possa trattarsi anche di un mio atteggiamento mentale ma se così non fosse qual'è il rimedio?


dal punto di vista puramente fisico, su una via al tuo limite, penso sia normale avere 1 o 2 tentativi buoni al giorno, soprattutto se la via ha sezioni boulderose (dove ti serve il 100% delle tue capacita' fisiche), ma e' anche globalmente impegnativa (cioe' ti stanca piu' che quando fai il solo passo chiave).
Quando si chiude una via al quarto o quinto tentativo spesso e' perche' nel frattempo si sono ottimizzati i passaggi (basta poco quandi sei al limite), o perche' sono cambiate le condizioni nel frattempo (arriva la sera, o il vento..).
Possono giocare anche fattori psicologici, nei 2 sensi: a volte al giro di riscaldamento, o all'ultimo per togliere i rinvii, non hai la 'pressione' di essere nel tentativo buono, e la sorpresa puo' arrivare.
Questo detto, l'anno scorso ho avuto un periodo in cui chiudevo spesso al quarto giro della giornata: penso sia dovuto al tipo di vie (conti o resi, poco boulder) e soprattutto al fatto che avevo un livello fisico generale + alto del solito (un sacco di MTB) che mi permetteva di 'sopportare' meglio un numero di tentativi piu' elevato senza perdere fisicamente fra uno e l'altro.
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Messaggioda ciocco » ven nov 30, 2012 14:51 pm

ande05 ha scritto:-vincer sempre e comunque a salsiccia e birra.


Qui non temo confronti!!!
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