SOS Lumignano?

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

SOS Lumignano?

Messaggioda Paoloche » dom ott 13, 2013 22:56 pm

Voci scambiando due parole tra un tiro e una sicura...
Gira voce che al comune di Longare stia passando la linea
di vietare l' arrampicata in tutti i settori eccetto la valle della classica.
Motivazione: impatti sulla fauna (?) (sic)
In altre parole chiuderebbero dal brojon all' Eremo.

Chi ne sa qualcosa?

P.
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Messaggioda selbego » mer ott 30, 2013 0:10 am

Voci dicono che il comune di Longare, per prendere gli incentivi dall'unione europea, voglia far diventare Lumignano "parco naturalistico dei Colli Berici", usando come espediente una pianta endemica dei nostri colli, la Saxifraga berica.
Ora, fermo restando che la vegetazione in parete va rispettata e che uno che arrampica dovrebbe ammirarla e rispettarla come un tesoro che trascende la quotidianità della vita di tutti i giorni, la Saxifraga berica è una pianta che cresce nelle pareti tendenzialmente settentrionali dei colli berici e, nel caso di Lumignano, sicuramente non nella falesia alta del Brojon. Piuttosto la si trova in quella fascia di rocce che va dalla Sengia Bandìa al Covolo della Loara (chi ha orecchie per intendere, intenda) ma probabilmente questo, in comune di Longare, non lo sanno, e probabilmente non interessa nemmeno. La cosa importante è prendere i soldi dall'U.E. ed è molto, molto triste. E' il solito magna magna tipico della politica in Italia, aggiungo che potrebbe non succedere nulla, che è probabile che continueremo a scalare indisturbati e spensierati, ma intanto invito tutti gli arrampicatori a prendere posizione in questa situazione. Comunque vada, io continuerò ad arrampicare a Lumignano. E guai a chi ha da ridire.
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Messaggioda Kinobi » mer ott 30, 2013 7:43 am

OT: se un amministratore fa due passi (con stivali di gomma) sotto la "classica", basta abbassarsi di 15 metri, è facile che chiuda tutto per motivi igenici.
Detto questo, sempre OT, i climbers a Lumignano hanno portato celebrità, ma non troppe entrate (due bar, pochi B&B) e dopo tutto, avere macchine parcheggiate tutto l'inverno, non è il massimo se il bisiness non è almeno decente.
Poi, si potrebbe rigirare la frittata in altri versi: la EU, narra la leggenda, sgancia 250 mila euro a Kalymnos per scalare (richiodatura). Ma in iTaglia i soldi si fanno a NON fare, non a fare. Il ragionamento degli amministratori, mi pare "ovvio". Non so quanti soldi portino a Longare i magna magna per la protezione di una pianta, so che se sfruttata arrampicatoriamente da un manager decente, Lumignano potrebbe portare due soldini al comune.

Ciao,
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Messaggioda Cosacco » mer ott 30, 2013 9:47 am

In varie zone il falesista viene visto come fonte di guadagno, pub negozi sportivi ecc...
La zona del basso veneto ci vedono come intrusi, basta vedere appunto Lumi o teolo.
Quindi se hanno una possibilità di chiudere tutto prendendo anche dei soldi...metteranno il vigilie urbano a far multe di " salita"
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Messaggioda Kinobi » mer ott 30, 2013 12:37 pm

Cosacco ha scritto:La zona del basso veneto ci vedono come intrusi, basta vedere appunto Lumi o teolo.


Ti sei mai chiesto il perchè? Te lo dice un Veneto come te.
Amen.
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Messaggioda Riccardomountain » mer ott 30, 2013 15:23 pm

questi divieti nelle falesie sono molto ricorrenti....
solitamente vietano in alcuni periodi per la riproduzione (non la nostra)
personalmente sono favorevole per stiamo diventando, noi climber, molto assidui anche grazie al facile reperimento delle attrezzature.
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Messaggioda Riccardomountain » mer ott 30, 2013 15:24 pm

questi divieti nelle falesie sono molto ricorrenti....
solitamente vietano in alcuni periodi per la riproduzione (non la nostra)
personalmente sono favorevole per stiamo diventando, noi climber, molto assidui anche grazie al facile reperimento delle attrezzature.
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Messaggioda c.caio » mer ott 30, 2013 16:29 pm

Cosacco ha scritto:In varie zone il falesista viene visto come fonte di guadagno, pub negozi sportivi ecc...
La zona del basso veneto ci vedono come intrusi, basta vedere appunto Lumi o teolo.
Quindi se hanno una possibilità di chiudere tutto prendendo anche dei soldi...metteranno il vigilie urbano a far multe di " salita"


...scusami ma dissentisco profondamente.
Direi piuttosto, "in rari casi il falesista viene visto come possibilita' di guadagno".
Lasciando perdere casi ecclatanti ed unici, il piu' delle volte il popolo degli arrampicatori e' visto come fumo negli occhi dalla comunita' locale, e il beneficio che puo' trarre il bar, il pub o il b&b del posto e' niente confronto al disagio vissuto o percepito dal resto degli abitanti. A fini politici le amministrazioni locali devono rendere conto a tutti gli elettori... e il gestore di un b&b o di un bar non bastano.
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Messaggioda bustomail » mer ott 30, 2013 18:13 pm

...scusami ma dissentisco profondamente.
Direi piuttosto, "in rari casi il falesista viene visto come possibilita' di guadagno".
Lasciando perdere casi ecclatanti ed unici, il piu' delle volte il popolo degli arrampicatori e' visto come fumo negli occhi dalla comunita' locale, e il beneficio che puo' trarre il bar, il pub o il b&b del posto e' niente confronto al disagio vissuto o percepito dal resto degli abitanti. A fini politici le amministrazioni locali devono rendere conto a tutti gli elettori... e il gestore di un b&b o di un bar non bastano.[/quote]

E' una cosa che mi ha sempre dato da pensare.. io ritengo che per l'italiano che lavora coi "turisti" (che siano climber, merenderos o altro) considera tutti come polli da spennare. Se spendono soldi, bene, altrimenti che stiano a casa. Andando spesso ad Arco, mi rendo conto che la mentalita e' po'diversa. Perche , se e' vero che spesso il climber e' pidocchio, esiste anche quello "brillante", e quindi si punta sul numero. piu gente arriva, piu e' probabile che ci sia gente che spende.
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Messaggioda Kinobi » gio ott 31, 2013 8:32 am

bustomail ha scritto:
E' una cosa che mi ha sempre dato da pensare.. io ritengo che per l'italiano che lavora coi "turisti" (che siano climber, merenderos o altro) considera tutti come polli da spennare. Se spendono soldi, bene, altrimenti che stiano a casa. Andando spesso ad Arco, mi rendo conto che la mentalita e' po'diversa. Perche , se e' vero che spesso il climber e' pidocchio, esiste anche quello "brillante", e quindi si punta sul numero. piu gente arriva, piu e' probabile che ci sia gente che spende.



Non vorrei offendere nessuno ma...

Arco è un caso a parte.
Prima che l'amministrazione prendesse in mano la situazione, c'erano state scacciate dei climbers. Ci sono falesie che ancora oggi sono chiuse.
Ad Arco inoltre, c'è una forte preponderanza di stranieri (teutonici, recentemente di altre nazioni). Con tanti MTBikers.

Ho seguito il fenomeno scalata professionalmente. Ti posso fare degli esempi:
Al comune di Ceredo, cosa portano gli scalatori se non escrementi?
Al comune di Longare, cosa portano gli scalatori eccetto che escrementi e problemi di parcheggio? Due bar? O un bar? O tre bar? Nonostante anni di cartello di divieto di parcheggio, le macchine intasano sempre (sempre) la parte finale della strada. All'elettore non frega nulla di tre bar che pagano addizzionale IRPEF se ha disagi costanti per mesi e da anni.
A Campo Solagna (falesia dispersa nel nulla) due gestori diversi del bar ci odiano (giustamente). I gestori cambiano, i problemi restano: unmotivo ci sarà.
A Ospo (Slo) ora che hanno messo il parcheggio a pagamento (che ti rimborsano se vai al bar) ma mi dicono che l'affluenza sia drasticamente calata. Non pagano tre euro, che poi gli ridanno se vanno al bar...
Guarda Cresciano (discarica a cielo aperto), guarda Chironico. Anazillzza Meschia (dove ora finalmente ci sono dei B&B che iniziano a vedere tre lire (non euro) dai climbers...

Gli arrampicatori sono spesso molto distruttivi. Per non dire quasi sempre.
Te ne accorgi perchè cagano praticamente dove stanno in piedi. Portano pochi soldi. Danno tutto per scontato. C'è un enorme problema culturale.

Le zone dove effettivamente portano due soldini, sono poche. E rare. E dopo poco, cercano di diversificare.

Questi purtroppo sono fatti.

Misuri gli arrampicatori ed il loro atteggiamento quando vai va vedere la cassette delle elemosine (termine corretto) per la chiodatura: non contribuiscono nemmeno per la struttura che usano. Come se te andassi in piscina e gli diciessi che non paghi nemmeno per la corrente della pompa dell'acqua (non dico del riscaldamento o di chi pulisce...).


Fatta questa premessa, le amministrazioni che avranno coraggio di puntare sull'arrampicata saranno poche. E sono di norma in zone dove la potenzialità è enorme. O null'altro su cui puntare.
C'è da rifletterci sopra.

Ciao,
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Messaggioda c.caio » gio ott 31, 2013 8:33 am

bustomail ha scritto:E' una cosa che mi ha sempre dato da pensare.. io ritengo che per l'italiano che lavora coi "turisti" (che siano climber, merenderos o altro) considera tutti come polli da spennare. Se spendono soldi, bene, altrimenti che stiano a casa. Andando spesso ad Arco, mi rendo conto che la mentalita e' po'diversa. Perche , se e' vero che spesso il climber e' pidocchio, esiste anche quello "brillante", e quindi si punta sul numero. piu gente arriva, piu e' probabile che ci sia gente che spende.


...il discorso e' un po' diverso.
Un conto e' il comportamento nei confronti dei turisti in genere, un altro conto e' il rapporto arrampicatori/comunita' locale.
Nel "nostro" caso e' assai raro che la frequentazione di un luogo da parte degli arrampicatori possa cambiare l'economia locale. Semmai puo' portare qualche movimento in piu' al bar di turno, alla piola, al b&b, al minimarket o al salsicciaro..... e di certo non incide piu' di tanto. Lasciando perdere quei pochi posti che vivono di turismo outdoor (vedi Arco) la stragrande maggioranza dei siti di arrampicata sono risalti rocciosi con null'altro intorno e gli arrampicatori che li frequentano non portano alcun beneficio alla comunita' locale. Piu' che altro portano fastidi: parcheggi selvaggi, caciara, sporcizie varie ecc.ecc.
Che ci piaccia o no questa e' la situazione.
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Messaggioda dolomia83 » gio ott 31, 2013 10:48 am

A Ospo (Slo) ora che hanno messo il parcheggio a pagamento (che ti rimborsano se vai al bar) ma mi dicono che l'affluenza sia drasticamente calata. Non pagano tre euro, che poi gli ridanno se vanno al bar...

ma che crepinio allora!!!

io dico sempre....puareto ma no piocioso....per i non veneti "povero ma non tirchio".

Io non concepisco il fatto di andare in falesia e poi non fermarsi per una supermegaultrabirra o uno stramegagelato, cioè non esiste!!!
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Messaggioda funkazzista » gio ott 31, 2013 10:58 am

Io invece non sindaco su dove uno butta i propri soldi, ma piuttosto su dove e come parcheggia, su dove caga, su dove lascia i rifiuti, se un posto lo "usa" e basta, ecc. :smt102
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Messaggioda dolomia83 » gio ott 31, 2013 11:05 am

funkazzista ha scritto:Io invece non sindaco su dove uno butta i propri soldi, ma piuttosto su dove e come parcheggia, su dove caga, su dove lascia i rifiuti, se un posto lo "usa" e basta, ecc. :smt102


hai perfettamente ragione, non capisco neanche quello! E' sempre legato al discorso di prima, va cagare (e consuma) al bar!! oppure portatela a casa! E'così difficile?
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Messaggioda Paoloche » gio ott 31, 2013 18:57 pm

c.caio ha scritto:Un conto e' il comportamento nei confronti dei turisti in genere, un altro conto e' il rapporto arrampicatori/comunita' locale.
Nel "nostro" caso e' assai raro che la frequentazione di un luogo da parte degli arrampicatori possa cambiare l'economia locale. Semmai puo' portare qualche movimento in piu' al bar di turno, alla piola, al b&b, al minimarket o al salsicciaro..... e di certo non incide piu' di tanto. Lasciando perdere quei pochi posti che vivono di turismo outdoor (vedi Arco) la stragrande maggioranza dei siti di arrampicata sono risalti rocciosi con null'altro intorno e gli arrampicatori che li frequentano non portano alcun beneficio alla comunita' locale. Piu' che altro portano fastidi: parcheggi selvaggi, caciara, sporcizie varie ecc.ecc.
Che ci piaccia o no questa e' la situazione.



Dopo lunga latenza il topic ha preso vigore.
Intanto ringrazio per le informazioni su Lumi/Longare (purtroppo preoccupanti).

Poi cerco di dire la mia sulla riflessione arrampicatori/comunita' locale.
La presenza di un (possibile) sito di arrampicata e' un'opportunita'
che, come spesso accade, ha bisogno (a seconda della sua entita')
di essere gestita. Altrimenti l'opportunitá si puo' trasformare in problema.
Gli arrampicatori non sono di per se' peggiori ne'
migliori di altre categorie di " turisti" ( intesi in senso lato
come persone che si recano in un luogo per motivi diversi dal
viverci o lavorarci). Il loro numero pero' puo' essere limitato
rispetto alla polazione locale, se confrontato con altri casi (es mare)
ma puo' essere anche percentualmente rilevante. E' indubbio
che in certi posti dove il numero e' rilevante e la gestione e' (stata)
oculata ( si veda Arco ma non solo ) l'impatto dell'arrampicata e'
positivo. Anche a San Vito Lo Capo (dove il rapporto mare/falesia rende
la seconda apparentemente trascurabile), mi dicevano, da quando
si arrampica il camping rimane aperto tutto l'anno mentre prima
con settembre chiudeva bottega.
Lumignano, secondo me, e'un'occasione mancata. Un posto cosi' bello
avrebbe tutta la possibilita'di trasformarsi in un Arco di pianura:
siti di arrampicata meravigliosi, colli da percorsi MB, ville venete meravigliose,
ristoranti buoni poco distanti,
vini migliori che negli euganei almeno per il rapporto qualita' prezzo
(tra l'altro la signora cui non faccio pubblicita' qui ma di cui sono ormai
assiduo cliente ha approfittato anche della pubblicita'che le ho fatto
con parenti amici e conoscenti....) vicinanza con una citta' d' arte ecc.
Chi ha nel mondo da offrire tante cose assieme?
Basta offrirle nel modo giusto.
Anche l' arrampicatore "cagone" e parcheggiatore selvaggio con un
minimo di educazione (cartelli) e di servizi (eventualmente a pagamento) si
puo' gestire. Invece, a parte un ben noto baretto, a Lumi non c'e' nulla .
Il parcheggio dalla parte Minetti-Classica ( per capirci) e' stato concepito
con un bagno, ma il medesimo non e'mai stato aperto. Se tenerlo
pulito e'un costo, si metta una moneta d'ingresso.
Io non sono un operatore turistico per cui non ho suggerimenti
vincenti, ma immagino che chi lo sia potrebbe trovare molte soluzioni.
Possibile che in giro per il mondo riescano a gestire dei posti
che offrono molto meno e da noi non si combini mai nulla?
Possibile che l' Italia perda posizioni anche nel turismo?
Si e' possibile se la gestione del tutto e' sempre anarchica
( o non gestione
o spellamento-turista/invasione- selvaggia).

La butto la' : a chi verra' l'idea di aprire un negozio corde scarpette
(+ rinvii magliette, braghe ecc) vino
e piselli? Magari con qualche panino ben fatto?


A domani ( che non e' ancora chiuso....)


P.
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Messaggioda Q » gio ott 31, 2013 20:40 pm

Il bagno del parcheggio della Classica è sempre aperto. L'ho usato anche oggi pomeriggio. Non so chi lo pulisca ma lo trovo sempre pulito. Lumignano fa molto di più per gli arrampicatori di quanto questi ultimi non facciano per il territorio e la comunità. Vi do un altro aggiornamento: non ci sono più 2 bar. Rimane solo il Fantasj. La pizzeria alle rocce ha chiuso l'anno scorso...

I veneti non hanno cultura turistica così come i climber sono maleducati. È un problema culturale. Si tratta il territorio come se fosse cosa propria. A partire dalla chiodatura senza autorizzazione e soprattutto dallo scavo vergognoso e selvaggio che è stato fatto sulle pareti di Lumignano. Anche questi aspetti, secondo me, fanno parte della stessa non cultura.
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Messaggioda Kinobi » gio ott 31, 2013 21:02 pm

Q ha scritto:I veneti non hanno cultura turistica così come i climber sono maleducati. È un problema culturale. Si tratta il territorio come se fosse cosa propria. A partire dalla chiodatura senza autorizzazione e soprattutto dallo scavo vergognoso e selvaggio che è stato fatto sulle pareti di Lumignano. Anche questi aspetti, secondo me, fanno parte della stessa non cultura.


Il Veneto è la prima destinazione turistica in Italia (mi pare). Non sono un filo d'accordo con te.
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Messaggioda Q » gio ott 31, 2013 22:02 pm

Kinobi ha scritto:
Q ha scritto:I veneti non hanno cultura turistica così come i climber sono maleducati. È un problema culturale. Si tratta il territorio come se fosse cosa propria. A partire dalla chiodatura senza autorizzazione e soprattutto dallo scavo vergognoso e selvaggio che è stato fatto sulle pareti di Lumignano. Anche questi aspetti, secondo me, fanno parte della stessa non cultura.


Il Veneto è la prima destinazione turistica in Italia (mi pare). Non sono un filo d'accordo con te.
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Corretto.

Immagine

Guarda un po' chi si piazza al secondo posto e poi dimmi se secondo te possiamo paragonare per afflusso turistico Bolzano a Venezia e Riva del Garda a Jesolo.
La natura e la storia ci hanno lasciato un territorio unico, ricchissimo di risorse turistiche. Altri riescono a fare molto meglio con molto meno soprattutto perché hanno una maggiore cultura turistica.
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Messaggioda Paoloche » gio ott 31, 2013 22:18 pm

Q ha scritto:Il bagno del parcheggio della Classica è sempre aperto. L'ho usato anche oggi pomeriggio. Non so chi lo pulisca ma lo trovo sempre pulito. Lumignano fa molto di più per gli arrampicatori di quanto questi ultimi non facciano per il territorio e la comunità.



buono a sapersi mi scuso per l'indicazione sbagliata (ma a me e'
capitato di trovarlo sempre chiuso....)
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Messaggioda bustomail » gio ott 31, 2013 23:14 pm

...il discorso e' un po' diverso.
Un conto e' il comportamento nei confronti dei turisti in genere, un altro conto e' il rapporto arrampicatori/comunita' locale.
Nel "nostro" caso e' assai raro che la frequentazione di un luogo da parte degli arrampicatori possa cambiare l'economia locale. Semmai puo' portare qualche movimento in piu' al bar di turno, alla piola, al b&b, al minimarket o al salsicciaro..... e di certo non incide piu' di tanto. Lasciando perdere quei pochi posti che vivono di turismo outdoor (vedi Arco) la stragrande maggioranza dei siti di arrampicata sono risalti rocciosi con null'altro intorno e gli arrampicatori che li frequentano non portano alcun beneficio alla comunita' locale. Piu' che altro portano fastidi: parcheggi selvaggi, caciara, sporcizie varie ecc.ecc.
Che ci piaccia o no questa e' la situazione.



Certo che mi sembra un po un utopia il pensare di campare sui climber,, Arco non campa SOLO sui climber, ma ANCHE su quelli. e su chi va in mtb, chi fa le ferrate, chi va in windsurf, e pure su chi non fa un beneamato c**o! ;) Ognuno da il suo piccolo contributo. Poi, la caciara la sporcizia e quant'altro sono il rovescio della medaglia. Ovunque c'e' gente , ci sono anche i problemi, la vedo una cosa inevitabile.


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