Tu non ascolti il tuo corpo

[Raven]

E' così che se ne esce domenica il mio compagno di falesia mentre io sono impegnata a mantenere un difficilissimo punto d'equilibrio durante un passaggio assolutamente sbagliato.
e' vero lui, che ha qualche grado di esperienza più di me, mi aveva detto di risolvere in altro modo ma io quell'altro modo non lo trovavo semplice mentre il mio mi sembrava lineare....

naturalmente cado giù accompagnata dal suono di quelle parole che zampillano come goccioline nella mia mente TU NON ASCOLTI IL TUO CORPO

e già. è proprio vero. anzi non solo non ascolto il mio corpo ma lui non ascolta me e noi due abbiamo da anni optato per una convivenza silenziosa dove ognuno ignora l'altro visto che non è proprio possibile sancire una separazione ufficiale.

ci tiene vincolati questo spazio metafisico che è l'esistenza ma per il resto ci siamo giurati indifferenza pura, cosa che può sembrare quasi irrazionale ma che invece per noi è stata una bella conquista ottenuta dopo anni di guerra.

non so chi abbia iniziato per primo, se io a non ascoltare lui o lui a non ascoltare me ma se vado indietro con i ricordi arrivo a quando, avevamo entrambi due anni, siamo finiti in una camera operatoria, operazione di otto ore con conseguenze post operatorie che si protrassero per lungo tempo andando a incidere sul mio equilibrio (mentale e fisico)

e tutto perchè? perchè lui si era rifiutato di fare quello che fanno tutti gli altri corpi, cioè restituire attraverso operazioni fisiologiche naturali quello che io gli avevo infilato dentro e che ora rischiava di perforare l'intestino e di mandarci tutti e due all'altro mondo.

poi dopo pochi mesi di nuovo. io lo invito a giocare, gli propongo di saltare uno scalinetto basso basso, neanche mezzo centimetro. è vero ancora non ci eravamo ripresi dall'operazione di qualche mese prima ma eera uno scalinetto bassissimo!!!
lui sembra starci. prendiamo lo slancio e invece no, si tira indietro all'ultimo momento, anzichè saltare si butta per terra e spiaccica la nostra testa contro un sasso. trauma cranico. ce ne dobbiamo stare in ospedale un altra volta in attesa di svegliarci e quando ci svegliamo dobbiamo ricominciare da capo tutto perchè nè io nè lui siamo più in grado di combinare niente, neanche parlare, neanche camminare, neanche masticare...

passano gli anni e continuano le nostre divergenze di opinioni. lui fa una cosa io ne penso un'altra. io penso una cosa lui ne fa un'altra. all'inizio sembra quasi che ci divertiamo a farci i dispetti ma non è divertimento è rabbia che crescendo si trasforma in odio. fino a che per puro spirito di sopravvivenza firmiamo una tregua. ognuno sopporta l'altro e cerca di non interferire nei suoi piani. il dialogo tra loro due è uno stato così lontano dalla mia realtà che solamente con queste parole dette senza nessun fine psicoanalitico mi viene uno sprazzo di lucidità e capisco che la mia realtà non è quella naturale, quella naturale è ascoltarsi, è parlarsi.

sarà per questo che mi piace così tanto scalare? per arrivare in quella fase, in quello stadio dove pensiero e movimento perdono i confini dove il pensiero è movimento e il movimento è pensiero, dove fare e agire sono contemporanei, viaggiano all'unisono.
lo stadio antico, primordiale, lo stadio naturale...

ebbene sì, caro il mio compagno di corda, IO NON ASCOLTO IL MIO CORPO ma scalo e in alcuni momenti, quando come per magia oltrepasso la linea di demarcazione, non ho bisogno di ascoltarlo lui, il corpo, perchè in quei momenti io non ho più un corpo ma io sono un corpo...

e ho capito che non mi voglio allenare per il grado . ma per quel momento di perfezione assoluta, per quel momento di fusione con me.

MAGNIFICO, semplicemente MAGNIFICO!

[il Duca]

sarà per questo che mi piace così tanto scalare? per arrivare in quella fase, in quello stadio dove pensiero e movimento perdono i confini dove il pensiero è movimento e il movimento è pensiero, dove fare e agire sono contemporanei, viaggiano all'unisono.
lo stadio antico, primordiale, lo stadio naturale...

Bello e Vero. Condivido.

[Roberto]

Secondo me è ora che fai pace con il tuo coprpo, ormai siete insieme da una vita

[Raven]

non se ne parla proprio: facesse lui il primo passo con una bandiera bianca ben visibile in mano


nel frattempo assaporo quei brevi incontri pacifici nello spazio/tempo di un passo di danza verticale!

[scheggia]

non se ne parla proprio: facesse lui il primo passo con una bandiera bianca ben visibile in mano


nel frattempo assaporo quei brevi incontri pacifici nello spazio/tempo di un passo di danza verticale!

eh ma anche te come sei! ecchi si avvicinerebbe con la bandiera bianca in mano ad una persona che se ne sta in trincea e ti punta addosso una santa barbara che manco gli americani hanno!?
Dai incontratevi a metà strada.

[Raven]

Santa Barbara???

errore di digitazione? forse volevi scrivere un santo buon Barbera

[ncianca]

Ho capito che non mi voglio allenare per il grado . ma per quel momento di perfezione assoluta, per quel momento di fusione con me.

Sto anche io lentamente prendendo la stessa direzione. Hai espresso al meglio la vera essenza del nostro sport.

[albertograia]

Ho capito che non mi voglio allenare per il grado . ma per quel momento di perfezione assoluta, per quel momento di fusione con me.

grande


il mio problema e che il mio corpo sta degradando e la mente mi illude continuamente del contrario
........................................................................
bastarda di mente



e poi il grado nun esiste, quindi rimane il corpo, quindi so fregato su tutti i punti almeno potevo avere la consolazione di dire so arrivato in catena arrampicando da schifo ma so arrivato

[Mylei]

e chi non litiga con il proprio corpo?
però da anche tanti piaceri e soddisfazioni

[Roberto]

Pat ha detto: "Bello!" E se lo dice Pat è bello!

[Raven]

Pat ha detto: "Bello!" E se lo dice Pat è bello!

questione di feeling!

[Drugo Lebowsky]

E' così che ... quelle parole che zampillano come goccioline nella mia mente TU NON ASCOLTI IL TUO CORPO

L?unità ritmica degli itinerari si sviluppa con un avvicinamento gradevole, dato dal percorso delle vie, il più agevole possibile e dalla scelta consona e razionale dei mezzi di sicurezza. Tutti gli arrampicatori che non chiedono precipitosamente troppo a se stessi, ma che sono coscienti delle loro possibilità nell?adeguatezza dell?approccio, troveranno una significativa esperienza nel vivere la loro sensibilità, acquistando armonia e velocità. Mentre nei primi tiri spesso, com?è noto, vi è ancora incertezza e rigidità e di conseguenza una certa paura, esse svaniranno poco dopo nel ritmo in crescendo e nell?intuizione del gioco dei movimenti che conferiranno all?esperienza sicurezza e responsabilità. Ne deriva così che il fruitore del percorso ottiene una particolare sensazione di armonia verso se stesso. Penetrando il vero e proprio spirito dell?atmosfera a lui intorno, la respira e ottiene una prossimità a se medesimo e alla roccia nei suoi dintorni. Questo ritmo regala un equanime sentimento e quella prossimità piacevole alla vita diventata così purtroppo tanto rara. L?unità ritmica dona piuttosto un sentimento di unione con tutti gli altri e alla natura in cui siamo immersi.

[marcov]

Quest'estate, sbuffando su una via abbastanza atletica, un mio amico in piena crisi di mezz'età ha sentenziato "INUTILE, IL CORPO NON MI RISPONDE.....", poi ha afferrato il rinvio.

[Drugo Lebowsky]

analoga è " non sento il baricentro...", ovvero... il culo va doveccazzo vuole

[Raven]

[...]

non ho capito o forse sì: mi stai a prendere per il cul0?

[Drugo Lebowsky]

ma noooo!!!

[sastra]

analoga è " non sento il baricentro...", ovvero... il culo va doveccazzo vuole

Titolo per il "Nuovo Caruso": Va dove ti porta il culo.

[crodaiolo]

analoga è " non sento il baricentro...", ovvero... il culo va doveccazzo vuole

Titolo per il "Nuovo Caruso": Va dove ti porta il culo.

bella!

[Drugo Lebowsky]

ovvero, il mio attuale stile: seduto a tavola!