Cima dei Preti - Via dei Triestini

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda AndreaVe » mer ott 21, 2009 18:49 pm

Paolo46 ha scritto:Il 18 giugno 2009 son salito per la parete Sud-Ovest e sceso per la comunue solamente fino alla spalla ed i bollini non c'erano. Poi son tornato su in vetta sempre per la Sud-Ovest e sceso per la comune il 13 settembre ed ho incrontato i bollini rossi freschi, dipinti da poco. Parlerò con chi ha ringraziato per ometti e bollini della via che sale dal Voltolina lungo la cengia Nord-Est per capire qualcosa di più. Comunque il ringraziamento non è stato rivolto a me ma a chi ha costruito i pochi ometti e fatto i segni rossi ora alquanto sbiaditi, quindi penso siano segni di parecchi anni fa. A quanto pare ora vengo incolpato di tutti i segni che si trovano nelle Dolomiti. Perchè non mi incolpi anche di quelli sulla comune al Sorapiss che sono veramente uno scempio: gruppi di 3 segni ogni 10 metri. Il 13 settembre sono state poste 5 croci nelle principali vette dell'area di San vito di Cadore: sul Pelmo, sull'Antelao, sulla Marcora, sul Sorapiss e sulla Bel Pra per opera del CAI e del soccorso alpino di San Vito. Che centra il mio zampino? Il Passo del Camoscio, se non è stato ridipinto recentemente, conserva solo i vecchissimi e sbiaditi segni originari, credo di una quarantina d'anni fa.

Senti, ora non ho molto tempo, ma un paio di cose te le dico subito:
- I segni rossi c'erano, e non sbiaditi, anche dalla spalla alla cima. Seguiranno foto naturalmente.
- Proprio a destra di dove era riposto il libro di vetta (quello vecchio che il 13/9 è stato sotituito) compare una bella scritta "san marco" con freccia. Impossibile tu non l'abbia vista, il rosso non era certo sbiadito (seguirà foto).
- non ti incolpo delle croci: è una semplice constatazione. Il giorno delle croci e della ribollatura della Bel Prà (almeno 40 bolli sulla prima cengia...) tu eri li a festeggiare con chi ha bollato. Se vuoi possiamo aprire anche un sereno dibattito sulle croci di tali dimensioni su cime che prima non ne avevano manco una dimensione rosario. C'è ben poco da festeggiare.
- Guarda un po', il passo del camoscio è stato di recente ri-bollato. Era un sentiero CAI, se non erro, e non so se sia stato dismesso o meno. Di fatto è stato ribollato con una segnaletica alquanto naif (seguirà foto, ovviamente). Non accuso te, sia chiaro. E' una semplice constatazione anche questa.
- Sul Sorapiss non ho avuto il piacere di salire. Sono comunque al corrente che è una normale con i bolli rossi da molto tempo e che è stata "ripassata" non troppo tempo fa. Lo scempio del Sorapiss dovrebbe indignarti tanto quanto quello sulla Cengia del Duranno, tanto per tornare alla zona dell'Oltre Piave, visto che da quel che dici la densità di bolli è la medesima.

A più tardi per le foto.
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Messaggioda Paolo46 » mer ott 21, 2009 19:18 pm

AndreaVe ha scritto:
Paolo46 ha scritto:Il 18 giugno 2009 son salito per la parete Sud-Ovest e sceso per la comunue solamente fino alla spalla ed i bollini non c'erano. Poi son tornato su in vetta sempre per la Sud-Ovest e sceso per la comune il 13 settembre ed ho incrontato i bollini rossi freschi, dipinti da poco. Parlerò con chi ha ringraziato per ometti e bollini della via che sale dal Voltolina lungo la cengia Nord-Est per capire qualcosa di più. Comunque il ringraziamento non è stato rivolto a me ma a chi ha costruito i pochi ometti e fatto i segni rossi ora alquanto sbiaditi, quindi penso siano segni di parecchi anni fa. A quanto pare ora vengo incolpato di tutti i segni che si trovano nelle Dolomiti. Perchè non mi incolpi anche di quelli sulla comune al Sorapiss che sono veramente uno scempio: gruppi di 3 segni ogni 10 metri. Il 13 settembre sono state poste 5 croci nelle principali vette dell'area di San vito di Cadore: sul Pelmo, sull'Antelao, sulla Marcora, sul Sorapiss e sulla Bel Pra per opera del CAI e del soccorso alpino di San Vito. Che centra il mio zampino? Il Passo del Camoscio, se non è stato ridipinto recentemente, conserva solo i vecchissimi e sbiaditi segni originari, credo di una quarantina d'anni fa.

Senti, ora non ho molto tempo, ma un paio di cose te le dico subito:
- I segni rossi c'erano, e non sbiaditi, anche dalla spalla alla cima. Seguiranno foto naturalmente.
- Proprio a destra di dove era riposto il libro di vetta (quello vecchio che il 13/9 è stato sotituito) compare una bella scritta "san marco" con freccia. Impossibile tu non l'abbia vista, il rosso non era certo sbiadito (seguirà foto).
- non ti incolpo delle croci: è una semplice constatazione. Il giorno delle croci e della ribollatura della Bel Prà (almeno 40 bolli sulla prima cengia...) tu eri li a festeggiare con chi ha bollato. Se vuoi possiamo aprire anche un sereno dibattito sulle croci di tali dimensioni su cime che prima non ne avevano manco una dimensione rosario. C'è ben poco da festeggiare.
- Guarda un po', il passo del camoscio è stato di recente ri-bollato. Era un sentiero CAI, se non erro, e non so se sia stato dismesso o meno. Di fatto è stato ribollato con una segnaletica alquanto naif (seguirà foto, ovviamente). Non accuso te, sia chiaro. E' una semplice constatazione anche questa.
- Sul Sorapiss non ho avuto il piacere di salire. Sono comunque al corrente che è una normale con i bolli rossi da molto tempo e che è stata "ripassata" non troppo tempo fa. Lo scempio del Sorapiss dovrebbe indignarti tanto quanto quello sulla Cengia del Duranno, tanto per tornare alla zona dell'Oltre Piave, visto che da quel che dici la densità di bolli è la medesima.

A più tardi per le foto.

-Certo che i segni rossi c'erano (molti sbiaditi o consumati dalle intemperie, alcuni in punti protetti ancora ben evidenti), li ho anche citati nel libro, ma chi li ha fatti e da quanto tempo non lo so.
-la "bella" scritta "san marco" con freccia l'ho vista, anche quella è lì da anni. Però non ricordo se è sbiadita, ovvero di vecchia data o di più recente fattura.
-meno male che non m'incolpi delle croci. In quanto a festeggiamenti io ho partecipato sì alla festa con il mio caro amico Marcello Bonafede ed eravamo un po' in disparte dalla massa. Non ho la minima idea su chi dei moltissimi presenti fosse stato il verniciatore.
-Questa del Passo del Camoscio mi giunge ora. Mi sorge una domanda spontanea (mi scuso se tiro in ballo chi lì è deceduto): non potrebbe essere stato addirittura il soccorso alpino a dipingere per evitare altre disgrazie? E' solo una domanda.
-Sul Sorapiss hanno fatto uno schifo che anche io detesto.

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Messaggioda AlbertAgort » mer ott 21, 2009 19:21 pm

qua ormai è una guerra di logoramento tra andreave e paolo46...
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Messaggioda mitsuashi » mer ott 21, 2009 19:45 pm

L'ha relazionata! Chiaro? Una inattendibile relazione per sentito dire! Chiaro!

Non serve che ti scaldi per così poco :roll: che poi mi sbagli la punteggiatura :roll:
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mer ott 21, 2009 19:45 pm

AlbertAgort ha scritto:qua ormai è una guerra di logoramento tra andreave e paolo46...

non direi
se serve a far chiarezza, mi ciuccio anche altre enne ppgg senza alcun problema.
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Messaggioda n!z4th » mer ott 21, 2009 19:54 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
AlbertAgort ha scritto:qua ormai è una guerra di logoramento tra andreave e paolo46...

non direi
se serve a far chiarezza, mi ciuccio anche altre enne ppgg senza alcun problema.


enne ppgg?

parli come un ragioniere 8)
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Messaggioda mitsuashi » mer ott 21, 2009 21:04 pm

psycho ha scritto:Mi pubblicate, per cortesia anche questa? :roll:

Paolo46 ha scritto:
psycho ha scritto:Chi me la pubblica di là? :roll:

Paolo46 ha scritto:Ecco la prova che chiedi. Una per tutte! Sperando che tu abbia il suo libro sul Sorapiss tra le mani.
Non chiedermene altre perché ci ho messo più di un'ora a preparare il tutto.
Con questo non dico che Visentini non abbia salito quasi tutte le cime, ma questa no di certo.
Parla di un imbocco di cengia erbosa sulla sinistra, ebbene non c'è. Prima si deve imboccare una cengia che si percorre sulla destra, poi s'imbocca la cengia erbosa sulla sinistra da lui citata. I camini rocciosi (alpinistici) nel tratto finale se li è inventati di sana pianta. Probabilmente ha guardato la parete dal versante opposto e chissà cosa ha visto, forse avrebbe avuto bisogno di un buon binocolo per imbrogliare meglio.
Relazione da me pubblicata sull?ultimo mio libro ?Sorapiss e Marmarole Occidentali? con partenza dal bivacco Voltolina:
Dislivello: 433 m + c. 190 m dovuti all?abbassamento iniziale dal bivacco
Tempo di percorrenza: 2 ore e 45 minuti
Difficoltà: E. Le difficoltà che si potrebbero incontrare sono solo di orientamento, soprattutto in caso di nebbia. Non si deve affrontare alcun passaggio esposto: l?alta esposizione verso la val di Mezzo è presente solamente nella prima parte della salita ma su un incedere agevole e spazioso (migliore dei tratti non attrezzati della Cengia del Doge)
Segnavia: qualche ometto
L?acqua: si incontra solo sul fondo della val di Mezzo a quota di c. 1995 m.
Note - Questo itinerario offre, con minime difficoltà, una vetta da cui si gode di uno scenario gigantesco. Dal punto di vista dell?orientamento, questa via richiede molta più attenzione se svolta in discesa; in caso di nebbia le difficoltà aumenterebbero notevolmente.

Si abbandona il bivacco per scendere sul fondo della vallata, dove si imbocca il sentiero per la Cengia del Doge (c. 1995 m). Si risale il sentiero fin poco sopra i 2040 m, dove esso esce dai mughi e offre sulla sinistra una salita dal fondo erboso sotto l?inizio della fascia rocciosa che, dallo spigolo Nord-Est del Corno, si propaga sul versante val di Mezzo (ometto). Si risale il pendio erboso per una trentina di metri superando un breve tratto di facili rocce e si esce in una larga cengia erbosa che si estende verso sinistra. Si continua a salire direttamente il pendio tenendosi subito a destra di un canalino di ghiaie fino a raggiungere la base delle rocce alla fine di detto canalino (c. 2090 m, 1 ora dal biv. Voltolina). Si imbocca sulla destra una cengia erbosa (ometto) salendo lungo evidenti tracce di passaggio finché, poco dopo, si incontra una facile lastra rocciosa dalla quale, verso sinistra, diparte un?altra cengia che si fa subito erbosa. Si percorre lungamente l?agevole cengia accompagnata da diversi landri sotto la fascia rocciosa fino alla quota di c. 2255 m, di fronte ad un pendio erboso (il percorso, anche se esposto, è sempre agevole e spazioso). Da qui (ometto) ha inizio un canale erboso macchiato da qualche roccetta terminante sotto una parete. Lo si risale per poi abbandonarlo verso destra e raggiungere, lungo facili rocce e zolle, una selletta ricoperta dall?erba (c. 2310, ometto). Si sale ora, lungo zolle e banali roccette, fino alla base di un caratteristico torrione grigio dalla forma ovale un po? schiacciata che giace c. 20 m sopra. Da qui ci si alza verso destra per zolle ed in breve si incontra un canale di sfasciumi che si risale fin quando inizia a ricoprirsi d?erba sulla destra, poco sotto un salto di roccia in corrispondenza di una cengia erbosa che diparte sulla sinistra con un breve e banale passaggio roccioso all?inizio (c. 2360 m, ometto). Ci si alza lungo la cengia fino ad un?ampia spalla prativa (c. 2405 m) che si risale di c. 25 m fin sotto una fascia rocciosa; si entra poi, lungo un facile pendio erboso, dentro il canale abbandonato a quota di c. 2360 m perché interrotto da un salto. Si risale il canale lungo le zolle del versante sinistro fin quasi al suo termine (c. 2525 m) per poi attraversare un largo e molto appoggiato pendio erboso cosparso di roccette inclinando in direzione della vetta, ultima cuspide rocciosa sulla destra. Si raggiunge in alcuni minuti una lingua erbosa che scende dalla cresta subito a sinistra della cima, la si risale inclinando a destra e, lungo una spalla di pietrisco, si guadagna in breve l?ampia vetta.


Per chi non lo sapesse, stiamo parlando del Corno del Doge, è bene specificare.

Infatti non l'ha salita. L'ha suggerita, che è diverso. All'epoca, quando pubblicava per l'Athesia, le sue guide erano escursionistiche.

Comunque il tuo attacco a Luca Visentini non sull'argomento bolli, ma sul piano tecnico e compilativo, dimostra come tu, Beltrame, sfrutti questa discussione per spostare il tema dalla bollatura selvaggia, tua e dei tuoi amici e vero cuore della discussione, ad un fatto di rivalità personale con un tuo potenziale rivale nell'editoria, il che la dice lunga sui tuoi reali intenti.

Sappi comunque che le tue guide sono tutt'altro che chiare: quest'estate, salendo alla Croda Rossa d'Ampezzo da Valbones con, ahimè, la tua prolissa relazione (cosa che, per quanto mi riguarda, genera più confusione che chiarezza), ho trovato di gran lunga più conveniente gettarla via e proseguire seguendo l'intuito.


L'ha relazionata! Chiaro? Una inattendibile relazione per sentito dire! Chiaro!

Paolo Beltrame


Era la risposta che immaginavo, e che sotto sotto volevo.

Hai ignorato tutte le domande che ti son state poste per concentrarti sul fatto che alcune relazioni sul vecchio volume di LV erano accennate e non descritte esaurientemente. Insisti a battibeccare con AndreaVe su formalità che non fanno che portare distanti dal vero nocciolo della questione:

Sei tu il bollatore delle Dolomiti d'Oltrepiave, della Croda Rossa d'Ampezzo e del Sorapiss/Marmarole Occidentali si o no?

Sei tu che puoi vantare una serie di "amici" in alcune sezioni valligiane del CAI che ti risparmiano il rischio di esporti di persona nel lavoro di bollatura?

Hai letto bene da cima a fondo la lettera aperta firmata da oltre 170 escursionisti/alpinisti/appartenenti al CNSAS e/o svariate sezioni CAI anche extra Triveneto?

Cosa pensi dell'aver violato le leggi di tutela ambientale del Parco delle Dolomiti Friulane?

Qualora sia tu il bollatore seriale, e in parte lo hai già ammesso, sei sinceramente intenzionato a piantarla e ad adoperarti per la cancellazione di detta segnaletica abusiva e non richiesta?

Ti rendi conto che il "lavoro" che stai portando avanti è segno inequivocabile di scarsa cultura alpinistica e di totale mancanza di rispetto verso l'ambiente ed il mondo dei fruitori dela montagna?

Hai intenzione di fare lo stesso anche nei gruppi (Cristallo e Dolomiti di Sesto) che tu ed il tuo co-autore Fabio Cammelli state girando per le guide a venire della Beltrame Editore?

O hai addirittura già iniziato?



Fintanto che non dirimerai queste semplici domande che ti sono state rivolte in molteplici occasioni e da più utenti, ti reputerò responsabile di tutto ciò e darai a me e a moltissimi altri l'impressione di essere l'unico ed indiscusso artefice di questi scempi e del susseguente proselitismo fatto per diffondere questo malsano lavoro sulle crode per vendere più copie delle tue "guide di alta qualità".

Pregandoti di non rigirare la frittata sulle tue abilità di escursionistainfaticabile/alpinistaestremo/compilatorediguidedialtaqualità, sulla becera strumentalizzazione che hai fatto di tragici incidenti in montagna, o sul fatto che Visentini non abbia salito personalmente tutte le cime da lui relazionate, ti invito a rispondere su questo sito a questo topic. E' da qua che è partito tutto, non serviva che tu venissi su PlanetMountain in cerca di consensi.

Un filisteo firmatario della Lettera aperta.


per inciso la penso esattamente come lui
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Messaggioda Paolo46 » mer ott 21, 2009 21:44 pm

mitsuashi ha scritto:
psycho ha scritto:Mi pubblicate, per cortesia anche questa? :roll:

Paolo46 ha scritto:
psycho ha scritto:Chi me la pubblica di là? :roll:

Paolo46 ha scritto:Ecco la prova che chiedi. Una per tutte! Sperando che tu abbia il suo libro sul Sorapiss tra le mani.
Non chiedermene altre perché ci ho messo più di un'ora a preparare il tutto.
Con questo non dico che Visentini non abbia salito quasi tutte le cime, ma questa no di certo.
Parla di un imbocco di cengia erbosa sulla sinistra, ebbene non c'è. Prima si deve imboccare una cengia che si percorre sulla destra, poi s'imbocca la cengia erbosa sulla sinistra da lui citata. I camini rocciosi (alpinistici) nel tratto finale se li è inventati di sana pianta. Probabilmente ha guardato la parete dal versante opposto e chissà cosa ha visto, forse avrebbe avuto bisogno di un buon binocolo per imbrogliare meglio.
Relazione da me pubblicata sull?ultimo mio libro ?Sorapiss e Marmarole Occidentali? con partenza dal bivacco Voltolina:
Dislivello: 433 m + c. 190 m dovuti all?abbassamento iniziale dal bivacco
Tempo di percorrenza: 2 ore e 45 minuti
Difficoltà: E. Le difficoltà che si potrebbero incontrare sono solo di orientamento, soprattutto in caso di nebbia. Non si deve affrontare alcun passaggio esposto: l?alta esposizione verso la val di Mezzo è presente solamente nella prima parte della salita ma su un incedere agevole e spazioso (migliore dei tratti non attrezzati della Cengia del Doge)
Segnavia: qualche ometto
L?acqua: si incontra solo sul fondo della val di Mezzo a quota di c. 1995 m.
Note - Questo itinerario offre, con minime difficoltà, una vetta da cui si gode di uno scenario gigantesco. Dal punto di vista dell?orientamento, questa via richiede molta più attenzione se svolta in discesa; in caso di nebbia le difficoltà aumenterebbero notevolmente.

Si abbandona il bivacco per scendere sul fondo della vallata, dove si imbocca il sentiero per la Cengia del Doge (c. 1995 m). Si risale il sentiero fin poco sopra i 2040 m, dove esso esce dai mughi e offre sulla sinistra una salita dal fondo erboso sotto l?inizio della fascia rocciosa che, dallo spigolo Nord-Est del Corno, si propaga sul versante val di Mezzo (ometto). Si risale il pendio erboso per una trentina di metri superando un breve tratto di facili rocce e si esce in una larga cengia erbosa che si estende verso sinistra. Si continua a salire direttamente il pendio tenendosi subito a destra di un canalino di ghiaie fino a raggiungere la base delle rocce alla fine di detto canalino (c. 2090 m, 1 ora dal biv. Voltolina). Si imbocca sulla destra una cengia erbosa (ometto) salendo lungo evidenti tracce di passaggio finché, poco dopo, si incontra una facile lastra rocciosa dalla quale, verso sinistra, diparte un?altra cengia che si fa subito erbosa. Si percorre lungamente l?agevole cengia accompagnata da diversi landri sotto la fascia rocciosa fino alla quota di c. 2255 m, di fronte ad un pendio erboso (il percorso, anche se esposto, è sempre agevole e spazioso). Da qui (ometto) ha inizio un canale erboso macchiato da qualche roccetta terminante sotto una parete. Lo si risale per poi abbandonarlo verso destra e raggiungere, lungo facili rocce e zolle, una selletta ricoperta dall?erba (c. 2310, ometto). Si sale ora, lungo zolle e banali roccette, fino alla base di un caratteristico torrione grigio dalla forma ovale un po? schiacciata che giace c. 20 m sopra. Da qui ci si alza verso destra per zolle ed in breve si incontra un canale di sfasciumi che si risale fin quando inizia a ricoprirsi d?erba sulla destra, poco sotto un salto di roccia in corrispondenza di una cengia erbosa che diparte sulla sinistra con un breve e banale passaggio roccioso all?inizio (c. 2360 m, ometto). Ci si alza lungo la cengia fino ad un?ampia spalla prativa (c. 2405 m) che si risale di c. 25 m fin sotto una fascia rocciosa; si entra poi, lungo un facile pendio erboso, dentro il canale abbandonato a quota di c. 2360 m perché interrotto da un salto. Si risale il canale lungo le zolle del versante sinistro fin quasi al suo termine (c. 2525 m) per poi attraversare un largo e molto appoggiato pendio erboso cosparso di roccette inclinando in direzione della vetta, ultima cuspide rocciosa sulla destra. Si raggiunge in alcuni minuti una lingua erbosa che scende dalla cresta subito a sinistra della cima, la si risale inclinando a destra e, lungo una spalla di pietrisco, si guadagna in breve l?ampia vetta.


Per chi non lo sapesse, stiamo parlando del Corno del Doge, è bene specificare.

Infatti non l'ha salita. L'ha suggerita, che è diverso. All'epoca, quando pubblicava per l'Athesia, le sue guide erano escursionistiche.

Comunque il tuo attacco a Luca Visentini non sull'argomento bolli, ma sul piano tecnico e compilativo, dimostra come tu, Beltrame, sfrutti questa discussione per spostare il tema dalla bollatura selvaggia, tua e dei tuoi amici e vero cuore della discussione, ad un fatto di rivalità personale con un tuo potenziale rivale nell'editoria, il che la dice lunga sui tuoi reali intenti.

Sappi comunque che le tue guide sono tutt'altro che chiare: quest'estate, salendo alla Croda Rossa d'Ampezzo da Valbones con, ahimè, la tua prolissa relazione (cosa che, per quanto mi riguarda, genera più confusione che chiarezza), ho trovato di gran lunga più conveniente gettarla via e proseguire seguendo l'intuito.


L'ha relazionata! Chiaro? Una inattendibile relazione per sentito dire! Chiaro!

Paolo Beltrame


Era la risposta che immaginavo, e che sotto sotto volevo.

Hai ignorato tutte le domande che ti son state poste per concentrarti sul fatto che alcune relazioni sul vecchio volume di LV erano accennate e non descritte esaurientemente. Insisti a battibeccare con AndreaVe su formalità che non fanno che portare distanti dal vero nocciolo della questione:

Sei tu il bollatore delle Dolomiti d'Oltrepiave, della Croda Rossa d'Ampezzo e del Sorapiss/Marmarole Occidentali si o no?

Sei tu che puoi vantare una serie di "amici" in alcune sezioni valligiane del CAI che ti risparmiano il rischio di esporti di persona nel lavoro di bollatura?

Hai letto bene da cima a fondo la lettera aperta firmata da oltre 170 escursionisti/alpinisti/appartenenti al CNSAS e/o svariate sezioni CAI anche extra Triveneto?

Cosa pensi dell'aver violato le leggi di tutela ambientale del Parco delle Dolomiti Friulane?

Qualora sia tu il bollatore seriale, e in parte lo hai già ammesso, sei sinceramente intenzionato a piantarla e ad adoperarti per la cancellazione di detta segnaletica abusiva e non richiesta?

Ti rendi conto che il "lavoro" che stai portando avanti è segno inequivocabile di scarsa cultura alpinistica e di totale mancanza di rispetto verso l'ambiente ed il mondo dei fruitori dela montagna?

Hai intenzione di fare lo stesso anche nei gruppi (Cristallo e Dolomiti di Sesto) che tu ed il tuo co-autore Fabio Cammelli state girando per le guide a venire della Beltrame Editore?

O hai addirittura già iniziato?



Fintanto che non dirimerai queste semplici domande che ti sono state rivolte in molteplici occasioni e da più utenti, ti reputerò responsabile di tutto ciò e darai a me e a moltissimi altri l'impressione di essere l'unico ed indiscusso artefice di questi scempi e del susseguente proselitismo fatto per diffondere questo malsano lavoro sulle crode per vendere più copie delle tue "guide di alta qualità".

Pregandoti di non rigirare la frittata sulle tue abilità di escursionistainfaticabile/alpinistaestremo/compilatorediguidedialtaqualità, sulla becera strumentalizzazione che hai fatto di tragici incidenti in montagna, o sul fatto che Visentini non abbia salito personalmente tutte le cime da lui relazionate, ti invito a rispondere su questo sito a questo topic. E' da qua che è partito tutto, non serviva che tu venissi su PlanetMountain in cerca di consensi.

Un filisteo firmatario della Lettera aperta.


per inciso la penso esattamente come lui


Ho già confessato ciò che ho fatto.
Di là del Piave non ho mai veniciato niente. Di verniciatori ce ne sono molti, non attribuire tutto a me. Informati su chi ha verniciato il Passo del Camoscio, il Sorapiss, la Bel Pra, il Pelmo ecc. Sarà an'altra banda di peccatori come me. Ho già detto con non lo farò mai più e che mi adopererò per la cancellazione.
Mi fai ripetere tutte cose già dette.
Pensi che farmi ripeterle sia garanzia di verità e del mantenimento delle promesse. Potrei anche non averlo mai ammesso ciò che ho fatto, ma l'ho ammesso. Potrei anche scrivere quello che voglio e fare tutt'altro.

Paolo Beltrame
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Messaggioda AndreaVe » mer ott 21, 2009 22:44 pm

Paolo46 ha scritto:
AndreaVe ha scritto:
Paolo46 ha scritto:Il 18 giugno 2009 son salito per la parete Sud-Ovest e sceso per la comunue solamente fino alla spalla ed i bollini non c'erano. Poi son tornato su in vetta sempre per la Sud-Ovest e sceso per la comune il 13 settembre ed ho incrontato i bollini rossi freschi, dipinti da poco. Parlerò con chi ha ringraziato per ometti e bollini della via che sale dal Voltolina lungo la cengia Nord-Est per capire qualcosa di più. Comunque il ringraziamento non è stato rivolto a me ma a chi ha costruito i pochi ometti e fatto i segni rossi ora alquanto sbiaditi, quindi penso siano segni di parecchi anni fa. A quanto pare ora vengo incolpato di tutti i segni che si trovano nelle Dolomiti. Perchè non mi incolpi anche di quelli sulla comune al Sorapiss che sono veramente uno scempio: gruppi di 3 segni ogni 10 metri. Il 13 settembre sono state poste 5 croci nelle principali vette dell'area di San vito di Cadore: sul Pelmo, sull'Antelao, sulla Marcora, sul Sorapiss e sulla Bel Pra per opera del CAI e del soccorso alpino di San Vito. Che centra il mio zampino? Il Passo del Camoscio, se non è stato ridipinto recentemente, conserva solo i vecchissimi e sbiaditi segni originari, credo di una quarantina d'anni fa.

Senti, ora non ho molto tempo, ma un paio di cose te le dico subito:
- I segni rossi c'erano, e non sbiaditi, anche dalla spalla alla cima. Seguiranno foto naturalmente.
- Proprio a destra di dove era riposto il libro di vetta (quello vecchio che il 13/9 è stato sotituito) compare una bella scritta "san marco" con freccia. Impossibile tu non l'abbia vista, il rosso non era certo sbiadito (seguirà foto).
- non ti incolpo delle croci: è una semplice constatazione. Il giorno delle croci e della ribollatura della Bel Prà (almeno 40 bolli sulla prima cengia...) tu eri li a festeggiare con chi ha bollato. Se vuoi possiamo aprire anche un sereno dibattito sulle croci di tali dimensioni su cime che prima non ne avevano manco una dimensione rosario. C'è ben poco da festeggiare.
- Guarda un po', il passo del camoscio è stato di recente ri-bollato. Era un sentiero CAI, se non erro, e non so se sia stato dismesso o meno. Di fatto è stato ribollato con una segnaletica alquanto naif (seguirà foto, ovviamente). Non accuso te, sia chiaro. E' una semplice constatazione anche questa.
- Sul Sorapiss non ho avuto il piacere di salire. Sono comunque al corrente che è una normale con i bolli rossi da molto tempo e che è stata "ripassata" non troppo tempo fa. Lo scempio del Sorapiss dovrebbe indignarti tanto quanto quello sulla Cengia del Duranno, tanto per tornare alla zona dell'Oltre Piave, visto che da quel che dici la densità di bolli è la medesima.

A più tardi per le foto.

-Certo che i segni rossi c'erano (molti sbiaditi o consumati dalle intemperie, alcuni in punti protetti ancora ben evidenti), li ho anche citati nel libro, ma chi li ha fatti e da quanto tempo non lo so.
-la "bella" scritta "san marco" con freccia l'ho vista, anche quella è lì da anni. Però non ricordo se è sbiadita, ovvero di vecchia data o di più recente fattura.
-meno male che non m'incolpi delle croci. In quanto a festeggiamenti io ho partecipato sì alla festa con il mio caro amico Marcello Bonafede ed eravamo un po' in disparte dalla massa. Non ho la minima idea su chi dei moltissimi presenti fosse stato il verniciatore.
-Questa del Passo del Camoscio mi giunge ora. Mi sorge una domanda spontanea (mi scuso se tiro in ballo chi lì è deceduto): non potrebbe essere stato addirittura il soccorso alpino a dipingere per evitare altre disgrazie? E' solo una domanda.
-Sul Sorapiss hanno fatto uno schifo che anche io detesto.

Paolo Beltrame

Certo che avanti così....
Prima dici che non c'era nulla poi qualche bollo sbiadito, poi ti ricordi anche della scritta...... Ma dai.

Se quasi disarmante nel vedere come come quello che dici puà essere smentito in un amen.

Il 13 settembre tutto il casino di elicotteri, croci, bolli è stato organizzato dal CAI di San Vito di Cadore. Chi è salito sulla Bel Prà secchiello in mano si è preoccupato di manifestare questa appartenenza. E, del resto, gli articoli apparsi sulla stampa lo confermano. Se credi davvero che mi interessano i nomi dei due ragazzi ti sbagli.
Tu non sei estraneo al CAI di San Vito, hai anche l'onore di aver amici tra i Caprioli, frequenti quelle zone da tempo. E sei, ora possiamo dire per tua ammissione, autore di bollinature lungo sentieri e vie normali mai bollinate prima. E ora vuoi farci credere che quel 13 settenbre ti trovavi lassù come semplice spettatore... No, per l'ennesima volta non sei credibile.

Ti pongo anch'io qualche facile domanda:

Perchè come hanno ridotto il Sorapiss è scandaloso e come hai ridotto il Duranno no?
Perchè cominci anche qui il giochino del "è stato il soccorso per evitare ulteriori incidenti"?
Cosa ti fa pensare di rimanere impunito anche in cadore?
O, in alternativa, cosa ti fa pensare che nascondendoti dietro ad una sezione del CAI tu possa restare impunito?

Ultima cosa: non spreco alcune foto per dialogare con te. Preferisco usarle per chiedere conto a coloro che tu tiri in ballo cosa ne pensano e come si giustificano.
Per chiedere al Soccorso Alpino se, come tu hai ventilato, sono stati loro a bollare il Passo del Camoscio con bolli assolutamente al di fuori da qualsiasi norma e di buon senso.
Per chiedere conto al CAI di San Vito sulla ulteriore e scandalosa verniciatura della Cima Bel Prà.
Vedi, ora che ti sei redento dovresti spenderti in prima persona contro questa gente che si arroga il diritto di dipingere senza ritegno le montagne.
Mi sa che faresti la figura del voltagabbana.
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Messaggioda Paolo46 » gio ott 22, 2009 0:21 am

AndreaVe ha scritto:
Paolo46 ha scritto:
AndreaVe ha scritto:
Paolo46 ha scritto:Il 18 giugno 2009 son salito per la parete Sud-Ovest e sceso per la comunue solamente fino alla spalla ed i bollini non c'erano. Poi son tornato su in vetta sempre per la Sud-Ovest e sceso per la comune il 13 settembre ed ho incrontato i bollini rossi freschi, dipinti da poco. Parlerò con chi ha ringraziato per ometti e bollini della via che sale dal Voltolina lungo la cengia Nord-Est per capire qualcosa di più. Comunque il ringraziamento non è stato rivolto a me ma a chi ha costruito i pochi ometti e fatto i segni rossi ora alquanto sbiaditi, quindi penso siano segni di parecchi anni fa. A quanto pare ora vengo incolpato di tutti i segni che si trovano nelle Dolomiti. Perchè non mi incolpi anche di quelli sulla comune al Sorapiss che sono veramente uno scempio: gruppi di 3 segni ogni 10 metri. Il 13 settembre sono state poste 5 croci nelle principali vette dell'area di San vito di Cadore: sul Pelmo, sull'Antelao, sulla Marcora, sul Sorapiss e sulla Bel Pra per opera del CAI e del soccorso alpino di San Vito. Che centra il mio zampino? Il Passo del Camoscio, se non è stato ridipinto recentemente, conserva solo i vecchissimi e sbiaditi segni originari, credo di una quarantina d'anni fa.

Senti, ora non ho molto tempo, ma un paio di cose te le dico subito:
- I segni rossi c'erano, e non sbiaditi, anche dalla spalla alla cima. Seguiranno foto naturalmente.
- Proprio a destra di dove era riposto il libro di vetta (quello vecchio che il 13/9 è stato sotituito) compare una bella scritta "san marco" con freccia. Impossibile tu non l'abbia vista, il rosso non era certo sbiadito (seguirà foto).
- non ti incolpo delle croci: è una semplice constatazione. Il giorno delle croci e della ribollatura della Bel Prà (almeno 40 bolli sulla prima cengia...) tu eri li a festeggiare con chi ha bollato. Se vuoi possiamo aprire anche un sereno dibattito sulle croci di tali dimensioni su cime che prima non ne avevano manco una dimensione rosario. C'è ben poco da festeggiare.
- Guarda un po', il passo del camoscio è stato di recente ri-bollato. Era un sentiero CAI, se non erro, e non so se sia stato dismesso o meno. Di fatto è stato ribollato con una segnaletica alquanto naif (seguirà foto, ovviamente). Non accuso te, sia chiaro. E' una semplice constatazione anche questa.
- Sul Sorapiss non ho avuto il piacere di salire. Sono comunque al corrente che è una normale con i bolli rossi da molto tempo e che è stata "ripassata" non troppo tempo fa. Lo scempio del Sorapiss dovrebbe indignarti tanto quanto quello sulla Cengia del Duranno, tanto per tornare alla zona dell'Oltre Piave, visto che da quel che dici la densità di bolli è la medesima.

A più tardi per le foto.

-Certo che i segni rossi c'erano (molti sbiaditi o consumati dalle intemperie, alcuni in punti protetti ancora ben evidenti), li ho anche citati nel libro, ma chi li ha fatti e da quanto tempo non lo so.
-la "bella" scritta "san marco" con freccia l'ho vista, anche quella è lì da anni. Però non ricordo se è sbiadita, ovvero di vecchia data o di più recente fattura.
-meno male che non m'incolpi delle croci. In quanto a festeggiamenti io ho partecipato sì alla festa con il mio caro amico Marcello Bonafede ed eravamo un po' in disparte dalla massa. Non ho la minima idea su chi dei moltissimi presenti fosse stato il verniciatore.
-Questa del Passo del Camoscio mi giunge ora. Mi sorge una domanda spontanea (mi scuso se tiro in ballo chi lì è deceduto): non potrebbe essere stato addirittura il soccorso alpino a dipingere per evitare altre disgrazie? E' solo una domanda.
-Sul Sorapiss hanno fatto uno schifo che anche io detesto.

Paolo Beltrame

Certo che avanti così....
Prima dici che non c'era nulla poi qualche bollo sbiadito, poi ti ricordi anche della scritta...... Ma dai.

Se quasi disarmante nel vedere come come quello che dici puà essere smentito in un amen.

Il 13 settembre tutto il casino di elicotteri, croci, bolli è stato organizzato dal CAI di San Vito di Cadore. Chi è salito sulla Bel Prà secchiello in mano si è preoccupato di manifestare questa appartenenza. E, del resto, gli articoli apparsi sulla stampa lo confermano. Se credi davvero che mi interessano i nomi dei due ragazzi ti sbagli.
Tu non sei estraneo al CAI di San Vito, hai anche l'onore di aver amici tra i Caprioli, frequenti quelle zone da tempo. E sei, ora possiamo dire per tua ammissione, autore di bollinature lungo sentieri e vie normali mai bollinate prima. E ora vuoi farci credere che quel 13 settenbre ti trovavi lassù come semplice spettatore... No, per l'ennesima volta non sei credibile.

Ti pongo anch'io qualche facile domanda:

Perchè come hanno ridotto il Sorapiss è scandaloso e come hai ridotto il Duranno no?
Perchè cominci anche qui il giochino del "è stato il soccorso per evitare ulteriori incidenti"?
Cosa ti fa pensare di rimanere impunito anche in cadore?
O, in alternativa, cosa ti fa pensare che nascondendoti dietro ad una sezione del CAI tu possa restare impunito?

Ultima cosa: non spreco alcune foto per dialogare con te. Preferisco usarle per chiedere conto a coloro che tu tiri in ballo cosa ne pensano e come si giustificano.
Per chiedere al Soccorso Alpino se, come tu hai ventilato, sono stati loro a bollare il Passo del Camoscio con bolli assolutamente al di fuori da qualsiasi norma e di buon senso.
Per chiedere conto al CAI di San Vito sulla ulteriore e scandalosa verniciatura della Cima Bel Prà.
Vedi, ora che ti sei redento dovresti spenderti in prima persona contro questa gente che si arroga il diritto di dipingere senza ritegno le montagne.
Mi sa che faresti la figura del voltagabbana.

Ma quando ho mai detto che non c'era nulla sulla Bel Pra? Ho scritto anche nel libro che i segnavia sono ometti e qualche bollino sbiadito, nella relazione ho pure citato una freccia rossa, non ho mai asserito che non c'era nulla. Certo oggi c'è molto di più. Non ero lassù come semplice spettatore ma per pura combinazione, solo poi ed inaspettatamente ho partecipato anch'io alla festa. Avevo promesso ad un amico di accompagnarlo in vetta alla Bel Pra lungo la parete Sud-Ovest ed è capitato proprio quel giorno che hanno posato le croci. Disdico anch'io croci, lapidi e madonnine, sono comunque favorevole ad un libro di vetta nascosto tra i sassi dell'ometto. Spero che questo non sia un peccato. Un peccato semmai sarà che sono favorevole ad un minimo di segnalazione sulle vie di difficile orientamento per un rientro. Ma questo l'ho già ammesso e ho anche detto che nel rispetto del volere della maggioranza mi adeguo anch?io all'idea che anche ciò non va fatto. Quindi io non lo farò mai più, ma non posso certo comandare gli altri, eventualmente esortarli.
-No. Sul Duranno non ho mai segnato niente. Sono stato incriminato di aver segnato la cengia ma ho anche risposto che quella era stata segnata e fiittonata e aggiungo "sentierata" con il piccone da Albino, il precedente gestore del rifugio Maniago.
-Non ho asserito che "è stato il soccorso per evitare ulteriori incidenti", mi sono fatto una domanda. Ma insomma, uno non può porsela?
-Di cosa dovrei venir punito in Cadore, li non ho fatto niente.
-Non avendo fatto niente, non ho neanche bisogno di nascondermi dietro una sezione del CAI.
Mi devo vedere tra poco più di un mese con il CAI di San Vito, civilmente argomenterò la questione, ma non sono io un giudice che possa dar loro torto o ragione. Posso dirgli che hanno esagerato con colore e croci e basta. Del colore però non mi hanno detto niente e, a dire il vero, ho anche chiesto informazioni sulla verniciatura a quei due trovati in vetta per sistemare la croce, mentre insieme scendevamo (in salita la via comune non l'avevo toccata, quindi non potevo sapere della verniciatura). Mi hanno risposto che non ne sapevano nulla.
Che altro vorresti che facessi per compiacerti?

Paolo Beltrame
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Messaggioda AndreaVe » gio ott 22, 2009 10:08 am

Sei una contraddizione unica, cambi versione ogni volta a seconda di come tira il vento.
Sul 13 settembre:
Paolo46 ha scritto:L'ho scoperto per caso, ero salito lungo la parete Sud-Ovest per andare in cima a festeggiare insieme ai fautori la posa della nuova croce di vetta. In discesa mi sono accorto di tutta quell'abbondante segnaletica. Era il 13 di settembre.

Paolo46 ha scritto:-meno male che non m'incolpi delle croci. In quanto a festeggiamenti io ho partecipato sì alla festa con il mio caro amico Marcello Bonafede ed eravamo un po' in disparte dalla massa. Non ho la minima idea su chi dei moltissimi presenti fosse stato il verniciatore.

Paolo46 ha scritto:Non ero lassù come semplice spettatore ma per pura combinazione, solo poi ed inaspettatamente ho partecipato anch'io alla festa.

Paolo46 ha scritto: Del colore però non mi hanno detto niente e, a dire il vero, ho anche chiesto informazioni sulla verniciatura a quei due trovati in vetta per sistemare la croce, mentre insieme scendevamo (in salita la via comune non l'avevo toccata, quindi non potevo sapere della verniciatura). Mi hanno risposto che non ne sapevano nulla.


Capisci che continuare a discutere così non ha tanto senso.
Non hai nessuna intenzione di far chiarezza, anzi.
Io sono un po' stufo di perdere tempo così, con uno che cerca di compiacermi.
Ma che hai capito?
Questa non è una guerra personale tra me e te, tra te e Visentini, tra chi fa la guida più bella e chi lo ha più duro.
Questa è una sacrosanta azione d'accusa contro chi pensa di disporre della montagna a proprio uso e consumo. Siano questi privati cittadini, pubbliche amministrazioni, compilatori di guide, soci di storici sodalizi o sezioni intere del CAI.
Azione alla quale hanno ripsosto 170 persone, per ora.
E che ha portato già un significativo risultato in Oltrepiave, quello di smascherare il bollinatore seriale. E che prima o poi verrà anche costretto a ripulire.
Ma non basta. Vedrai che è tale l'indignazione verso chi imbratta in questo modo la montagna che anche in altre zone otteremo importanti risultati. Puoi starne certo.
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Messaggioda macs » gio ott 22, 2009 11:01 am

Salita quest'estate cima Bel Pra.
L'avevo scelta convinto dalla sua fama di cima bellissima(cosa questa, che per fortuna nessuno potrà mai toglierle!) e ancora "selvaggia". Una di quelle cime che quando raggiungi, ti danno quel + di soddisfazione personale, che purtroppo molte altre oggi, anche se più belle, non riescono più a regalare....beh, non vi dico la delusione, una volta arrivati all'inizio della cengia d'attacco, nel vedere quelle orribili frecce rosse e quella fila interminabile e incomprensibile di bollini rossi.
La fine di una bella giornata.
E' il fatto che mi ha convinto a firmare la lettera.

Massimo Bellamio.
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Messaggioda Paolo46 » gio ott 22, 2009 11:17 am

AndreaVe ha scritto:Sei una contraddizione unica, cambi versione ogni volta a seconda di come tira il vento.
Sul 13 settembre:
Paolo46 ha scritto:L'ho scoperto per caso, ero salito lungo la parete Sud-Ovest per andare in cima a festeggiare insieme ai fautori la posa della nuova croce di vetta. In discesa mi sono accorto di tutta quell'abbondante segnaletica. Era il 13 di settembre.

Paolo46 ha scritto:-meno male che non m'incolpi delle croci. In quanto a festeggiamenti io ho partecipato sì alla festa con il mio caro amico Marcello Bonafede ed eravamo un po' in disparte dalla massa. Non ho la minima idea su chi dei moltissimi presenti fosse stato il verniciatore.

Paolo46 ha scritto:Non ero lassù come semplice spettatore ma per pura combinazione, solo poi ed inaspettatamente ho partecipato anch'io alla festa.

Paolo46 ha scritto: Del colore però non mi hanno detto niente e, a dire il vero, ho anche chiesto informazioni sulla verniciatura a quei due trovati in vetta per sistemare la croce, mentre insieme scendevamo (in salita la via comune non l'avevo toccata, quindi non potevo sapere della verniciatura). Mi hanno risposto che non ne sapevano nulla.


Capisci che continuare a discutere così non ha tanto senso.
Non hai nessuna intenzione di far chiarezza, anzi.
Io sono un po' stufo di perdere tempo così, con uno che cerca di compiacermi.
Ma che hai capito?
Questa non è una guerra personale tra me e te, tra te e Visentini, tra chi fa la guida più bella e chi lo ha più duro.
Questa è una sacrosanta azione d'accusa contro chi pensa di disporre della montagna a proprio uso e consumo. Siano questi privati cittadini, pubbliche amministrazioni, compilatori di guide, soci di storici sodalizi o sezioni intere del CAI.
Azione alla quale hanno ripsosto 170 persone, per ora.
E che ha portato già un significativo risultato in Oltrepiave, quello di smascherare il bollinatore seriale. E che prima o poi verrà anche costretto a ripulire.
Ma non basta. Vedrai che è tale l'indignazione verso chi imbratta in questo modo la montagna che anche in altre zone otteremo importanti risultati. Puoi starne certo.

Non continueremo più a discutere, visto che io non capisco.
Sappi comunque che l'opera di bonifica da parte mia inizierà da subito, probabilmente con il prossimo week end, condizioni meteo permettendo, ecco il motivo del probabilmente. E, se c'è neve, inizierò da sotto la quota di questa.

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Messaggioda AndreaVe » gio ott 22, 2009 12:28 pm

Buon lavoro.
Io (noi) continueremo invece la nostra opera di sensibilizzazione e di denuncia. E non solo.
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Messaggioda Raven » gio ott 22, 2009 14:45 pm

nonostante l'imbrattamento delle montagne non possa avere scuse o motivazioni che tengano ho letto tutte queste pagine. c' ho impiegato un'ora buona e alla fine mi continua a rimbalzare davanti agli occhi la parola IO ripetuta non sò quante volte da Paolo46... e quindi mi viene solo da dirti una cosa:

hai mai pensato che la montagna non è tua, ma nostra?
e che un certo pensiero è tuo e non di tutti? e che di solito si usa confrontarsi con gli altri?

la tua arroganza e presunzione sono davvero fuori misura e per questo pericolosi, ma non per noi, per te, che a credersi dio si rischia di cadere da molto in alto e farsi davvero male nonostante i tuoi infiniti metri di dislevello che fai al giorno ... o al minuto (non ricordo bene)
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Messaggioda peppino » gio ott 22, 2009 15:04 pm

è che alle volte sembra di percepire
il compiacimento del branco di iene
che si avventa sulla preda

il che è tanto più sgradevole quanto più
la preda sembra facilmente attacabile

tra la tutela di un pezzo di roccia verniciato
e la tutela una persona, quando anche sia in torto,
preferisco la seconda

con questo continuate pure la vostra missione
le montagne e il vostro ego ve ne saranno grate

ma che il mondo della montagna,
come qualsiasi mondo, fosse così
me ne ero già accorto.

basta che uno sia appena un pò in vista
ed ecco che, al primo marone,
i galli e galletti si avventano

ricordate il famoso episodio di Bubu Bole,
che provocò quasi la chiusura di PM ?

naturalmente difese e attacchi
dipendevano dagli equilibri "politici" e dagli interessi in atto del momento

mi si dirà che quello fu un episodio privato,
senza ricadute sull'etica e sull'estetica delle montagne.

Ma il principio è lo stesso:
"Addosso, al massacro !
Umiliamo l'untore, mettiamolo alla berlina
fino al punto in cui sarà costretto a ritirarsi dalla scena"



non è che un esempio , naturalmente
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Messaggioda Raven » gio ott 22, 2009 15:14 pm

non ho capito mica che cosa stai dicendo. la mia posizione rispetto ai bolli è decisamente diversa da quella espressa da Paolo. non sto neanche discutendo di questo. sono le modalità che ha adottato che non vanno.
qua non si parla di tutela di un pezzo di roccia. in primis si parla di tutela della "cosa pubblica" e tutela della democrazia. non è che il primo che si alza decide cosa fare e come farlo senza considerarsi parte di una comunità e senza confrontarsi con gli altri.

poi, solo dopo però, ti dico anche che se devo scegliere tra tutela dell'ambiente (e non di un pezzo di roccia) e tutela dei deliri di una persona comunque scelgo la prima. soprattutto se, come è avvenuto qua, non c'è disponibilità dall'altra parte a mettersi in discussione veramente.
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Messaggioda L'avvoltoio » gio ott 22, 2009 15:25 pm

peppino/arrampicato/rugge/david/ andrebbe bannato, a prescindere.

E' che poi si reiscrive
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peppino

Messaggioda emanuele » gio ott 22, 2009 15:44 pm

peppino
questo è un forum di discussione non di farneticazione; non ricordo nessun episodio bubu bole, a cosa ti riferisci?lascia stare i sottintesi, parla chiaro!
grazie
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Messaggioda SoccAlpValcellina » ven ott 23, 2009 11:19 am

Claut, 23 ottobre 2009

Il Soccorso Alpino è stato più volte chiamato in causa nello spazio di questo topic del forum e perciò ritengo doveroso partecipare con un contributo che non è una presa di posizione personale sull'argomento ma il chiarimento di alcuni aspetti che riguardano l'attività e gli scopi istituzionali della nostra organizzazione.
Intervengo in veste di responsabile della Stazione Valcellina del Soccorso Alpino (competente per il territorio dell'alta Valcellina) ,e quindi a nome della Stazione, per sottolineare alcuni aspetti che possano contribuire a creare delle opinioni più informate.
Gli scopi istituzionali dell'organizzazione (CNSAS) sono l'intervento di soccorso in montagna in favore delle persone che ne necessitino e la prevenzione degli incidenti in tale ambito.
L'individuazione della rete sentieristica sul suolo pubblico, la sua manutenzione e segnaletica è affidata dalle competenti autorità a organizzazioni o enti che di conseguenza sono i soli legittimati a effettuare interventi in tal senso. Il fine di questo è di evitare che iniziative personali cui tutti sarebbero legittimati creino situazioni di tracce e manutenzioni incontrollate e assolutamente non garantite.
Gli interventi di soccorso in un numero elevato di casi riguardano escursionisti che non riescono ad individuare i percorsi della rete perché non adeguatamente mantenuti e segnalati o più frequentemente percorsi totalmente inaffidabili perché non legittimati, non rientranti in un piano concordato con le organizzazioni delegate a questo e sistematicamente abbandonati a se stessi poi nel tempo.
Quindi qualsiasi attività in tal senso non autorizzata crea una situazione di potenziale pericolo che si aggrava nel tempo e che ha contribuito a portare diversi escursionisti ad intravedere o, purtroppo, addirittura a seguire definitivamente gli azzurri bollini dei sentieri celesti, meglio mantenuti, definitivi e meno arbitrari. Queste non sono opinioni ma i fatti che risultano dall'esperienza diretta della nostra Stazione e documentati dai rapporti ufficiali intervento.
Rientra tra i compiti di prevenzione del Soccorso Alpino la segnalazione di situazioni oggettive di potenziale pericolo attuale o futuro nel campo della sentieristica e di interventi autorizzati o meno anche in tale campo escursionistico oltre che alpinistico.
Tutto questo riguarda ovviamente anche la descrizione e valutazione di itinerari ma in questo caso vige per fortuna la libertà di stampa e ognuno può scrivere e pubblicare su tale argomento come meglio crede rientrando nel campo della legittimità, non alterando oggettivamente il terreno di attività e non obbligando nessuno a credere a tali valutazioni, pur potendo costituire anche questo un potenziale pericolo ma più difficilmente criticabile.
Infine riporto una frase di Paolo46 sul forum di Planet Mountain:


(pagina 1 del forum di PM)
Paolo46 Inviato: Lun Ott 19, 2009 17:13 pm    Oggetto: Precisazioni ed opinioni

".......Certamente in questo periodo di profonda crisi di lavoro chi cancella i bollini incrementa di molto il lavoro del soccorso alpino, ed evidentemente ciò va visto come un fatto positivo che giustifica anche la perdita di vite umane.... ".

Tralasciando l'aberrazione preoccupante dei concatenamenti concettuali espressi, ricordo che in alternativa i bollini sono sistematicamente cancellati dalla bocciarda del tempo che sadicamente li attenua per gradi e casualmente e non chiede chi è stato a farli. Basta un po' di pazienza e intanto qualcuno cerca di seguirli per quanto visibili con le conseguenze ricordate.
Non è assolutamente un giudizio di giustificazione o difesa di chi ha eseguito il lavoro di rimozione di tale segnaletica, in quanto anche questi hanno attuato un intervento non legittimato sul territorio, ma non è questo lo scopo del mio intervento che non deve essere considerato di parte ma solo informativo.
Spero di essere riuscito a chiarire a tutti qualche aspetto dal punto di vista del soccorso alpino Mi auguro che il confronto presente e anche futuro continui sempre con argomenti razionali e con disponibilità ad ascoltare con senso critico le varie parti senza preconcetti e insulti. E' il solo modo per ottenere risultati efficaci e duraturi a vantaggio di quei molti, e, credo, tutti quelli di questi forum, che dimostrano di avere una passione per la nostra montagna non condizionata da interessi inespressi.

Giacomo Giordani

Responsabile della Stazione Valcellina
del CNSAS (CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO)
Stazione Valcellina del Soccorso Alpino (CNSAS)
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