Artificiale moderna: primi passi da principiante autodidatta

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Artificiale moderna: primi passi da principiante autodidatta

Messaggioda gug » mar mar 13, 2007 17:24 pm

Ieri ho finalmente messo in atto il progetto di cui parlavo anche in questa sede da qualche tempo.
Avendo qualche ora libera il pomeriggio, sono andato in una falesia e ho provato a fare un tiro in solitaria con tecniche di artificiale moderna. Ho pensato che l'autoassicurazione si prestava bene all'artificiale e così potevo fare un pò di pratica nell'utilizzo di cliff, rurps e chiodi a lama che avevo comprato quest'estate, proteggendomi però sui fix della falesia.
Il risultato non è stato dei migliori, dato che i primi due cliff si sono sganciati al primo appoggio di peso, con conseguente voletto. Poi però sono riuscito a metterne uno molto buono su cui ho potuto fare un passo su una staffa, ma alla fine ho desistito e sono sceso.
Ciò che ho capito è che è quasi indispensabile il fi-fi, dato che bisogna riuscire a caricare subito il peso sul cliff, senza fare molte evoluzioni, come invece è possibile fare se si è in artificiale su ancoraggi sicuri. Per lo stesso motivo è indispensabile avere una scaletta e non una semplice staffa rimediata come quella che avevo io.
Detto questo mi rimangono molti dubbi sulla sequenza della progressione che deve essere abbastanza precisa e rigorosa, dato che non si può improvvisare e tirare a casaccio come invece si può fare su ancoraggi sicuri.
Poi ho dei dubbi sul modo di sistemare l'attrezzatura, che ho capito che è molto importante: come è meglio sistemare i cliff e i rurps quando non si usano?
C'è qualche esperto che mi darebbe un consiglio?
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
Avatar utente
gug
 
Messaggi: 6242
Images: 75
Iscritto il: ven lug 19, 2002 13:29 pm
Località: Recanati

Messaggioda Roberto » mar mar 13, 2007 18:43 pm

Generalmente occorrono tre staffe lunghe, di quelle di fettuccia con i gradini quadrati (non triangolari) e l' ultimo (il più alto) in alluminio.
Ogni staffa va attaccata con una daisy-chain all' anello dell' imbrago, in modo che ogni ancoraggio che si mette in parete è assicurato e si è subito collegati allo stesso.
Ogni cosa che si pianta, aggancia, spiaccica o incasta nella roccia, prima di caricarla completamente con il proprio peso, va testata (bounce testing). Ovvero si mette la staffa (collegata con una daisy all' imbrago) sull' ancoraggio appena messo, ma si rimane con i piedi ben sistemati sulle altre due staffe più basse. Poi si danno dei decisi strattoni , ma lasciando solo un minimo margine di lasco agli ancoraggi dove sono appese le due staffe. Se il nuovo ancoraggio tiene, si comincia a caricarlo (sempre per il verso giusto) completamente, ma restando ancora bassi. A questo punto si sale sulla staffa e ci si alza fino ad arrivare ad agganciare il fiffi all' imbrago al moschettone dell' ancoraggio. Si passa la corda e si inizia a cercare la successiva possibile protezione, più o meno precaria.
Con il fiffi all' imbrago si è stabili e non vincolati alla sicura del compagno (molto utile in solitaria), non si scende un millimetro e, il possibile compagno che fa sicura, non si fa un culo tanto a reggerti.
Il materiale te lo metti come ti pare, in base alla propria esperienza e impostazione. Siccome il materiale è sempre tanto, si usano le bandoliere (anche due) o degli imbraghi appositi alti.
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda REDda » mar mar 13, 2007 19:17 pm

scusate la mia igoranza, ma in una proggresione come queste si va avanti solo con staffe niente appigli naturali??
E' la su dove la Terra finsce e con una mano tocco il cielo che trovo il mio Essere e la mia metà
Avatar utente
REDda
 
Messaggi: 1118
Images: 7
Iscritto il: lun nov 20, 2006 19:23 pm
Località: Campomorone (Genova)

Messaggioda Roberto » mar mar 13, 2007 19:21 pm

REDda ha scritto:scusate la mia igoranza, ma in una proggresione come queste si va avanti solo con staffe niente appigli naturali??
Se si chiama "artificiale" ci sarà un motivo :wink:
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda REDda » mar mar 13, 2007 19:26 pm

si ma allora che senso ha andare in montagna per fare "l'artificile" possiamo salire lungo il muro di casa ed è ugule
E' la su dove la Terra finsce e con una mano tocco il cielo che trovo il mio Essere e la mia metà
Avatar utente
REDda
 
Messaggi: 1118
Images: 7
Iscritto il: lun nov 20, 2006 19:23 pm
Località: Campomorone (Genova)

Messaggioda ste_car » mar mar 13, 2007 20:05 pm

@REDda
prova a vedere qua.
www.valeriofolco.com
Avatar utente
ste_car
 
Messaggi: 459
Images: 5
Iscritto il: sab gen 27, 2007 19:01 pm
Località: BS

Messaggioda REDda » mar mar 13, 2007 20:16 pm

continuao a non capire cos aci si trovi a proggredire in artificiale...
E' la su dove la Terra finsce e con una mano tocco il cielo che trovo il mio Essere e la mia metà
Avatar utente
REDda
 
Messaggi: 1118
Images: 7
Iscritto il: lun nov 20, 2006 19:23 pm
Località: Campomorone (Genova)

Messaggioda ste_car » mar mar 13, 2007 20:22 pm

E' una tecnica di salita, che permette di passare dove la libera non te lo permette.
Avatar utente
ste_car
 
Messaggi: 459
Images: 5
Iscritto il: sab gen 27, 2007 19:01 pm
Località: BS

Messaggioda REDda » mar mar 13, 2007 20:24 pm

ma spero che si usa solo in qualche passaggio o al massimo in un tiro dove le tue capacità non ti permettono di continuare normalmente...
E' la su dove la Terra finsce e con una mano tocco il cielo che trovo il mio Essere e la mia metà
Avatar utente
REDda
 
Messaggi: 1118
Images: 7
Iscritto il: lun nov 20, 2006 19:23 pm
Località: Campomorone (Genova)

Messaggioda paolo s4 » mar mar 13, 2007 20:26 pm

Credo che il gioco stia nella raffinatezza delle soluzioni, nella concentrazione, nell'esperienza e nel coraggio...
Non si tratta di salire su un ponteggio per imbianchini.
Io non riesco a giudicare con tanta leggerezza attività simili, proprio non ci riesco... :roll:
paolo s4
 
Messaggi: 2540
Images: 24
Iscritto il: mer dic 14, 2005 18:21 pm

Messaggioda ste_car » mar mar 13, 2007 20:29 pm

...in teoria sarebbe da fare dove la libera ai giorni nostri non è ancora arrivata.
in Yosemite stanno liberando in questi anni via aperte in artificiale, negl'anni in cui nessuno era in grado di passare. Vedi anche la Couzi in lavaredo liberata da Bole... credo tipo 8a..... una volta non era possibile ed è stata aperta in artificiale.
Folco ad esempio è uno che arrampica 8b, e fa via di artificiale "estremo" A5.
Questo discorso vale per l'artifiale puro etico e vero.
Avatar utente
ste_car
 
Messaggi: 459
Images: 5
Iscritto il: sab gen 27, 2007 19:01 pm
Località: BS

Messaggioda berni » mar mar 13, 2007 20:42 pm

REDda ha scritto:si ma allora che senso ha andare in montagna per fare "l'artificile" possiamo salire lungo il muro di casa ed è ugule


A beh, se è per questo anche l'arrampicata libera la puoi fare sul muro di casa, magari in pietra; è semplicemente una filosofia "diversa" come giustamente ha suggerito PaoloS4, a volte puoi alternare con passaggi in libera, a volte no, tieni conto che una buona parte delle classiche antecedenti agli anni '80 sono state aperte con uso più o meno sistematico dell'artificiale, dalle Dolomiti all'America...dunque non è così una novità....
...NUOVI SORRISI, HANNO L'ANIMA BIONDA COME I CAPELLI DI CHI LI INDOSSA...
Avatar utente
berni
 
Messaggi: 814
Images: 68
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: ...dove Totò fece il militare..

Messaggioda Davide62 » mar mar 13, 2007 21:10 pm

Comunque un certo tipo di artificiale è una figata, essere capaci di progredire facendo capolavori di chiodatura, oppure non chiodare ma usare tutto l'hardware a disposizione è un'arte vera e propria.
Avatar utente
Davide62
 
Messaggi: 10597
Images: 113
Iscritto il: dom lug 28, 2002 18:37 pm
Località: Provincia di Varese

Messaggioda paolo s4 » mar mar 13, 2007 21:13 pm

Davide62 ha scritto:Comunque un certo tipo di artificiale è una figata, essere capaci di progredire facendo capolavori di chiodatura, oppure non chiodare ma usare tutto l'hardware a disposizione è un'arte vera e propria.


Ne sono assolutamente convinto. Anche se probabilmente mai mi cimenterò e continuerò a ravanare in "libera"... :lol: :wink:
paolo s4
 
Messaggi: 2540
Images: 24
Iscritto il: mer dic 14, 2005 18:21 pm

Messaggioda REDda » mar mar 13, 2007 21:45 pm

ma cosa si usa per la proggressione in artificiale?? e che classificazione si usa per questo tipo di salite??
E' la su dove la Terra finsce e con una mano tocco il cielo che trovo il mio Essere e la mia metà
Avatar utente
REDda
 
Messaggi: 1118
Images: 7
Iscritto il: lun nov 20, 2006 19:23 pm
Località: Campomorone (Genova)

Messaggioda Roberto » mar mar 13, 2007 21:49 pm

REDda, dai un' occhiata in questo topic, se ne parla ampliamente del perché e percome :wink:

http://www.forum.planetmountain.com/php ... rtificiale
"LIBERTA' E' PARTECIPAZIONE"
L' unico modo per essere liberi è essere colti (J. Martì)
Avatar utente
Roberto
 
Messaggi: 51739
Images: 500
Iscritto il: mer lug 31, 2002 23:41 pm
Località: Padania meridionale (Nord di Roma)

Messaggioda Enzolino » mer mar 14, 2007 10:15 am

Io ho deciso di scegliere per la libera, anche se riconosco che l'artificiale e' una disciplina verticale molto ricca.

Ma personalmente punto all'essenzialita', ed alla leggerezza.

Per me, meno dipendo dagli attrezzi, meglio e'.

Ciao :wink:

Lorenzo
Enzolino
 
Messaggi: 3756
Iscritto il: lun set 01, 2003 10:01 am
Località: Galgenen (CH)

Messaggioda gug » mer mar 14, 2007 11:00 am

Sicuramente la libera da molta soddisfazione, ma io penso che se si vuole progredire in montagna, saper usare discretamente i mezzi per la progressione artificiale moderna è molto utile. Anche se si vuole forzare la libera, saper mettere bene un cliff, avere l'occhio per trovare il punto dove piazzarlo e sapere giudicare se terrà è davvero fondamentale per potersi fermare in mezzo a un tiro in libera. Invece sapere mettere i chiodi e meglio ancora i rurps può risolvere situazioni difficili su vie al nostro limite in montagna. Per questo ho deciso di esercitarmi, anche se difficilmente mi imbarcherò sugli A4 e A5. :wink:
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
Avatar utente
gug
 
Messaggi: 6242
Images: 75
Iscritto il: ven lug 19, 2002 13:29 pm
Località: Recanati

Messaggioda gug » mer mar 14, 2007 11:06 am

Roberto ha scritto:Generalmente occorrono tre staffe lunghe, di quelle di fettuccia con i gradini quadrati (non triangolari) e l' ultimo (il più alto) in alluminio.
Ogni staffa va attaccata con una daisy-chain all' anello dell' imbrago, in modo che ogni ancoraggio che si mette in parete è assicurato e si è subito collegati allo stesso.
Ogni cosa che si pianta, aggancia, spiaccica o incasta nella roccia, prima di caricarla completamente con il proprio peso, va testata (bounce testing). Ovvero si mette la staffa (collegata con una daisy all' imbrago) sull' ancoraggio appena messo, ma si rimane con i piedi ben sistemati sulle altre due staffe più basse. Poi si danno dei decisi strattoni , ma lasciando solo un minimo margine di lasco agli ancoraggi dove sono appese le due staffe. Se il nuovo ancoraggio tiene, si comincia a caricarlo (sempre per il verso giusto) completamente, ma restando ancora bassi. A questo punto si sale sulla staffa e ci si alza fino ad arrivare ad agganciare il fiffi all' imbrago al moschettone dell' ancoraggio. Si passa la corda e si inizia a cercare la successiva possibile protezione, più o meno precaria.
Con il fiffi all' imbrago si è stabili e non vincolati alla sicura del compagno (molto utile in solitaria), non si scende un millimetro e, il possibile compagno che fa sicura, non si fa un culo tanto a reggerti.
Il materiale te lo metti come ti pare, in base alla propria esperienza e impostazione. Siccome il materiale è sempre tanto, si usano le bandoliere (anche due) o degli imbraghi appositi alti.


Quindi mi confermi che il fi-fi è indispensabile: Lunedì non lo avevo e infatti sono sceso.
Oltre ai cliff e ai rurps e chiodi a lama ci sono altri ancoraggi che utilizzi?
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

Traguardi Effimeri
Link per raccolta topic del forum
Avatar utente
gug
 
Messaggi: 6242
Images: 75
Iscritto il: ven lug 19, 2002 13:29 pm
Località: Recanati

Messaggioda Enzolino » mer mar 14, 2007 11:27 am

A me la parte che interessa e' quella che riguarda la transizione artificiale/libera.

Il metodo delle Daisy, non permette di passare facilmente dall'artificiale alla libera, mentre l'uso di cordino col fifi nei moschettoni degli ancoraggi, si. Ma quest'ultima tecnica e' meno raffinata delle daisy.

Ho cercato di combinare le due tecniche, ma non funziona granche' ... :? :wink:
Enzolino
 
Messaggi: 3756
Iscritto il: lun set 01, 2003 10:01 am
Località: Galgenen (CH)

Prossimo

Torna a Tecniche e materiali

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Google [Bot] e 5 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.