Enzolino ha scritto:Stefano.stefano91 ha scritto:Roberto ha scritto:Io direi che il non uso di "mezzi violenti" è sempre moderno, fino all' eternamente attuale Preuss, che agli inizi del secolo passato scendeva per dove era salito, praticamente non usando mezzi di protezione.Enzolino ha scritto:Certo, son d'accordo.Roberto ha scritto:Io non vedo modernità o meno nei vari modi di proteggersi, casomai tendenze del momento.Enzolino ha scritto:Personalmente vedo il chiodo come stilisticamente obsoleto, ma purtroppo ancora estremamente utile in certi ambienti.
In un certo senso vedo gli spit allo stesso modo.
Invece vedo moderne tutte le protezioni mobili, come nut, friend, tricam, ecc.
Certo che scalare "clean" è la cosa migliore, ma ci vogliono fessure o placche con gradi accessibili (rispetto alle personali capacità), cosa sempre più rara nelle vie attuali, che sempre più spesso passano in placca, alla ricerca della difficoltà.
Resto dell' idea che questi sono esercizi della mente, distanti dalle reali situazioni che si incontrano in parete, dove anche i top hanno bisogno di uno straccio di sicurezza e se non ci sono fessure, non c'è storia, bisogna bucare.
Tutto sta ad evere il "rispetto per la roccia" e per il lavoro altrui, specie quando questo ha valore storico.
La mia e' una visione molto personale.
Quando so che una via impegnativa e' senza chiodi o spit, mi trasmette un senso di modernita', anche se so che questa visione e' tutta personale.
infatti c'è rimasto
Il numero degli alpinisti morti in cordata e' decisamente superiore a quelli deceduti arrampicando senza corda.
Non puoi liquidare la qualita' di uno stile di salita, in base ad un'evento isolato.
era un irinoca constatazione....spesso molti sono morti proprio a causa della corda...altri si sono salvati per la rottura della stessa (whinper docet).
certo che chi va slegato o su vie improteggibili....primo,sa il fatto suo...secondo,lo fa per scelta.
personalmente preferisco evitare il rischio inutile...per me la montagna è un piacere....nn una ricerca del suicidio
