Sono alle ultime armi e non cerco…

[Eionedvx]

eione,drugo è tuo zio

se mi dai una spada laser lo affetto senza alcuna remora

[tacchinosfavillantdgloria]

eione,drugo è tuo zio

affetto senza alcuna remora

Lo sappiamo tutti che sotto sotto sei un tenerone

Commoventi saluti
TSdG

[grizzly]

Scusate... ma si continuerà ancora per molto con questi offtopic??
Insomma basta! Se proprio volete straparlare apritevi un topic apposito...

[grizzly]

io mi devo comprare dei pantaloni da 6b a vista, con quelli che ho stento sul 6a+

Guarda per un 6b a vista ci va almeno un verde smeraldo sparato... meglio un po' larghi e con il risvolto che scende sotto le scarpette... così un po' da boulderista grunge...

gri arbiter elegantiarum, d'ora in avanti sarai una icona dell'arrampinismo glam

Grazie al... ...

[il Duca]

[grizzly]

Si questa è anche una buona idea! Mi ci vedo al campeggio di Ailefroide... davanti al fuocherello... la pipa accesa... mentre ascolto il fruscio dei pini al tramonto... la birretta... a rimembrar le gesta della passata giornata... per levigate placche aggettanti su insondabili silenzi...

[Drugo Lebowsky]

Mi ci vedo al campeggio di Ailefroide... ...

ma ndocazzo vuoi andare?
che a est dell'adda non sei mai andato?
va ancora un po' più a ovesta de sta ailefocomeccazzosichiama... va! ... che vedi mai che arrivi a finisterre e ti fai un bagnetto, si da lavare quel plantigradico ispido vello che appresso meni....
quello dentro intendo
non la anziana glabra peluria che ti ricopre a chiazze la rosaea raggrinzita epidermide

[il Duca]

Mi ci vedo al campeggio di Ailefroide... ...

ma ndocazzo vuoi andare?
che a est dell'adda non sei mai andato?
va ancora un po' più a ovesta de sta ailefocomeccazzosichiama... va! ... che vedi mai che arrivi a finisterre e ti fai un bagnetto, si da lavare quel plantigradico ispido vello che appresso meni....
quello dentro intendo
non la anziana glabra peluria che ti ricopre a chiazze la rosaea raggrinzita epidermide

[Achille_piè_veloce]

dante - boccaccio - white russian

[grizzly]

Si qui la poetica dell’Autore traspare dalla voluta trivialità del linguaggio...

Il suo: «ma ndocazzo vuoi andare?»
È la domanda di senso dell’uomo gettato nel mondo, che si ri-trova a dover formulare una richiesta di intenzionalità in quello che, presumibilmente, appare uno spazio ostile, matrignio… L’Essere (Dasein) non ha quindi finalità?

«che a est dell'adda non sei mai andato?»
Qui il dato preciso e circoscritto delinea il confine del mondo (Welt) dell’Autore, confine come spazio estremo dell’immaginario, oltre il quale vie è l’incommensurabile. L’Adda! Le Colonne d’Ercole… il pensiero al varcar si smarrisce…

«va ancora un po' più a ovesta de sta ailefocomeccazzosichiama... va! ... che vedi mai che arrivi a finisterre e ti fai un bagnetto, si da lavare quel plantigradico ispido vello che appresso meni....»
Qui l’Autore conferma l’estraneità dell’indeterminato: “ovesta”… “comecazzosichiama”… sono espressioni che sottolineano il distacco da un immaginario possibile, l’inconscia angoscia verso i territori ignoti, e per tali innominabili…
A questa angoscia segue l’esplicativa reazione di scioglimento dalla tensione nella frase di scherno, come un voler riconnettersi ai propri spazi di immaginario, seppur angusti…

«quello dentro intendo
non la anziana glabra peluria che ti ricopre a chiazze la rosaea raggrinzita epidermide »
L’Autore conclude con un voluto sarcasmo liberatorio, la richiesta di senso dell’essere si concede, attraverso una più smaliziata retorica, ad una possibile apertura di significati, quantunque espressa in gergo cavernicolo…

[tacchinosfavillantdgloria]

Non per essere pedante (ah ah ), ma Dasein non andrebbe meglio tradotto con "esserci" piuttosto che con "essere"?

Esistenziali saluti
TSdG

[grizzly]

Non per essere pedante (ah ah ), ma Dasein non andrebbe meglio tradotto con "esserci" piuttosto che con "essere"?

Esistenziali saluti
TSdG

Si certo, si riferiva infatti alla condizione dell'Uomo gettato, dell'esserci qui e ora... quindi il Dasein non ha finalità? Reso dall'Autore «ma ndocazzo vuoi andare?» Essere è Sein... Grazie della precisazione!

[tacchinosfavillantdgloria]

il Dasein non ha finalità?

Dice il saggio (Thich Nhat Hanh):

"The third door of liberation is aimlessness. Aimlessness means you don’t put anything in front of you as the object of your pursuit. What you are looking for is not outside of you; it is already here. You already are what you want to become. Concentrating on aimlessness releases your longing and craving for something in the future and elsewhere."

Saluti Rinzai
TSdG

[grizzly]

il Dasein non ha finalità?

Dice il saggio (Thich Nhat Hanh):

"The third door of liberation is aimlessness. Aimlessness means you don’t put anything in front of you as the object of your pursuit. What you are looking for is not outside of you; it is already here. You already are what you want to become. Concentrating on aimlessness releases your longing and craving for something in the future and elsewhere."

Saluti Rinzai
TSdG

Si interessante. Anche se, ben più prosaicamente, sono molto note le questioni delle categorizzazioni insite nel linguaggio. Se non nell'atto stesso delle percezione. Già per il fatto che ci sia un "distinguo" nell'atto percettivo, quindi un astrarre dal flusso degli eventi, e una possibile "indicazione" verbale, implica sempre "un mettere di fronte", che però è un dato costitutivo, fa parte del nostro modo d'esperienza... Altrimenti si andrebbe banalmente e continuamente a sbattere il naso... può darsi che Thict non sbatta il naso guardando dentro di se... però metterà gli occhiali...

[tacchinosfavillantdgloria]

il Dasein non ha finalità?

Dice il saggio (Thich Nhat Hanh):

"The third door of liberation is aimlessness. Aimlessness means you don’t put anything in front of you as the object of your pursuit. What you are looking for is not outside of you; it is already here. You already are what you want to become. Concentrating on aimlessness releases your longing and craving for something in the future and elsewhere."

Saluti Rinzai
TSdG

Si interessante. Anche se, ben più prosaicamente, sono molto note le questioni delle categorizzazioni insite nel linguaggio. Se non nell'atto stesso delle percezione. Già per il fatto che ci sia un "distinguo" nell'atto percettivo, quindi un astrarre dal flusso degli eventi, e una possibile "indicazione" verbale, implica sempre "un mettere di fronte", che però è un dato costitutivo, fa parte del nostro modo d'esperienza... Altrimenti si andrebbe banalmente e continuamente a sbattere il naso... può darsi che Thict non sbatta il naso guardando dentro di se... però metterà gli occhiali...

Ammonisce er Ciuanghezzù:

« Come ha potuto il Tao oscurarsi al punto che vi debba essere distinzione tra il vero e il falso? Come ha potuto la parola offuscarsi al punto che vi debba essere distinzione tra l'affermazione e la negazione? Dove, dunque, il Tao non è?"

Apofatici saluti
TSdG

[VYGER]

Distinguerei tra:

- il dasein heideggeriano, che riferisce all'assenza di scopo dell'esistenza, la qual cosa a sua volta precipita l'esserci nell'angoscia;
- e "l'essere qui e ora" di Thich, in cui l'assenza di scopo diviene liberazione dalla prigionia del desiderio, come i buddhisti ribadiscono.

Che tra i due ci sia un sottile filo di affinità?



Vabbe'...
Torno a scrivere...

Bau

[Eionedvx]

Non ci capisco nulla! Seconda puntata

[grizzly]

il Dasein non ha finalità?

Dice il saggio (Thich Nhat Hanh):

"The third door of liberation is aimlessness. Aimlessness means you don’t put anything in front of you as the object of your pursuit. What you are looking for is not outside of you; it is already here. You already are what you want to become. Concentrating on aimlessness releases your longing and craving for something in the future and elsewhere."

Saluti Rinzai
TSdG

Si interessante. Anche se, ben più prosaicamente, sono molto note le questioni delle categorizzazioni insite nel linguaggio. Se non nell'atto stesso delle percezione. Già per il fatto che ci sia un "distinguo" nell'atto percettivo, quindi un astrarre dal flusso degli eventi, e una possibile "indicazione" verbale, implica sempre "un mettere di fronte", che però è un dato costitutivo, fa parte del nostro modo d'esperienza... Altrimenti si andrebbe banalmente e continuamente a sbattere il naso... può darsi che Thict non sbatta il naso guardando dentro di se... però metterà gli occhiali...

Ammonisce er Ciuanghezzù:

« Come ha potuto il Tao oscurarsi al punto che vi debba essere distinzione tra il vero e il falso? Come ha potuto la parola offuscarsi al punto che vi debba essere distinzione tra l'affermazione e la negazione? Dove, dunque, il Tao non è?"

Apofatici saluti
TSdG

A parer mio ha le idee confuse. Poeticamente, forse, ma confuse. Se parla categorizza. E amen. Già solo così è tutto un miscuglio, solo nel dire, o meglio fin già nel pensare... i concetti sono distinzioni che "offuscano" l'indistinto... ma se non distingui puoi, si, forse star seduto, a meditare, sul nulla, ma muori, affamato... Ergo per dire ciò che dice, ha vissuto, deve aver potuto distinguere, categorizzare... nun se puede succhiar e soffiar ensamble... Se poi l'afflato poetico lo tormenta, posso capire...

[grizzly]

Distinguerei tra:

- il dasein heideggeriano, che riferisce all'assenza di scopo dell'esistenza, la qual cosa a sua volta precipita l'esserci nell'angoscia;
- e "l'essere qui e ora" di Thich, in cui l'assenza di scopo diviene liberazione dalla prigionia del desiderio, come i buddhisti ribadiscono.

Che tra i due ci sia un sottile filo di affinità?



Vabbe'...
Torno a scrivere...

Bau

Impersonata nel Drugo... ??

[VYGER]

Quindi "affinità" è "Drugo"?

Quale ardita operazione di de-categorizzazione metaforica?
Ueh, Grizzly, ti stai forse chiangtzuizzando?