da aculnaig » gio nov 03, 2005 12:38 pm
da brunoz » gio nov 03, 2005 12:41 pm
da Roberto » gio nov 03, 2005 12:43 pm
Nulla, ti bruceresti all'istanteaculnaig ha scritto:....se mi avvicinassi a una velocità molto superiore a quella della luce, verso un astro lontano anni luce?
Viaggio nel tempo?
da paolo75 » gio nov 03, 2005 12:46 pm
da Roberto » gio nov 03, 2005 12:47 pm
da smaz » gio nov 03, 2005 12:57 pm
da Roberto » gio nov 03, 2005 13:00 pm
da il.bruno » gio nov 03, 2005 13:01 pm
aculnaig ha scritto:....se mi avvicinassi a una velocità molto superiore a quella della luce, verso un astro lontano anni luce?
Viaggio nel tempo?
da KAZAN1975 » gio nov 03, 2005 13:02 pm
il.bruno ha scritto:aculnaig ha scritto:....se mi avvicinassi a una velocità molto superiore a quella della luce, verso un astro lontano anni luce?
Viaggio nel tempo?
non si può andare più veloce della luce
da Roberto » gio nov 03, 2005 13:05 pm
l'Enterprise lo fa dal 1968il.bruno ha scritto:aculnaig ha scritto:....se mi avvicinassi a una velocità molto superiore a quella della luce, verso un astro lontano anni luce?
Viaggio nel tempo?
non si può andare più veloce della luce
da il.bruno » gio nov 03, 2005 13:06 pm
Roberto ha scritto:l'Enterprise lo fa dal 1968il.bruno ha scritto:aculnaig ha scritto:....se mi avvicinassi a una velocità molto superiore a quella della luce, verso un astro lontano anni luce?
Viaggio nel tempo?
non si può andare più veloce della luce![]()
da MarcoS » gio nov 03, 2005 13:14 pm
il.bruno ha scritto:aculnaig ha scritto:....se mi avvicinassi a una velocità molto superiore a quella della luce, verso un astro lontano anni luce?
Viaggio nel tempo?
non si può andare più veloce della luce
da BBB » gio nov 03, 2005 13:15 pm
da il.bruno » gio nov 03, 2005 13:15 pm
MarcoS ha scritto:il.bruno ha scritto:aculnaig ha scritto:....se mi avvicinassi a una velocità molto superiore a quella della luce, verso un astro lontano anni luce?
Viaggio nel tempo?
non si può andare più veloce della luce
alcuni recenti esperimenti hanno sollevato dei dubbi anche su questo...la faccenda è ancora in fase di studio.
e come la mettiamo con le particelle subatomiche che nello stesso momento sono qua e là o avanti e indietro nel tempo?....o qualcosa del genere.....![]()
da smaz » gio nov 03, 2005 13:15 pm
MarcoS ha scritto:il.bruno ha scritto:aculnaig ha scritto:....se mi avvicinassi a una velocità molto superiore a quella della luce, verso un astro lontano anni luce?
Viaggio nel tempo?
non si può andare più veloce della luce
alcuni recenti esperimenti hanno sollevato dei dubbi anche su questo...la faccenda è ancora in fase di studio.
e come la mettiamo con le particelle subatomiche che nello stesso momento sono qua e là o avanti e indietro nel tempo?....o qualcosa del genere.....![]()
da Roberto » gio nov 03, 2005 13:16 pm
La gravità è l'ossessione degli aderenti al Pippon Clubsmaz ha scritto:MarcoS ha scritto:il.bruno ha scritto:aculnaig ha scritto:....se mi avvicinassi a una velocità molto superiore a quella della luce, verso un astro lontano anni luce?
Viaggio nel tempo?
non si può andare più veloce della luce
alcuni recenti esperimenti hanno sollevato dei dubbi anche su questo...la faccenda è ancora in fase di studio.
e come la mettiamo con le particelle subatomiche che nello stesso momento sono qua e là o avanti e indietro nel tempo?....o qualcosa del genere.....![]()
E come la mettiamo con la gravità?
da Topocane » gio nov 03, 2005 13:19 pm
smaz ha scritto:E come la mettiamo con la gravità?
da Earon » gio nov 03, 2005 13:24 pm
MarcoS ha scritto:alcuni recenti esperimenti hanno sollevato dei dubbi anche su questo...la faccenda è ancora in fase di studio.
e come la mettiamo con le particelle subatomiche che nello stesso momento sono qua e là o avanti e indietro nel tempo?....o qualcosa del genere.....![]()
da MarcoS » gio nov 03, 2005 13:25 pm
Grande eco ha avuto in tutto il mondo la straordinaria notizia pubblicata dal quotidiano americano "The New York Times" sulla realizzazione di due esperimenti riguardanti il concreto superamento della velocità della luce. Nei due test, condotti con tecniche differenti, è stata polverizzata la soglia dei 300.000 chilometri al secondo, improponibile stando ai parametri della sua teoria sulla relatività di Einstein. Fino ad oggi, ufficialmente, nulla era stato in grado di intaccare o sopravanzare tale frontiera fisica.
"Usando una combinazione di effetti atomici ed elettromagnetici - riporta il quotidiano americano - alcuni ricercatori, tra i quali un team di scienziati italiani del CNR, hanno prodotto in laboratorio fasci di luce in grado di viaggiare a una velocità molto maggiore di quella della luce".
Uno degli esperimenti - condotto dal Dott. Lijun Wang del NEC Research Institute di Princeton e sottoposto alla supervisione della rivista scientifica "Science" - consiste nel trasmettere un impulso di luce di una determinata lunghezza d?onda entro una camera trasparente riempita di gas Cesio trattato. Prima ancora che l?impulso fosse entrato completamente nella stanza, l?aveva già attraversata e superata di circa 20 metri: è come se fosse esistito in due luoghi contemporaneamente. Un fenomeno che il Dott. Wang spiega col fatto che l?impulso viaggiava 300 volte più veloce della luce.
Si tratta del più eclatante fra gli esperimenti cui gli scienziati sperano di trovare applicazioni pratiche, sottolineando però che la scoperta è strettamente limitata alle onde luminose e che, per ora, non può venire applicata ad altre entità fisiche.
Il secondo esperimento, condotto da scienziati italiani del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Daniela Mugnai, Anedio Ranfagni e Rocco Ruggeri - e pubblicato sul numero di Maggio di "Physical Review Letters", riguardava speciali onde elettromagnetiche denominate fasci di Bessel. Sebbene le nuove scoperte, a detta degli scienziati, non demoliscano la teoria di Einstein, hanno già ingenerato scompiglio tra gli addetti ai lavori. In realtà, al di là degli ipotizzabili mutamenti nel mondo scientifico e di un?attenta riflessione sulla portata di tali cambiamenti per la razza umana, in vista di viaggi interstellari in un futuro non lontano...
2. Più veloce della luce?
L'esperimento più controverso dell'anno
di Tiziano Cantalupi
Il mondo scientifico è in agitazione dopo che alcuni ricercatori hanno affermato di essere riusciti a far superare alla luce il limite "invalicabile" di 300.000 chilometri al secondo. "Newton" ha chiesto a un esperto di spiegare la portata dell'esperimento e le eventuali conseguenze, come la possibilità che il tempo si muova all'indietro...
Da qualche settimana il mondo scientifico è in subbuglio.
Due distinti gruppi di ricercatori, uno italiano (dell'Istituto di ricerca sulle onde elettromagnetiche del Cnr di Firenze) e uno statunitense (dell'Istituto di ricerca Nec di Princeton) hanno dimostrato che la velocità della luce non può essere considerata un limite invalicabile.
Il gruppo italiano, in particolare, con un semplice e ingegnoso esperimento, ha dimostrato che la velocità della luce può essere superata anche del 25 per cento. La teoria di relatività ristretta di Einstein afferma che nessuna entità può oltrepassare i 300.000 chilometri al secondo (il limite della propagazione delle onde luminose nel vuoto). Gli esperimenti condotti a Firenze hanno utilizzato un'antenna che irradiava un "pacchetto" di onde di 10 Gigahertz di frequenza: a un metro di distanza un'antenna a tromba ha captato le onde, poi visualizzate e misurate. La velocità osservata nell'esperimento sarebbe stata di circa 375.000 chilometri al secondo. Ben oltre il limite della velocità della luce.
"Tuttavia", precisa Daniela Mugnai, "anima" del gruppo fiorentino, "le onde elettromagnetiche che compongono il segnale con il quale si trasmette l'informazione continuano a rispettare la velocità della luce. Ad andare al di là del limite è invece la "velocità di gruppo" all'interno del treno di onde". In altre parole, ad avere questo comportamento sarebbe soltanto una frazione di onde elettromagnetiche, non il segnale nella sua globalità. Un po' come alcuni passeggeri che si muovano in un treno in corsa: anche se la loro velocità complessiva è superiore a quella del treno, essa non influisce sulla velocità del treno stesso (il segnale luminoso).
L'inversione del tempo.
La precisazione di Daniela Mugnai è fondamentale perché, in accordo alla teoria di relatività, una conseguenza del superamento della velocità della luce sarebbe l'inversione della direzione del tempo. Il tempo retrocederebbe e in un qualsiasi evento l'effetto arriverebbe prima della causa. Il fenomeno è stato sfruttato in tanti film di fantascienza, come Ritorno al futuro. Il protagonista si trova catapultato nel passato, riuscendo per esempio a incontrare il proprio nonno; con la possibilità di poter influire anche sul corso della sua vita. Negli esperimenti italiani e statunitensi, invece, non si verifica alcuna inversione temporale poiché la velocità del segnale trasmesso è circoscritta entro il limite di velocità della luce.
Violazioni anche in passato
Già negli scorsi anni sono stati condotti esperimenti sulla violazione della velocità della luce. Raymond Chiao dell'Università di Berkeley ha dimostrato, per esempio, che in speciali circostanze i fotoni (le particelle che compongono la luce) possono attraversare due punti separati da una barriera in un tempo praticamente uguale a zero. Questo processo, conosciuto col nome di "effetto tunnel quantistico", viene normalmente sfruttato nei semiconduttori a effetto tunnel. Purtroppo si tratta di un effetto probabilistico: si può cioè solo stabilire la probabilità che si verifichi, non si può sapere in precedenza quante e quali particelle lo sfrutteranno. Perciò non è possibile mandare informazioni utili in questo modo.
Gli esperimenti di questi giorni hanno però aperto interessanti prospettive nel campo dei computer. Un pacchetto di onde che viaggiasse a velocità superiore a quella della luce potrebbe essere usato per eccitare o diseccitare il circuito elettrico di un computer con notevolissimi vantaggi a livello di capacità di memoria e velocità di calcolo.
Relatività ridimensionata?
Se gli esperimenti italiani e statunitensi dovessero dimostrarsi corretti e non frutto di errori di metodo o illusioni (all'interno degli apparati strumentali la luce potrebbe percorrere scorciatoie "invisibili"), si aprirebbe un nuovo capitolo per la fisica. Risulterebbe quindi ridimensionato il ruolo della teoria di relatività ristretta, per lasciare spazio a nuovi modelli basati sulla violazione, seppur circoscritta, di "c" (la velocità della luce), una costante fondamentale nel descrivere il funzionamento dell'universo.
La teoria della relatività, pur rappresentando una pietra miliare nella storia del pensiero scientifico, non può infatti essere considerata perfetta o definitiva. Si pensi, per esempio, alla sua obiettiva incompatibilità con la teoria quantistica.
" Più veloce della luce"- fonte: rivista "Newton" http://www.newton.rcs.it
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