da Franz77 » mer ago 24, 2005 15:24 pm
da AlbertAgort » ven ago 26, 2005 13:15 pm
luigi dal re ha scritto:magari se riesci a essere un pò più conciso qualcuno ti risponde.
da Franz77 » ven ago 26, 2005 13:17 pm
luigi dal re ha scritto:magari se riesci a essere un pò più conciso qualcuno ti risponde.
da Franz77 » ven ago 26, 2005 13:19 pm
AlbertAgort ha scritto:luigi dal re ha scritto:magari se riesci a essere un pò più conciso qualcuno ti risponde.
ho provato a fare un sunto automatico con Microsoft word ®
Cambiano i compagni, ma l?entusiasmo e la voglia di conquistare sono sempre al massimo. Partiamo sabato 13. Recuperatomi in quel di Bergamo, col buon Catena siam sotto il sole cocente ad aspettare al casello di Rovato il perennemente ritardatario Paglia. Quando alle 20 siam al Rifugio Auronzo pagato il profumato pedaggio, sta anche diluviando! Preparatici alla bene meglio, ci incamminiamo: il mio zaino pesa 33,5 kg!!!! Giunti al Rifugio Lavaredo, una veloce cena e siam in branda speranzosi. L?esposizione aumenta creando qualche disagio al buon Paglia. Eccoci con scorci sempre più ampi al muretto di III+. Giungiam alla stradina di corsa tra gli occhi atterriti dei vari turisti presenti. Torniamo al rifugio e ceniamo. Siam nel canale tra la CIMA GRANDE 2999 m e la Piccola. L?attacco della rampa è evidente nonostante la mancanza dei ??promessi?? segnali. In breve sempre in libera con passaggi di I, II e II+ siam alla forcella presso la Piramide. Dopo altri passaggi divertenti siam al passaggio chiave: un umido camino di III+ che superiam tutti con atletico e buffo movimento (stavolta corda d?obbligo, ma scarpette nello zaino). Ancora II e siam alla cengia donde girato un versante per gli ultimi caminetti siamo alla croce. Ritornati alla base e al rifugio, al reclamo circa la mancanza di verticali del Paglia, questi risponde con la frase ormai divenuta storica: ??Eran già troppo verticali loro!!!??. Al suonar della sveglia, Il Catena, che assalito dagli incubi della salita precedente e dalla ??motosega?? di qualcuno non ben precisato...(Giunti alla base della cuspide sommitale un bel sole caldo ci riscalda finalmente. Tornati al rifugio dove i nostri due soci ben riposati ci attendono desiderosi del nostro report...In ogni caso siam ben in sette a far colazione fuori (dentro non c?è un buco libero e la gente dorme) al freddo pungente delle 4e30 del mattino. Siam noi 4 (io, Catena, Paglia & Daverose), finalmente tutti assieme dopo le Tre Cime dei giorni scorsi salite alternati, e tre veneti conosciuti la sera prima. Dopo l?attesa del solito Paglia che ad un certo punto sparisce alla vista...siam lungo il nuovo (3 settimane) sentiero attrezzato che porta all?attacco e al Bivacco De Toni. Camminiamo inconsapevoli del vuoto sotto di noi. Giungiamo alla cengia di attacco. Alla prima vera difficoltà un tiro di corda serve per assicurare colui al quale costa di più ( ))) ma subito dopo procediamo ancora in libera. Nel vallone immenso e nascosto della Croda si sentono solo le nostre voci e il battere sordo dei martelli sui chiodi. La lunga traversata che supera tre versanti del monte (con un caratteristico ??passaggio del gatto??) ci porta agli ultimi 100 metri di II/II+ sul versante Fiscalino e alla croce di vetta. Dei veneti nessuna traccia. Svelti scendiamo con due doppie e arrampicata libera facile alla cengia e torniamo al versante della salita dove si trova anche la via di discesa (la più difficile (IV-V) via Drasch, ma con ottimi anelli di calata) che il Paglia (come fatto dai veneti) avrebbe percorso appena incontrata senza giungere in vetta. Non faccio tempo a pensarlo che vedo Davide dietro alle prese con il suono delle campane....All?improvviso un frastuono differente giunge alle nostre orecchie. Ho un certo brivido quando vedo il Catena issato appeso al verricello nel vuoto. Sono un po? scontento dell?intervento del Soccorso, ma lo valuto come positivo soprattutto per i due più provati dalla pioggia (Catena) e dalle difficoltà (Davide). Dai messaggi via ricetrasmittente intuisco che non se ne fa più nulla: Helmut ci scorterà alla base della parete ove troveremo il gestore del rifugio con altri due che ci porteranno al calduccio del rifugio. A pensare al futuro, all???io vado in cima??..Ognuno durante il viaggio di ritorno avrà più pensieri del solito e le chiacchiere lasceranno più spazio alla introspezione.
da Feo » ven ago 26, 2005 13:53 pm
Franz77 ha scritto:
alla Croda de Toni in discesa ci coglie un terribile temporale. Tre alpinisti veneti in discesa sotto di noi chiamano i soccorsi. Arriva l'elicottero che riesce a far solo tre voli: in uno prende 2 della nostra comitiva
bollettino meteo ARPA completamente errato per la giornata...oltre ai classici temporali pomeridiani dolomitici, sbuffata di gran freddo
da Franz77 » ven ago 26, 2005 14:40 pm
luigi dal re ha scritto:Sulla Croda dei Toni è molto bella la Drasch,e non arriva al V ma presenta solo due brevi tratti di IV.é sicuramente più veloce della normale.
da Franz77 » ven ago 26, 2005 14:46 pm
Feo ha scritto:Franz77 ha scritto:
alla Croda de Toni in discesa ci coglie un terribile temporale. Tre alpinisti veneti in discesa sotto di noi chiamano i soccorsi. Arriva l'elicottero che riesce a far solo tre voli: in uno prende 2 della nostra comitiva
bollettino meteo ARPA completamente errato per la giornata...oltre ai classici temporali pomeridiani dolomitici, sbuffata di gran freddo
Si...si... da la colpa al bollettino!
da zorro2 » ven ago 26, 2005 22:20 pm
da Franz77 » sab ago 27, 2005 9:02 am
zorro2 ha scritto:Sapresti dirmi da dove si prende in discesa la variante Drasch (specialmente come si incontra il primo anello). Anni fa sono sceso per la normale e ci ho messo quasi tre ore.
I segni rossi sbiaditi in salita ci sono e poi "spariscono" perchè segnano la vecchia via di discesa (se la segui in salita ci sono alcuni tratti di IV+ abbastanza belli, forse gli unici interessanti della salita per il percorso normale).
In effetti la Croda dei Toni è proprio un bel monte con vie grandiose ma l'arrivare in cima (magari già tardi) e sorbirsi la discesa per la via normale fa sì che, a parte la via normale, sia frequentata quasi solo da "veri" alpinisti, per quelli "falsi" come me sarebbe ben comodo trovare sta discesa che dicono abbastanza più rapida.
ciao
da fluto » sab ago 27, 2005 11:22 am
da zorro2 » sab ago 27, 2005 14:03 pm
fluto ha scritto:sono ancora un po' indeciso perché, se fatta in autosicura, dovrebbe essere stralunga! (mi è bastata la normale al campanil basso di 15 gg fa)
P.S. qualcuno ha informazioni fresche sulla la Drasch?
da fluto » sab ago 27, 2005 14:24 pm
zorro2 ha scritto:se percorri la via normale "vecchia" non dovrebbe essere troppo problematico salire slegati (se vai sicuro sul III). trovi la mia relazione sul sito www.rampegoni.it.
zorro2 ha scritto:facendo in cordata una decina di tiri con calma ci avevamo messo circa 5 ore fino in cima.
da Franz77 » lun ago 29, 2005 11:12 am
fluto ha scritto:il tuo racconto mi interessa molto , perché volevo fare la normale alla croda dei toni in solitaria.
sono ancora un po' indeciso perché, se fatta in autosicura, dovrebbe essere stralunga! (mi è bastata la normale al campanil basso di 15 gg fa)
quanto avete impiegato dal pian di cengia all'attacco?
la colazione alle 4,30, ve l'hanno preparata o vi siete arrangiati con quello che avevate?
ciao
fluto
P.S. qualcuno ha informazioni fresche sulla la Drasch?
da Gian » lun ago 29, 2005 15:14 pm
luigi dal re ha scritto:magari se riesci a essere un pò più conciso qualcuno ti risponde.
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