nodo inglese semplice & nut

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

nodo inglese semplice & nut

Messaggioda Nupterix » lun lug 18, 2005 15:27 pm

ciao
Devo mettere dei cordini a dei nuts (che non hanno il cavetto). Ho dei cordini da 8mm che vorrei usare solo che se faccio il nodo doppio inglese risultano troppo corti.
Pensavo quindi di fare il nodo fettuccia o l'inglese semplice. Sui libri si sconsiglia l'inglese semplice ma non capisco bene perchè....ha un carico di rottura più che sufficente a tenere qualsiasi volo...in più una volta era molto usato (anche se questo non è un buon alibi), ed è anche poco voluminoso.

Come nuts voi quali usate? Devo comprarne un po'...i Camp mi sembrano ottimi in quanto hanno una faccia scanalata che, ho verificato, crea maggior attrito sulla roccia, specie se la fessura è irregolare.
Così pensavo di evitare i nuts con entrambe le facce liscie (anche i BD sono così).
Mi hanno parlato molto bene dei DMM. Hanno una forma particolare, anche questi con una scanalatura particolare...però costano anche il doppio dei Camp.

Ma voi i nuts li rinviate direttamente sul cavetto? anche io, come penso un po' tutti, faccio quasi sempre così...però è chiaro che il moschettone (quello nel cavetto) fa leva e può capitare che il nut esca dalla fessura dopo qualche metro di corda.
Quando riesco passo un cordino (ne ho alcuni corti da 5mm) nel cavetto e poi rinvio sul cordino. In questo modo non c'è leva e il nut non esce di sicuro. Non sarebbe male predisporre ogni nut con un piccolo cordino aggiuntivo......forse però basta mettere un po' meglio i nuts....boh!
ciao
Nupterix
 
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Messaggioda fabiettofabietto » lun lug 18, 2005 16:06 pm

Ciao io ti consiglierei cordini in kevlar e nodo doppio inglese con capi che escono lunghi almeno 10 volte il diametro del cordino. Poi nastri i capi all'anello con nastro isolante da elettricista! Meglio se usi il dynema, costa di più ma è più morbido!

Io utilizzo Camp, Cassin (cordino in acciaio) e Dmm (comprati già con cordino in Dynema). Questi ultimi vanno benissimo ma costano!!!

Rinvio nuts con rinvii molto lunghi (per evitare effetto leva) con moschettone direttamente sul cavo metalllico. Eventualmente ne metto 2 di rinvii oppure allungo il cavetto insserendo un anello di kevlar passato doppio e chiuso da un rinvio!
Spero di esserti stato utile.
se voi altrte info....
Mandi
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Messaggioda MarcoS » lun lug 18, 2005 16:07 pm

troppo corti i cordini? comprane di più lunghi.
cordini in kevlar anche van bene ma con l'accortezza di non bloccarli. Pare infatti che se tenuti a lungo piegati (tipo bloccati in cima ad un dado) un po' alla volta sulla piega la fibra di kevlar si sputtana. E questo non è bello.

perché non esca:
1 metterlo nei posto giusto e della misura giusta, eventualmente "controventarlo" con un'atro nella direzione opposta. Importante fare esperienza dove non si rischia di uccidersi.
2 allungare SEMPRE con un cordino o fettuccia. anche parecchio, non siamo mica in falesia. 30/40 cm in più fan differenza solo in positivo in sti casi.
Anche i rinvii da montagna dovrebbero essere più lunghi di quelli da falesia. E, appena ce lo si può permettere, non è male farsene due serie da usare qui e là.
Comodo a questo proposito prepararsi un paio di rinvii fatti con fettuccia cucita da 60 cm, quelle della misura che si tiene a tracolla per intenderci, con i due moschettoni fermati da elastico di camera d'aria. Questi super rinvii vanno anche bene in caso di probabili attriti e per attaccare direttamente il dado.
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Messaggioda fabiettofabietto » lun lug 18, 2005 17:54 pm

Già il difetto del kevlar è proprio questo: sulle piegature con ivecchiamento hanno la tendenza a rompersi: si comportano come il fil di ferro!!!! Infatti è buona norma cambiarli spesso!

Concordo con MarcoS:
1- mettere un dado e un altro in direzione opposta e metterli in tiro con cordino
2- se proprio non puoi permetterti di avere due serie di rinvii (uno per la palestra e uno per le vie in montagna) puoi sempre comprare delle fettucce cucite lunghe in più e sostituirle prima di andare in via ai preparati per la palestra.

E comunque per evitare che i nuts si muovano dalla loro sede , oltre a posizionarli correttamente, bisogna usare rinvii (preparati, fettucce, ecc..) molto molto lunghi: si evita così che il movimento della corda li faccia uscire. Inoltre bisogna utilizzare la misura giusta per la fessura giusta....con la pratica!!!!
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Messaggioda The Joker » lun lug 18, 2005 18:24 pm

cordini in kevlar anche van bene ma con l'accortezza di non bloccarli. Pare infatti che se tenuti a lungo piegati (tipo bloccati in cima ad un dado) un po' alla volta sulla piega la fibra di kevlar si sputtana. E questo non è bello.


Già il difetto del kevlar è proprio questo: sulle piegature con ivecchiamento hanno la tendenza a rompersi: si comportano come il fil di ferro!!!! Infatti è buona norma cambiarli spesso!


O.T.: Ma allora anche nel nodo i kevlar hanno questo problema :!: quindi voi consigliereste di slegarli alla fine di ogni arrampicata 8O :?: e ri-legarli la volta successiva 8O 8O :?: :?: , magari con altro nodo 8O 8O 8O :?: :?: :?: , magari su un tratto di cordino differente 8O 8O 8O 8O :?: :?: :?: :?:
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Messaggioda fabiettofabietto » lun lug 18, 2005 21:39 pm

Esatto anche nel nodo i kevlar hanno questo problema!
Ma in genere questo problema si verifica sui punti di piegatura: il kevlar si comporta con il tempo come il fil di ferro...piegando il cordino sullostesso punto dopo anni dicono che perda la sua resistenza.
Semplicemente basta controllarli dopo un pò che li usi: tutti i materiali soprattutto i cordini hanno un decadimento delle prestazioni (tenuta, resistenza...) con il passare degli anni dovuto all'uso, ai raggi UV, alle cadute, ecc....
Slegando in continuazione il kevlar per me sarebbe peggio.
Forse potresti passare al Dynema: prestazioni superiori al kevlar ma con morbidezza del nylon.
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Re: nodo inglese semplice & nut

Messaggioda Donatello » lun lug 18, 2005 23:16 pm

Volevo solo aggiungere, che nel caso si voglia allungare il cavetto di metallo del nut inserendo direttamente un cordino, è assolutamente sconsigliato usare un cordino in nylon in quanto il raggio di curvatura del cavetto di ferro è molto piccolo e si corre il rischio di tagliare il cordino!!!

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Messaggioda LimaMike » mar lug 19, 2005 9:38 am

Forse potresti passare al Dynema: prestazioni superiori al kevlar ma con morbidezza del nylon
.

Peccato che oltre alle elevate prestazioni fisico-meccnica, ad una buona resistenza ai raggi UV, una maggior resistenza all'abrasione presenti grossi problemi di annodabilità non tanto per il fatto che sia difficoltoso costruire il nodo ma in quanto questo ultimo, sottoposto a trazione, tende a scorre notevolmente ed infatti per il Dynema è sempre consigliato almeno il triplo inglese.
Sulle altre considerazioni fatte relativamente ai Kevlar sono d'accordissimo con tutti quanti.

Salut
ML
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Messaggioda MarcoS » mar lug 19, 2005 11:08 am

a proposito di dynema:

utilizzabile l'inghiottito che si usa coi kevlar o tasssativo unicamente il 3 inglese?
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Messaggioda LimaMike » mar lug 19, 2005 11:52 am

MarcoS ha scritto:a proposito di dynema:

utilizzabile l'inghiottito che si usa coi kevlar o tasssativo unicamente il 3 inglese?


Che intendi per inghiottito?
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Messaggioda MarcoS » mar lug 19, 2005 12:34 pm

mmm... mi sono spiegato male io, pardon. l'inghiottito in realtà è un'altra cosa.

intendevo... in effetti qual'è il nome? quel nodo alternativo all'inglese per i kevlar: nodo semplice, due capi del codino tenuti paralleli e ripassati all'interno del nodo....
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Messaggioda biemme » mar lug 19, 2005 13:51 pm

MarcoS ha scritto:mmm... mi sono spiegato male io, pardon. l'inghiottito in realtà è un'altra cosa.

intendevo... in effetti qual'è il nome? quel nodo alternativo all'inglese per i kevlar: nodo semplice, due capi del codino tenuti paralleli e ripassati all'interno del nodo....


ciao,
immagino tu ti riferisca al nodo doppio delle guide (o nodo galleggiante doppio o nodo del cappuccio o ....).

Io lo preferisco a tutti gli altri (doppio inglese, nodi inseguiti, ecc.) per giuntare anelli in nylon, dyneema e kevlar.

In trazione lenta, non scorre neanche un millimetro su sè stesso, a differenza del galleggiante semplice (che, se fatto sul kevlar, inizia a sfilarsi da 8-900 daN circa...che comunque è già un buon margine).

Provato in laboratorio, il galleggiante doppio è arrivato vicino ai carichi di rottura dei materiali usati per la giunzione, senza che i capi in avanzo scorressero nel nodo di un millimetro (il kevlar ha ceduto, sul nodo, a 15 kn, il dyneema a 17, un cordino da 7mm a 13 kn circa).

Inoltre, rispetto all'inglese doppio, lo trovo molto + agevole e e veloce da realizzare (il che non guasta, ad esempio, quando devi passare un kevlar in un clessidrino e giuntarlo in situazioni precarie).

saluti
biemme
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Messaggioda MarcoS » mar lug 19, 2005 13:59 pm

galleggiante!

oh! mi ritrovo un bel principio di alzheimer qua!


uffa! :lol: :lol:
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Messaggioda LimaMike » mar lug 19, 2005 14:25 pm

Biemme ha risposto esaurientemente ma farei un'unica precisazione: il galleggiante doppio è arrivato vicino ai carichi di rottura dei materiali usati per la giunzione, senza che i capi in avanzo scorressero nel nodo di un millimetro nelle PROVE DINAMICHE che rimango anche quelle che più ci interessano ma in quelle STATICHE (capi in avanzo di 11cm) e quindi sottoposto a trazione lenta lo scivolamento si innesca eccome ed il nodo si sfila a valori molto elevati (attorno ai 16Kn) ma si sfila.

Salut
ML
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Messaggioda biemme » mar lug 19, 2005 15:13 pm

LimaMike ha scritto:Biemme ha risposto esaurientemente ma farei un'unica precisazione: il galleggiante doppio è arrivato vicino ai carichi di rottura dei materiali usati per la giunzione, senza che i capi in avanzo scorressero nel nodo di un millimetro nelle PROVE DINAMICHE che rimango anche quelle che più ci interessano ma in quelle STATICHE (capi in avanzo di 11cm) e quindi sottoposto a trazione lenta lo scivolamento si innesca eccome ed il nodo si sfila a valori molto elevati (attorno ai 16Kn) ma si sfila.Salut
ML


ciao carissimo,
mi spiace contraddirti, ma le prove sul gall. doppio delle quali ho fornito gli esiti (univ. pd, luglio 2003) erano STATICHE.

Sono state eseguite in trazione lenta, e in tutti e 3 i casi che ho citato (kevlar, dyneema e nylon), hanno portato alla rottura del materiale prima che vi fosse scivolamento alcuno dei capi........considera che l'anello in kevlar, che ha ceduto a 1514 daN, lo tengo ancora per farlo vedere in giro, con il nodo intatto, i due capi rimasti fuori per gli originari 5 cm, e il kevlar tranciato - come sempre accade per l'effetto strozzante - appena in entrata nel nodo.

Ricordo che in quella e in altre occasioni, sfilamenti di capi nel nodo si sono avuti solo e sempre con il galleggiante semplice (e anche in quei casi, comunque, a valori discretamente elevati, oltre gli 800 per il kevlar, e oltre 1000 per dyneema e corde in nylon).

Siccome ciò che affermi mi incuriosisce (e un pochino mi preoccupa), ti sarei grato se mi confermassi che hai visto di persona sfilarsi i capi dal nodo doppio galleggiante o se piuttosto è una tua impressione o magari lo hai sentito dire da altri.

grazie 1000 e a presto
biemme
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Messaggioda fab » mar lug 19, 2005 15:37 pm

x biemme..
hai un sito dove posso vedere questi nodi disegnati?
vorrei capire la differenza tra il nodo galleggiante e il doppio gallegiante!


denghiù!
:wink:
Sotto l'8c so tutti sentieri...

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Messaggioda biemme » mar lug 19, 2005 16:20 pm

fab ha scritto:x biemme..
hai un sito dove posso vedere questi nodi disegnati?
vorrei capire la differenza tra il nodo galleggiante e il doppio gallegiante!


denghiù!
:wink:


ciao fab,
te li mando in email (non sapevo come - e se è possibile - inserire immagini non jpg)
saluti
biemme
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Messaggioda fab » mar lug 19, 2005 16:42 pm

biemme ha scritto:
fab ha scritto:x biemme..
hai un sito dove posso vedere questi nodi disegnati?
vorrei capire la differenza tra il nodo galleggiante e il doppio gallegiante!


denghiù!
:wink:


ciao fab,
te li mando in email (non sapevo come - e se è possibile - inserire immagini non jpg)
saluti
biemme
Arigrazie! :D
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Messaggioda fabiettofabietto » mar lug 19, 2005 17:01 pm

Il dynema si sfila più facilmente del kevlar. Ma non basta fare doppio (o triplo) inglese, lasciare i capi liberi lunghi ALMENO 10 volte il diametro del cordino e nastrarli con nastro isolante all'anello???

x biemme, anch'io sarei interessato alla differenza tra il nodo galleggiante e il doppio gallegiante.
Tu usi questo tipo di nodi per giuntare anelli di corda???
Premesso che il nodo a fettuccia va bene solo per quest'ultima e non per i cordini in nylon, che per il kevlar e dynema BISOGNA fare nodo doppio inglese, che ne pensi del nodo a otto ripassato ( o noìdo delle Guide con frizione infilafo - vedi http://www.cnsasaprica.it/Normale/Pagin ... d.php?id=6 ) al posto del nodo doppio inglese per giuntare anelli di nylon???
Tu usi per giuntare kevlar e dynema il nodo galleggiante???

Grazie mille in anticipo per le risposte
Mandi
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Messaggioda LimaMike » mar lug 19, 2005 17:32 pm

La precisazione che ho fatto al tuo precedente intervento si basa su dati ufficiali della CN Materiali di cui dovrei avere copia dell'articolo presentato a fine lavori. Non ricordo però il periodo in cui le prove furono fatte e se i risultati furono poi pubblicati sulla rivista.
Cerco di riassumere in breve e poi verifico se trovo l'articolo e poi te lo faccio avere via email.
Furono eseguite sia prove DINAMICHE (con il dodero) sia prove STATICHE su anelli di cordino di Nylon, Kevlar e dyneema.
Le prove dinamiche sostanzialmente presentavano risultati positivi la rottura/sfilamento/taglio avveniva sempre con carichi che garantisco sicurezza
A) N. Galleggiante: sempre sup agli 8Kn
B) 2 Nodi Gall in serie: sempre sup agli 11Kn
C) N. Gall. doppi: sempre sup ai12 Kn
D) Nodo Inglese doppi: sempre sup 12/13Kn
E) Nodo Fettuccia: sempre sup ai 9Kn con punte per il N. sup ai 14Kn

I punti di rottura
Nylon: sfilato in A e B oppure effetto Taglio sui moschettoni che univano l'anello all'apparecchiatura.
Kevlar: Sfilato in A e E, Nodo in B, Nodo o non rottura in D, Nodo in C
Dyneema: Sfilato in A, D e E Nodo in B e C

Anche i risultati delle prove Statiche non sono male e garantiscono ampia sicurezza.
Kevlar: in A, B e C sul nodo con valori sempre superiori ai 9/10Kn (A) fino ad essere superiori ai 14Kn (C), in D sul moschettone (> di 15Kn), in E sul nodo (> 14Kn)

Dyneema: l'anello si è sempre sfilato. In A con valori attorno ai 9/10Kn, in B con valori tra 16e 19 Kn, in C con valori attorno ai 15/16Kn, in D con valori attorno ai 14Kn, in E con valori attorno ai 9/10Kn

Nylon: La rottura avveniva o sul nodo casi A e C oppure sul moschettone nelle altre situazioni. I valori sempre cmq superiori ai 10/11Kn.

Nota Bene: Capi liberi di 11cm in A, B e C, distanza tra galleggianti di 5,cm, capi liberi di 5,5 cm in D e E

> di Nylon levati superiori ai 10Kn per tutti i materiali con Le prove furono fatte siaAllora per quanto riguarda le pr
Siccome ciò che affermi mi incuriosisce (e un pochino mi preoccupa), ti sarei grato se mi confermassi che hai visto di persona sfilarsi i capi dal nodo doppio galleggiante o se piuttosto è una tua impressione o magari lo hai sentito dire da altri.


Ti confermo di aver partecipato in varie occasioni alle prove presso l'Università di Pd e di aver visto sfilarsi i capi del galleggiante doppio ovviamente non sempre e cmq, come anche tu hai sottolineato, sempre a valori che garantiscono ampia sicurezza.

Credo ma questa è una mia considerazione personale, che dopo un periodo in cui il Dyneema come cordino sembrava l'optimum dati i suoi problemi con lo sfilamento sia passato un po' di moda invece sta prendendo piede e aggiungo giustamente la fettuccia cucita in dyneema che sfrutta i pregi della fibra ma elimina il suo difetto principale.

Salut
ML
grazie 1000 e a presto
biemme[/quote]
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