da pesa » mer lug 25, 2012 10:46 am
buongiorno il.bruno
è chiaro che potremmo continuare molto a lungo a disquisire su questo argomento. e non credo di averne molto voglia. questione di tempo...
però, solo per rispondere alla tua ultima:
le argomentazioni che ti inducono a preferire uno stato il più leggero possibile, cioè questa è l'italia, siamo italiani, i forestali in calabria etc, a ben guardare suggerirebbero, almeno con altrettanta forza, di temere più il privato del pubblico.
pensa alla tendenza, molto italiana anche questa, a preferire l'inciucio (o se preferisci il cartello) alla libera competizione. e alla inanità della politica al cospetto di qualunque interesse particolare (che si tratti di berlusconi e del suo conflitto di interesse o dei tassisti).
in questo scenario, a me pare che la lottizzazione della RAI, per quanto deprecabile, rimanga di molto meno preoccupante di un sistema in mano ai nostri privati e alla loro istintiva tendenza a produrre monopoli o pseudo monopoli (forse le cose cambieranno in futuro ma tutt'ora, a guardare come vengono spartiti i proventi della pubblicità, è chiaro che esiste la rai , esiste mediaset, e la7 esiste ma solo marginalmente)
dunque l'argomentazione "antropologica" mi pare piuttosto debole...
inoltre, giusto per concludere, forse è il caso di tenere a mente che quest'idea dell'alleggerimento dello stato, che alcuni vorrebbero si traducesse anche in un "ritiro" del pubblico da settori come istruzione e sanità, è in controtendenza rispetto a ciò che per esempio sta cominciando ad accadere in USA, patria dello stato leggero per antonomasia.
perchè conti alla mano, e nonostante le note resistenze culturali, è evidente che la maggiore efficienza del pubblico rispetto al privato, spesso è solo teorica.
E poi, volendo usare le tue argomentazioni "antropoligiche", che cosa è più facile che accada nell'italia dei 100K forestali? che un privato si attrezzi per dare una buona educazione o che si "attrezzi" per vendere titoli di studio?
per tornare in topic:
è vero che quel film potrebbe trasmetterlo anche la7. ma è pure vero che se si ritiene che quel che accadde a genova è una cosa gravissima e indegna, con imputato un pezzo dello stato, allora diffondere il più possibile la notizia di quegli eventi è una responsabilità che sarei felice di vedere la RAI-servizio pubblico assumersi.