BELLUNO
Ponte di Pasqua, anche un orso in vacanza nel Cadore
Trovate alcune orme e segnalati degli avvistamenti
Sarà lui il nostro amico? (Foto web)
BELLUNO - In molti si sono concessi una gita o una breve vacanza per il weekend lungo di Pasqua e Pasquetta. Perfino un orso. Che ha suscitato allarme nella zona del Cadore.
Negli ultimi giorni diverse segnalazioni hanno confermato la presenza, nei boschi bellunesi, di un grosso ospite peloso. Alcuni escursionisti hanno rinvenuto delle orme in un terreno del Cadore, mentre due automobilisti hanno segnalato, in momenti e zone diverse, di aver avvistato l'animale lungo il tratto stradale che collega Belluno e Zoldo.
Jurka, l'orsa che nel 2007 combinò diversi guai nel Trentino(Foto web)
La Guardia Forestale ha già effettuato un calco delle impronte e raccolto alcuni campioni di pelo, per riuscire a identificare il tipo di animale. Si suppone che l'orso arrivato nel bellunese provenga da zone ad est del nostro paese.
Marco de' Francesco
14 aprile 2009(ultima modifica: 15 aprile 2009)
ZOLDO
Dopo lunga assenza
ricompare l?orso
«Nessun pericolo»
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Mercoledì 15 Aprile 2009,
Zoldo
L?orso torna in Zoldo. Un esemplare è stato avvistato l?altra notte accanto alla strada che da Longarone porta nella Valle di Zoldo e più precisamente nel tratto compreso fra l?abitato di Soffranco e il ristorante di Mezzocanale. Tracce inconfutabili di orso erano già state rilevate dieci anni fa in Zoldo, a poca distanza dal centro abitato di Fornesighe. In quell?occasione, dopo la segnalazione del proprietario del fondo, che l?aveva trovato a soqquadro, era stato accertato il passaggio del grosso mammifero: rami di un albero da frutta divelti, ossi di susine sparsi per terra, un rudimentale giaciglio alla base della pianta, escrementi che alla successiva analisi avevano blindato quella che già era parsa molto più di una semplice ipotesi. Poi, fino ad ora, più niente. E adesso un vero avvistamento, non delle semplici tracce, benché inequivocabili.
«Che si tratti proprio di un orso non ci sono dubbi, le segnalazioni che ci sono arrivate sono affidabili» conferma Gianmaria Sommavilla, dirigente della polizia provinciale, che nella mattinata di ieri ha preso parte ad una riunione in Provincia con altri colleghi. L?incontro era stato convocato all?indomani dell?interessante avvistamento del plantigrado per fare il punto della situazione e decidere modalità, tempi e uomini destinati a seguire gli sviluppi della vicenda. Appena il giorno precedente, la mattina del dì di Pasqua, un cacciatore cadorino aveva segnalato al settore vigilanza della Provincia delle tracce rilevate nella zona di Pieve di Cadore. Ed ecco che nella notte fra Pasqua e Pasquetta l?orso ha deciso di farsi vedere. In Zoldo.
Probabilmente, spiega la guardia provinciale, «si tratta dello stesso animale di cui in Cadore erano state segnalate le impronte e che ora si è lasciato direttamente vedere, verosimilmente una esemplare arrivato dal Friuli e destinato ad ulteriori grandi spostamenti. Gli orsi sono infatti da poco usciti dal letargo ed è loro abitudine muoversi, coprendo anche grandi distanze. Del resto è assai improbabile che si tratti di due individui distinti, fattisi scorgere nell?arco di 24 ore».
La segnalazione è importante perché - annota Sommavilla - arriva ad oltre due anni di distanza dalla precedente in provincia. A questo proposito anzi diventa assai importante che qualsiasi nuova informazione, relativa ad ulteriori avvistamenti, ma anche a possibili impronte o devastazioni ragionevolmente riconducibili all?orso, venga tempestivamente segnalata agli agenti della polizia provinciale, telefonando allo 0437/959227. Si può escludere invece qualsiasi rischio per la sicurezza e l?incolumità delle persone, l?orso di Zoldo vaga in cerca di cibo, ma non rappresenta un pericolo.
Angelo Santin
http://corrieredelveneto.corriere.it/be ... 1326.shtml
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