Incondizionato NO alla caccia

Dedicato ai problemi e alle notizie ambientali.

Messaggioda Tarab » dom set 19, 2010 13:18 pm

giorgiolx ha scritto:beh...visto che siamo qui a parlarne...non ci ha sterminati ;)


beh però l'europa è "grande"...
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Messaggioda cuttack » dom set 19, 2010 15:40 pm

Relativismo:
1) qualcuno potrebbe ritenere dannosi i contadini dell'appennino toscoemiliano e non i cinghiali;
2) qualcun'altro invece potrebbe pensare che quando i cacciatori si sparano addosso non solo non fanno danno, ma addirittura potrebbero essere utili per il controllo della sottospecie.
Ma non fatelo sapere a Ratzinger ;)
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Messaggioda Salmix » lun set 20, 2010 13:11 pm

giorgiolx ha scritto:
Sbob ha scritto:Io dico SI alla caccia, quando è regolamentata.

La caccia di montagna è un ottimo esempio di caccia ben regolamentata: ogni anno viene fatto il censimento dei capi per ogni specie, ed in base a questo vengono decise le quote cacciabili, assegnando ad ogni cacciatore un capo da cacciare. Questo sistema garantisce il controllo della popolazione di animali, evitando sia prelievi eccessivi, sia la crescita eccessiva della popolazione.
In certi casi la caccia è veramente indispensabile, vedi ad esempio per i cinghiali.


beh, se è per questo la natura si regola da sola...per cui il controllo della popolazione avviene anche naturalmente senza il bisogno di cacciatori


Scusami se te lo dico ma questa è solo una tua opinione che credo non verrebbe avvallata da nessun biologo o zoologo....
Ogni ecosistema allo stato naturale presenta una determinata capacità portante relativamente ad una certa specie. Quando la popolazione della suddetta specie supera k (capacità portante appunto), intervengono dei fattori limitanti che in complesso tendono a fare oscillare i valori numerici della popolazione nel tempo intorno al valore k.
Questo però non vale per ambienti fortemente antropizzati come lo sono tutti gli ecosistemi del territorio italiano. In questi luoghi l'attività umana si è intromessa nei cicli naturali facendo venire meno alcuni fattori limitanti, accentuandone altri o introducendone di nuovi. Un esempio può essere l' estinzione di certe specie di predatori dovuta all' inquinamento. Senza predatori le popolazioni delle prede crescono a dismisura andando a danneggiare anche popolazioni appartenenti ad altre specie e in generale contribuendo a una catena di squilibri.
Ormai l' uomo è intervenuto troppo sulla natura e ADESSO ORMAI NON POSSIAMO PIU' PENSARE "TANTO LA NATURA SI REGOLA DA SOLA"...
Purtroppo tra gli ambientalisti e gli animalisti è pieno di ignoranti che invece di affidarsi a biologi e zoologi fanno "i calcoli ad occhio" e portano alla rovina di ciò che vorrebbero difendere...Un esempio è l' enorme e incontrollata crescita delle popolazioni di aironi e cormorani nel nord Italia. Specialmente nei grandi laghi prealpini questi uccelli si sono riprodotti a dismisura e mangiano ogni giorno quintali di avannotti compromettendo la riproduzione della fauna ittica. Però non si può sprargli perchè è sbagliato uccidere e tanto la natura si regola da sola...sto par di palle...

P.S. Non tutti gli ambietalisti e gli animalisti sono ignoranti, ci sono anche quelli che prendono posizione a ragion veduta....però forse quelli che contano e che poi decidono cosa fare sono proprio quelli che non sanno niente....
Ultima modifica di Salmix il lun set 20, 2010 14:00 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda giorgiolx » lun set 20, 2010 13:59 pm

Salmix ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
Sbob ha scritto:Io dico SI alla caccia, quando è regolamentata.

La caccia di montagna è un ottimo esempio di caccia ben regolamentata: ogni anno viene fatto il censimento dei capi per ogni specie, ed in base a questo vengono decise le quote cacciabili, assegnando ad ogni cacciatore un capo da cacciare. Questo sistema garantisce il controllo della popolazione di animali, evitando sia prelievi eccessivi, sia la crescita eccessiva della popolazione.
In certi casi la caccia è veramente indispensabile, vedi ad esempio per i cinghiali.


beh, se è per questo la natura si regola da sola...per cui il controllo della popolazione avviene anche naturalmente senza il bisogno di cacciatori


Scusami se te lo dico ma questa è solo una tua opinione che credo non verrebbe avvallata da nessun biologo o zoologo....
Ogni ecosistema allo stato naturale presenta una determinata capacità portante relativamente ad una certa specie. Quando la popolazione della suddetta specie supera k (capacità portante appunto), intervengono dei fattori limitanti che in complesso tendono a fare oscillare i valori numerici della popolazione nel tempo intorno al valore k.
Questo però non vale per ambienti fortemente antropizzati come lo sono tutti gli ecosistemi del territorio italiano. In questi luoghi l'attività umana si è intromessa nei cicli naturali facendo venire meno alcuni fattori limitanti, accentuandone altri o introducendone di nuovi. Un esempio può essere l' estinzione di certe specie di predatori dovuta all' inquinamento. Senza predatori le popolazioni delle prede crescono a dismisura andando a danneggiare anche popolazioni appartenenti ad altre specie e in generale contribuendo a una catena di squilibri.
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Purtroppo tra gli ambientalisti e gli animalisti è pieno di ignoranti che invece di affidarsi a biologi e zoologi fanno "i calcoli ad occhio" e portano alla rovina di ciò che vorrebbero difendere...Un esempio è l' enorme e incontrollata crescita delle popolazioni di aironi e cormorani nel nord Italia. Specialmente nei grandi laghi prealpini questi uccelli si sono riprodotti a dismisura e mangiano ogni giorno quintali di avannotti compromettendo la riproduzione della fauna ittica. Però non si può sprargli e ucciderli perchè non bisogna uccidere gli animali e perchè tanto la natura si regola da sola...sto par di palle...


se una popolazione cresce a dismisura...prima o poi arriva una bella ondata di qualche malattia e la popolazione torna a livelli "normali"
fra camosci, cervi e caprioli funziona così ;)
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Messaggioda Salmix » lun set 20, 2010 14:13 pm

giorgiolx ha scritto:
Salmix ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
Sbob ha scritto:Io dico SI alla caccia, quando è regolamentata.

La caccia di montagna è un ottimo esempio di caccia ben regolamentata: ogni anno viene fatto il censimento dei capi per ogni specie, ed in base a questo vengono decise le quote cacciabili, assegnando ad ogni cacciatore un capo da cacciare. Questo sistema garantisce il controllo della popolazione di animali, evitando sia prelievi eccessivi, sia la crescita eccessiva della popolazione.
In certi casi la caccia è veramente indispensabile, vedi ad esempio per i cinghiali.


beh, se è per questo la natura si regola da sola...per cui il controllo della popolazione avviene anche naturalmente senza il bisogno di cacciatori


Scusami se te lo dico ma questa è solo una tua opinione che credo non verrebbe avvallata da nessun biologo o zoologo....
Ogni ecosistema allo stato naturale presenta una determinata capacità portante relativamente ad una certa specie. Quando la popolazione della suddetta specie supera k (capacità portante appunto), intervengono dei fattori limitanti che in complesso tendono a fare oscillare i valori numerici della popolazione nel tempo intorno al valore k.
Questo però non vale per ambienti fortemente antropizzati come lo sono tutti gli ecosistemi del territorio italiano. In questi luoghi l'attività umana si è intromessa nei cicli naturali facendo venire meno alcuni fattori limitanti, accentuandone altri o introducendone di nuovi. Un esempio può essere l' estinzione di certe specie di predatori dovuta all' inquinamento. Senza predatori le popolazioni delle prede crescono a dismisura andando a danneggiare anche popolazioni appartenenti ad altre specie e in generale contribuendo a una catena di squilibri.
Ormai l' uomo è intervenuto troppo sulla natura e ADESSO ORMAI NON POSSIAMO PIU' PENSARE "TANTO LA NATURA SI REGOLA DA SOLA"...
Purtroppo tra gli ambientalisti e gli animalisti è pieno di ignoranti che invece di affidarsi a biologi e zoologi fanno "i calcoli ad occhio" e portano alla rovina di ciò che vorrebbero difendere...Un esempio è l' enorme e incontrollata crescita delle popolazioni di aironi e cormorani nel nord Italia. Specialmente nei grandi laghi prealpini questi uccelli si sono riprodotti a dismisura e mangiano ogni giorno quintali di avannotti compromettendo la riproduzione della fauna ittica. Però non si può sprargli e ucciderli perchè non bisogna uccidere gli animali e perchè tanto la natura si regola da sola...sto par di palle...


se una popolazione cresce a dismisura...prima o poi arriva una bella ondata di qualche malattia e la popolazione torna a livelli "normali"
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Si però se la popolazione è troppo numerosa stai sicuro che farà danni all' ecosistema e danneggerà le altre specie innescando una sorta di reazione a catena prima che arrivi questa "malattia"....l' uomo, se vuole mantenere almeno un barlume di equilibrio nell' ecosistema, deve occupare la nicchia del lupo o dell' orso come d' altra parte fa da ormai un secolo a questa parte visto che il lupo è estinto sulle alpi da più di cento anni...
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Messaggioda giorgiolx » lun set 20, 2010 14:16 pm

Salmix ha scritto:Si però se la popolazione è troppo numerosa stai sicuro che farà danni all' ecosistema e danneggerà le altre specie innescando una sorta di reazione a catena prima che arrivi questa "malattia"....l' uomo, se vuole mantenere almeno un barlume di equilibrio nell' ecosistema, deve occupare la nicchia del lupo o dell' orso come d' altra parte fa da ormai un secolo a questa parte visto che il lupo è estinto sulle alpi da più di cento anni...


per dirti...nel parco delle dolomiti bellunesi si fa come dico io da ormai 20 anni...e l'equilibrio si mantiene
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Messaggioda Salmix » lun set 20, 2010 14:20 pm

Può darsi che in quell' area ci siano i presupposti ambientali per operare in tale modo...sulle piccole dolomiti evidentemente non funziona perchè i caprioli spuntano come i funghi....
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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun set 20, 2010 14:49 pm

non so perchè, ma ogni anno in 'sto periodo mi viene voglia di mangiare capriolo.


adesso quasiquasi me ne vado in piave ed anzichè rilasciare le trote con il massimo rispetto, le annocco e le metto sulla graglia.
e brindo al picchio.


... 'proposito... :roll: :roll: :roll:

ma Picus viridis e Dendrocopos sspp sono buoni allo spiedo??? :twisted: :twisted: :twisted:
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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun set 20, 2010 14:54 pm

giorgiolx ha scritto:
Salmix ha scritto:Si però se la popolazione è troppo numerosa stai sicuro che farà danni all' ecosistema e danneggerà le altre specie innescando una sorta di reazione a catena prima che arrivi questa "malattia"....l' uomo, se vuole mantenere almeno un barlume di equilibrio nell' ecosistema, deve occupare la nicchia del lupo o dell' orso come d' altra parte fa da ormai un secolo a questa parte visto che il lupo è estinto sulle alpi da più di cento anni...


per dirti...nel parco delle dolomiti bellunesi si fa come dico io da ormai 20 anni...e l'equilibrio si mantiene


giorgio... no star dìr monàe, che'l ga raxòn el salmistrato.

chè ANCHE in feltrine gli eccessi di popolazione di un qls ungulato, finiscono per uscire dall'area tutelata ed essere soggetti a prelievo.

e ringraxia che no rìva cheratocongiuntivite o rogna sarcoptica, che alla faccia del tuo... "la natura fa il suo corso e si autoregola..." quando arrivano 'ste epidemie sono cazzi.
non per te o me.
ma per gli ungulati stessi.

vabbè.
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Messaggioda nuvolarossa » lun set 20, 2010 16:19 pm

Sbob ha scritto:Io dico SI alla caccia, quando è regolamentata.

La caccia di montagna è un ottimo esempio di caccia ben regolamentata: ogni anno viene fatto il censimento dei capi per ogni specie, ed in base a questo vengono decise le quote cacciabili, assegnando ad ogni cacciatore un capo da cacciare. Questo sistema garantisce il controllo della popolazione di animali, evitando sia prelievi eccessivi, sia la crescita eccessiva della popolazione.
In certi casi la caccia è veramente indispensabile, vedi ad esempio per i cinghiali.


Io, come Picchio, dico NO alla caccia incondizionatamente.

La soluzione ai problemi che poni tu - che sono reali - è affidare l'abbattimento programmato dei capi malati e/o di quelli eccedenti la quota sostenibile dal tal territorio alle GUARDIE FORESTALI.

Ma dico NO a patetici personaggi che vanno in giro armati per il territorio, con licenza di entrare e sparare dove vogliono - anche in terreni privati e in prossimità di abitazioni - senza chiedere permessi, quando io per bivaccare di notte in montagna devo farlo come se fossi un ladro!
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Messaggioda skwattrinated » lun set 20, 2010 18:31 pm

Sì alla caccia regolamentata.
Per gli stessi motivi già esposti sopra dai "colleghi".
Aggiungo: sono forestale non cacciatore.
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Re: Incondizionato NO alla caccia

Messaggioda nemesis84 » lun set 20, 2010 19:47 pm

Picchio ha scritto:
...


e vai col cieco estremismo che fa sempre bene! :roll:

e i cacciatori son tutti bracconieri, e i mussulmani son tutti terroristi. :lol:


La caccia è regolamentata. Le regole possono essere aggiustate, ma se vengono rispettate, mi pare non siano malaccio.

E più mi mi imbatto questi integralisti del no caccia, più mi accorgo che il loro integralismo è dato molto spesso dai Bambi feriti che vedono al telegiornale, più che a valide argomentazioni.
Come se la vacca allevata in 2x1m tutta la vita soffrisse meno di un capo abbattuto in natura.

Non sono un cacciatore, anche se sono stato cresciuto a selvaggina trascinata faticosamente a valle.

Andavo a pesca una volta ma non ci vado più da quando il pesce si deve liberare. Ne ha perso il senso. Quella secondo me è tortura inutile, ma se ne può sempre discutere.
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Messaggioda -frollo- » lun set 20, 2010 19:58 pm

concordo con nemesis...basta vedere i siti di questi "integralisi" no caccia che spesso inneggiano alla festa quando un cacciatore (cmq un essere umano) muore.....

la caccia, così come la pesca sono giusti quando seguono la normativa vigente (che ripeto può cmq essere migliorata)... :roll:
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Messaggioda AlbertAgort » lun set 20, 2010 20:59 pm

io credo che abbiamo raggiunto un livello di antropizzazione tale per cui la convivenza pacifica tra uomo e fauna sia quasi impossibile, per cui non mi sento di condannare la caccia di selezione. Non viviamo nella foresta incantata.

Fattostà che provare divertimento e piacere a uccidere un animale rimane uno dei peggiori istinti animaleschi insiti dell'uomo. Una cosa che nel 21° secolo dovrebbe essere superata, almeno nelle culture occidentali, ma evidentemente non tutti gli individui raggiungono lo stesso grado di sensibilità. Per questo motivo ho, verso i cacciatori, sempre un'opinione tendenzialmente negativa, che poi magari viene compensata da altri aspetti positivi. Ma l'essere cacciatori per passione non è una gran cosa, denota davvero una decisa mancanza di bontà e sensibilità di fondo.

Quello che non ho ancora capito è perchè, nell'inverno 2008/9, i cacciatori si siano orgnaizzati a portare il fieno in quota ai poveri ungulati, visto che poverini non avevavo niente da mangiare. Ma il problema non è quello della sovrapopolazione?

N.b. quotidianamente mi trovo io stesso a dover fare i conti con i cervi, tra macchina e strade, piante e alberi mangiati, cane che alla sera abbaia, recinzioni attorno al piccolo salice che deve essere a prova di bomba ecc...ma da qui a prendere la licenza di caccia e sparare direttamente dal terrazzo ce ne passa (la persona che abitava prima di me nella casa dove abito io sparava dalla finestra della cucina)
:?
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Re: Incondizionato NO alla caccia

Messaggioda Picchio » mar set 21, 2010 0:21 am

nemesis84 ha scritto:
Picchio ha scritto:
...


e vai col cieco estremismo che fa sempre bene! :roll:

e i cacciatori son tutti bracconieri, e i mussulmani son tutti terroristi. :lol:


La caccia è regolamentata. Le regole possono essere aggiustate, ma se vengono rispettate, mi pare non siano malaccio.

E più mi mi imbatto questi integralisti del no caccia, più mi accorgo che il loro integralismo è dato molto spesso dai Bambi feriti che vedono al telegiornale, più che a valide argomentazioni.
Come se la vacca allevata in 2x1m tutta la vita soffrisse meno di un capo abbattuto in natura.

Non sono un cacciatore, anche se sono stato cresciuto a selvaggina trascinata faticosamente a valle.

Andavo a pesca una volta ma non ci vado più da quando il pesce si deve liberare. Ne ha perso il senso. Quella secondo me è tortura inutile, ma se ne può sempre discutere.

1) Alcuni ambientalisti sono molto accaniti ma la maggior parte dei cacciatori lo sono di più. Ieri intorno all'oasi dove faccio volontariato c'era un gruppo di cacciatori formato da un bresciano, un veneto e un napoletano; peccato che siamo in Provincia di Modena, difatti ormai nel bresciano e in Veneto non c'è più avifauna cacciabile e allora vengono a rompere i maroni a noi. Ma restate nelle vostre aride Regioni e piangete sulle carneficine che i vostri nonni e genitori hanno provocato con l'uccellagione e il bracconaggio.
2) La caccia è regolamentata per favorire i cacciatori, altrimenti non si spiega come mai siano cacciabili molti anatidi e molti migratori, come alcuni limicoli (Beccaccino, Combattente, ecc.). Quindi la legge FA SCHIFO.
3) I Bambi normalmente non vengono feriti da coloro che praticano la caccia di selezione, che sanno cosa devono colpire e per quale motivo; quindi l'esempio che porti dimostra che la ricerca di valide argomentazioni è prerogativa di pochi.
4) A maggior ragione, siccome nel mio territorio ci sono centinaia di allevamenti di porci e vacche destinati al macello, avrebbe senso o chiudere la caccia o ridurre gli allevamenti di bestiame per la produzione di carne; nel mondo si consuma troppa carne, quindi la caccia perde ogni funzione alimentare.
5) Io sono vegetariano ma non per convinzione quanto piuttosto perchè ho smesso di mangiar carne da bambino, ma non mi offendo quando esco a cena con gli amici che ordinano piatti di carne, e neppure ho mai biasimato i miei quattro / cinque zii che non hanno mai smesso di andare a caccia e pesca. Anzi conosco persone vegan e non approvo affatto le loro abitudini alimentari. Semplicemente trovo assurdo e anacronistico che vi siano allevamenti di selvaggina, che viene liberata solo per dare sfogo alle manie della lobby dei cacciatori, e trovo ancor più assurdo che questa selvaggina sia ritenuta non sufficiente e così diventa cacciabile anche altra fauna non proveniente da allevamenti, come il merlo, l'allodola, tantissime specie di uccelli di palude e in montagna anche le marmotte e gli stambecchi, solo perchè qualcuno ritiene che siano troppi.
6) Quando leggo che gli Aironi e Cormorani e anche i Gabbiani sono in sovrannumero mi viene da ridere. Sono in sovrannumero perchè c'è così tanta abbondanza di pesce oppure perchè l'ambiente è talmente degradato che non hanno predatori? I Cormorani non è mai stato completamente dimostrato che costituiscano un danno. Gli Aironi sono tanti perchè hanno scoperto che sono commestibili anche i topi e i Gamberi della Louisiana; poi a causa del riscaldamento globale e della mitigazione del clima nella Pianura Padana le specie come gli Aironi Guardabuoi, le Garzette e gli Aironi Bianchi Maggiori spesso svernano alle nostre latitudini, sebbene una volta fossero presenti solo come migratori. I Gabbiani poi mangiano di tutto e l'abbondanza di cibo nelle discariche a cielo aperto per loro è una manna. O forse tutti questi uccelli sono ritenuti dannosi perchè infastidiscono i proprietari degli allevamenti di pesce???
7) Viviamo in un ambiente fortemente antropizzato e degradato; i predatori sono scomparsi e molti uccelli rapaci, naturali cacciatori per molte specie di mammiferi, sono in grave pericolo di estinzione. Per anni abbiamo praticato la caccia indiscriminata, il bracconaggio e l'uccellagione e vi sono territori come le prealpi bresciane e venete dove queste attività sono nel DNA delle persone, come la mafia nel sud, sono un modus vivendi e non semplicemente un divertimento, ancor meno una necessità alimentare. Dunque il problema delle popolazioni di Cinghiali, Storni, Aironi ecc. lo affrontiamo facendo sparare i cacciatori, o sarebbe forse meglio che i piani regolatori dei Comuni prevedessero la conservazione dell'ambiente e della biodiversità, e le politiche ambientali su scala nazionale favorissero la reintroduzione dei predatori, la conservazione dei boschi, la rinaturazione delle aree abbandonate, e la formazione culturale in questo senso dei cittadini? Cosa fanno per l'ambiente le istituzioni, specialmente nei territori delle regioni del Nord, in rapporto a quello che fanno a favore della lobby di poche decine di migliaia di cacciatori?
"Ma che dici ,allora perchè non vietare i ciclisti i motociclisti gli automobbilisti gli ecsursionisti i camioni e più ne più ne metta , col quelli l'ambulanza viene pure e la paghi pure"
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Messaggioda giorgiolx » mar set 21, 2010 8:07 am

skwattrinated ha scritto:Aggiungo: sono forestale non cacciatore.


quindi se non ci fossero i cacciatori passeresti tutto settembre ad abbattere capi in sovranumero?
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Messaggioda skwattrinated » mar set 21, 2010 8:11 am

giorgiolx ha scritto:
skwattrinated ha scritto:Aggiungo: sono forestale non cacciatore.


quindi se non ci fossero i cacciatori passeresti tuto settembre ad abbattere capi in sovranumero?


Questo lo ignoro. In realtà mi occupo di altro.
Era per dire che 1.so di cosa si parla 2.non sono direttamente coinvolto
Tanto per dirla fino in fondo, ritengo anche le reimmissioni una grandissima cazzata. Lo stambecco sulle Alpi Orientali è stato reintrodotto per la gioia dei turisti, e gli effetti si vedono. La marmotta nel Parco Dolomiti Friulane è stata reintrodotta per la gioia dei turisti, e gli effetti si vedono.
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Messaggioda giorgiolx » mar set 21, 2010 8:16 am

skwattrinated ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
skwattrinated ha scritto:Aggiungo: sono forestale non cacciatore.


quindi se non ci fossero i cacciatori passeresti tuto settembre ad abbattere capi in sovranumero?


Questo lo ignoro. In realtà mi occupo di altro.


no, questo è il punto...e sarebbe bene che ti informassi se i tuoi colleghi starebbero tutto settembre 8 ore al giorno ad abbattere capi...lo stesso dovrebbero dirmelo i forestali in pianura...passerebbero tutto setembre ad abbattere uccelli vari ed uccelli migratori per ripristinare l'equilibrio?
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Messaggioda skwattrinated » mar set 21, 2010 8:30 am

giorgiolx ha scritto:
skwattrinated ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
skwattrinated ha scritto:Aggiungo: sono forestale non cacciatore.


quindi se non ci fossero i cacciatori passeresti tuto settembre ad abbattere capi in sovranumero?


Questo lo ignoro. In realtà mi occupo di altro.


no, questo è il punto...e sarebbe bene che ti informassi se i tuoi colleghi starebbero tutto settembre 8 ore al giorno ad abbattere capi...lo stesso dovrebbero dirmelo i forestali in pianura...passerebbero tutto setembre ad abbattere uccelli vari ed uccelli migratori per ripristinare l'equilibrio?


Guarda, la Natura è bravissima da sola ad abbattere i capi in sovrannumero. E' quello che sta facendo con stambecchi e marmotte cui accennavo prima. E' quello che ha fatto in questi ultimi due inverni molto nevosi anche con cervi e caprioli.
Il problema è che ormai la montagna è uno zoo senza gabbie. Gli ungulati servono (in grandi quantità) perchè senza foto sul volantino e la vaga speranza di poterne vedere uno i turisti (o almeno una parte di questi) non verrebbero, non riempirebbero gli alberghi e con questi, indirettamente, le urne di voti. Dell'equilibrio naturale non gliene importa nulla a nessuno. Perchè se questo importasse davvero a qualcuno si lascerebbe tutto così com'è; o in maniera molto più costosa si reintrodurrebbero anche i predatori. Ma poi vedi cosa succede quando quel povero diavolo di Dino si concede un po' di carne di musso con contorno di mele.
Piccolo problema, per la gioia di grandi e piccini abbiamo riempito le Alpi di stambecchi e ora questi sono troppi. E grandi e piccini li vogliono vedere pure belli e forti, uno stambecco malato fa male al turismo, figurati branchi interi... e quindi bisogna toglierli di mezzo in maniera più rapida e invisibile di quanto non farebbe, in modo peraltro molto più efficiente, la Natura stessa. Per questo ti rispondo che sì, finchè le cose funzionano in questo modo senza i cacciatori il CFS e i Regionali dove ci sono passerebbero l'autunno a far strage di capi già morti, anche se loro ancora (forse) non lo sanno.
Butto là l'ultimo spunto polemico: hai notato che ormai le aree meno naturali sono i Parchi? Scommettiamo che le Dolomiti, se potessero esprimersi, sarebbero incazzate come bestie ad essere state dichiarate Patrimonio dell'Umanità? Dove l'uomo dichiara di voler salvare la Natura, di solito combina gli scempi peggiori...
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Messaggioda giorgiolx » mar set 21, 2010 11:33 am

risposta chiara...anche se ho sempre il dubbio che se un cacciatore deve scegliere fra uccidere un animale debole e ammalato ed uno sano e polposo...mmmmm, ma no, ama la natura, svolgerà il suo compito di regolatore in modo sensato ;)
Ultima modifica di giorgiolx il mar set 21, 2010 12:12 pm, modificato 1 volta in totale.
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