sviluppo sostenibile... mah?

Dedicato ai problemi e alle notizie ambientali.

Messaggioda das » lun giu 16, 2008 14:27 pm

gug ha scritto:
das ha scritto:
gug ha scritto:
das ha scritto:
gug ha scritto:A mio parere, nella accezione comune, "sviluppo sostenibile" è un ossimoro, dato che per sviluppo noi di solito intendiamo crescita materiale e ciò non sarà mai sostenibile.

perchè non sarà mai sostenibile per l'ambiente?


Perchè noi intendiamo con "sviluppo" soprattutto la crescita materiale di consumi e la crescita non deve essere semplice, ma esponenziale.
E' chiaro che una simile logica non è sostenibile da nessun sistema naturale, dotato di risorse e capacità di rigenerazione finite.
Lo "sviluppo sostenibile" reale dovrebbe considerare lo sviluppo di altri tipi di caratteristiche (culturali, di condizioni di vita, di felicità in generale), ma non essere legato alla crescita dei consumi.
E' il vecchio paradosso del PIL che considera qualsiasi aspetto quantitativo, ma lascia fuori le cose che sono davvero importanti: solo che per noi, a tutt'oggi, "sviluppo" è sinonimo di "crescita esponenziale del PIL".

ti faccio un esempio per quanto concerne l'agricoltura. abbiamo 1000metri quadri da coltivare a mais che ci danno una resa X che soddisfa un numero di abitanti Y. se gli abitanti aumentano di una quantità Z in modo da avere numero totale di abitanti Y+Z la quantità di terra X non ci basterà più no? allora che si farà? si cercherà nuova terra oppure, se questa manca in quanto è una risorsa finita, si cercherà di migliorare il nostro raccolto mediante impiego di fertilizzanti, concimi, ogm o altri escamotage. impiego di concimi e di tutte queste cose portano a maggior inquinamento della terra, parte di questi vengono portati nelle falde, nei fiumi e nei mari causando quel fenomeno di eutrofizzazione che noi tutti sappiamo cos'è. bene questo non è sviluppo sostenibile giusto? allora cerchiamo di studiare un concime che non possa essere traslocato per più di 40cm di profondità e che venga "distrutto" dagli agenti naturali dopo 1 anno di vita in modo tale da non avere residui. così facendo che succede? aumenta la produzione, aumentano i soldi (crescita materiale) la gente sta meglio perchè si soddisfa con il mangiare, e la nostra risorsa limitata non influenza più, per il momento, lo sviluppo. ho parlato di agricoltura per fare l'esempio più semplice ma il ragionamento potrebbe anche farsi per qualsiasi altro settore.


E' vero: ma ciò non toglie che il processo converge verso dei limiti fisici imprescindibili e che ci sono dei limiti anche alla tecnologia (uno, il più importante, è il Secondo Principio della Termodinamica).
Invece noi pensiamo che il processo possa andare avanti all'infinito.

finchè sviluppiamo possiamo avere anche un margine di progresso. in fin dei conti è l'uomo che supera le barriere insieme alla tecnologia. quante idee del passato sono state cambiate? la terra è piatta... l'uomo potrà mai camminare senza ossigeno sull'everest... la luna? bella ma non ci arriveremo mai.
i postulati sono giusti al 99,9999999999999999999999999999999% però secondo me c'è sempre un piccolo errore nelle teorie.
daniele
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Messaggioda das » lun giu 16, 2008 14:28 pm

anche se chiamarlo errore è già uno sbaglio madornale il mio :oops:
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Messaggioda gug » lun giu 16, 2008 14:39 pm

das ha scritto:
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das ha scritto:
gug ha scritto:A mio parere, nella accezione comune, "sviluppo sostenibile" è un ossimoro, dato che per sviluppo noi di solito intendiamo crescita materiale e ciò non sarà mai sostenibile.

perchè non sarà mai sostenibile per l'ambiente?


Perchè noi intendiamo con "sviluppo" soprattutto la crescita materiale di consumi e la crescita non deve essere semplice, ma esponenziale.
E' chiaro che una simile logica non è sostenibile da nessun sistema naturale, dotato di risorse e capacità di rigenerazione finite.
Lo "sviluppo sostenibile" reale dovrebbe considerare lo sviluppo di altri tipi di caratteristiche (culturali, di condizioni di vita, di felicità in generale), ma non essere legato alla crescita dei consumi.
E' il vecchio paradosso del PIL che considera qualsiasi aspetto quantitativo, ma lascia fuori le cose che sono davvero importanti: solo che per noi, a tutt'oggi, "sviluppo" è sinonimo di "crescita esponenziale del PIL".

ti faccio un esempio per quanto concerne l'agricoltura. abbiamo 1000metri quadri da coltivare a mais che ci danno una resa X che soddisfa un numero di abitanti Y. se gli abitanti aumentano di una quantità Z in modo da avere numero totale di abitanti Y+Z la quantità di terra X non ci basterà più no? allora che si farà? si cercherà nuova terra oppure, se questa manca in quanto è una risorsa finita, si cercherà di migliorare il nostro raccolto mediante impiego di fertilizzanti, concimi, ogm o altri escamotage. impiego di concimi e di tutte queste cose portano a maggior inquinamento della terra, parte di questi vengono portati nelle falde, nei fiumi e nei mari causando quel fenomeno di eutrofizzazione che noi tutti sappiamo cos'è. bene questo non è sviluppo sostenibile giusto? allora cerchiamo di studiare un concime che non possa essere traslocato per più di 40cm di profondità e che venga "distrutto" dagli agenti naturali dopo 1 anno di vita in modo tale da non avere residui. così facendo che succede? aumenta la produzione, aumentano i soldi (crescita materiale) la gente sta meglio perchè si soddisfa con il mangiare, e la nostra risorsa limitata non influenza più, per il momento, lo sviluppo. ho parlato di agricoltura per fare l'esempio più semplice ma il ragionamento potrebbe anche farsi per qualsiasi altro settore.


E' vero: ma ciò non toglie che il processo converge verso dei limiti fisici imprescindibili e che ci sono dei limiti anche alla tecnologia (uno, il più importante, è il Secondo Principio della Termodinamica).
Invece noi pensiamo che il processo possa andare avanti all'infinito.

finchè sviluppiamo possiamo avere anche un margine di progresso. in fin dei conti è l'uomo che supera le barriere insieme alla tecnologia. quante idee del passato sono state cambiate? la terra è piatta... l'uomo potrà mai camminare senza ossigeno sull'everest... la luna? bella ma non ci arriveremo mai.
i postulati sono giusti al 99,9999999999999999999999999999999% però secondo me c'è sempre un piccolo errore nelle teorie.


Ma nella storia dell'umanità non c'è mai stato un simile sfruttamento, esponenziale, delle risorse e mai un simile aumento vertiginoso di popolazione e consumi: quindi ciò che è accaduto in passato potrebbe non avvenire ora.
In più le idee che citi non erano basate su analisi scientifiche, come invece accade ora, quando gli allarmi per i limiti arrivano proprio dal mondo scientifico, mentre il mondo economico si tura le orecchie.
Il rapporto "I limiti della crescita" era un rapporto di serissimi studiosi del MIT, non di ciarlatani o popolino, mentre non è la stessa cosa dire "non arriveremo mai sulla Luna" o "il Secondo Principio della Termodinamica non sarà mai violato". Le due affermazioni, stai tranquillo, non faranno la stessa fine perchè si basano su basi diverse e se la prima è stata spazzata via dal progresso scientifico è proprio il progresso scientifico che ci rende sicuri della seconda.
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Messaggioda das » lun giu 16, 2008 15:10 pm

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gug ha scritto:A mio parere, nella accezione comune, "sviluppo sostenibile" è un ossimoro, dato che per sviluppo noi di solito intendiamo crescita materiale e ciò non sarà mai sostenibile.

perchè non sarà mai sostenibile per l'ambiente?


Perchè noi intendiamo con "sviluppo" soprattutto la crescita materiale di consumi e la crescita non deve essere semplice, ma esponenziale.
E' chiaro che una simile logica non è sostenibile da nessun sistema naturale, dotato di risorse e capacità di rigenerazione finite.
Lo "sviluppo sostenibile" reale dovrebbe considerare lo sviluppo di altri tipi di caratteristiche (culturali, di condizioni di vita, di felicità in generale), ma non essere legato alla crescita dei consumi.
E' il vecchio paradosso del PIL che considera qualsiasi aspetto quantitativo, ma lascia fuori le cose che sono davvero importanti: solo che per noi, a tutt'oggi, "sviluppo" è sinonimo di "crescita esponenziale del PIL".

ti faccio un esempio per quanto concerne l'agricoltura. abbiamo 1000metri quadri da coltivare a mais che ci danno una resa X che soddisfa un numero di abitanti Y. se gli abitanti aumentano di una quantità Z in modo da avere numero totale di abitanti Y+Z la quantità di terra X non ci basterà più no? allora che si farà? si cercherà nuova terra oppure, se questa manca in quanto è una risorsa finita, si cercherà di migliorare il nostro raccolto mediante impiego di fertilizzanti, concimi, ogm o altri escamotage. impiego di concimi e di tutte queste cose portano a maggior inquinamento della terra, parte di questi vengono portati nelle falde, nei fiumi e nei mari causando quel fenomeno di eutrofizzazione che noi tutti sappiamo cos'è. bene questo non è sviluppo sostenibile giusto? allora cerchiamo di studiare un concime che non possa essere traslocato per più di 40cm di profondità e che venga "distrutto" dagli agenti naturali dopo 1 anno di vita in modo tale da non avere residui. così facendo che succede? aumenta la produzione, aumentano i soldi (crescita materiale) la gente sta meglio perchè si soddisfa con il mangiare, e la nostra risorsa limitata non influenza più, per il momento, lo sviluppo. ho parlato di agricoltura per fare l'esempio più semplice ma il ragionamento potrebbe anche farsi per qualsiasi altro settore.


E' vero: ma ciò non toglie che il processo converge verso dei limiti fisici imprescindibili e che ci sono dei limiti anche alla tecnologia (uno, il più importante, è il Secondo Principio della Termodinamica).
Invece noi pensiamo che il processo possa andare avanti all'infinito.

finchè sviluppiamo possiamo avere anche un margine di progresso. in fin dei conti è l'uomo che supera le barriere insieme alla tecnologia. quante idee del passato sono state cambiate? la terra è piatta... l'uomo potrà mai camminare senza ossigeno sull'everest... la luna? bella ma non ci arriveremo mai.
i postulati sono giusti al 99,9999999999999999999999999999999% però secondo me c'è sempre un piccolo errore nelle teorie.


Ma nella storia dell'umanità non c'è mai stato un simile sfruttamento, esponenziale, delle risorse e mai un simile aumento vertiginoso di popolazione e consumi: quindi ciò che è accaduto in passato potrebbe non avvenire ora.
In più le idee che citi non erano basate su analisi scientifiche, come invece accade ora, quando gli allarmi per i limiti arrivano proprio dal mondo scientifico, mentre il mondo economico si tura le orecchie.
Il rapporto "I limiti della crescita" era un rapporto di serissimi studiosi del MIT, non di ciarlatani o popolino, mentre non è la stessa cosa dire "non arriveremo mai sulla Luna" o "il Secondo Principio della Termodinamica non sarà mai violato". Le due affermazioni, stai tranquillo, non faranno la stessa fine perchè si basano su basi diverse e se la prima è stata spazzata via dal progresso scientifico è proprio il progresso scientifico che ci rende sicuri della seconda.

mondo scientifico che afferma una cosa è sbagliato, ci sono più mondi scientifici che affermano cose diverse(e su questo non puoi dire di no)bisogna solo vedere uno da che parte sta. c'è chi dice ad esempio che la terra si stia surriscaldando mentre un altra corrente afferma che il trend è verso una diminuizione della temperatura. anche il mondo scientifico su molte cose viaggio in dissenso.
per l'aumento della popolazione ok, ti posso dare solo ragione, è un dato di fatto.
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Contributo al turismo sostenibileSociale, Gisella Venditti

Messaggioda montisimbruini » ven set 12, 2008 7:30 am

Associazione Sportiva Piccolo Approdo delle Volpi

Piccolo Approdo, con l?organo ufficiale rete Simbruini, è un movimento del turismo sociale nato nel 2008 sui Monti Simbruini per rispondere con efficacia e tempestività alla pressante domanda di aiuto che il turismo sociale delle montagne sembra rivolgere a tutti coloro che le amano veramente. Piccolo Approdo riprende tutti i valori perseguiti con tenacia dai fondatori della rete, nata nel 1983, quelli della ruralità, dei semplici aspetti familiari, della difesa dei valori.
Piccolo Approdo delle Volpi annovera tra i suoi soci molti famosi naturalisti, ma non si tratta di un circolo d?elite, anzi.
L?associazione vive ed opera grazie al coinvolgimento entusiasta di tantissimi appassionati di escursionismo e della natura ed opera per favorire la crescita di strutture che la fanno conoscere.
Sono costoro che permettono a Piccolo Approdo delle Volpi di portare avanti, senza compromessi le lotte per difendere i grandi spazi della montagna e dei suoi appassionati. Gli attivisti di Piccolo Approdo delle Volpi non temono di ricorrere, quando è necessario, anche ad azioni provocatorie, consapevoli che solo riconquistando la capacità di indignarsi, sarà possibile conservare e tramandare alle future generazioni la nostra terra, l?immenso patrimonio che le montagne del mondo da sempre possono offrire.

Turismo sociale - equiturismo - servizi speciali - agrialbergo diffuso

info@ilcervaro.com
www.montisimbruini.org

Comune di: Cervara di Roma - Campaegli

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