Riserve naturali: Parco Regionale del Matese

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Riserve naturali: Parco Regionale del Matese

Messaggioda stellalpina7 » gio mag 15, 2008 17:53 pm

Nel mio territorio la più importante Area Protetta è il Parco Regionale del Matese.
Il Parco Regionale del Matese è stato istituito il 12 Aprile 2002, per salva- guardare uno dei più grandi ed importanti massicci di natura calcarea e dolomitica presenti nella mia regione. Si estende per 33.326,53 ettari e costituisce una delle zone di maggiore interesse naturalistico e ambienta- le dell'Appennino centro - meridionale carettirizzando, con la figurazione dei rispettivi versanti, il territorio della Campania.

Il territorio del Matese è costituito da una catena di monti prevalentemen- te calcarei situati tra Molise e Campania.

Il parco occupa un'area di 33.326,53 ettari lungo un'asse Nordest-Sudovest, che dalle valli dei fiumi Lete e Sava, corre per circa 50 Km fino
alla valle del fiume Tammaro, in provincia di Benevento. Questo allinea-
mento è seguito anche dalle principali montagne : i Monti Miletto, Gallinola e Mutria. Ciò influisce sulle caratteristiche climatiche del territorio, che, nelle zone in quota, rappresenta l'ultimo baluardo del clima continentale, mentre le zone più basse, esposte ai venti caldi che giungono dalle coste mediterranee della Campania, si caratterizzano per la presenza di paesag-gi mediterranei, fatti di uliveti, leccete, cipressete e macchia mediterranea
Questa vicinanza geografica di due aree climatiche diverse ne fa uno dei luoghi più ricchi di biodiversità dell'Appenino meridionale.

La catena dei Monti del Matese rappresenta il primo fronte dell' Appennino meridionale con la cima più alta del M. Miletto, situato nel versante molisano, quale vetta più alta con i suoi 2.050 metri sul livello del mare.Ma la catena montuosa è costellata da tante altre vette, di minore altezza ( La Gallinola, Monte Mutria, monte Pranzaturo,ecc.), conche e laghi carsici quali il Lago del Matese posto a 1.011 metri dal livello del mare, che è il lago carsico più alto d'Italia.Numerosi gli invasi artificiali: le Mortine sul volturno, il Lago Gallo, il lago Letino.

Il territorio carsico è, come tutti i territori di tal genere, ricco di doline, voragini, grotte, inghiottitoi con corsi d'acqua che si inabissano e ricompaiono in superficie, torrenti che si formano dai numerosi stillicidi provenienti dalle fratture delle rocce.

Il Matese è emerso dal mare, un mare caldo, più di cento milioni di anni fa.
Il lungo predominio marino è testimoniato dalla presenza di ricchissimi giacimenti fossili.

Le essenze prevalenti sono la Rovella, il Cerro, il Carpino nero, il castagno
Nel sottobosco fioriscono numerose specie di Orchidee selvatiche del ge-
nere " Orchis".
Le rupi, in particolare quelle di vetta, ospitano una interessante flora ricca di specie rare.

Eccezionale è il patrimonio faunistico: i rilievi sono frequentati dal Lupo, dal gatto selvatico; alle quote inferiori dominano : Astori, Sparvieri, Colombacci e Poiane; verso le pareti rocciose: l'Aeuila reale il Lanario, Falco , il Gracchi corallino, il Cordirossone ecc..
Ed ancora la Salamandrina dagli occhiali e tra i rettili l'ormai raro Orbetti-no. :wink:
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