Ciao a tutti,
è il mio primo intervento in questo Forum.
Lucio48 ha scritto:Stiamo calmi e rispettiamo tutti i punti di vista ma io avevo fatto una domanda precisa a cui nessuno di voi due ha risposto e cioé:
E' questo l'amore e l'affetto che nutriamo per la montagna? Sono queste le tipologie di eventi che ci fanno apprezzare meglio la bellezza della montagna? Cosa provano questi atleti in questi momenti di tremendo sforzo fisico? Qualcuno me lo vuole dire? Qualcuno di voi ha provato queste esperienze? Cosa si prova? Grazie se qualcuno mi risponderà.
Evitiamo sterili polemiche e rispondiamo esattamente senza divagare. Sempre che ci sia qualcuno che possa rispondere a questa domanda.
Provo a risponderti io.
Abbiamo la fortuna di essere tutti individui diversi, ed ognuno di noi intende la vita a modo proprio.
Riportando questa realtà nel mondo del podismo ecco che ognuno interpreta la corsa a suo singolo ?piacere? e così, semplificando, chi arriva fra i primi cerca di fare di tutto per migliorarsi, chi al contrario arriva fra gli ultimi pratica questo sport per puro diletto personale, in mezzo ci sta il mondo.
Io ho 55 anni, partecipo a molte corsa in montagna, tiro e fatico quando ne ho possibilità, mi gusto quanto ho attorno quando ne ho voglia, mescolo a piacere le due cose.
Nel mio cassetto dei ricordi ho riposto alla pari sia podi, sia ?scoppiature? per troppa fatica, sia dolci e ?fatate? uscite in compagnia di mia moglie.
La corsa è un modo come un'altro per amare la montagna, come la ama chi arrampica e che agli occhi di qualcun'altro, non i miei, può sembrare pazzo nel mettere a rischio la propria vita.
Esempio di domande stupidissime ma emblematiche (con risposte logiche): Chi ha più amore per la montagna, il ?camminatore? (magari domenicale) che lascia in giro i suoi rifiuti o il corridore che se li porta dietro nel proprio zaino? La coppia caciarona che terrorizza gli animali o il migliaio di corridori silenti della Camignada?
E' su questi temi che si deve ampliare la cultura generale.
Poi logicamente anche fra i podisti c'è tutto e l'incontrario di tutto.
Pur avendo corso delle maratone (ben dopo i 40 anni) non mi piacciono le gare di corsa lunghissime, ecco che alla ciaspolada in tema del post non parteciperò mai, però capisco e rispetto (e non invidio) chi le pratica, nello stesso modo in cui capisco e rispetto Bolt e gli sconosciuti che esprimono tutto il loro ?io? in una decina di secondi, così come capisco e rispetto tutti quelli che si dedicano ad una qualsiasi pratica di passione sportiva, tutti quelli che sanno cosa significa fatica fisica che si somma a ragionamento.
Lucio48 ha scritto:.... tu che non hai più 20 anni ma ne hai 41, tu che non sei più tanto giovane, non puoi essere un maratoneta. I maratoneti hanno 20 anni, al massimo 28. ....
Qua sbagli di grosso, ad esempio all'ultima VeniceMarathon circa 2/3 degli arrivati avevano più di 40 anni (è sufficente fare i totali delle categorie), non te ne accorgi perché sono quelli che la TV non inquadra mai. Anche a livello assoluto ad esempio Baldini l'ultima maratona l'ha corsa (terminata) a 35 anni, e ti garantisco che la maturità agonistica di un maratoneta arriva dopo i 28anni, tranne rari casi.
Lucio48 ha scritto:...Mi ricordo che 5-6 anni fa ero al rifugio Locatelli, gran bel posto vicino alle tre Cime di Lavaredo, dove c'era l'arrivo di una maratona estiva di cui non mi ricordo il nome...
Se al Locatelli c'era proprio l'arrivo allora non si tratta della Camignada, che parte da Misurina, per il Locatelli ci transita oltre ad altri 5 rifugi, ed arriva ad Auronzo dopo una trentina di km di saaali-sceeendi, ma si tratta della Drei Zinnen Marathon, cioè ?solo? 17,5km tutti in salita con partenza da Sesto.
Nella Camignada per me è una soddisfazione unica, impagabile, partire di corsa dal Lago di Misurina ed arrivare sempre di corsa fino alla Forcella Lavaredo, senza mai camminare, anche durante i tratti sui sentieri ripidissimi; là fermarmi ed ammirare le maestosità che mi circondano, ed il rimanente ... di corsa fin che ce n'ho, e quando non ce n'ho più ... cammino; e faccio le palle di neve quando la trovo; ed al Comici vado ad omaggiare Zsigmondy; e nelle discese sui ghiaioni mi diverto un mondo, e ad Auronzo ci arrivo comunque a piedi, e di corsa, distrutto ma pienamente soddisfatto della magnifica giornata che ho trascorso.
Spero di averti un po' chiarito un mondo che forse ti era sconosciuto, ciao