massimogi ha scritto:la mia posizione sarà poco politically correct, ma è questa... detesto i rifugi pieni di gente, la coda all'attacco delle vie, i grovigli alle soste...
sono d'accordo
e credo che l'unica cosa che si possa fare, anzichè inveire contro gli altri,
sia scegliersi, ove possibile, propri percorsi alternativi
e ove non sia possibile, rinunciare.
non si può pretendere che nella misura in cui occorra dividersi gli spazi con altri si adotti a metro dirimente un'etica che è poi la propria etica, anche se sembra logica
è una delle contraddizioni dell'essere sociali
ad esempio:
uno pensa di aver diritto a percorrere una certa linea perchè arrivato prima;
(e sembra logico... dopotutto non c'è il proverbio "chi tardi arriva male alloggia?" )
ma quello sotto può pensare di aver diritto di superarti perchè a suo giudizio sei troppo lento
(e non è tanto sballato mica... questo concetto... una cordata megapippa, solo perchè è arrivata prima, ha diritto di monopolizzare un posto per quanto tempo?)
ma ancora... tutto bene quando c'è spazio, si è fra persone ragionevoli, e si è ancora pochi...
ma quando le variabili aumentano?
quando le cordate diventano 3-4-5 ... magari con un primo veloce che fa 40 metri mettendo 4 viti e supera quelli che stanno davanti e dei secondi lenti che perdono il triplo del tempo del primo ?
alla fin fine, ognuno è responsabile della propria sicurezza
è inutile bofonchiare,
se il presente stato di cose non ti piace e non puoi cambiarlo, perchè la testa della gente non la puoi cambiare e perchè non puoi, e non vorresti, mettere i vigili sotto le cascate a mandare su la gente a intervalli ragionevoli o a far scendere quelli che stanno perdendo troppo tempo...
beh l'unica cosa che si può fare e tirarsene fuori
inventadosi il proprio terreno di gioco, ove sia possibile
(il discorso è riferito alle cascate per il contesto, ma è ovvio che vale per tutto... anche per il cinema...)