gradi cascate... seriamente... :)

gradi cascate... seriamente... :)

Messaggioda Buzz » lun feb 20, 2006 16:06 pm

http://ari.rdx.net/abc/info/grade_ice.htm

è la prima volta che leggo di un grado 8:

"Hardest pure ice climbing ever done. There are very few (if any) grade 8 climbs. Extremely difficult climbing on very bad ice with lousy protection. Very steep seracs may well be physically hard enough to be grade eight, but unlike other grade 8 ice climbs, they often take good screws."

::::::::::::::::::::::::::::


mi chiedevo,

svincolando la cosa da situazioni personali, ma per capire,
visto che qui sul forum scrive gente che di ghiaccio ha veramente molta esperienza

la qualità del ghiaccio, nella misura in cui rende difficile proteggere, fa grado?

non parlo di grado ambientale, parlo di grado tecnico.


....

perchè così intravedo il paradosso, che: quanto più sei forte e quindi ha meno necessità di proteggere su quella difficoltà e tanto più diminuisce la percezione della difficoltà

(ovvio: meno ti fermi a mettere chiodi e meno fatichi... meno fatichi e più le braccine danno sicurezza...)

è forse da questo paradosso, che scaturiscono tante discussioni sui gradi delle cascate?

è ridicolo!

se sono molto forte e su un ipotetico 4 di riferimento di 20 metri salgo senza mettere nulla allora avrò una percezione dell'impegno minore di uno meno forte che su quei 20 metri dovrà tenersi mentre chioda 3 viti

il primo la troverà 3+ e il secondo 4+ ???
Ultima modifica di Buzz il mar feb 21, 2006 12:39 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: gradi cascate... 8

Messaggioda Earon » mar feb 21, 2006 1:03 am

Buzz ha scritto:http://ari.rdx.net/abc/info/grade_ice.htm

è la prima volta che leggo di un grado 8:

"Hardest pure ice climbing ever done. There are very few (if any) grade 8 climbs. Extremely difficult climbing on very bad ice with lousy protection. Very steep seracs may well be physically hard enough to be grade eight, but unlike other grade 8 ice climbs, they often take good screws."


e te che ti stai a scappellà su un presunto 4+/5

che poi secondo me non supera il II+ /AI3-

tanto per intendersi... :P
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Messaggioda Buzz » mar feb 21, 2006 16:06 pm

bastardi!!! volete risponde??

:evil: :evil: :evil: :evil: :evil:

le protezioni fanno grado o no!?
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Messaggioda KAZAN1975 » mar feb 21, 2006 16:08 pm

Buzz ha scritto:bastardi!!! volete risponde??

:evil: :evil: :evil: :evil: :evil:

le protezioni fanno grado o no!?

dipende.....
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Re: gradi cascate... seriamente... :)

Messaggioda ROBICE » mar feb 21, 2006 16:12 pm

Buzz ha scritto:http://ari.rdx.net/abc/info/grade_ice.htm

è la prima volta che leggo di un grado 8:

"Hardest pure ice climbing ever done. There are very few (if any) grade 8 climbs. Extremely difficult climbing on very bad ice with lousy protection. Very steep seracs may well be physically hard enough to be grade eight, but unlike other grade 8 ice climbs, they often take good screws."

::::::::::::::::::::::::::::


mi chiedevo,

svincolando la cosa da situazioni personali, ma per capire,
visto che qui sul forum scrive gente che di ghiaccio ha veramente molta esperienza

la qualità del ghiaccio, nella misura in cui rende difficile proteggere, fa grado?

non parlo di grado ambientale, parlo di grado tecnico.


....

perchè così intravedo il paradosso, che: quanto più sei forte e quindi ha meno necessità di proteggere su quella difficoltà e tanto più diminuisce la percezione della difficoltà

(ovvio: meno ti fermi a mettere chiodi e meno fatichi... meno fatichi e più le braccine danno sicurezza...)

è forse da questo paradosso, che scaturiscono tante discussioni sui gradi delle cascate?

è ridicolo!

se sono molto forte e su un ipotetico 4 di riferimento di 20 metri salgo senza mettere nulla allora avrò una percezione dell'impegno minore di uno meno forte che su quei 20 metri dovrà tenersi mentre chioda 3 viti

il primo la troverà 3+ e il secondo 4+ ???



La difficoltà di chiodatora e di conseguenza la scarsa qualità del ghiaccio rientra nella difficoltà AMBIENTE (numeri romani), se hai la guida Ghiaccio del Sud, leggiti la prefazione di Arbore sulla scala di difficoltà; a distanza di tempo, ho sperimentato di persona e sul campo che è un riferimento abbastanza equilibrato e corretto, poi Claudio (che non conosco di persona ma per quello che ha fatto e che ho potuto fino ad ora ripetere) é stato il più forte di tutti tra i Ice climber "Sudisti", negli anni 90 ha fatto veramente la storia del ghiaccio Appenninico e sicuramente le sue relazioni sono affidabilissime.
Poi e chiaro che fai delle comparazioni sulla base delle salite e dell'esperienza che hai fatto, più cascate e più salite fai (in ambienti e periodi differenti) e più hai la probabilità di essere preciso nelle tue valutazioni.
Io ho arrampicato per molti anni al Nord, quando ho iniziato ad andare in Appennino circa 7-8 anni fa, mi sono accorto che era tutto un altro mondo, nel bene e nel male, però ho sperimentato e continuo a sperimentare posti sempre diversi.
Un mio amico "Nordista" con cui ho iniziato a fare ghiaccio nel 90 mi dice sempre: con il ghiaccio buono tutti sono capaci di andare! Voglio dire che é la qualità del ghiaccio che fa il ghiacciatore, che deve sapere interpretare, leggere, piantare e proteggere nel modo giusto e quando serve; è tutta un'altra concezione rispetto allo spit e alla roccia.
P.S. mi fa piacere che non hai frainteso il senso di quanto ho scritto a proposito di Chiari di Luna, prova ora a rivedere la tua opinione alla luce di quanto sopra e dopo aver fatto altre salite.
Ciao. :wink:
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Messaggioda fab » mar feb 21, 2006 16:18 pm

bastardi!!! volete risponde??
:evil: :evil: :evil: :evil: :evil:


le protezioni fanno grado o no!?

secondo me dipende dal tipo di protezione... :roll:
Cioè, se usi quelle di tipo tradizionali, allora si, ma devi sempre stare attento a come le usi...
Se invece le protezioni le usa Lei, allora la situazione cambia e il grado potrebbe, e dico potrebbe aumentare in base alla tua capacità di prevenire! :roll:




Insomma spero di essere stato chiaro, se vuoi ulteriori suggerimenti basta chiedere! :twisted:
Sotto l'8c so tutti sentieri...

...sob...!
...sigh...!
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Re: gradi cascate... seriamente... :)

Messaggioda Buzz » mar feb 21, 2006 16:24 pm

ROBICE ha scritto:
Buzz ha scritto:http://ari.rdx.net/abc/info/grade_ice.htm

è la prima volta che leggo di un grado 8:

"Hardest pure ice climbing ever done. There are very few (if any) grade 8 climbs. Extremely difficult climbing on very bad ice with lousy protection. Very steep seracs may well be physically hard enough to be grade eight, but unlike other grade 8 ice climbs, they often take good screws."

::::::::::::::::::::::::::::


mi chiedevo,

svincolando la cosa da situazioni personali, ma per capire,
visto che qui sul forum scrive gente che di ghiaccio ha veramente molta esperienza

la qualità del ghiaccio, nella misura in cui rende difficile proteggere, fa grado?

non parlo di grado ambientale, parlo di grado tecnico.


....

perchè così intravedo il paradosso, che: quanto più sei forte e quindi ha meno necessità di proteggere su quella difficoltà e tanto più diminuisce la percezione della difficoltà

(ovvio: meno ti fermi a mettere chiodi e meno fatichi... meno fatichi e più le braccine danno sicurezza...)

è forse da questo paradosso, che scaturiscono tante discussioni sui gradi delle cascate?

è ridicolo!

se sono molto forte e su un ipotetico 4 di riferimento di 20 metri salgo senza mettere nulla allora avrò una percezione dell'impegno minore di uno meno forte che su quei 20 metri dovrà tenersi mentre chioda 3 viti

il primo la troverà 3+ e il secondo 4+ ???



La difficoltà di chiodatora e di conseguenza la scarsa qualità del ghiaccio rientra nella difficoltà AMBIENTE (numeri romani), se hai la guida Ghiaccio del Sud, leggiti la prefazione di Arbore sulla scala di difficoltà; a distanza di tempo, ho sperimentato di persona e sul campo che è un riferimento abbastanza equilibrato e corretto, poi Claudio (che non conosco di persona ma per quello che ha fatto e che ho potuto fino ad ora ripetere) é stato il più forte di tutti tra i Ice climber "Sudisti", negli anni 90 ha fatto veramente la storia del ghiaccio Appenninico e sicuramente le sue relazioni sono affidabilissime.
Poi e chiaro che fai delle comparazioni sulla base delle salite e dell'esperienza che hai fatto, più cascate e più salite fai (in ambienti e periodi differenti) e più hai la probabilità di essere preciso nelle tue valutazioni.
Io ho arrampicato per molti anni al Nord, quando ho iniziato ad andare in Appennino circa 7-8 anni fa, mi sono accorto che era tutto un altro mondo, nel bene e nel male, però ho sperimentato e continuo a sperimentare posti sempre diversi.
Un mio amico "Nordista" con cui ho iniziato a fare ghiaccio nel 90 mi dice sempre: con il ghiaccio buono tutti sono capaci di andare! Voglio dire che é la qualità del ghiaccio che fa il ghiacciatore, che deve sapere interpretare, leggere, piantare e proteggere nel modo giusto e quando serve; è tutta un'altra concezione rispetto allo spit e alla roccia.
P.S. mi fa piacere che non hai frainteso il senso di quanto ho scritto a proposito di Chiari di Luna, prova ora a rivedere la tua opinione alla luce di quanto sopra e dopo aver fatto altre salite.
Ciao. :wink:


quello che dici sopra è molto giusto, tranne un particolare.

Infatti, proprio quella guida "Ghiaccio nel sud", e la prefazione di Arbore avevamo in mano quando abbiamo dato al nostra proposta di valutazione.

Quello che ho capito io, proprio su quella quella guida e leggendo quella prefazione (hai presente la tavola sinnottica?) e tutte le scale di difficoltà riportate online mi confermano questa interpretazione, la qualità del ghiaccio influisce sul grado tecnico e non su quello ambientale.

Sinceramente non capisco.
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Messaggioda Maxxo » mar feb 21, 2006 16:28 pm

A questo punto, a fronte di ciò che dice in particolare Robice e che condivido, bisognerebbe introdurre anche il "grado appenninico", minchia, se possono gli scozzesi non possiamo noi? :?
Dico sul serio 8)
giusto per ingarbugliare ed incitare la discussione :lol: :wink:
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Re: gradi cascate... seriamente... :)

Messaggioda ROBICE » mar feb 21, 2006 16:40 pm

Buzz ha scritto:
ROBICE ha scritto:
Buzz ha scritto:http://ari.rdx.net/abc/info/grade_ice.htm

è la prima volta che leggo di un grado 8:

"Hardest pure ice climbing ever done. There are very few (if any) grade 8 climbs. Extremely difficult climbing on very bad ice with lousy protection. Very steep seracs may well be physically hard enough to be grade eight, but unlike other grade 8 ice climbs, they often take good screws."

::::::::::::::::::::::::::::


mi chiedevo,

svincolando la cosa da situazioni personali, ma per capire,
visto che qui sul forum scrive gente che di ghiaccio ha veramente molta esperienza

la qualità del ghiaccio, nella misura in cui rende difficile proteggere, fa grado?

non parlo di grado ambientale, parlo di grado tecnico.


....

perchè così intravedo il paradosso, che: quanto più sei forte e quindi ha meno necessità di proteggere su quella difficoltà e tanto più diminuisce la percezione della difficoltà

(ovvio: meno ti fermi a mettere chiodi e meno fatichi... meno fatichi e più le braccine danno sicurezza...)

è forse da questo paradosso, che scaturiscono tante discussioni sui gradi delle cascate?

è ridicolo!

se sono molto forte e su un ipotetico 4 di riferimento di 20 metri salgo senza mettere nulla allora avrò una percezione dell'impegno minore di uno meno forte che su quei 20 metri dovrà tenersi mentre chioda 3 viti

il primo la troverà 3+ e il secondo 4+ ???



La difficoltà di chiodatora e di conseguenza la scarsa qualità del ghiaccio rientra nella difficoltà AMBIENTE (numeri romani), se hai la guida Ghiaccio del Sud, leggiti la prefazione di Arbore sulla scala di difficoltà; a distanza di tempo, ho sperimentato di persona e sul campo che è un riferimento abbastanza equilibrato e corretto, poi Claudio (che non conosco di persona ma per quello che ha fatto e che ho potuto fino ad ora ripetere) é stato il più forte di tutti tra i Ice climber "Sudisti", negli anni 90 ha fatto veramente la storia del ghiaccio Appenninico e sicuramente le sue relazioni sono affidabilissime.
Poi e chiaro che fai delle comparazioni sulla base delle salite e dell'esperienza che hai fatto, più cascate e più salite fai (in ambienti e periodi differenti) e più hai la probabilità di essere preciso nelle tue valutazioni.
Io ho arrampicato per molti anni al Nord, quando ho iniziato ad andare in Appennino circa 7-8 anni fa, mi sono accorto che era tutto un altro mondo, nel bene e nel male, però ho sperimentato e continuo a sperimentare posti sempre diversi.
Un mio amico "Nordista" con cui ho iniziato a fare ghiaccio nel 90 mi dice sempre: con il ghiaccio buono tutti sono capaci di andare! Voglio dire che é la qualità del ghiaccio che fa il ghiacciatore, che deve sapere interpretare, leggere, piantare e proteggere nel modo giusto e quando serve; è tutta un'altra concezione rispetto allo spit e alla roccia.
P.S. mi fa piacere che non hai frainteso il senso di quanto ho scritto a proposito di Chiari di Luna, prova ora a rivedere la tua opinione alla luce di quanto sopra e dopo aver fatto altre salite.
Ciao. :wink:


quello che dici sopra è molto giusto, tranne un particolare.

Infatti, proprio quella guida "Ghiaccio nel sud", e la prefazione di Arbore avevamo in mano quando abbiamo dato al nostra proposta di valutazione.

Quello che ho capito io, proprio su quella quella guida e leggendo quella prefazione (hai presente la tavola sinnottica?) e tutte le scale di difficoltà riportate online mi confermano questa interpretazione, la qualità del ghiaccio influisce sul grado tecnico e non su quello ambientale.

Sinceramente non capisco.


Bè forse ho male interpretatato, in ogni modo io ho sempre considerato e sono convinto tutt'ora che la qualità del ghiaccio rientri nella difficoltà AMBIENTE (del resto lo dice la parola stessa); in ogni modo ora ho visto che è stata inserita una terza scala che è quella DANGER (d1..d5) riferita appunto alla qualità del ghiaccio e delle protezioni.
vedi www.gulliver.it/alpe/legenda_ghiaccio.php
Saluto, torno a lavorare!
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Re: gradi cascate... seriamente... :)

Messaggioda Maxxo » mar feb 21, 2006 16:48 pm

ROBICE ha scritto:
Buzz ha scritto:
ROBICE ha scritto:
Buzz ha scritto:http://ari.rdx.net/abc/info/grade_ice.htm

è la prima volta che leggo di un grado 8:

"Hardest pure ice climbing ever done. There are very few (if any) grade 8 climbs. Extremely difficult climbing on very bad ice with lousy protection. Very steep seracs may well be physically hard enough to be grade eight, but unlike other grade 8 ice climbs, they often take good screws."

::::::::::::::::::::::::::::


mi chiedevo,

svincolando la cosa da situazioni personali, ma per capire,
visto che qui sul forum scrive gente che di ghiaccio ha veramente molta esperienza

la qualità del ghiaccio, nella misura in cui rende difficile proteggere, fa grado?

non parlo di grado ambientale, parlo di grado tecnico.


....

perchè così intravedo il paradosso, che: quanto più sei forte e quindi ha meno necessità di proteggere su quella difficoltà e tanto più diminuisce la percezione della difficoltà

(ovvio: meno ti fermi a mettere chiodi e meno fatichi... meno fatichi e più le braccine danno sicurezza...)

è forse da questo paradosso, che scaturiscono tante discussioni sui gradi delle cascate?

è ridicolo!

se sono molto forte e su un ipotetico 4 di riferimento di 20 metri salgo senza mettere nulla allora avrò una percezione dell'impegno minore di uno meno forte che su quei 20 metri dovrà tenersi mentre chioda 3 viti

il primo la troverà 3+ e il secondo 4+ ???



La difficoltà di chiodatora e di conseguenza la scarsa qualità del ghiaccio rientra nella difficoltà AMBIENTE (numeri romani), se hai la guida Ghiaccio del Sud, leggiti la prefazione di Arbore sulla scala di difficoltà; a distanza di tempo, ho sperimentato di persona e sul campo che è un riferimento abbastanza equilibrato e corretto, poi Claudio (che non conosco di persona ma per quello che ha fatto e che ho potuto fino ad ora ripetere) é stato il più forte di tutti tra i Ice climber "Sudisti", negli anni 90 ha fatto veramente la storia del ghiaccio Appenninico e sicuramente le sue relazioni sono affidabilissime.
Poi e chiaro che fai delle comparazioni sulla base delle salite e dell'esperienza che hai fatto, più cascate e più salite fai (in ambienti e periodi differenti) e più hai la probabilità di essere preciso nelle tue valutazioni.
Io ho arrampicato per molti anni al Nord, quando ho iniziato ad andare in Appennino circa 7-8 anni fa, mi sono accorto che era tutto un altro mondo, nel bene e nel male, però ho sperimentato e continuo a sperimentare posti sempre diversi.
Un mio amico "Nordista" con cui ho iniziato a fare ghiaccio nel 90 mi dice sempre: con il ghiaccio buono tutti sono capaci di andare! Voglio dire che é la qualità del ghiaccio che fa il ghiacciatore, che deve sapere interpretare, leggere, piantare e proteggere nel modo giusto e quando serve; è tutta un'altra concezione rispetto allo spit e alla roccia.
P.S. mi fa piacere che non hai frainteso il senso di quanto ho scritto a proposito di Chiari di Luna, prova ora a rivedere la tua opinione alla luce di quanto sopra e dopo aver fatto altre salite.
Ciao. :wink:


quello che dici sopra è molto giusto, tranne un particolare.

Infatti, proprio quella guida "Ghiaccio nel sud", e la prefazione di Arbore avevamo in mano quando abbiamo dato al nostra proposta di valutazione.

Quello che ho capito io, proprio su quella quella guida e leggendo quella prefazione (hai presente la tavola sinnottica?) e tutte le scale di difficoltà riportate online mi confermano questa interpretazione, la qualità del ghiaccio influisce sul grado tecnico e non su quello ambientale.

Sinceramente non capisco.


Bè forse ho male interpretatato, in ogni modo io ho sempre considerato e sono convinto tutt'ora che la qualità del ghiaccio rientri nella difficoltà AMBIENTE (del resto lo dice la parola stessa); in ogni modo ora ho visto che è stata inserita una terza scala che è quella DANGER (d1..d5) riferita appunto alla qualità del ghiaccio e delle protezioni.
vedi www.gulliver.it/alpe/legenda_ghiaccio.php
Saluto, torno a lavorare!

Non m'intressano molto le tabelle ma non credo che la qualità del ghiaccio, che affronti scalando, sia parte dell'ambiente che attraversi per raggiungere il sito dove arrampicherai e i pericoli oggettivi in cui puoi incorrere. Si potrebbe allora evitare di dare 2 tipi di gradi e riassumere tutto in uno, invece si tende a differenziare proprio per i 2 tipi di difficoltà e la qualità del ghiaccio fà sicuramente parte delle difficoltà tecniche ovvero dei numeri arabi, per intenderci.............secondo me.......che son pippa :lol: :wink:
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Re: gradi cascate... seriamente... :)

Messaggioda tclimb_2 » mar feb 21, 2006 16:51 pm

ROBICE ha scritto:Bè forse ho male interpretatato, in ogni modo io ho sempre considerato e sono convinto tutt'ora che la qualità del ghiaccio rientri nella difficoltà AMBIENTE (del resto lo dice la parola stessa); in ogni modo ora ho visto che è stata inserita una terza scala che è quella DANGER (d1..d5) riferita appunto alla qualità del ghiaccio e delle protezioni.
vedi www.gulliver.it/alpe/legenda_ghiaccio.php
Saluto, torno a lavorare!


non riesco comunque a capire la difformita' delle informazioni che ci sono in giro riguardo alle varie difficolta' (ambientale, tecnico, danger),.
e' come se ci fosse uno scollamento, mancano tutte di uniformita' e come si nota dalla lettura del link che ci hai dato, potrebbe sembrare dovuto al periodo in cui sono state stilate le tabelle.
altra cosa che non riesco a capire e' quanto riguarda la qualita' del ghiaccio, in tutte le tabelle che ho letto la danno nella difficolta' tecnica, in quella ambientale non se ne parla mai, su gulliver ne fa una cosa a se.
bho!
In altre parole, tutti gli organi dovrebbero essere ingranditi!
--
...ma allora avrebbe un enorme schwanzstück!
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Messaggioda rocco » mar feb 21, 2006 18:03 pm


Avete notato quali cascate sono indicate come riferimento per il grado 4 :?:
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Messaggioda il berna » mar feb 21, 2006 18:38 pm

rocco ha scritto:

Avete notato quali cascate sono indicate come riferimento per il grado 4 :?:


si se ne era già parlato... e allora??
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Messaggioda New Age » mar feb 21, 2006 19:08 pm

Berna fai poco il furbo 8) .
A parte Shiva che sarà intorno al 5-5+ le altre più o meno come grado sono giuste.
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Messaggioda il berna » mer feb 22, 2006 10:02 am

New Age ha scritto:Berna fai poco il furbo 8) .
A parte Shiva che sarà intorno al 5-5+ le altre più o meno come grado sono giuste.


ho detto qualcosa di diverso???? :twisted: :evil:
Comunque tu come fai a dire che Shiva è 5-5+ o Fontana dei desideri 4 che non le hai mai fatte? 8O :lol: :lol: :twisted: 8)
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Messaggioda New Age » mer feb 22, 2006 10:08 am

Oh bocia cazzone invece di scrivere minchiate, lavora schiavo !!! Sto pome vado dal bocia picio a portare le prese con gialli. Domani scio e dopo domani anche.
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Messaggioda il berna » mer feb 22, 2006 10:10 am

New Age ha scritto:Oh bocia cazzone invece di scrivere minchiate, lavora schiavo !!! Sto pome vado dal bocia picio a portare le prese con gialli. Domani scio e dopo domani anche.


e chi se ne frega!!! qui si parla di gradi!!! se non lo avevi ancora capito.... 8O :roll: :roll: :lol: :P :twisted:
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Messaggioda New Age » mer feb 22, 2006 10:12 am

E tu cosa ne sai di gradi............. :roll: :D
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Messaggioda kelly » mer feb 22, 2006 10:15 am

New Age ha scritto:E tu cosa ne sai di gradi............. :roll: :D



MUUUUH!

.... infatti!

conosce i gradi dal Torrette al Genepy... :lol: :lol:

MUUUUHHHH- ich...ich... MU-CIUK... :oops:
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Messaggioda il berna » mer feb 22, 2006 10:16 am

New Age ha scritto:E tu cosa ne sai di gradi............. :roll: :D


io ho sempre detto che ci sono 3 tipi di gradi...

-Scala per galline................ Le cascate che faccio io
-Quarto grado..................... Le cascate che fanno gli altri
-Sesto grado....................... Le cascate che non fa nessuno

:!: 8) :twisted:
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