Battito cardiaco ... sono fuori? (180bps)

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Battito cardiaco ... sono fuori? (180bps)

Messaggioda daffy » ven mag 12, 2006 11:24 am

Ciao,

sto misurando le pusazioni del mio cure durante le prime uscite in MTB.

Sono mediamente sui 150-160 in pianura senza tirare e sui 178-181 in salita.

In salita con le pulsazioni a 178 non soffro particolarmente. Gambe e fiato sono ok. Se spingo di piu' resto sui 180-182. In un momento di sforzo su un rampone ho visto i 186. Rampone di quelli che quasi non sta giu' la ruota davanti.

Un mio amico, molto piu' allenato, era mediamente 40 battiti piu' basso :?
In una salitina 120 lui 160 io e mentre tornavamo a casa a 30-36km/h in pianura lui era davanti a 120-130 mentre io in scia a 160-165.

Dati dell'ultima uscita:
uscita totale: 1h:42m
tempo battiti da 80/180: 1h:29m
tempo sopra 180: 13m
Calorire: 917kcal
Dislivello: 545mt (solo salita)

Fisicamente sono ok, sono magro, ho un po' di fondo da sci-alpinismo.

Mi date qualche consiglio per abbassare i battiti?

Devis
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Messaggioda Buzz » ven mag 12, 2006 11:55 am

ma perchè vuoi abbassare i battiti ?

quanti anni hai?

i battiti sono come il contagiri su un motore, che vuol dire "abbassare i battiti" ?

se li vuoi abbassare rallenta
oppure se vuoi mantenere lo stesso impegno, allenati di più... alla stessa velocità faticherai di meno a i battiti saranno più bassi

sempre che tu non aumenti la velocità e allora i battiti aumenteranno

il tuo discorso non ha senso
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Messaggioda daffy » ven mag 12, 2006 12:17 pm

Buzz ha scritto:ma perchè vuoi abbassare i battiti ?

quanti anni hai?


Ho 29 anni.

Non e' che voglia abbassare i battiti. E' che un amico mi ha detto che e' pericoloso stare a 180.

Pero' io a 180 non soffro piu' di tanto. E in alcune salite se devo stare sotto i 180 significa non salire :) Sempre che non inventino un rapportone ancora piu' demoltiplicato solo per me.

Quindi secondo quello che mi dici dopo un po' di allenamento farei la stessa salita alla stessa velocita' ma con meno battiti?
Oppure agli stessi battiti ma piu' veloce?


Ma la cosa piu' importante. Andare a 180 per 5-10minuti E' PERICOLOSO?

Grazie
Devis
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Messaggioda Buzz » ven mag 12, 2006 12:38 pm

daffy ha scritto:
Buzz ha scritto:ma perchè vuoi abbassare i battiti ?

quanti anni hai?


Ho 29 anni.

Non e' che voglia abbassare i battiti. E' che un amico mi ha detto che e' pericoloso stare a 180.

Pero' io a 180 non soffro piu' di tanto. E in alcune salite se devo stare sotto i 180 significa non salire :) Sempre che non inventino un rapportone ancora piu' demoltiplicato solo per me.

Quindi secondo quello che mi dici dopo un po' di allenamento farei la stessa salita alla stessa velocita' ma con meno battiti?
Oppure agli stessi battiti ma piu' veloce?


Ma la cosa piu' importante. Andare a 180 per 5-10minuti E' PERICOLOSO?

Grazie
Devis



un maratoneta allenato ha la soglia aerobica intorno ai 180 battiti
il che vuol dire che ci corre una maratona

senza essere uno sportivo professionista quando correvo, la mia soglia era a 168 bpm ma sui finali raggiungevo i 210

tutto ciò in un periodo della mia vita in cui la frequenza massima teorica avrebbe dovuto essere 180
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Messaggioda sushi » ven mag 12, 2006 15:35 pm

Julien Absalon ha vinto la medaglia d'oro alla cross country olimpica con una MEDIA di 182 bpm; sei così convinto che sia meglio avere una frequenza bassa? La frequenza che si abbassa con l'allenamento è la frequenza a riposo e, cosa ancora più importante, l'allenamento migliora l'indice di recupero (in quanto tempo il cuore scende a livello normale dopo uno sforzo). La frequenza massima è la tua fisiologica punto e basta; eventualmente vedi di migliorare il lavoro alla frequenza di soglia
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Messaggioda brixia11 » ven mag 12, 2006 16:06 pm

Ti dico quel che so, e che mi hanno detto:

- Anche se non fai gare fatti un ECG sotto sforzo una volta l?anno o, meglio ancora, un certificato di idoneità agonistica. Verissimo che tale prova NON ?vede? tutto ma meglio di niente.
- Metodo empirico  qualcuno usa ancora la vecchia regola dei maratoneti del passato: (220-età)-x% (ove x è il tuo grado di allenamento). Esempio nel tuo caso 220-29= 191-10%= 172 battiti/secondo. Bene, quel 172 dovrebbe essere la tua soglia di confine fra regime aerobico ed anaerobico. Nelle prestazioni di resistenza non lo si dovrebbe mai superare salvo brevi (o brevissimi tratti) e anzi si dovrebbe stare sempre un bel po? sotto come andatura da crociera. Determinare quell?x per cento però è molto aleatorio e dipende da troppi fattori.
- La frequenza cardiaca è la cosa più soggettiva e personale che ci sia. Non ci possono essere regole. E? vero che spesso ciclisti e maratoneti ce l?hanno molto bassa (si narra di Induraìn con 38 battiti a riposo?.). A volte è collegata alla pressione arteriosa a volte no.
- Recuperi: verissimo che chi è allenato abbassa la frequenza perché il cuore stesso cresce di volume e di prestazioni. Però c?è chi ?recupera? prestissimo e chi più lento, a parità di allenamento.
- Quota: in genere salendo di quota la frequenza aumenta ma chi è assuefatto alla quota ne risente meno ed anche qui è estremamente soggettivo.
- Attento alla dieta: sale ad alimenti salati (oltre alla liquirizia) aumentano la frequenza.
- La respirazione che effettuiamo influenza la frequenza: noi occidentali (salvo chi fa pranayama yoga) respiriamo molto male ed inconsapevolemente.


Insomma sono mille e mille i fattori.

ciao,
C.


sushi ha scritto:Julien Absalon ha vinto la medaglia d'oro alla cross country olimpica con una MEDIA di 182 bpm; sei così convinto che sia meglio avere una frequenza bassa? La frequenza che si abbassa con l'allenamento è la frequenza a riposo e, cosa ancora più importante, l'allenamento migliora l'indice di recupero (in quanto tempo il cuore scende a livello normale dopo uno sforzo). La frequenza massima è la tua fisiologica punto e basta; eventualmente vedi di migliorare il lavoro alla frequenza di soglia
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Messaggioda sushi » ven mag 12, 2006 17:16 pm

brixia11 ha scritto:Ti dico quel che so, e che mi hanno detto:

- Anche se non fai gare fatti un ECG sotto sforzo una volta l?anno o, meglio ancora, un certificato di idoneità agonistica. Verissimo che tale prova NON ?vede? tutto ma meglio di niente.
- Metodo empirico  qualcuno usa ancora la vecchia regola dei maratoneti del passato: (220-età)-x% (ove x è il tuo grado di allenamento). Esempio nel tuo caso 220-29= 191-10%= 172 battiti/secondo. Bene, quel 172 dovrebbe essere la tua soglia di confine fra regime aerobico ed anaerobico. Nelle prestazioni di resistenza non lo si dovrebbe mai superare salvo brevi (o brevissimi tratti) e anzi si dovrebbe stare sempre un bel po? sotto come andatura da crociera. Determinare quell?x per cento però è molto aleatorio e dipende da troppi fattori.
- La frequenza cardiaca è la cosa più soggettiva e personale che ci sia. Non ci possono essere regole. E? vero che spesso ciclisti e maratoneti ce l?hanno molto bassa (si narra di Induraìn con 38 battiti a riposo?.). A volte è collegata alla pressione arteriosa a volte no.
- Recuperi: verissimo che chi è allenato abbassa la frequenza perché il cuore stesso cresce di volume e di prestazioni. Però c?è chi ?recupera? prestissimo e chi più lento, a parità di allenamento.
- Quota: in genere salendo di quota la frequenza aumenta ma chi è assuefatto alla quota ne risente meno ed anche qui è estremamente soggettivo.
- Attento alla dieta: sale ad alimenti salati (oltre alla liquirizia) aumentano la frequenza.
- La respirazione che effettuiamo influenza la frequenza: noi occidentali (salvo chi fa pranayama yoga) respiriamo molto male ed inconsapevolemente.


Insomma sono mille e mille i fattori.

ciao,
C.


sushi ha scritto:Julien Absalon ha vinto la medaglia d'oro alla cross country olimpica con una MEDIA di 182 bpm; sei così convinto che sia meglio avere una frequenza bassa? La frequenza che si abbassa con l'allenamento è la frequenza a riposo e, cosa ancora più importante, l'allenamento migliora l'indice di recupero (in quanto tempo il cuore scende a livello normale dopo uno sforzo). La frequenza massima è la tua fisiologica punto e basta; eventualmente vedi di migliorare il lavoro alla frequenza di soglia


Io la visita di idoneità agonistica l'ho fatta e ti effettuano un cardiogramma dopo sforzo (non sotto sforzo che eventualmente viene richiesto come indagine supplettiva in caso di anomalie); la visita è mirata a calcolare l'indice di recupero immediato (IRI) basato su un valore di frequenza massima calcolato con la formula 220-età. Poi in giro puoi trovare varie formule che aggiustano in più o in meno il valore ma per quanto ne so io gli unici 2 modi utilizzati, anche dai centri di medicina dello sport, per calcolare la frequenza massima sono il Test da sforzo massimale (metodo diretto) e la formula 220-età (metodo empirico). L'IRI, a differenza della frequenza massima, è un valore attendibile dello stato di allenamento ed è vincolante per l'ottenimento dell'abilitazione all'attività agonistica. Non è insolito trovare nei ciclisti frequenze a riposo inferiori a 40 (ci sono casi anche di 34 bpm) ma sotto sforzo il cuore di questi atleti sale molto alto
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Messaggioda daffy » ven mag 12, 2006 18:05 pm

OK. Grazie per le rispote.

Ora ho capito qualcosina di piu'. Magari cerchero' di allenarmi stando distante dai 180 il piu' possibile.
Magari con salite piu' lunghe e tranquille che corte e pendenti.

Una sera provo anche a fare qualche km a piedi per vedere le differenze rispetto alla mtb.

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Messaggioda kostvtec » sab mag 13, 2006 14:20 pm

Secondo me, per chi vuole allenarsi seriamente, bisogna raggiungere e superare i prori limiti. Se non hai alcun problema di circolazione/cardiaco, puoi andare anche a 200battiti, tanto vedrai che una volta raggiunta la frequenza massima, sei in soglia anaerobica, e riuscirai a tenere tale frequenza solo 2-3min al max e dopo per forza delle cose dovrai rallentare!
Persone molto allenate e in forma riescono a tenere frequenze alte per molto tempo (un mio amico si è piazzato in una gara cross country nei primi 50, con una media di 180pulsazioni).
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Messaggioda Malnat » lun mag 15, 2006 11:59 am

Ieri guardando il giro facevano vedere la frequenza cardiaca si Perez, scalatore messicano, lui ha una sogli amassima di 205 battiti e lavorava sotto sforzo più o meno sui 190...

Quindi non vuol dire niente il fatto di abbassare i battiti l'importante è capire quale sia la soglia anaerobica per allenarsi in modo corretto...
E' dura la montagna!
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Messaggioda robmonti » mar mag 23, 2006 22:41 pm

daffy ha scritto:OK. Grazie per le rispote.

Ora ho capito qualcosina di piu'. Magari cerchero' di allenarmi stando distante dai 180 il piu' possibile.
Magari con salite piu' lunghe e tranquille che corte e pendenti.

Una sera provo anche a fare qualche km a piedi per vedere le differenze rispetto alla mtb.

Devis


Premessa la necessità di una visita di idoneità cardiologica per stabilire un allenamento bisogna aver chiari gli obiettivi:

- per l'agonismo è indispensabile stabilire quale sia la soglia anaerobica e dopo un adeguata preparazione di fondo bisogna spingersi anche oltre soglia per abituarsi a convivere con il lattato

- per un buon cicloturismo è diverso e vanno meglio lunghi percorsi all'80% della frequenza massima per abituarsi a lunghe gite, lunghe salite (per stabilire la frequenza massima si puo' fare cosi': anche su asfalto salita 1-2 km, 7% circa di pendenza, a buona andatura poi ultimi 3-400 metri a tutta : quella rilevata alla fine è la massima o ci sei molto vicino;
il 90% di questa frequenza massima (empiricamente) è la frequenza di soglia anaerobica

Le frequenze di soglia fra bici, corsa e nuoto possono essere anche un po' diverse .

Ciao
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Messaggioda mike35 » mer mag 24, 2006 11:28 am

Il calcolo del battito cardiaco massimo con la formula 220 - l'età è mooolto approssimativo, è troppo soggettivo questo dato... per mè sarebbe fuori di 15 battiti circa e anche per te Daffy.
Se non soffri neanche a 178 battiti, vuol dire che la soglia anaerobica è ancora superiore, potrebbe essere sui 180/182 o anche qualcosina in più. Di solito la frequenza di soglia anaerobica, la si riconosce quando si fà fatica a parlare!

Se il tuo amico ha una frequenza inferiore, o è più allenato e quindi alla stessa velocità ha uno sforzo minore, oppure la sua frequenza è fisiologicamente più bassa. Se alla stessa velocità tu sei a "manetta" a 180 battiti e lui a 160, non vuol dire che lui fà meno fatica di te...

Non farti problemi ad andare fuori soglia, sopra i 180/183 battiti, tanto quella frequenza non la terrai per molto di sicuro...non esagerare comunque!!!

Come dicevano sopra, con l'allenamento non si alza la soglia massima o la soglia anaerobica, ma si abbassa la minima. Casomai ci si abitua a sopportare meglio le frequenze alte!

Non sò se mi sono capito ;)

P.S. Una visita da un medico sportivo serio è sempre consigliata, che si faccia o meno agonismo!
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Messaggioda Garmin » mer giu 21, 2006 17:20 pm

Io ho corso parecchi anni con la MTB e quindi di queste cose ne ho masticate un po'.
Sicuramente non ti devi preoccupare del valore massimo dei battiti e meno che tu non abbia problemi al cuore.
Il valore massimo e' fisiologico e quindi si modifica molto lentamente soprattutto con l'eta'.
Puoi pero' riuscire a sfruttare meglio il tuo range di battiti, questo e' molto importante.
Specialmente se sei giovane puo' succedere che tu abbia la soglia (areobica-anaerobica) a 180 battiti e che pero' con uno scatto a riposo (con riscaldamento ovviamente) tu possa arrivare a 210.
Questo significa che hai 30 bpm di margine su cui lavorare.
Potresti riuscire a portare la tua soglia a 190bpm con soli 20 bpm di range.
Questa e' gia' una buona situazione.
Fai qualche prova:

Misura della soglia->

ti metti in pianura senza vento (condizioni ottimali) ed inizi a pedalare sui 20 kmh orari 20 minuti (riscaldamento) poi inizi progressivamente ad aumentare 2kmh ogni due minuti finche' arrivi circa a 170bpm (sarai a circa 35-36kmh o di piu') , a questo punto inizi ad aumentare piu' lentamente 1kmh ogni due minuti finche' vedrai ad un certo punto che riuscirai ad aumentare 2-3 kmh la velocita' senza che il battito cardiaco aumenti, quella e' la tua soglia (sentirai anche la necessita' di iniziare a respirare con la bocca, ma non affannosamente altrimenti sei gia' oltre). Continua finche' riesci sempre ad aumentare il ritmo magari un po' piu' velocemente dopo che hai passato questo punto.
Quando hai passato di circa 10bpm questo punto fai un bello scatto di 2-3 minuti e misura i battitti massimi.
Poi relax e defaticamento.

Misura battiti massimi->

Bello riposato (almeno una settimana con allenamenti blandi) fai una mezz'ora di riscaldamento progressivo, fino ad arrivare ad una decina di battiti dalla soglia, ti fai 5 minuti di defaticamento e ti scegli una bella salita ripida.
Finiti i 5 minuti fai un bello scatto sulla salita (in piedi sui pedali) finche' non ti sembra di aver dato veramente tutto, come se dovessi vincere una volata.
Butti un'occhio al cardio e vedi i battiti massimi.
Dovresti misurare 5-10 bpm di piu' che nel primo test.

Ciao
Garmin
 
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Messaggioda daffy » ven giu 23, 2006 19:15 pm

Garmin ha scritto:Io ho corso parecchi anni con la MTB e quindi di queste cose ne ho masticate un po'.


Grazie Garmin, provero' a fare il test e poi posto i risultati.

(mannaggia ho forato la gomma dietro!!!! :evil: )
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Messaggioda Silvan » dom giu 25, 2006 12:38 pm

La "fatica" del cuore non dipende solo dalla frequenza massima, ma anche da quanto pompa. Ed ognuno di noi è diverso, è come il tipo di rapporto usato in salita: c'è chi usa rapporti duri spingendo con più forza (=battiti bassi con maggiore gittata) e chi usa rapporti agili con una maggiore frequenenza di pedalata e meno forza (=battiti alti con minor gittata) che non vuol dire maggior fatica!!!! Dipende dal tipo di muscolatura che uno ha.

Il fatto di spingersi fino alla propria frequenza cardiaca massima, non troverai nessun medico che te lo consiglia, ma se il cuore è sano non è rischioso. Come ogni altro muscolo, quando è troppo sotto sforzo produce acido lattico, si affatica e rallenta naturalmente (oltre al fatto che contemporanente tutti gli altri muscoli stanno lavorando in carenza di ossigeno, sicchè non vai molto lontano...).
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