Mauro e Matteo Corona a Treviso il 6 Ottobre 2012

Messaggioda cinetica » mer ott 03, 2012 15:11 pm

sulle recensioni non mi riferivo direttamente a te.

quello dei Corona non mi sembra un caso di nepotismo tanto da scandalizzarsi, che non è affatto detto che sto pupillo faccia tanta strada, mica è stato assunto al ministero col posto fisso.... :roll:
"Forse essere vivi è proprio questo:andare alla ricerca degli istanti che muoiono". Muriel Barbery dall'Eleganza del Riccio
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Messaggioda Ziggomatic » mer ott 03, 2012 15:32 pm

nuvolarossa ha scritto: Ripeto quello che ho detto al simpatico fan di Ahmadinejad, il problema non è il libro del figlio di Corona, e nemmeno il figlio di Corona.


All'affabile amico dei Sioux faccio nuovamente rilevare che nel mio post non ho in alcun modo contestato la sua arguta e condivisibile riflessione circa il nepotismo in Italia attraverso i secoli: semplicemente trovavo un po' eccessiva l'ipotesi della pubblicazione sotto pseudonimo postulata da Il Profeta.

E in conclusione, a mia volta lo invito a riflettere sul suo stesso prezioso insegnamento.

nuvolarossa ha scritto:Basta leggere i post senza aggiungere la propria interpretazione.
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Messaggioda nuvolarossa » mer ott 03, 2012 15:39 pm

cinetica ha scritto:sulle recensioni non mi riferivo direttamente a te.

quello dei Corona non mi sembra un caso di nepotismo tanto da scandalizzarsi, che non è affatto detto che sto pupillo faccia tanta strada, mica è stato assunto al ministero col posto fisso.... :roll:


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Messaggioda Falco5x » mer ott 03, 2012 19:23 pm

cinetica ha scritto:sulle recensioni non mi riferivo direttamente a te.

quello dei Corona non mi sembra un caso di nepotismo tanto da scandalizzarsi, che non è affatto detto che sto pupillo faccia tanta strada, mica è stato assunto al ministero col posto fisso.... :roll:

Capisco che ti diano fastidio i luoghi comuni e capisco anche che le tue prese di posizione siano pilotate da questo fastidio, un fastidio che pure io in genere provo per le ovvietà.
Però facciamo due conti.
Se il Coroncina è appoggiato dal nome del padre, intanto pubblicherà alla Mondadori e non alla "Toni Baù Editore". Il che significa che come niente venderà 100.000 copie perché la gente compra quello che ha nome, e Corona non è conosciuto solo nella misera cerchia degli alpinisti, bensì sta ben saldo nel grande circuito dell'editoria di massa.
Se il libro costa 20 Euro, al Coroncina va qualcosa come il 7,5%, ovvero 1,5 Euro a copia. Che moltiplicati per 100.000 fanno 150.000 Euro. Toglendo le tasse, un buon 100.000 euro in tasca gli rimangono per compensare il suo disturbo. E questo solo grazie al nome e alla sponsorizzazione paterna. Non piacerebbe anche a te incassare così facilmente? eppure a scrivere potresti essere altrettanto bravo di lui, però magari ti chiami proprio Baù e non Corona, quindi... questo facile guadagno te lo scordi.
Tutto qua.

Ciò non toglie che il libro magari me lo compro e lo leggo perché mi incuriosisce scoprire con quali turbe psichiche sia cresciuto il virgulto dell'uomo dei boschi, il quale dice sempre di essere stato un ottimo padre. Il mio euro e mezzo glielo do volentieri per scoprirlo.
(l'ho conosciuto di striscio e a prima vista pare un tipo simpatico, tutto diverso dal padre e non lunatico come lui)
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Messaggioda Sbob » mer ott 03, 2012 23:21 pm

Ziggomatic ha scritto:Non ho capito.
Visto che ti chiami Corona Matteo e sei figlio di Corona Mauro, certo lo scrittore non lo puoi fare e se lo fai devi pubblicare con pseudonimo Spalmafico Giuseppe presso casa editrice sconosciuta.

Mi pare si stia un po' esagerando...

Come quelle che dicevano "sono laureata, solo perché sono bella non posso fare il ministro"?
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » gio ott 04, 2012 0:01 am

Falco5x ha scritto:
cinetica ha scritto:sulle recensioni non mi riferivo direttamente a te.

quello dei Corona non mi sembra un caso di nepotismo tanto da scandalizzarsi, che non è affatto detto che sto pupillo faccia tanta strada, mica è stato assunto al ministero col posto fisso.... :roll:

Capisco che ti diano fastidio i luoghi comuni e capisco anche che le tue prese di posizione siano pilotate da questo fastidio, un fastidio che pure io in genere provo per le ovvietà.
Però facciamo due conti.
Se il Coroncina è appoggiato dal nome del padre, intanto pubblicherà alla Mondadori e non alla "Toni Baù Editore". Il che significa che come niente venderà 100.000 copie perché la gente compra quello che ha nome, e Corona non è conosciuto solo nella misera cerchia degli alpinisti, bensì sta ben saldo nel grande circuito dell'editoria di massa.
Se il libro costa 20 Euro, al Coroncina va qualcosa come il 7,5%, ovvero 1,5 Euro a copia. Che moltiplicati per 100.000 fanno 150.000 Euro. Toglendo le tasse, un buon 100.000 euro in tasca gli rimangono per compensare il suo disturbo. E questo solo grazie al nome e alla sponsorizzazione paterna. Non piacerebbe anche a te incassare così facilmente? eppure a scrivere potresti essere altrettanto bravo di lui, però magari ti chiami proprio Baù e non Corona, quindi... questo facile guadagno te lo scordi.
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Ciò non toglie che il libro magari me lo compro e lo leggo perché mi incuriosisce scoprire con quali turbe psichiche sia cresciuto il virgulto dell'uomo dei boschi, il quale dice sempre di essere stato un ottimo padre. Il mio euro e mezzo glielo do volentieri per scoprirlo.
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falco guarda sti centomila, se il ragazzo non ha stoffa non lo satmpano più, fa conto che li abbia guadagnati suo padre (di cui personalmente ho letto solo il primo libro e uno di favole con cd che hanno regalato ai miei figli qualche anno fa...)...
lui comunque la si giri o lo si giudichi la strada se l'è fatta da solo... :wink:

che poi io vorrei fare il contadino ma i campi ce li ha chi è figlio di contadini...alla perugina i padri rinunciano a mezzo orario in favore dei figli...

mio papà faceva il muratore mi ha portato in cantiere fin dall'adolescenza giusto giusto per capire che era una gran fatica e che studiare era bello... :twisted:
io non so cosa farà mio figlio...ma se volesse fare il mio lavoro mi curero di mandarlo via, giusto per esser puro... :roll:
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Messaggioda Falco5x » gio ott 04, 2012 7:40 am

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
Falco5x ha scritto:
cinetica ha scritto:sulle recensioni non mi riferivo direttamente a te.

quello dei Corona non mi sembra un caso di nepotismo tanto da scandalizzarsi, che non è affatto detto che sto pupillo faccia tanta strada, mica è stato assunto al ministero col posto fisso.... :roll:

Capisco che ti diano fastidio i luoghi comuni e capisco anche che le tue prese di posizione siano pilotate da questo fastidio, un fastidio che pure io in genere provo per le ovvietà.
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Tutto qua.

Ciò non toglie che il libro magari me lo compro e lo leggo perché mi incuriosisce scoprire con quali turbe psichiche sia cresciuto il virgulto dell'uomo dei boschi, il quale dice sempre di essere stato un ottimo padre. Il mio euro e mezzo glielo do volentieri per scoprirlo.
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falco guarda sti centomila, se il ragazzo non ha stoffa non lo satmpano più, fa conto che li abbia guadagnati suo padre (di cui personalmente ho letto solo il primo libro e uno di favole con cd che hanno regalato ai miei figli qualche anno fa...)...
lui comunque la si giri o lo si giudichi la strada se l'è fatta da solo... :wink:

che poi io vorrei fare il contadino ma i campi ce li ha chi è figlio di contadini...alla perugina i padri rinunciano a mezzo orario in favore dei figli...

mio papà faceva il muratore mi ha portato in cantiere fin dall'adolescenza giusto giusto per capire che era una gran fatica e che studiare era bello... :twisted:
io non so cosa farà mio figlio...ma se volesse fare il mio lavoro mi curero di mandarlo via, giusto per esser puro... :roll:

Mi pare che ci sia qualche differenza tra quella sorta di eredità che un padre lascia al figlio in termini di mestiere o di azienda di famiglia e questo caso. Nel primo caso è naturale che succeda, è sempre successo e va bene così, perché comunque il figlio si guadagnerà da vivere con il proprio sudore anche se parte facilitato. Ma in questo caso c'è una sproporzione tra il sudore e il guadagno, e questa sproporzione è causata proprio dalla raccomandazione del padre presso la casa editrice. Infatti qui c'è poca attinenza tra guadagno e lavoro o capacità personale, perché le opere dell'arte colgono frutti che si sviluppano su un terreno fortemente influenzato dalla pubblicità del nome, che prescinde in gran parte dalla capacità e dalla fatica individuale. Insomma è ben diverso dal caso di un figlio che riceve in eredità un campo di alberi da frutto, nel quale dovrà spaccarsi un po' la schiena per cogliere il proprio guadagno.

Non so se hai mai provato a pubblicare qualcosa; io sì. Anche se tu mandi le cose più belle e più ben scritte del mondo le case editrici non ti filano per niente, ti mandano delle lettere standard di risposta nelle quali ti dicono che ti ringraziano per la preferenza loro concessa ma al momento il tuo libro non rientra nei loro piani editoriali. Insomma cozzi solo contro muri di gomma e nessuno considera mai i contenuti perché nemmeno li legge. Se invece scrive qualcosa Valeria Marini sta' sicuro che la pubblicano anche se è una cagata. Io sono riuscito a pubblicare solo perché mi sono rivolto a un puro, un editore che non diventerà mai ricco perché.... forse ha sbagliato mestiere (non dirglielo eh! :D ). Così come non diventerò ricco io con mille copie si e no vendute in tutto.

Il Corona padre quando ha iniziato a pubblicare era già abbastanza noto come scultore e come alpinista, dove si è indubbiamente fatto da sè e ha la mia ammirazione. Poi però ha dovuto anche vendersi come personaggio pittoresco presso il grande pubblico, e anche qui ha avuto la mia parziale ammirazione. Insomma ha colto frutti che ha piantato lui stesso con tempo e fatica. Adesso se il figlio parte alla grande in questo modo è indubbiamente equiparabile a un raccomandato, secondo me. Naturalmente il talento poi un po' serve per continuare, ma non credo che lui scriva meglio di me, con tutto il rispetto. Così come ce ne sono altre migliaia, se non milioni, di scrittori decorosi che non hanno mai sfondato e mai sfonderanno. Ti pare giusto? io ho qualche dubbio.
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » gio ott 04, 2012 9:03 am

guarda falco che capisco il tuo discorso...

però è una (brutta) questione di mercato...

mentre chi si fa raccomandare nell'amministrazione pubblica è un delinquente :evil:

chi pubblica il corona baby o la marini lo fa convinto di vendere di più...sta al "consumatore" premiare o punire...
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Messaggioda Ziggomatic » gio ott 04, 2012 10:21 am

Sbob ha scritto:
Ziggomatic ha scritto:Non ho capito.
Visto che ti chiami Corona Matteo e sei figlio di Corona Mauro, certo lo scrittore non lo puoi fare e se lo fai devi pubblicare con pseudonimo Spalmafico Giuseppe presso casa editrice sconosciuta.

Mi pare si stia un po' esagerando...

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Messaggioda Falco5x » gio ott 04, 2012 10:25 am

sergio-ex63-ora36 ha scritto:guarda falco che capisco il tuo discorso...

però è una (brutta) questione di mercato...

mentre chi si fa raccomandare nell'amministrazione pubblica è un delinquente :evil:

chi pubblica il corona baby o la marini lo fa convinto di vendere di più...sta al "consumatore" premiare o punire...

Sì, sono perfettamente d'accordo con te.
La stortura sta a monte, infatti, perché nelle questioni artistiche, e la scrittura lo è, dovrebbe venire selezionato chi è in grado di comunicare contenuti, oppure emozioni, meglio di altri e nella forma migliore possibile. Certe case editrici di massa, invece, anziché puntare sul talendo dell'autore puntano sulla sua notorietà ottenuta magari in campi che non c'entrano nulla con la scrittura, puntano dunque solo sull'audience, ovvero danno al pubblico quello che si aspettano che il pubblico voglia, e quindi il livello culturale generale si abbassa e sarà sempre peggio. Si ripropone insomma pari pari lo stesso fenomeno che avviene nella TV commerciale.
Certo che se io avessi avuto un padre famoso probabilmente avrei fatto la stessa cosa che fa oggi il figlio di Corona; non c'è immoralità individuale in questo, c'è solo una immoralità collettiva indotta dalle regole del solito mercato, e la tristezza di vedere premiato non il talento ma altre qualità. Ovviamente una inezia se paragonata all'Immoralità maiuscola che ultimamente emerge dal mondo della politica e della pubblica amministrazione.

Ad ogni modo spero che il Coroncina si meriti davvero a posteriori quel successo che certamente riceverà in anticipo, perché mi sta simpatico.
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Messaggioda paolocar88 » gio ott 04, 2012 10:48 am

falco secondo me hai colto perfettamente il punto.

stessa discussione fatta con la morosa (aspirante artista), nel suo ambito (arte).

ormai i venditori (nel suo caso le gallerie) cercano solo ciò che si può *vendere facilmente*, ciò che può *stare sul mercato*. fin qui nulla di strano.. è del tutto logico che un venditore cerchi di vendere la merce più vendibile.. il problema sta proprio nel mercato (ovvero la gente che compra) dove regna ignoranza assoluta! allora si comprano opere d'arte che di contenuto hanno poco e non sono nemmeno *belle* ma solo appariscenti o d'impatto. e si innesca un circolo vizioso perchè ovviamente i venditori riproporranno le stesse cose che hanno venduto e buonanotte alla qualità..

il problema quindi sta sempre in chi compra. l'euro e 50 cent dati al *figlio di* o al fabio volo di turno innescheranno il corto circuito che terrà giù dagli scaffali libri magari di maggior valore.

poi oh magari corona jr. scrive da dio (ma sarebbe l'eccezione che conferma la regola).
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Messaggioda cinetica » gio ott 04, 2012 14:26 pm

in altre parole è tutta colpa di chi compra i libri, o meglio del compratore "medio" di libri che più che altro cerca l'appendice della Gazzetta sportiva o di Novella 2000, e quindi va comprare i libri di Totti all'autogrill.
Leggiamoci le lunghe (se pur interessanti) menate radical chic di Baricco sulle invasioni dei Barbari, e il nostalgico rimpianti di quando chi comprava i libri erano solo quattro gatti che, oltre la puzza sotto il naso, un po' di cultura ce l'avevano, che già saper leggere era un privilegio di pochi.
Eppure nel campo dell'arte è sempre stata vita dura, pure cento o duecento anni fa scrittori geniali facevano la fame e si vedevano rispediti indietro autentici capolavori.
Io sicuramente non credo comprerò il libro di Coroncina, non ho tempo da perdere con letture inutili: a questo mondo preferisco aspettare e cogliere solo quello che negli anni non affonda nell'inutile mare di melma che ci sommerge costantemente. Peccato solo che in questo mare di m. si vadano a perdere anche gioielli preziosi. :(
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Messaggioda Falco5x » gio ott 04, 2012 15:17 pm

cinetica ha scritto:preferisco aspettare e cogliere solo quello che negli anni non affonda nell'inutile mare di melma che ci sommerge costantemente. Peccato solo che in questo mare di m. si vadano a perdere anche gioielli preziosi. :(

Peccato che per sapere cosa sia davvero eterno di ciò che viene scritto oggi dovrai aspettare almeno 100 anni, e non so se avrai così tanto tempo a disposizione :D .
Io non ho obiettivi così alti, leggo quello che mi incuriosisce.

Se poi si volesse davvero stilare una lista di criteri oggettivi per valutare la qualità di un autore o di un'opera... beh qua entreremmo in un dibattito eterno e irrisolto. Siamo proprio certi che la longevità sia un criterio assoluto? Io non credo nel valore assoluto delle opere, credo piuttosto nelle affinità tra opera e lettore, dunque il valore di un'opera è relativo, e assume una parvenza di universalità quando l'opera tratta di valori universali e quindi si rivela affine a un gran numero di lettori. Questo per quanto riguarda l'abilità nel comunicare contenuti. Riguardo alla forma poi la cosa è ancora più soggettiva. E qui mi fermo perché quanto ho appena detto è un criterio a sua volta del tutto soggettivo che vale per me, qualcuno potrebbe pensarla in modo completamente diverso.
Ad ogni modo mi è capitato di addormentarmi per noia su pagine illustri e di restare sveglio una notte su pagine poco note. Può essere anche questo un criterio. Soggettivo, però.
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Messaggioda Sbob » gio ott 04, 2012 17:16 pm

Ziggomatic ha scritto:
Sbob ha scritto:
Ziggomatic ha scritto:Non ho capito.
Visto che ti chiami Corona Matteo e sei figlio di Corona Mauro, certo lo scrittore non lo puoi fare e se lo fai devi pubblicare con pseudonimo Spalmafico Giuseppe presso casa editrice sconosciuta.
Mi pare si stia un po' esagerando...

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Nel senso che e' semplicemente ovvio che ha scritto quel libro solo perche' e' il figlio di Mauro Corona, altrimenti nessuno se lo sarebbe cagato.
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Messaggioda Ziggomatic » ven ott 05, 2012 9:51 am

Sbob ha scritto:
Ziggomatic ha scritto:
Sbob ha scritto:
Ziggomatic ha scritto:Non ho capito.
Visto che ti chiami Corona Matteo e sei figlio di Corona Mauro, certo lo scrittore non lo puoi fare e se lo fai devi pubblicare con pseudonimo Spalmafico Giuseppe presso casa editrice sconosciuta.
Mi pare si stia un po' esagerando...

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Nel senso che e' semplicemente ovvio che ha scritto quel libro solo perche' e' il figlio di Mauro Corona, altrimenti nessuno se lo sarebbe cagato.


Si, vabbè, ho capito, ma questo che centra con le ministre con presunta delega alla fava del Fu premier Berlusconi?
Sono cose molto diverse....
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Messaggioda giorgiolx » ven ott 05, 2012 9:53 am

Sbob ha scritto:Nel senso che e' semplicemente ovvio che ha scritto quel libro solo perche' e' il figlio di Mauro Corona, altrimenti nessuno se lo sarebbe cagato.



:?

un po banalotta come frase
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Messaggioda giorgiolx » ven ott 05, 2012 10:18 am

boh non capisco perchè condanna a priori
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Messaggioda Luca A. » ven ott 05, 2012 12:01 pm

Sbob ha scritto:
Ziggomatic ha scritto:
Sbob ha scritto:
Ziggomatic ha scritto:Non ho capito.
Visto che ti chiami Corona Matteo e sei figlio di Corona Mauro, certo lo scrittore non lo puoi fare e se lo fai devi pubblicare con pseudonimo Spalmafico Giuseppe presso casa editrice sconosciuta.
Mi pare si stia un po' esagerando...

Come quelle che dicevano "sono laureata, solo perché sono bella non posso fare il ministro"?

Questa non l'ho capita...

Nel senso che e' semplicemente ovvio che ha scritto quel libro solo perche' e' il figlio di Mauro Corona, altrimenti nessuno se lo sarebbe cagato.


Personalmente non vedo il problema.
Lavoro in una ditta medio-piccola dove il fondatore (ancora sulla breccia) ha insegnato il mestiere al figlio e gli ha passato le redini, e ha fatto bene perché è bravo almeno quanto suo padre.
Ho una cognata radiologa che è diventata tale perché tirata su e invogliata da un papà radiologo, ed è bravissima (più del padre) e anzi oggi è abbastanza famosa nel suo ramo, peraltro.
Voglio sperare che se tu Sbob hai un figlio, ed una avviata attività professionale (ditta, studio, o simili) gli darai una piccola mano, se decide di seguire le tue orme. O gli dai una gran pedata nel fondoschiena e lo cacci in miniera?

Poi se Corona Junior non sarà bravo a scrivere, ne diremo peste e corna, e del resto non credo che con questo chiari di luna una casa editrice lo voglia mantenere gratis se non rende (/vende).
Ma che un padre dia una mano al figlio, peraltro in modo scoperto e tranquillo (tanto per intenderci, se non è un ex MSI che fa assumere il figlio fannullone come consulente d'oro all'ATAC)... beh mi sembra normale, logico, fisiologico.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
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Messaggioda Sbob » ven ott 05, 2012 12:22 pm

Onestamente non apprezzo i lavori passati di padre in figlio. Per carita' a volte succede che il figlio, lavorando una vita nella ditta del padre ne abbia imparato bene il mestiere, ma molto spesso e' semplice nepotismo, ovvero la scelta di una persona meno adeguata di altre a svolgere un compito solo perche' imparentata.
Nel caso dell'arte e piu' in generale dei settori di elite e' discretamente raro che un figlio sia bravo quanto il padre, per un puro calcolo statistico. Non a caso nei settori di elite dove *veramente* c'e' una selezione imparziale, ad esempio nel tanto vituperato calcio, i figli d'arte sono estremamente rari.

In generale le societa' che funzionano meglio sono quelle in cui la mobilita' sociale e' piu' forte, perche' e' piu' probabile che un lavoro venga svolto dalla persona piu' capace.

Detto questo, c'e' molta differenza ad accedere ad un grande editore (risultato che ritengo di "elite") grazie alla propria parentela, o ad accedere ad un lavoro dando il culo? In entrambi i casi si ottiene una posizione non grazie al merito specifico ma ad altri parametri che ben poco hanno a che fare con la posizione coperta.

Se poi il tutto viene fatto dal figlio di colui che si presenta come un gran maestro di vita, beh, quantomeno lo trovo stridente.

Passiamo poi al caso specifico: secondo voi e' piu' probabile che sia bello il libro scritto dal Coroncino e pubblicato da un grande editore perche' figlio di, oppure quello scritto da uno sconosciuto e pubblicato da una piccola casa editrice perche' lo hanno ritenuto valido?
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Messaggioda giorgiolx » ven ott 05, 2012 12:27 pm

dipende dalla qualità del libro...
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