Mauro e Matteo Corona a Treviso il 6 Ottobre 2012

[Il Profeta]

Viva la sincerità!!!

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[Luca A.]

Sì mi sembra di una disarmante sincerità e onestà intellettuale.
Dipenderà poi dal lettore decretare il suo successo o fallimento, comunque si chiami di cognome.
Io gli ultimi libri di Corona-padre non li compero più perché non è di mio gusto la deriva sempre più "esoterica" delle sue trame. Ha un lettore in meno, non ho mica sottoscritto un impegno ad acquistare i suoi libri solo perché mi erano piaciuti i primi...
Lo stesso metodo userò con qualsiasi altro suo parente o conoscente: nella grande libreria dove vado di solito prenderò il libro, lo sfoglierò con calma e deciderò se acquistarlo, quale che sia il cognome dell'autore.

Quel che è vero è che questo ragazzo avrà facile accesso ai banchi più in vista delle librerie, e questo è un vantaggio enorme.
Come Faletti è stato subito messo negli scaffali più in vista solo perché già noto al pubblico come Vito Catozzo e Suordaliso e quindi l'editore ha contato su questa notorietà (e gli incassi gli hanno dato ragione... ahimé).
Questo è un enorme vantaggio iniziale, ma solo iniziale perché poi decide il pubblico (il che, visti i gusti medi degli italiani in materia di televisione e di lettura, non è rassicurante peraltro, ma di questo non si può incolpare nessuno se non sé stessi).

[cinetica]

i casi di figli d'arte che hanno eguagliato o anche superato i genitori in certe discipline sono abbastanza frequenti, nel cinema ad esempio.
Nella letteratura invece non saprei, per ora non mi vengono in mente grandi nomi.