#coglioneno

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#coglioneno

Messaggioda MarcoS » mar gen 14, 2014 19:03 pm

questo è uno, ce ne sono altri tre...



http://www.youtube.com/watch?v=sd5mHHg1ons
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Messaggioda Franz the Stampede » mar gen 14, 2014 20:21 pm

Il più bello è quello dell'idraulico, ritratto perfetto del milanese stronzo hipster (e sono di Milano).

Tra l'altro la cosa si potrebbe estendere al chiodare in falesia.
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Messaggioda c.caio » mar gen 14, 2014 20:33 pm

allora io che sono sia un chiodatore sia uno che fa della "reclame" cosa dovrei dire. Doppiamente sfanculato :(
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Messaggioda c.caio » mar gen 14, 2014 20:35 pm

...comunque per chi lavora in questo settore il canovaccio e' oramai lo stesso da parecchi anni:
- Abbiamo fretta (siamo gia' in ritardo a dire il vero)
- Vorremo delle proposte molto molto creative
- Non abbiamo budget.......


...mentre altra litania e' "tanto tu ti diverti e lo fai in 5 minuti"....
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Messaggioda Franz the Stampede » mar gen 14, 2014 23:49 pm

Ricordati di ricrodargli che c'hai impiegato anni a imparare a farlo in 5 minuti.
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Messaggioda Mork » mer gen 15, 2014 8:45 am

c.caio ha scritto:allora io che sono sia un chiodatore?


ma di cosa ti lamenti?

c.caio ha scritto:tanto tu ti diverti e lo fai in 5 minuti


:lol:
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Messaggioda giorgiolx » mer gen 15, 2014 10:44 am

non conosco la situazione nel resto dell'italia ma conosco abbastanza bene quella di milano...e direi concorso di colpa

prima di tutto la stragrande maggioranza (non tutti) dei creativi/grafici/marketting/videomakers/designers/stilisti/fotografi/stylist/blablabla per fare quel lavoro frequentano corsi presso istituti quali ied marangoni o simili quindi scuole private mediamente abbastanza costose (si parla anche di decine di migliaia di euro all'anno) ne segue che comunque molti sono benestanti e con non troppi problemi economici; quando poi vanno a cercare lavoro possono accettare tutto a qualunque condizione perchè tanto qualcuno che a casa copre le spese c'è.

poi ho notato che molti di questi ggggiovani non hanno la minima idea e nessun tipo di interesse su discorsi quali diritti dei lavoratori, lotte sindacali, blablabla

ovviamente i datori di lavoro lo sanno (si trovano assieme al cape town a farsi l'aperitivo) e ne approfittano anche perchè in quel ambiente gli squali abbondano...ne avrei di aneddoti da raccontare
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Messaggioda rf » mer gen 15, 2014 12:06 pm

direi anch'io "concorso di colpa"... da un lato la testimonianza di Giorgiolx, verissima. D'altro lato in Italia (non solo, però in particolar modo) non c'è rispetto per la qualità, la professionalità e di conseguenza il prezzo. E men che meno la capacità di fare il rapporto qualità/prezzo, e la conseguente opzione "piuttosto che fare una cagata, non faccio niente!"

Quindi tante (troppe) cose vengono fatte "a culo", dall'asfaltatura delle strade, all'imbiachinaggio, alla campagna marketing, al viadotto.
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Messaggioda Mork » mer gen 15, 2014 12:14 pm

rf ha scritto:direi anch'io "concorso di colpa"... da un lato la testimonianza di Giorgiolx, verissima. D'altro lato in Italia (non solo, però in particolar modo) non c'è rispetto per la qualità, la professionalità e di conseguenza il prezzo. E men che meno la capacità di fare il rapporto qualità/prezzo, e la conseguente opzione "piuttosto che fare una cagata, non faccio niente!"

Quindi tante (troppe) cose vengono fatte "a culo", dall'asfaltatura delle strade, all'imbiachinaggio, alla campagna marketing, al viadotto.


considerazioni applicabili a moltissimi mercati/prodotti.
Nel mio mondo è uguale. Multinazionale con base in Germania, prodotto notoriamente + costoso della media, ben posizionato su tutti i mercati mondiali ma sempre più difficile da vendere in Italia per la grande quantità di concorrenti italiani e a basso costo. Il bello è che questi produttori "a basso costo" italiani si trovano sempre più anche su impianti all'estero.
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Messaggioda giorgiolx » mer gen 15, 2014 12:29 pm

SimonRussi ha scritto:
rf ha scritto:direi anch'io "concorso di colpa"... da un lato la testimonianza di Giorgiolx, verissima. D'altro lato in Italia (non solo, però in particolar modo) non c'è rispetto per la qualità, la professionalità e di conseguenza il prezzo. E men che meno la capacità di fare il rapporto qualità/prezzo, e la conseguente opzione "piuttosto che fare una cagata, non faccio niente!"

Quindi tante (troppe) cose vengono fatte "a culo", dall'asfaltatura delle strade, all'imbiachinaggio, alla campagna marketing, al viadotto.


considerazioni applicabili a moltissimi mercati/prodotti.
Nel mio mondo è uguale. Multinazionale con base in Germania, prodotto notoriamente + costoso della media, ben posizionato su tutti i mercati mondiali ma sempre più difficile da vendere in Italia per la grande quantità di concorrenti italiani e a basso costo. Il bello è che questi produttori "a basso costo" italiani si trovano sempre più anche su impianti all'estero.



mmmmmm
qui siamo più orientati su lavori in uffici o studi medio piccoli o realtà molto di nicchia...
amica coreana lavorava a progeto come stilista per 1000 ? presso un famosissimo marchio di moda famoso in tutto il mondo ammanicatissimo con le più alte sfere della moda.
Il marito della titolare chiama la ragazza in ufficio e le fa:
Il contratto scade lunedì, ti teniamo se fai la partita iva
lei viene a cena ci racconta il fatto e le dico..
beh, con partita iva a milano devi chiedere almeno 2500/3000 ? al mese
lei torna e riferisce al capo che le risponde...
no, non hai capito, partita iva e 1000 ?.
lei accetta ( poi quando arrivano le prime cartelle esattoriali capisce di aver lavorato gratis per un anno) comunque dopo anni è ancora li (sai com'è, posto di prestigio, gran marchio, gran lavoro, figata di posto), vuol dire che qualcuno ogni mese le paga l'affitto...
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Messaggioda rf » mer gen 15, 2014 12:49 pm

il punto è che siamo una società fondata sul lavoro a tempo indeterminato, che alla lunga si sta rivelando abbastanza un "male".
Il dipendente molto spesso non sa cosa voglia dire "concorrenza", "mercato del lavoro" o altre cose, se non quando viene licenziato o la sua azienda chiude.
E tratta a pesci in faccia fornitori, professionisti etc, perché lui tanto il lavoro ce l'ha, tu puoi crepare! (come la tua amica coreana, che evidentemente ha il papà o il marito ricco)
Il punto è che poi questa gente che man mano viene a trovarsi in un mercato più "flessibile" non sa cosa sia la professionalità, i conti, il valore reale di mercato. E insieme ai figli di papà svacca il mercato.
E io che ho la partita iva da 20 anni mi incazzo.

aggiungo che non vorrei essere giovane oggi. Mi rendo conto che adesso che la barba si è imbiancata i clienti cominciano a rispettare i miei preventivi, a condurre trattative che oscillano di 5-10 punti e non oltre, cosa che prima non accadeva così sovente. Ma i miei preventivi non erano diversi da oggi!
Un mio collaboratore di 28 anni, molto bravo e preparato, neanche lo ricevono per una richiesta preventivi, e quando lo presento, c'è stupore/imbarazzo/sfiducia, come se uno a 28 anni non potesse essere preso sul serio. That's Italy.

Richard Feymann, nato nel 1918 fu preso nel progetto Manhattan (quello degli stati uniti per progettare la bomba atomica, roba da nulla...) nel '43 mi pare, a 25 anni!!!! Questo per dare un riferimento a chi crede nei giovani e chi ci caga sopra, argomeno che è strettamente linkato con "coglioneno".
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Messaggioda giorgiolx » mer gen 15, 2014 13:09 pm

rf ha scritto: E insieme ai figli di papà svacca il mercato..


eh, non volevo essere così diretto ma il punto è questo. La maggioranza dei "creativi" è figlia di papà e ha rovinato il mercato del lavoro dei creativi accettando tutto. Poi ci sono quelli che non sono figli di papà che fanno 2/3 lavori per poter pagarsi l'affitto...

rf ha scritto:
Richard Feymann, nato nel 1918 fu preso nel progetto Manhattan (quello degli stati uniti per progettare la bomba atomica, roba da nulla...) nel '43 mi pare, a 25 anni!!!! Questo per dare un riferimento a chi crede nei giovani e chi ci caga sopra, argomeno che è strettamente linkato con "coglioneno".


che in italia non si creda ai giovani è vero...però fino ad un certo punto...non paragonerei Feymann o abel o galois ad un giovane normale :) erano leggermente dotati sopra la media :)

io ho un capo che ha quasi 10 anni meno di me e una collega che ne ha quasi 15 meno di me, bravissimi e molto valorizzati qui da noi
spesso il problema sono i 60/70/80-enni che non si scollano dalle cadreghe occupando fino lo spazio ai giovani
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Messaggioda rf » mer gen 15, 2014 13:23 pm

giorgiolx ha scritto:che in italia non si creda ai giovani è vero...però fino ad un certo punto...non paragonerei Feymann o abel o galois ad un giovane normale :) erano leggermente dotati sopra la media :)


Assolutamente sopra la media, ma sono pronto a giocarmi un braccio che da noi non sarebbe MAI successo, un ricercatore di 25 anni in un progetto?!? Un progetto importante?!? Non si è mai visto... Non gli fanno fare neanche le pulizie della poltrona del barone!
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Messaggioda c.caio » mer gen 15, 2014 14:24 pm

giorgiolx ha scritto:
rf ha scritto: E insieme ai figli di papà svacca il mercato..


eh, non volevo essere così diretto ma il punto è questo. La maggioranza dei "creativi" è figlia di papà e ha rovinato il mercato del lavoro dei creativi accettando tutto. Poi ci sono quelli che non sono figli di papà che fanno 2/3 lavori per poter pagarsi l'affitto...


... leggere questa affermazione o leggere, in altri ambiti, di montagna killer o valanga assassina ha lo stesso livello intellettuale.
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Messaggioda giorgiolx » mer gen 15, 2014 14:26 pm

c.caio ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
rf ha scritto: E insieme ai figli di papà svacca il mercato..


eh, non volevo essere così diretto ma il punto è questo. La maggioranza dei "creativi" è figlia di papà e ha rovinato il mercato del lavoro dei creativi accettando tutto. Poi ci sono quelli che non sono figli di papà che fanno 2/3 lavori per poter pagarsi l'affitto...


... leggere questa affermazione o leggere, in altri ambiti, di montagna killer o valanga assassina ha lo stesso livello intellettuale.


scusa,
parlo della realtà di milano che conosco abbastanza
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Messaggioda rf » mer gen 15, 2014 14:41 pm

Caio, purtroppo devo concordare.
per formularla meglio: la maggior parte degli aspiranti creativo sono figli di papà.
Ma proprio perché tali, il papà, dopo 2 o 3 anni che spendono 5000 euro al mese in aperitivi/vestiti/apparire per guadagnarne 1000 (in fattura), li toglie dal lavoro di creativi e li mette "in produzione" (es: mia amica cui il padre "regalò" un tot di appartamenti e cominciò a diventare palazzinara anziché art director)
Dimenticavo: una percentuale altrettanto significativa è gaia!
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Messaggioda c.caio » mer gen 15, 2014 14:43 pm

...siccome lavoro nel mondo della grafica, reclame, pubblicita' da qualche tempo mi permetto di scrivere il mio pistolotto.

Ho iniziato, assolutamente per caso, a lavorare nella pubblicita' nel 1978.
La mia professoressa di disegno si era presa la liberta' (per fortuna) di mandare qualche mio disegno all'allora "Studio Testa" di Torino..... io, 19enne, non sapevo ne' cosa fosse lo Studio Testa ne' cosa significasse fare quel lavoro. Fortuna volle che i disegni li vedesse Armando Testa in persona e che mi fissasse un appuntamento. Sono rimasto in quella agenzia per quasi 20 anni e poi sono andato a fare i graphic designer in un'altra azienda.
Adesso faccio il freelance da 8 anni..... percui ho visto, incontrato e conosciuto un bel po' di gente in tutti questi anni.

Che la maggioranza dei creativi siano figli di papa' e' una coglionata colossale.
I figli di papa' si possono trovare in decine di professioni e per rimanere a livelli "di un certo prestigio" (almeno in apparenza) possono esserlo medici, dentisti, registi, attori, cantanti, presentatori, creativi, pubblicitari, assicuratori, notai, avvocati ecc.ecc......
Di sicuro NON sono la maggioranza nella categoria dei creativi...... io ho lavorato con centinaia e centinaia di persone di questo ambiente (Torino, Milano, Roma ad esempio) e non e' assolutamente come qualcuno vuol far credere.

I tre filmati realizzati (molto belli a mio avviso) sono semplicemente ed efficacemente una iperbole per raccontare una situazione che spesso (non sempre per fortuna) si verifica e posso assicurare che e' prassi abbastanza comune.

Per rimanere nell'ambito di questo lavoro, perche' sicuramente problemi e disagi si possono trovare in tante altre professioni, il riconoscimento economico della prestazione e' sempre nota dolente. Questo deriva dal fatto che e' difficile rendersi conto del lavoro che sta dietro un "processo creativo" poiche' sembra che sia a portata di tutti, perche' non sembra quasi un lavoro..... perche' ai piu' sembra cosa senza sostanza (della serie "potrei farlo anche io, che ci vuole?") e via discorrendo.
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Messaggioda giorgiolx » mer gen 15, 2014 15:19 pm

c.caio ha scritto:...siccome lavoro nel mondo della grafica, reclame, pubblicita' da qualche tempo mi permetto di scrivere il mio pistolotto.

Ho iniziato, assolutamente per caso, a lavorare nella pubblicita' nel 1978.
La mia professoressa di disegno si era presa la liberta' (per fortuna) di mandare qualche mio disegno all'allora "Studio Testa" di Torino..... io, 19enne, non sapevo ne' cosa fosse lo Studio Testa ne' cosa significasse fare quel lavoro. Fortuna volle che i disegni li vedesse Armando Testa in persona e che mi fissasse un appuntamento. Sono rimasto in quella agenzia per quasi 20 anni e poi sono andato a fare i graphic designer in un'altra azienda.
Adesso faccio il freelance da 8 anni..... percui ho visto, incontrato e conosciuto un bel po' di gente in tutti questi anni.

Che la maggioranza dei creativi siano figli di papa' e' una coglionata colossale.
I figli di papa' si possono trovare in decine di professioni e per rimanere a livelli "di un certo prestigio" (almeno in apparenza) possono esserlo medici, dentisti, registi, attori, cantanti, presentatori, creativi, pubblicitari, assicuratori, notai, avvocati ecc.ecc......
Di sicuro NON sono la maggioranza nella categoria dei creativi...... io ho lavorato con centinaia e centinaia di persone di questo ambiente (Torino, Milano, Roma ad esempio) e non e' assolutamente come qualcuno vuol far credere.

I tre filmati realizzati (molto belli a mio avviso) sono semplicemente ed efficacemente una iperbole per raccontare una situazione che spesso (non sempre per fortuna) si verifica e posso assicurare che e' prassi abbastanza comune.

Per rimanere nell'ambito di questo lavoro, perche' sicuramente problemi e disagi si possono trovare in tante altre professioni, il riconoscimento economico della prestazione e' sempre nota dolente. Questo deriva dal fatto che e' difficile rendersi conto del lavoro che sta dietro un "processo creativo" poiche' sembra che sia a portata di tutti, perche' non sembra quasi un lavoro..... perche' ai piu' sembra cosa senza sostanza (della serie "potrei farlo anche io, che ci vuole?") e via discorrendo.



mmmmmmmmmmm

io non ho detto che il creativo può essere fatto da tutti, ci vuole sicuramente attitudine, talento, dedizione e tanta voglia di fare. Per come è adesso il mercato del lavoro in quel campo qui a milano sopravvivi solo se hai qualcuno dietro che ti copre perchè come nei video sopravvivere alle condizioni che ti vengono offerte è veramente dura però se le condizioni sono queste è perchè tanta gente ha accettato di tutto ad ogni condizione sapendo di poterselo permettere

diciamo un cane che si mangia la coda...concorso di colpa...come scrivevo all'inizio
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Messaggioda c.caio » mer gen 15, 2014 15:48 pm

giorgiolx ha scritto:
mmmmmmmmmmm

io non ho detto che il creativo può essere fatto da tutti, ci vuole sicuramente attitudine, talento, dedizione e tanta voglia di fare. Per come è adesso il mercato del lavoro in quel campo qui a milano sopravvivi solo se hai qualcuno dietro che ti copre perchè come nei video sopravvivere alle condizioni che ti vengono offerte è veramente dura però se le condizioni sono queste è perchè tanta gente ha accettato di tutto ad ogni condizione sapendo di poterselo permettere

diciamo un cane che si mangia la coda...concorso di colpa...come scrivevo all'inizio


...scusa, mi riporti solo dove avrei scritto che tu sostieni che il creativo puo' essere fatto da chiunque? Io ti contestavo un altro concetto.... il fatto che la maggioranza di questa categoria sia composto da figli di papa'.

Negli anni '80, quando la pubblicita' ha avuto un notevole boom e si pensava che potesse offrire opportunita' di impiego, un sacco di ragazzi si iscrivevano ad istituti superiori con indirizzo "grafico-pubblicitario" e non erano certi figli di papa'. Erano solo giovani che cercavo sbocchi prefessionali. A qualche centinaio di metri dalla sede dell'Armando Testa di Torino (dove io lavoravo) c'era uno di questi istituti e destino volle (su mandato di Armando Testa in persona) che toccasse pure a me doverli visionare quando facevano domanda di assunzione. Ne ho visti a centinaia e nessuno era figlio di papa'.

Poi, mi ripeto, che in giro ci siano anche quelli di cui tu parli e' cosa normale.
Ci sono in ogni settore e nella pubblicita' non mancano di sicuro, visto che per anni fare il "creativo" era anche uno status.
Di certo non rappresentano la maggioranza.
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Messaggioda giorgiolx » mer gen 15, 2014 16:06 pm

c.caio ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
mmmmmmmmmmm

io non ho detto che il creativo può essere fatto da tutti, ci vuole sicuramente attitudine, talento, dedizione e tanta voglia di fare. Per come è adesso il mercato del lavoro in quel campo qui a milano sopravvivi solo se hai qualcuno dietro che ti copre perchè come nei video sopravvivere alle condizioni che ti vengono offerte è veramente dura però se le condizioni sono queste è perchè tanta gente ha accettato di tutto ad ogni condizione sapendo di poterselo permettere

diciamo un cane che si mangia la coda...concorso di colpa...come scrivevo all'inizio


...scusa, mi riporti solo dove avrei scritto che tu sostieni che il creativo puo' essere fatto da chiunque? Io ti contestavo un altro concetto.... il fatto che la maggioranza di questa categoria sia composto da figli di papa'.

Negli anni '80, quando la pubblicita' ha avuto un notevole boom e si pensava che potesse offrire opportunita' di impiego, un sacco di ragazzi si iscrivevano ad istituti superiori con indirizzo "grafico-pubblicitario" e non erano certi figli di papa'. Erano solo giovani che cercavo sbocchi prefessionali. A qualche centinaio di metri dalla sede dell'Armando Testa di Torino (dove io lavoravo) c'era uno di questi istituti e destino volle (su mandato di Armando Testa in persona) che toccasse pure a me doverli visionare quando facevano domanda di assunzione. Ne ho visti a centinaia e nessuno era figlio di papa'.

Poi, mi ripeto, che in giro ci siano anche quelli di cui tu parli e' cosa normale.
Ci sono in ogni settore e nella pubblicita' non mancano di sicuro, visto che per anni fare il "creativo" era anche uno status.
Di certo non rappresentano la maggioranza.


scusa, ho letto male...mi riferivo a :
e' difficile rendersi conto del lavoro che sta dietro un "processo creativo" poiche' sembra che sia a portata di tutti



si però caio, sono passati 35 anni dagli anni 80...è cambiato tutto, 35 anni fa cococo, cocopro, cocoprot, impiegato a partita iva, stage collaborazione occasionale, ritenuta d'acconto blablabla non esistevano...

una volta volevi diventare stilista, modellista, grafico? facevi l'itis o simili, adesso? non bastano più, non ti cagano più...devi fare corsi più avanzati (e a certi livelli giustamente anche...in 35 anni è cambiato tutto) , corsi specifici per lavori iper specializzati; architettura o l'accademia di brera sono anche troppo generiche e ormai sorpassate
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