da gab_go » mer ott 27, 2010 20:59 pm
da il Duca » mer ott 27, 2010 21:02 pm
da arteriolupin » mer ott 27, 2010 21:11 pm
da il Duca » mer ott 27, 2010 21:16 pm
arteriolupin ha scritto:Il vero 9a sta nel salire una via lunga, non necessariamente di grado eccelso, bere almeno 3 birre all'arrivo al rifugio, mangiare roba bella grassa e pesante, berci sopra del vino, mangiare anche il dolce, farsi sopra due grappe, salutare il gestore e tornare fischiettando all'auto, mettendosi poi a discutere col socio sulla seguente questione:
"ed adesso dove andiamo a farci la birra?".
Roba per veri "gradi alti".
da Roberto » mer ott 27, 2010 21:18 pm
da arteriolupin » mer ott 27, 2010 21:29 pm
da debby » mer ott 27, 2010 21:33 pm
da tatone » mer ott 27, 2010 21:40 pm
da squob » mer ott 27, 2010 22:05 pm
da arteriolupin » mer ott 27, 2010 22:08 pm
da spaceC » mer ott 27, 2010 22:11 pm
da gab_go » mer ott 27, 2010 22:38 pm
da debby » mer ott 27, 2010 22:42 pm
gab_go ha scritto:
a questo punto proporrei un raddoppio ufficiale delle birre, o di qualsivoglia alcolico che non sia un cavolo di cocktail da aperitivi fighetti o il bacardi breezer, d'ufficio e senza eccezioni per tutti !!!
da Chief Tambaler » gio ott 28, 2010 8:28 am
Roberto ha scritto:L e tappe fondamentali di una giornata di arrampicata in falesia sono il passaggio mattutino al bar per la seconda colazione con cornetto alla crema e caffè, e la tappa del dopo scalata, nello stesso bar, per una birra, meglio se doppio malto e di gradazione generosaNel mezzo c' è l' arrampicata, ma in realtà è solo una scua per le due tappe al bar
da Dolmen » gio ott 28, 2010 9:16 am
da Roberto » gio ott 28, 2010 9:32 am
Potrei condividere, ma il bar è anche un luogo di aggregazione per gli scalatori, ogni falesia ha il suo bar, potrei dire che ogni scalartore ha il suo bar Poi io sono di natura abitudinario, mi affeziono anche ai bar ed alla fauna che li frequentaChief Tambaler ha scritto:Roberto ha scritto:L e tappe fondamentali di una giornata di arrampicata in falesia sono il passaggio mattutino al bar per la seconda colazione con cornetto alla crema e caffè, e la tappa del dopo scalata, nello stesso bar, per una birra, meglio se doppio malto e di gradazione generosaNel mezzo c' è l' arrampicata, ma in realtà è solo una scua per le due tappe al bar
Non sono d'accordo...
il bar DEVE essere diverso...
non fosse altro per la comparazione fra la barista della mattina e quella del pomeriggio/sera.
Non si può essere superficiali nell'alpinismo....
da Lucertola » gio ott 28, 2010 10:53 am
Roberto ha scritto:In ogni caso, in questo periodo di magra per quel che riguarda le prestazioni, sto valutando di eliminare la parte centrale della giornata, l' arrampicata, e lasciare solo le due tappe al bar, magari intervallate con una terza per l' aperitivo
da arteriolupin » gio ott 28, 2010 11:20 am
da Roberto » gio ott 28, 2010 11:29 am
Devo dite che l' altro giorno, quando ci siamo incontrati, ho notato una spiccata dedizione all' allenamento, la prima cosa che mi hai detto è stata: "Andiamo a farci un aperitivo!" Li per li credevo che tu fossi solo un amante dello sbevazzarearteriolupin ha scritto:Scusa, Lucertola, ma non sono d'accordo.
Sai benissimo che, per arrampicare (tanto su plastica che in falesia o in ambiente) è bene allenare gli avambracci a "tenere".
Fondamentale, al riguardo, è l'apporto dato dalla "Levata di calice" e, soprattutto, dall'impegno profuso nelle ripetizioni.
Un giro di "spritz" alla veneta, comprendente almeno 10 spritz o aperitivi equiparabili, vale anche più di un'ora di palestra.
Per chi realmente vuole migliorare, inoltre, è fondamentale il gioco dell'equilibrio, consistente nel riuscire a tenere, tra mani e bocca, con sapienti movimenti di equilibrio e spostamenti tattici, il boccale di birra, il "cicchetto" (panino, pizzetta, carciofo, quello che c'è), sigaretta e, contemporaneamente, muoversi senza nulla rovesciar,e continuando a chiacchierare come una vecchia pettegola.
Altro che slack line...
Per l'approfondimento e per ottenere muscoli scolpiti, invece, sarà il caso di passare alla lezione successiva, ovvero l'uso degli avambracci con gli attrezzi ginnici chiamati "costicine di maiale", "fiorentine", "polenta e cervo", "pizzoccheri", "seppioline fritte"; "sarde in saor" (quest'ultime solo per veri big, stante la difficoltà della gestione). Si può fare una sana pratica, preparatoria, a base di "spaghetti & pasta varia". E' utile per il miglioramento di level.
Le nozioni apprese permetteranno di sollevare senza battere ciglio il bicchierino o la bottiglietta della grappa anche attaccati con il dito mignolo ad un buchino per il monodito (tanto c'è il primo che tiene la corda in tensione e nessuno vi vede)...
da gab_go » gio ott 28, 2010 11:33 am
Chief Tambaler ha scritto:Non sono d'accordo...
il bar DEVE essere diverso...
non fosse altro per la comparazione fra la barista della mattina e quella del pomeriggio/sera.
Non si può essere superficiali nell'alpinismo....
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