Le lacrime del Coccodrillo Alpino

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Le lacrime del Coccodrillo Alpino

Messaggioda arteriolupin » ven gen 01, 2010 14:30 pm

- Per gentile concessione di GEO, BBC, Discovery Channel e Piero Angela -


Il Coccodrillo Alpino (nome scientifico Divorator Ferox Festivitatae) si riconosce per le indubbie capacità mimetiche. In seguito alla caccia spietata da parte dei voraci e feroci predatori umani (in particolare della Val di Scalve e della Val Seriana, dove ancor oggi credono che, per regalare le scarpe di coccodrillo alla moglie, occorra cercarle ai piedi dei poveri rettili), il Coccodrillus Alpinus riesce piuttosto bene a mimetizzarsi tra le schiere di Alpinisti e Merenderos vari che, in tutti i periodi dell'Anno, nascondendosi dietro gli ottimi propositi dell'attività fisica e del connubio mens sana in corpore sano, affollano rifugi, baite, osterie e rivendite alimentari di tutto l'arco alpino con varie puntate sugli Appennini. L'aspetto non è dissimile da quello di Merenderos ed Alpinisti, dunque, ma è comunque possibile riconoscere il noto rettile in via di espansione grazie ad alcune caratteristiche proprie dello stesso, impossibili da dissimulare.

In particolare: nonostante vesta regolarmente di nero (Montura e Lacoste di sono accordate per preparare salopettes ad hoc per gli stessi), tra il mento e le ginocchia è perfettamente visibile un rigonfiamento che potrebbe far pensare ad una sacca (marsupio) e che è conosciuta nelgi ambienti scientifici come "Pantsah homini ingordi". In questa enorme cavità, difatti, vengono generalmente stipate, nei periodi di cosiddetta festa, riserve alimentari che tormenteranno l'oggetto dei nostri studi almeno fino alla Festività successiva, con cadenza quasi ciclica.

Il vero elemento distintivo del Coccodrillus Alpinus, tuttavia, è la sua presenza per sentieri, vie alpinistiche di bassissima difficoltà e, soprattutto i soliti rifugi e bar delle zone alpine ed appenniniche, dove è possibile osservarlo intento a proclamare i migliori propositi per i periodi successivi, utilizzando termini sconosciuti alla specie e per la stessa privi di significato come "dieta", "morigeratezza", "attività fisica continuativa", "smettere di fumare", "piantarla con i dolci in eccesso" e simili frasi dal dubbio senso.

In particolare, per poterli riconoscere, sarà sufficiente osservare la fuoriuscita di una sorta di resina, alcoolica nel 99% dei casi, come la loro circolazione sanguigna, durante i racconti dei loro eccessi a tavola e per osterie.
Si distinguono per queste lacrime di coccodrillo i rappresentanti di una evoluzione particolare di questa specie animale, i Coccodrilli Suini Veneti in Lombardia.
Questa particolare sottospecie, infatti, ha talmente assimilato i geni suini da presentare tratti più vicini a questo genere che a quello dei rettili.

Elemento distintivo per il riconoscimento del Coccodrillo Suino Veneto in Terra Lombarda è la presenza di grosse lacrime particolarmente alcooliche, versate durante il tentativo di minzione, all'aria aperta come in casa, quando, estratto con difficoltà l'organo preposto alla funzione, si rendono conto che a causa della grandezza e della rotondità della sacca-marsupio (Pantsah Dah Rhospih), non sono ormai più in grado di vedere lo stesso organo se non facendo ricorso ad uno specchio.

Sarà possibile osservare rappresentanti di questa sottospecie animale tanto in giro per le città della selvaggia Lombardia che per boschi, sentieri, rocce, valloni, canaloni, creste e quant'altro. Per riconoscerli a prima vista, sarà sufficiente ascoltare l'enorme quantità di scusanti dagli stessi addotte alle magre figure in campo sportivo ed alpinistico, una vera e propria enciclopedia della scusa che non regge.

Ciononostante, FAO, ONU, UNICEF ed altre organizzazioni, assieme al WWF, hanno deciso di avviare una campagna per preservare questa strana evoluzione o degenerazione animale allo scopo di studiare i rimedi contro l'alcoolismo, la bulimia, il tabagismo, la sedentarietà e la lamentela da panza piena in generale.

Al prossimo documentario, Buon Anno a tutti da un Bradipo Alligatore Suino che ormai non se lo vede più da tanto gli si è gonfiata la panza....
...Se tuti i bechi gavesse un lampion... Gesummaria che iluminasiòn!

Canto popolare veneto
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