Noi accusiamo

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Noi accusiamo

Messaggioda AndreaVe » lun ott 19, 2009 22:39 pm

Di seguito la lettera/denuncia scritta da Luca Visentini alla quale hanno aderito numerosi alpinisti ed escursionisti.
IO ACCUSO

Io accuso una persona di cui per ora non faccio nome e cognome per non danneggiarla, al suo rientro dalle montagne, nella propria attività. Quando non è tanto ciò che si riporta delle montagne medesime che mi preme e m?indigna, quanto piuttosto ciò che vi si lascia.
E accuso alcuni soci del Club Alpino Italiano che danno manforte a questo privato, nella sua maniacale campagna d?intervento e stravolgimento sul terreno. Non preciso nemmeno tali soci, per non metterli in difficoltà con l?intero sodalizio, avendo essi disatteso il Bidecalogo o Documento programmatico per la protezione della natura alpina votato all?Assemblea dei delegati di Brescia nel 1981, le finalità della Commissione centrale per la tutela dell?ambiente montano costituitasi nel 1984, le speranze per un riscatto ecologico dell?alta quota sorte con la fondazione a Biella nel 1986 di Mountain Wilderness da parte del Club Alpino Accademico Italiano e dei migliori alpinisti internazionali, gli stessi intenti della Charta di Verona approvata al termine del Congresso nazionale nel 1990, le Tavole di Courmayeur o Norme di autoregolamentazione del CAI per la protezione dell?ecosistema alpino promulgate nel 1995, le disposizioni limitative contenute nel più recente manuale ?Sentieri ? Pianificazione segnaletica e manutenzione, vol. 1? e soprattutto il buon senso.
Succede comunque che il nostro soggetto, da qualche anno, si adopra nella verniciatura sistematica delle vie di salita pure alpinistiche alle vette anche remote, dei valloni selvaggi e degli antichi viaz dei cacciatori, in tutte le Dolomiti Orientali. Appone enormi bolli, frecce, scritte, sulla roccia. Non si contiene e per esempio lungo un saltino di cinque metri è capace di reiterare il vandalismo addirittura cinque volte!
Qua in Oltrepiave non sta però trovando vita facile. Con diversi partecipanti al forum di montagna Fuori Via e con l?avallo del CAI di Cimolais e del CAI di Claut, nonché previa informazione alla Stazione del Soccorso Alpino dell?Alta Val Cellina, alla Commissione Giulio-Carnica Sentieri e al Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, abbiamo cominciato a cancellare quest?estate i suoi misfatti. E lui è tornato ultimamente di soppiatto a riproporli. Pazienza, glieli cancelleremo ancora. Ricorreremo infine a un?ordinanza comunale, se non la smetterà.
Ma rimane per i gruppi più a nord una mina vagante e quindi un pericolo per le ultime macchie bianche nella topografia del nostro Paese, già brutalmente antropizzato. Imbratta ogni cima, lo ripeto, è seriale. Uccide l?avventura. Compromette la scoperta. Riduce l?autonomia. Si nasconde dietro al falso alibi che così facendo donerebbe a molti l?opportunità di non perdersi. Mentre invece contano il suo ego smisurato e lo zelo pseudomissionario e duro a morire dei suoi compari associati.
Nell?era nuova delle Dolomiti Patrimonio Naturale dell?Unesco io continuo a pensarla come sempre. Del mio passaggio sui monti cerco di lasciare meno tracce possibili.

Luca Visentini

Seguono intanto queste prime 191 firme di alpinisti ed escursionisti che aderiscono all?accusa. Ma dato che il malcostume di segnare vistosamente e scriteriatamente i rilievi dolomitici sta dilagando, poiché basta un finto valorizzatore a catena per deturpare il tutto, la nostra campagna continuerà.

Tiziano Abbà, Massimo Anile, Simone Aurighi, Davide Azzaroni, Alessandro Bagato, Silvio Bagnini, Gianni Ballan, Roberto Barberi, Damiano Basso, Gianni Battimelli, Antonella Beacco, Fabio Bechini, Paolo Bechini, Sergio Bella, Massimo Bellamio, Alessandro-Giacco Bellatorre, Silvia Benetollo, Mariarosa Beria, Pietro Bertera, Gabriele Bertone, Alessandro Bianchet, Orietta Bonaldo, Maria Borsatti, Enrico Brandolin, Luca Bresolin, Marco Bresolin, Sergio Buricelli, Massimo Bursi, Giovanni Busato, Luca Bussolari, Marina Cadoppi, Matteo Caffini, Gianluca Calamelli, Alessandro Caldini, Luca Calvi, Adriano Campardo, Valentina Campiello, Federico Canella, Alessandra Cantoni, Stefano Capitanio, Adriano Cason, Nicola Cason, Lorenzo Castaldi, Gianpaolo Castellano, Nicola Cattania, Gregorio Ceccone, Lucio Ceschin, Paola Cesco Frare, Lucia Chessa, Marisa Clerici, Valerio Coletti, Paolo Colombera, Alberto Contessotto, Andrea Corradi, Claudio Costa, Micol Costantini, Claudio M. Cremona, Mario Crespan, Francesco Dal Corso, Alberto Da Ronch, Ettore De Biasio, Dino De Bona, Davide De Carli, Daniele Del Fabbro, Gianni Della Putta, Armando Della Rocca, David Demetz, Stefano Deon, Dario De Rossi, Sandro De Toni, Massimo Di Giusto, Lorenzo Don, Maria Cristina Dorigo, Sandro Edelvais, Massimo Esposito, Gianni Fabbri, Gianluca Fant, Flavio Faoro, Marco Fardelli, Andrea Ferin, Emanuela Franchin, Amalia Franchina, Elisa Franchina, Andrea Gabrieli, Paolo Galli, Adriano Garlato, Mirco Gasparetto, Gianluca Gemin, Emiliano Giuffrida, Andrea Gobatti, Luigi Gobatti, Valentina Gottipavero, Lorenzo Gregoretti, Daniele Guidi, Maria Teresa Guidotti, Roberto Iannilli, Bruno Illuminati, Sandro Iotti, Elisabetta Ladelli, Camilla Lamberti, Vito Lamberti, Francesco Lamo, Marco Lanzavecchia, Marco Lavaroni, Alessio Liquori, Michele Livotti, Valentino Lunelli, Giorgio Madinelli, Elisa Manara, Lucia Manzoni, Paolo Marchiori, Claudio Marcon, Matteo Marin, Claudia Martin, Renato Mazza, Walter Melli, Emanuele Menegardi, Franco Michieli, Claudio Mitri, Jolanda Molena, Chiara Morandini, Bruno Moretti, Marina Morpurgo, Ermanno Nardon, Luca Natali, Davide Necchi, Maria Luisa Nodari, Walter Novello, Riccardo Padesi, Enrico Paganin, Diana Parini, Emilia Patruno, Marco Pavan, Gaetano Pavani, Eros Pedrini, Giuseppe Penotti, Giorgio Perosa, Alberto Peruffo, Andrea Pes, Claudia Pesarini, Emanuele Pescialli, Andrea Pizzato, Elena Pollo, Franco Polo, Giovanni Ponziani, Michele Porrino, Michele Portentoso, Daniele Pozzati, Paola Pozzoli, Federico Ranzato, Marco Rocca, Anna Maria Rosanò, Corrado Rosati, Tommaso Rossi, Paolo Rossini, Fabio Sacchini, Giovanni Saltalamacchia, Stefano Salvia, Oscar Sandri, Davide Sapienza, Davide Scaricabarozzi, Marco Schenoni, Alberto Scribani, Antonella Scurani, Paolo Seimandi, Jacopo Selleroni, Maurizio Seneci, Matteo Sgrenzaroli, Marinella Sia, Luca Signorelli, Marco Simionato, Maria Loretta Spaccatrosi, Daniele Spiniella, Stefano Squicciarini, Flavia Stacconi, Piergiovanni Stefani, Diego Stivella, Sandro Strappaveccia, Antonio Tazzoli, Silvia Tondello, Fausto Tonetto, Francesca Tonutti, Giuseppe Traficante, Lorenzo Trento, Natascia Vaghi, Gianfranco Valagussa, Ivo Valle, Roberto Viel, Gabriele Villa, Massimiliano Zamuner, Ettore Zuccolotto?

La lettera verrà ora spedita a giornali, riviste e siti specializzati. Ma la raccolta di adesioni continua per darle ancora maggior forza.
Ovviamente adesioni con nome e cognome, anche via MP.
Ultima modifica di AndreaVe il gio ott 29, 2009 1:49 am, modificato 9 volte in totale.
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Messaggioda Roberto » mar ott 20, 2009 11:08 am

Viasto che si sa chi è l' imbrattatore, perché non si passa a vie di fatto e gli si fa capire che le deve fare finita?
La brutta abitudine di scrivere lungo i sentieri dilaga anche in altre zone, ma è più la solita smania grafitara cittadina, portata in montagna da gente che sarebbe meglio restasse in città. Poi ci stanno i "volenterosi" che con vernice e pennello vanno a rinfrescare i segnavia, esagerando sistematicamente, come se alpinisti ed escursionisti fossero tutti ipovedenti.... ma questo è purtroppo un' attegiamento non di oggi.
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Messaggioda PIZZABIRRA » mar ott 20, 2009 11:19 am

Roberto ha scritto:Viasto che si sa chi è l' imbrattatore, perché non si passa a vie di fatto e gli si fa capire che le deve fare finita?

Perchè non basta.
Perchè lo hanno già fatto, pare, la sua sezione CAI, una stazione del soccorso alpino, l'ente parco preposto alla protezione di una delle zone da lui imbrattate.
Perchè come puoi leggere da altro topic di questo forum, il signore in questione pare sentirsi in missione per conto di dio.
Perchè, pur accennandovi, non ammette chiaramente la propria responsabilità.
Perchè in molti ritengono utile, oltre che cercare di bloccare il personaggio, promuovere una mentalità diversa - che difenda certi valori ben spiegati nella lettera.
Poi c'è da vedere cosa intendi per vie di fatto - si sa mai che il personaggio in questione faccia querela per minacce... :wink:

(chiaramente tutto ciò è mia personale opinione. Non vuole essere una autentica interpretazione del pensiero dell'estensore della lettera - che comunque appoggio integralmente e a cui ho già dato la mia firma)
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Messaggioda Raven » mar ott 20, 2009 11:26 am

non capisco una cosa: perchè non si vuole fare nome e cognome per non danneggiare una persona che non si fa scrupoli di danneggiare l'ambiente?
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Messaggioda AndreaVe » mar ott 20, 2009 11:34 am

Raven ha scritto:non capisco una cosa: perchè non si vuole fare nome e cognome per non danneggiare una persona che non si fa scrupoli di danneggiare l'ambiente?


Il nomeecognome c'è, lo trovi nel topic sulla Cima dei Preti - Via dei Triestini. Lui (nick Paolo46, al secolo Paolo Beltrame) ha acceso la scintilla e scatenato la reazione di molti amanti della Montagna. E' il caso più eclatante ma non è l'unico.
Nella lettera si vuole denunciare e aprire una questione su tutta la faccenda e non sul caso singolo.

Ciao amica :wink:
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Messaggioda PIZZABIRRA » mar ott 20, 2009 11:35 am

Raven ha scritto:non capisco una cosa: perchè non si vuole fare nome e cognome per non danneggiare una persona che non si fa scrupoli di danneggiare l'ambiente?

Suppongo, per non esporsi a rischi di denuncia. Ci vorrebbe qualche foto che lo ritrae all'opera...
Ma immagino che sia solo questione di tempo
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Messaggioda Raven » mar ott 20, 2009 11:41 am

mi sembra giusto che si voglia aprire la questione su un modus facendi ma il generale è fatto di particolare altrimenti non è più generale ma astratto.

le persone vanno smascherate. e spero che presto abbiate/abbiano/abbiamo il modo di farlo.
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Messaggioda Roberto » mar ott 20, 2009 12:09 pm

Dove si firma per aderire all' appello?
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Messaggioda arteriolupin » mar ott 20, 2009 12:12 pm

Ciao Roberto

vai al topic sulla cima dei Preti e trovi il link.

Oppure, entrando su FuoriVia, manda un mp a Luca Visentini.

Credo, oltretutto, che la Tua firma abbia un notevole peso specifico.

Buone Montagne

Luca
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Messaggioda AndreaVe » mar ott 20, 2009 12:24 pm

Oppure mandami nome&cognome a me via MP.
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Messaggioda Roberto » mar ott 20, 2009 12:33 pm

Sono andato a spulciare il topic su Cima dei Preti.
Da non credere.
Andrè, ti mando i miei dati!
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar ott 20, 2009 13:15 pm

AndreaVe ha scritto:Oppure mandami nome&cognome a me via MP.


maccome??? :twisted:

non conosci NOME&COGNOME di Roberto???? :o :o :o :o :o :o



ciò :roll: ... roberto... guarda che devi anche fare roba più escursionevole, sennò 'sto gallinaro qua mica ti conosce clara fama.... :mrgreen: :lol: :lol: :lol:


(non picchiatemi.... :oops: )
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Messaggioda AndreaVe » mar ott 20, 2009 14:12 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
AndreaVe ha scritto:Oppure mandami nome&cognome a me via MP.


maccome??? :twisted:

non conosci NOME&COGNOME di Roberto???? :o :o :o :o :o :o



ciò :roll: ... roberto... guarda che devi anche fare roba più escursionevole, sennò 'sto gallinaro qua mica ti conosce clara fama.... :mrgreen: :lol: :lol: :lol:


(non picchiatemi.... :oops: )


Ora lo conosco :wink:

(ma ti podevi anca visarme prima, disgrasià :twisted: )
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Messaggioda AndreaVe » mar ott 20, 2009 20:47 pm

Ho aggiornato il primo post: le adesioni aumentono.

L'importante è non mollare :wink:
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Messaggioda AndreaVe » mer ott 21, 2009 22:55 pm

Ho ri-aggiornato il primo post: le adesioni aumentono.

E anche il dibattito continua nel topic Cima dei Preti - Via dei Triestini
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Messaggioda AndreaVe » ven ott 23, 2009 11:46 am

Dal Corriere delle Alpi di ieri
«Vie alpinistiche, no allo spray»
il Corriere delle Alpi ? 22 ottobre 2009 pagina 16 sezione: CRONACA

BELLUNO. Spray sulle cime. Girano per le Dolomiti alcuni appassionati di montagna (di una certa montagna perlomeno) armati di bombolette con cui segnano rocce, vie alpinistiche, sentieri selvaggi. Grandi frecce rosse, bollini sempre più evidenti per indicare la partenza di tracciati alpinistici, e poi per seguirli passo passo, roccia dopo roccia, fino alla cima. La denuncia è dell?alpinista, autore di guide ed editore Luca Visentini, friulano di Cimolais. La sua lettera di accusa (che è anche sul sito planetmountain.it) è stata sottoscritta finora oltre 150 alpinisti, guide alpine e semplici escursionisti, molti dei quasli sono bellunesi. «Io accuso una persona di cui per ora non faccio nome e cognome per non danneggiarla, al suo rientro dalle montagne, nella propria attività. Non è tanto ciò che si riporta delle montagne che mi preme e m?indigna, quanto piuttosto ciò che vi si lascia. E accuso alcuni soci del Club Alpino Italiano che danno manforte a questo privato, nella sua maniacale campagna d?intervento e stravolgimento sul terreno». Comincia così la lettera di Visentini. Che enumera tutti i decaloghi e documenti che vengono violati con questo comportamento: «Il Bidecalogo o Documento programmatico per la protezione della natura alpina votato all?Assemblea dei delegati di Brescia nel 1981, le finalità della Commissione centrale per la tutela dell?ambiente montano costituitasi nel 1984, le speranze per un riscatto ecologico dell?alta quota sorte con la fondazione a Biella nel 1986 di Mountain Wilderness da parte del Club Alpino Accademico Italiano e dei migliori alpinisti internazionali, gli stessi intenti della Charta di Verona approvata al termine del Congresso nazionale nel 1990, le Tavole di Courmayeur o Norme di autoregolamentazione del Cai per la protezione dell?ecosistema alpino promulgate nel 1995, le disposizioni limitative contenute nel più recente manuale ?Sentieri - Pianificazione segnaletica e manutenzione, vol. 1? e soprattutto il buon senso». Quali sono le zone interessate da questi interventi di verniciatura? Li elenca lo stesso Visentini: «Succede nella mia zona, la Val Cellina. Ma anche nel gruppo del Cristallo, del Sorapiss, della Schiara, nelle Dolomiti di Auronzo e di Sesto». E che cosa succede? «Succede che il nostro soggetto, da qualche anno, si adopera nella verniciatura sistematica delle vie di salita alpinistiche alle vette anche remote, dei valloni selvaggi e degli antichi viaz dei cacciatori. Appone enormi bolli, frecce, scritte, direttamente sulla roccia. Non si contiene e per esempio lungo un saltino di cinque metri è capace di reiterare il vandalismo addirittura cinque volte! Qua in Oltrepiave non sta però trovando vita facile. Con diversi partecipanti al forum di montagna Fuori Via e con l?avallo del Cai di Cimolais e del Cai di Claut, nonché previa informazione alla stazione del Soccorso Alpino dell?Alta Val Cellina, alla Commissione Giulio-Carnica Sentieri e al Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, abbiamo cominciato a cancellare quest?estate i suoi misfatti. E lui è tornato ultimamente di soppiatto a riproporli. Pazienza, glieli cancelleremo ancora. Ricorreremo infine a un?ordinanza comunale, se non la smetterà». Ma quello che accade in val Cellina accade anche in altre zone delle Dolomiti, in Cadore in modo particolare. Ci sono spiegazioni per questo fiorire di segnaletica? «Più che spiegazioni, un alibi: così, dicono, la gente non si perde. Nessuno discute, come è ovvio, la segnaletica del Cai lungo i sentieri. Ma ci sono le vie normali, di secondo e terzo grado, quelle più accessibili, che vengono segnale di rosso lungo tutto il percorso, in maniera molto evidente. Per non parlare di vecchi percorsi di cacciatori, di zone ancora selvagge. Nulla da dire contro gli ometti di pietra, queste piccole piramidi di sassi che indicano dove si deve passare per percorrere una via alpinistica. Ma la vernice no. Anche perchè a volte prima si arriva con la vernice, poi con i chiodi e le corde fisse delle ferrate».
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Messaggioda il.bruno » dom ott 25, 2009 15:13 pm

la mania della bomboletta facile colpisce un po' qui un po' là.
ieri uscendo dalla segantini sulla cima della grignetta noto al termine delle catene della cermenati, a 5 m di distanza dalla cima, una grossa scritta in vernice bianca "CIMA" con freccia, e 3 m dopo un'altra freccia. ero stato sul posto a luglio e non ricordo questi segni.
la cresta cermenati è un sentiero percorso da centinaia di persone ogni we dell'anno, talmente scavato e segnato da essere quasi un luogo di rischio idrogeologico, dove credo che non si sia mai perso nessuno, tantomeno lì, di fianco alla catena.
posto che la grignetta con i suoi mille sentieri, centinaia di fix sulle vie, rifugi, gente ovunque a tutte le ore sulle sue pendici, non è certo un luogo dove andare a cercare la wilderness, per cui la cosa in sè non è certo un atto grave, mettere delle frecce di vernice a 2 m dalla cima, in un punto dove qualsiasi indicazione non ha nessun senso, mostra solo che c'è troppa gente in giro che non ha niente da fare e per ingannare il tempo si diverte a imporre tracce di sè.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » dom ott 25, 2009 20:35 pm

il.bruno ha scritto:...mettere delle frecce di vernice a 2 m dalla cima, in un punto dove qualsiasi indicazione non ha nessun senso, mostra solo che c'è troppa gente in giro che non ha niente da fare e per ingannare il tempo si diverte a imporre tracce di sè.

quando si vedono cose del genere, contemporaneamente al senso di schifo, sovviene lo stupore: "maccheccazzo hanno in testa questi per segnalare una ovvietà?".

probabilemnte è come alzare la zampetta e marcare il territorio.

.. e credo che spesso questi signori si indignino per le scritte dei ragazzini sui muri cittadini; anche se in realtà inconsciamente ragionano ed operano allo stesso modo.
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Messaggioda crodaiolo » dom ott 25, 2009 21:27 pm

il.bruno ha scritto:la mania della bomboletta facile colpisce un po' qui un po' là.
ieri uscendo dalla segantini sulla cima della grignetta noto al termine delle catene della cermenati, a 5 m di distanza dalla cima, una grossa scritta in vernice bianca "CIMA" con freccia, e 3 m dopo un'altra freccia. ero stato sul posto a luglio e non ricordo questi segni.
la cresta cermenati è un sentiero percorso da centinaia di persone ogni we dell'anno, talmente scavato e segnato da essere quasi un luogo di rischio idrogeologico, dove credo che non si sia mai perso nessuno, tantomeno lì, di fianco alla catena.
posto che la grignetta con i suoi mille sentieri, centinaia di fix sulle vie, rifugi, gente ovunque a tutte le ore sulle sue pendici, non è certo un luogo dove andare a cercare la wilderness, per cui la cosa in sè non è certo un atto grave, mettere delle frecce di vernice a 2 m dalla cima, in un punto dove qualsiasi indicazione non ha nessun senso, mostra solo che c'è troppa gente in giro che non ha niente da fare e per ingannare il tempo si diverte a imporre tracce di sè.


Pur frequentandola regolarmente è da tempo che non metto piede in cima alla Grignetta... sarà per il paesaggio leggermente modificato?
ma proprio per questo sul perchè di simili scritte avrei una teoria giustificativa di (ahimè) mera natura commerciale...
sai com'è... per un pò di nebbia si potrebbero "perdere" nuovi avventori ...
Daltronde non son forse decenni che quà e là campeggiano pseudo-insegne in minioatura che richiamano l'idea della ristorazione...
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Messaggioda peppino » sab ott 31, 2009 18:21 pm

basta. E' ora di passare a vie di fatto.

E' uno scempio.

E' ora di di dire basta

Io ho già contattato il gabibbo, e se non è lui, sarà Capitan Ventosa.
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