da pasasò » mar mag 12, 2009 13:07 pm
da arteriolupin » mar mag 12, 2009 13:46 pm
da pasasò » mar mag 12, 2009 14:52 pm
da federicopiazzon » mar mag 12, 2009 15:19 pm
da M@zzo » mar mag 12, 2009 17:14 pm
pasasò ha scritto:La relazione così prosegue: "Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più.
da arteriolupin » mar mag 12, 2009 18:26 pm
M@zzo ha scritto:
Mah...
non avrei saputo trovare parole migliori per descrivere alcuni bergamaschi e veneziani qui presenti sul forum....
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da Sbob » mar mag 12, 2009 18:30 pm
da tacchinosfavillantdgloria » mar mag 12, 2009 20:44 pm
da M@zzo » mer mag 13, 2009 10:15 am
Sbob ha scritto:Non mi sembra che abbiamo mai mandato il messaggio "in Italia si entra facile". I CPT esistono da anni e sono impegnati (a loro modo) a distinguere i richiedenti asilo (che hanno il sacrosanto diritto di entrare) dagli altri. Rimandando all'origine le navi invece si nega questo diritto.
Detto questo, mi viene sempre un vago sospetto che norme molto stringenti per l'immigrazione legale finiscano per favorire l'immigrazione clandestina, e chi ne trae vantaggio: mafia, criminalita', ma anche piccole aziende che assumono in nero...
guarderemmo questi uomini, e donne, con più rispetto.
da Sbob » mer mag 13, 2009 10:33 am
da M@zzo » mer mag 13, 2009 12:25 pm
Sbob ha scritto:Vorrei sapere qualcosa di piu' sui barconi. Quello che non capisco e' che, da quello che ho letto, il 70% degli sbarcati ottiene lo status di rifugiato politico. Se questo dato e' vero, vuol dire che la maggior parte degli sbarcati si mette in regola... boh?
L'altra cosa che voglio capire bene e' perche' l'ONU se l'e' presa solo con noi, se il nostro paese e' veramente il piu' tollerante d'Europa...
da gug » mer mag 13, 2009 13:17 pm
da Sbob » mer mag 13, 2009 14:18 pm
gug ha scritto:Credo anch'io che gli attacchi di Europa e ONU siano pilotati, dato che mi sembra che non c'entri molto un provvedimento come quello varato contro l'immigrazione clandestina e il suo sfruttamento con i rifugiati politici in senso stretto.
da Sbob » mer mag 13, 2009 14:46 pm
M@zzo ha scritto:Table 3. Share of main receiving countries of
asylum-seekers in total number of applications*
Country 2004 2005 2006 2007 2008
United States 13% 14% 17% 15% 13%
France 15% 15% 10% 9% 9%
United Kingdom 10% 9% 9% 8% 8%
Canada 6% 6% 7% 8% 10%
Germany 9% 9% 7% 6% 6%
Sweden 6% 5% 8% 11% 6%
Austria 6% 7% 4% 3% 3%
Italy 2% 3% 3% 4% 8%
Greece 1% 3% 4% 7% 5%
Belgium 4% 5% 4% 3% 3%
da M@zzo » mer mag 13, 2009 15:40 pm
Sbob ha scritto:Quella e' la ripartizione per nazione dei riceventi asilo. E dimostra che l'Italia nel mondo era agli ultimi posti. E dimostra anche che evidentemente in Italia non siamo cosi' buoni come ci dipingiamo.
La percentuale di cui parlavo io invece dimostrerebbe che coloro che arrivano per nave a Lampedusa sono per lo piu' persone che hanno veramente diritto all'asilo.
da pasasò » mer mag 13, 2009 16:37 pm
M@zzo ha scritto:Sbob ha scritto:Quella e' la ripartizione per nazione dei riceventi asilo. E dimostra che l'Italia nel mondo era agli ultimi posti. E dimostra anche che evidentemente in Italia non siamo cosi' buoni come ci dipingiamo.
La percentuale di cui parlavo io invece dimostrerebbe che coloro che arrivano per nave a Lampedusa sono per lo piu' persone che hanno veramente diritto all'asilo.
....
da M@zzo » mer mag 13, 2009 19:13 pm
pasasò ha scritto:M@zzo ha scritto:Sbob ha scritto:Quella e' la ripartizione per nazione dei riceventi asilo. E dimostra che l'Italia nel mondo era agli ultimi posti. E dimostra anche che evidentemente in Italia non siamo cosi' buoni come ci dipingiamo.
La percentuale di cui parlavo io invece dimostrerebbe che coloro che arrivano per nave a Lampedusa sono per lo piu' persone che hanno veramente diritto all'asilo.
....
M!zzo (e sbob).... la tabella da te riportata è da cricoscrivere all'applicazione del diritto di asilo politico e non della politica sull'immigrazione. Ipotesi per la Spagna: può darsi (verifichiamolo...) che per tipologia di flussi migratori tale stato ospiti molti immigrati (magari dal marocco o dall'africa mediterranea) ma pochi di essi sono nelle condizioni di dovere chiedere asilo e quindi la percentuale rimane bassa pur avendo notevoli presenze.
Se vogliamo ragionare invece sui dati e da essi desumere come si comporta l'Italia per il diritto di asilo (che dovrebbe essere un'assunzione basilare per uno stato democratico) è emblematico il paragone con Svezia e Svizzera.
Se non interpreto male le tabelle: la Svizzera pur essendo più piccola di noi e molto meno popolosa quindi meno capace di assorbire stranieri, per eccellenza poi uno degli stati a livello legislativo e di diritto internazionale più chiusi al mondo, negli ultimi quattro anni ha dato 64.000 diritti d'asilo contro i 75.000 circa dell'Italia. La Svezia, molto più lontana geograficamente da noi e con una popolazione simile alla svizzera ne ha concessi ben 125.000... e non parlatemi di redditi procapite perchè la Svezia è al 10°posto in Europa mentre l'Italia all'11° quindi siamo lì.
Questo dimostra come la normativa italiana per concedere asilo politico sia molto più selettiva ed inapplicata rispetto ad altri stati europei.
Se poi vogliamo parlare di flussi migratori in generale credo che dovremmo analizzare altri dati ed altre tabelle
da pasasò » gio mag 14, 2009 8:47 am
da M@zzo » gio mag 14, 2009 9:57 am
pasasò ha scritto:Ma siamo proprio sicuro che siamo difronte al problema principale?
Alla luce del fatto che è economicamente dimostrato che in Italia i flussi programmati, le quote di immigrazione sono inferiori alle esigenze reali (in ambito domestico, di agricoltura, di industria), che sancire la clandestinità, ossia una inadempienza sostanzialmente amministrativa come reato penale è deleterio così come gli effetti della legge Bossi-Fini per cui un immigrato che mai ha commesso reati in determinate condizioni può essere rispedito al suo paese di origine anche se in Italia da anni lavora e vi paga un mutuo per esempio, che il numero dei reati in Italia non è aumentato vertiginosamente e in modo direttamente proporzionale ai flussi migratori, io mi dico, serve veramente un'impostazione all'americana con muri e soldati che sparano a vista?
E poi in generale vedo troppi media e politici impeganti a fare dei pericolosi discorsi legalitari a senso unico cioè solo verso i crimini da bassofondo mentre vari altri reati (x es. quelli commessi da delinquenti in colletto bianco, deleteri per le casse dello stato e quindi per la collettività) restano impuniti, non sono perseguiti e spesso vengono depenalizzati.
Mi piacerebbe veramente sottoporre una profonda e generale questione morale come contraddizione ai nostrani razzisti che sono contro la presenza degli immigrati quando votano ma che nella vita reale associano il destino dei loro genitori anziani alle cure di persone non italiane magari presenti illegalmente sul nostro suolo, assunte in modo irregolare ed il futuro della loro aziendina ad una forza lavoro irregolare pagata un paio di euro all'ora.
E non ho neppure sfiorato il discorso globale su un modello economico neoliberista che crea sprerequazioni e flussi migratori all'origine perchè seppure pertinente potrebbe apparire fuoriviante rispetto alle necessità ed alle fobie contingenti a cui comunque occorre dare una risposta.
Non voglio cercare alibi buoniste per gli immigrati e tutto ciò che ho scritto non toglie nulla di vero al fatto che il criminale sia da perseguire, però sia esso italiano o straniero, non con pene esasperate all'inverosimile (castrazioni chimiche o altro) ma con una pena certa e inevitabile però siamo realisti, oltre alla posizione dell'attuale governo cioè fermezza e tolleranza zero in assoluto ed il silenzio dei buonisti ci sono altre vie più auspicabili ed efficiente per affrontare il problema.
da pasasò » gio mag 14, 2009 10:04 am
Poi ripeto che il problema è ... quella passiva (cioè fondamentalmente chi è costretto a lavorare in nero). Ma hai presente le dimensioni e le conseguenze del lavoro nero proprio nelle nostre zone? Ho appena letto un libro inchiesta di un ns concittadino che si intitola 'Morte a tre euro'. Se lo trovi dacci un'occhiata.
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