da nevskij » mer dic 13, 2006 21:53 pm
da Roberto » mer dic 13, 2006 22:03 pm
da gug » mer dic 13, 2006 23:30 pm
da gomo » gio dic 14, 2006 9:39 am
da Cervino » gio dic 14, 2006 10:10 am
da Enzolino » gio dic 14, 2006 10:32 am
da gug » gio dic 14, 2006 10:35 am
Cervino ha scritto:Anch'io sono d'accordo con gli interventi precedenti.
Si alla tutela delle coppie omosessuali, ma le adozioni andrebbero lasciate solo alle coppie eterosessuali ....però..
Abbiamo parlato con amici di questo problema e ci siamo chiesti:
Ma un povero bimbo africano, indiano, un bimbo sfortunato nato da famiglie disgraziate , senza futuro.... preferirebbe stare dov'è oppure, se potesse , sceglierebbe una coppia omosessuale che magari lo alleverebbe con amore e rispetto?
E' una domanda a cui è stato molto difficile rispondere.
Io sono molto confusa su questo argomento. Voi cosa ne pensate?
da Redpoint » gio dic 14, 2006 11:13 am
da il.bruno » gio dic 14, 2006 11:54 am
Roberto ha scritto:Oggi che il forum non è più lo stesso di allora, che già non era più lo stesso di prima, forse se ne potrebbe riparlare, magari più serenamente![]()
Io dico che va bene matrimoni gay, ma un figlio mi sembra più un capriccio che una vera necessità.
Già è tanto difficile crescerli normali, con tutti questi imput sballati che gli da la nostra società, che pure un padre ed un padre, oppure una madre ed una madre, sarebbe un bel casino in più.
da nevskij » gio dic 14, 2006 12:12 pm
Roberto ha scritto:Oggi che il forum non è più lo stesso di allora, che già non era più lo stesso di prima, forse se ne potrebbe riparlare, magari più serenamente![]()
Io dico che va bene matrimoni gay, ma un figlio mi sembra più un capriccio che una vera necessità.
Già è tanto difficile crescerli normali, con tutti questi imput sballati che gli da la nostra società, che pure un padre ed un padre, oppure una madre ed una madre, sarebbe un bel casino in più.
da Luca A. » gio dic 14, 2006 12:15 pm
il.bruno ha scritto:Be', non mi pare che quella discussione fosse stata poi molto polemica. Molto meno di altre, comunque.![]()
Io credo che:
a) l'istituto del matrimonio civile nasce per tutelare quell'unità sociale dentro alla quale possono nascere e crescere i figli nel modo migliore possibile, e comunque costruire una unità che, edificando la personalità dei singoli, sia un bene per tutti. Come già qualcuno ha scritto, quell'unità sociale, al fine di essere accogliente per la nascita e la crescita dei figli (e su questo punto è bene non transigere e non è nemmeno il caso di fare esperimenti, che ci va di mezzo la vita delle persone) e per portare ad un bene per tutti (e non essere quindi un fatto privato che riguarda solo i sentimenti delle persone), dev'essere eterosessuale e più stabile possibile (in questo senso comprendo le barriere temporali ed economiche che la legislazione pone al divorzio ed alla separazione come serietà dell'impegno profuso nel matrimonio).
b) le coppie di fatto sono fatte da persone che deliberatamente non vogliono contrarre quell'atto pubblico che è il matrimonio. Tuttavia è pur vero che il fatto che la signora il cui convivente è morto a Nassirya non sia stata invitata ai funerali è una cosa che grida vendetta. Per evitare questo e cose analoghe, si potrebbe studiare una qualche forma di tutela. Rifiutando essi stessi l'atto pubblico, lo lascerei in una forma privata: ad esempio, vanno da un testimone (non so se ci vuole un notaio) e davanti a lui dichiarano che dal giorno x vivono insieme, definiscono se e quanto nominarsi eredi reciprocamente, dichiarano che l'altro li può andare a trovare all'ospedale, che subentra all'affitto in caso di morte dell'intestatario, definiscono cosa succede il giorno in cui si lasciano. Eviterei registri all'anagrafe e cose simili, per quanto detto sopra.
c) per gli omosessuali, mancando i requisiti di cui al punto a), se vogliono credo che possano trovare una soluzione come al punto b). Se poi il giorno che vanno dal notaio desiderano fare una festa nel giardino di una villa invitando amici e parenti e tra loro informalmente chiamarlo "matrimonio", nessuno può impedirgli di farlo.
Per quanto riguarda le adozioni, concordo che ci vogliano un papà e una mamma.
A maggior ragione mi pare una presa in giro della nostra intelligenza che ieri Pecoraro Scanio abbia dichiarato di essere contrario alle adozioni per le coppie gay, ma è favorevole all'adozione per i singoli... così un gay di una coppia adotta un figlio, che vivrà e crescerà con tutti e due, e l'adozione gay è avvenuta "a tradimento".
da il.bruno » gio dic 14, 2006 12:20 pm
da Luca A. » gio dic 14, 2006 12:23 pm
il.bruno ha scritto:8Ooddio, se rischio di essere d'accordo con la
Bindi, quasi quasi cambio idea
da Roberto » gio dic 14, 2006 12:34 pm
da dags1972 » gio dic 14, 2006 12:39 pm
da nevskij » gio dic 14, 2006 13:08 pm
da Roberto » gio dic 14, 2006 13:16 pm
da il.bruno » gio dic 14, 2006 13:31 pm
da nevskij » gio dic 14, 2006 13:34 pm
il.bruno ha scritto:Suggerisco questa cosa: quando avete 15 minuti scrivete "adozioni gay" su google e premete "mi sento fortunato"
da Enzolino » gio dic 14, 2006 14:04 pm
Bruno, mi dispiace ma stai facendo confusione. Secondo la parte in grassetto per te una coppia sposate e' finalizzata esclusivamente alla crescita di figli al proprio interno.il.bruno ha scritto: Be', non mi pare che quella discussione fosse stata poi molto polemica. Molto meno di altre, comunque.![]()
Io credo che:
a) l'istituto del matrimonio civile nasce per tutelare quell'unità sociale dentro alla quale possono nascere e crescere i figli nel modo migliore possibile, e comunque costruire una unità che, edificando la personalità dei singoli, sia un bene per tutti. Come già qualcuno ha scritto, quell'unità sociale, al fine di essere accogliente per la nascita e la crescita dei figli (e su questo punto è bene non transigere e non è nemmeno il caso di fare esperimenti, che ci va di mezzo la vita delle persone) e per portare ad un bene per tutti (e non essere quindi un fatto privato che riguarda solo i sentimenti delle persone), dev'essere eterosessuale e più stabile possibile (in questo senso comprendo le barriere temporali ed economiche che la legislazione pone al divorzio ed alla separazione come serietà dell'impegno profuso nel matrimonio).
b) le coppie di fatto sono fatte da persone che deliberatamente non vogliono contrarre quell'atto pubblico che è il matrimonio. Tuttavia è pur vero che il fatto che la signora il cui convivente è morto a Nassirya non sia stata invitata ai funerali è una cosa che grida vendetta. Per evitare questo e cose analoghe, si potrebbe studiare una qualche forma di tutela. Rifiutando essi stessi l'atto pubblico, lo lascerei in una forma privata: ad esempio, vanno da un testimone (non so se ci vuole un notaio) e davanti a lui dichiarano che dal giorno x vivono insieme, definiscono se e quanto nominarsi eredi reciprocamente, dichiarano che l'altro li può andare a trovare all'ospedale, che subentra all'affitto in caso di morte dell'intestatario, definiscono cosa succede il giorno in cui si lasciano. Eviterei registri all'anagrafe e cose simili, per quanto detto sopra.
c) per gli omosessuali, mancando i requisiti di cui al punto a), se vogliono credo che possano trovare una soluzione come al punto b). Se poi il giorno che vanno dal notaio desiderano fare una festa nel giardino di una villa invitando amici e parenti e tra loro informalmente chiamarlo "matrimonio", nessuno può impedirgli di farlo.
Per quanto riguarda le adozioni, concordo che ci vogliano un papà e una mamma.
A maggior ragione mi pare una presa in giro della nostra intelligenza che ieri Pecoraro Scanio abbia dichiarato di essere contrario alle adozioni per le coppie gay, ma è favorevole all'adozione per i singoli... così un gay di una coppia adotta un figlio, che vivrà e crescerà con tutti e due, e l'adozione gay è avvenuta "a tradimento".
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