Canto di dolore per noi milanesi sfigati

[Ansia Kammerlander]

Se stai a Milano, il vantaggio è che non le vedi. Puoi lavorare, puoi andare a scuola, a fare la spesa o a far la fila alla posta e fingere di ignorare la loro esistenza. In realtà lo sai che sono lì, da qualche parte dietro i palazzoni e i cavalcavia, dietro quel muro di aria grigiolina, oltre le periferie e i campi ingombri di vecchi copertoni. Lo sai, ma non soffri. Non ci pensi. Fai quel che devi fare senza che la testa parta lasciando in ufficio solo un corpo instupidito e fermo dietro una scrivania.
Però ci sono le strade e i giorni pericolosi. Poche le strade e pochi i giorni, quelli in cui tira il fohn che spazza il cielo e ti sbatte in primo piano il profilo delle montagne, un bordo scuro contro un blu quasi offensivo. Le strade sono certi viali larghi e diritti che vanno a perdersi in un grigio repulsivo.
Un tempo lavoravo in un ufficio a metà di un lungo, lunghissimo viale mezzo cittadino e mezzo no. Ci arrivavo in bicicletta, respirando aria che puzzava e schivando portiere. Nei giorni normali pedalavo di buon umore, il lavoro mi piaceva e non avevo sghiribizzi per il capo. Ma nei giorni di fohn era un tormento. In fondo al viale comparivano le Grigne, forme violette, non aggraziate ma comunque belle. Improvvisamente l?idea della mia scrivania mi faceva schifo. I colleghi erano insopportabili, perfino il cane del custode mi pareva meritevole di un calcio. Se poi le montagne erano spruzzate di neve, ancora peggio. Avanzavo ingrugnata per chilometri sul controviale, sognando di arrancare su un sentiero al sole, immaginando il rumore degli scarponi sui sassi. Mi pareva, perfino, di fare più fatica del solito. All?andata, quando soffiava quel vento crudele, sudavo anche d?inverno. Al ritorno era buio, non vedevo più le montagne e filavo come una freccia. Pensavo fosse per colpa delle Grigne piazzate sadicamente lì in fondo, una faccenda della psiche. Invece no, era che il viale era in leggera salita, ma me l?hanno detto solo anni dopo.

[MOP]

Infatti è dura lavorare ... con le montagne come quadro alle finestre ...

... se poi sono innevate ... e il cielo dietro è blu ... ma blu ... ma tanto blu ...

.... tutto vero ... ma .... io alle 5 e mezza stacco e in 15 min sono su!!!

[nevskij]

Dal balcone di casa mia, per un fortunato allineamento di palazzi, nelle giornate terse si vede il versante est del Rosa. Che tormento riconoscere tutte le cime salite e quelle ancora da fare.

[Frullallà]

aaahhh....la grigna

[AlbertAgort]

non è sta gran roba nemmeno se si è in mezzo alle montagne, come qui da me, e non ci puoi salire in giornate come queste.

il concetto è comunuqe quello di rimanere dietro la scrivania, anzi qui soffri di più perchè le vedi vicine vicine

[cornacchione]

...
In fondo al viale comparivano le Grigne, forme violette, non aggraziate ma comunque belle.
...

...viale zara...?

con un po' di fantasia, dietro il rosa puoi ammirare anche sua maestà il monte bianco...

[Ansia Kammerlander]

Viale Zara e poi viale Fulvio Testi....

[clod]

Viale Zara e poi viale Fulvio Testi....

Che lavoro facevi nel primo viale?


Scusa non ho resistito

[Ansia Kammerlander]

Clod!!!!!!!!!
Io ci metto della poesia e tu...tu...tu

Perle ai porci

[clod]

Clod!!!!!!!!!
Io ci metto della poesia e tu...tu...tu

Perle ai porci

Per l'amor del cielo, quel porco di kazzu lascialo dov'è. Ci manca solo che ti metti a chiamarlo

Chiedo venia.

Sinceramente credo che impazziro se infuturo mi toccherà lavorare a milano Non ti invidio per nulla, te come i pendolari, come quelli che ci abitano e magari sono pure felici....

[flaviop]

In alcuni paesi nordici,se commetti un omicidio nelle giornate di fohn, hai delle attenuanti.

[Ansia Kammerlander]

In alcuni paesi nordici,se commetti un omicidio nelle giornate di fohn, hai delle attenuanti.

E io che mi sentivo in colpa perché volevo dare un semplice calcetto al cane lupo.

[cozza]

Ansia,
mi piace la bella poesia che hai negli occhi,
mi piace come ti piacciono le montagne, per quello che ti dicono nell'anima e non per quello che sta scritto che ti devono dire,
per come ti fanno faticare in bicicletta e ti fanno sentire la puzza della citta'.

[teocalca]

Ansia...
dopo questo righe...

mi sale anche a me l'ansia....


[...]

[trek2005]

...a volte tornando a casa dal lavoro, passo sopra un cavalcavia e mi si presenta lo spettacolo del Rosa, rosato per via della luce...
spesso rallento....
l'ultima volta mi son beccato una valanga di insulti da quello che avevo dietro che per poco non mi tamponava...

[Keto da Barp]

..E Lì.....
Sto andando a lavorare.... ultime curve e mini retilineo che porta in ufficio...
oltre le case si alza immensa....
ma entro in ufficio....e da li la parete non la vedo...
esco a testa bassa, non la guardo....
ma mentre ritorno a casa a metà giornata.... prima dell' ultima curva che mi porta al mio paesino.... il sole è alto illuminata al massimo....ancora 3/4 cento metri per fissarla....
eppure un giorno ti vincero!!!!
poi si ritorna in ufficio e solita storia e la storia come alla mattina....
E lì....
ma il top alla sera...
il sole "storto" la illumina crea giri di luci tra le rocce gialle e grige, crea finti camini d'ombra.... sembra di toccarla.... sembra di individuare una via facile.....
ma rimane li....

[FreshnessPWD]

dal lavoro vedo le montagne ma non posso muovermi dalla scrivania...quando esco è tardi ma se c'è ancora luce posso prendere la bici e sfiorare le prime cime...d'inverno posso solo aspetare il fine settimana....(sperando che nevichi... )

[Paolo Marchiori]

brava Ansia. Mi piace il tuo pensiero.
Lo potrei far mio, ma purtroppo non ho le Grigne vicino casa e l'unico fuga che sogno andando al lavoro è nel vedere decollare gli aerei dal vicino aeroporto...poi l'ufficio, ogni giorno vedo questa porta malefica, sempre maledettamente aperta, che sfacciatamente mi mostra la scrivania e mi ricorda che son qua...ma anche che la mia testa è perennemente altrove...

[Topocane]

e se ci stai dentro,
in mezzo?!?!

qual'è il vantaggio?!?!

io sono, seduto alla scrivania, con;
alla mia sx, di tre quarti, Medale, Coltignone e San Martino
subito dietro, in leggero secondo piano,
palestrina di Rancio,
Corno del Nibbio,
Grigna.
davanti, sul muro in fondo, una gigantografia di una partenza
a Monza, di un motomondiale anni '70 col mitico Ago con l'MV 3 cilindri
nell'altro ufficio, alla destra;
falesie varie di Erna,
Piani d'Erna,
Resegone,
Magnodeno.

vado, vahh...


Topocane

[gomo]

ueila' Paolino come va? Tutto bene?

Io me le ricordo (quando vivevo a Milano) le Grigne, il Resegone ed il Rosa viste da Milano....era uno spettacolo da togliere il fiato.

Appaiono di colpo in mezzo alle case e sembrano li', alla fine del viale, 100 metri piu' avanti....

Dove sono adesso, nelle giornate belle mi vedo le Marittime che escono dal mare (e anche queste non mi lasciano lavorare molto tranquillamente, mi ritrovo a guardare fuori dalla finestra con sguardo sognante....).

Va beh andiamo a far finta di lavorare......