da Fokozzone » mar mar 07, 2006 19:00 pm
Su un concetto sono costretto a concordare.
Sembra che qualche...sprovveduto (?) pensi che la ricchezza non vada creata , ma sia sufficiente garantirla per legge.
In un certo immaginario collettivo sembra che la carriera di un uomo sia fatta così: nasci (e gli altri risolvono i tuoi problemi) vai a scuola ed essendo un ragazzino morenne sei innocente, se non studi è un problema psicologico e dei professori che non sanno relazionarsi con te. Qualche ragazzata ti è concessa, se allaghi la scuola è perché sei giovane ed esuberante. Ti dicono che dovrai prepararti per la vita e il lavoro, ma la frase è al futuro e intanto giochi alla plystation. Vai all' università e qualche esperienza devi pur farla, quindi qualche canna ci vuole e qualche corteo per assumerti delle responsabilità sociali. Finalmente ti laurei col 18 politico, non sai un c***o ma hai il diritto al lavoro (lo dice la costituzione, perbacco!) e quindi pretendi che ti caschi giù dal cielo un impiego fisso. Se hai la tessera e le amicizie o parentele giuste il posto arriva, non ti preoccupi di essere utile, ma di guadagnare di più...
Poi questa genia di rimbambiti vengono a dirti che è ingiusto che i paesi poveri vengano sfruttati, quindi qualcun altro deve preoccuparsene.
A questa visione delle cose bisogna opporre un fermo risveglio alla realtà.
La realtà non scherza, infatti in altri posti c' è gente che muore di fame. E se io sono fortunato a vivere in un paese ricco, ricco lo è perché tanta gente ha lavorato e ha creato questa ricchezza. E se faccio il parassita, palese o occulto questa ricchezza la distruggo.
Dunque basta aspettare la manna e rimboccarsi le maniche!
Fokozzone