Prendo spunto dal grido di dolore di Tronchetti Provera nella conferenza stampa di ieri. Del suo allarme contro i predator che hanno cercato di scompaginare il mercato italiano in modo fraudolento, tentando di impossessarsi (a suo dire) anche di Telecom e Fiat.
Ciò che appare all'opinione pubblica è solo una scheggia della punta dell'iceberg.
Perchè non si parla di RCS? Perchè non si parla delle operazioni sul titolo FIAT, su cui sta indagando la magistratura? Perchè nessuno, dico NESSUNO, ha posto la domanda, madre du tutte le domande: A chi doveva giovare tutto ciò? Quale disegno c'era attorno al balletto di scalate incrociate (BNL, Antonveneta, RCS)?
Tutto è trattato con toni da gossip: questo ha intrallazzato con questo, quello ha speculato su quell'altro, egli cià un contro a 11 cifre all'estero, loro di quì loro di là....
Vi ricordate il Poggiolini e i gioielli nascosti nel sofà? Mi ricordo un libro uscito prontamente in quei giorni "Razza Cafona" e diventato best sellers, scritto da una sconosciuta giornalista. Un libro fatto apposta per convincere l'opinione pubblica a dare la mazzata definitiva sulla 1° Repubblica, distogliendo la sua attenzione dalla nuova gramigna che si stava formando sottoterra, silenziosa e rapace.
Eppure....
... sotto la crosta dello scooppaggio da 4 soldi scorre un liquame al cui confronto la P2 era roba da vecchietti nostalgici delle lotte del '48.
"Lasciate che il popolino si insulti tra destra e sinistra nei Ballarò di turno, tra PACS e procreazione assistita, tra un treno in ritardo e un - Troia di una Alitalia - Diamogli ogni tanto una rissa alla domenica pomeriggio ed una al lunedì sera, così tanto per non essere monotoni"
Intanto l'outlook degli analisti sull'azienda Italia è negativo e gli investitori occidentali se ne vanno.
Ma niente paura: russi e cinesi stanno facendo a gara per insediarsi.
"Fratelli d'Italia, l'Italia se desta, dell'elmo di Scipio......"