Credo che ricorrere in maniera indiscriminata agli appelli diffusi via Internet porti assuefazione e induca a disinteressarsi dei temi veramente importanti. Può addirittura essere uno strumento di comunicazione al servizio della disinformazione.
Ormai si spamma e si polla su tutto: anche sul grado di maturazione dei pomodori San Marzano.
Ma questo è un appello serio. E' riservato ai noi residenti in Lombardia, ma potrebbe un giorno riguardare tutti gli altri.
Leggete e spero che aderiate.
Anche i pomodori San Marzano ci saranno riconoscenti.
Seeya.
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<enrico.fedrighini@biblio.polimi.it> ha scritto:
> Cari Amici,
> vi trasmetto questa mail chiedendovi, cortesemente, di farla girare il
> più possibile per raccogliere adesioni via e-mail a un'importante
> iniziativa per la tutela della salute collettiva..
>
> Riguarda una iniziativa concreta e immediata in materia di traffico e
> inquinamento, a Milano e in Lombardia, ripresa sulle pagine milanesi
> del Corriere della Sera di oggi.
> La gravità della situazione è nota a tutti da tempo, ma il fatto che
> nulla accada e nulla intervenga a tutelare la nostra salute - a parte
> le polemiche politiche, gli annunci, i programmi e gli appelli -
> rischia di aggravare ulteriormente la situazione, perchè fa nascere
> nei cittadini l'impressione sbagliata che "non ci sia nulla da fare"
> (a parte le chiacchiere, ovviamente) e che sia necessario abituarsi a
> convivere con l'aria mefitica, le bronchiti croniche, ecc. Oppure, che
> occorra fuggire da Milano.
>
> Ritengo invece che la perdurante inerzia da parte delle
> amministrazioni locali, che non hanno ancora avviato alcuna politica
> integrate di breve medio e lungo periodo per ridurre traffico e
> inquinamento, sia una scelta criminale perchè lesiva del diritto alla
> salute, e che sia necessario agire di conseguenza.
>
> Anche perchè è una scelta che contrasta con le leggi vigenti (norme UE
> recepite dalla legislazione italiana) che impongono alle autorità
> locali di intervenire a tutela della salute pubblica.
>
> Quindi, nel concreto, che fare?
>
> Premessa: sulla base di una mia denuncia inviata alla Commissione
> delle Comunità Europee a inizio 2005, l'UE ha avviato una procedura di
> infrazione contro Regione Lombardia e Comune di Milano. La procedura
> di infrazione per mancato rispetto della Direttiva sull'inquinamento
> atmosferico, obbliga Regione Lombardia e Comune di Milano a recuperare
> il grave ritardo accumulato attraverso la predisposizione, il
> finanziamento e la materiale realizzazione, sotto il costante
> controllo dell'Unione Europea, di interventi strutturali di
> risanamento dell'aria, sia immediati sia di medio e lungo periodo, da
> completare nell'arco di cinque anni. Il tutto al fine di tutelare la
> salute pubblica. In sostanza: non bastano più le promesse e gli
> annunci in conferenza stampa, senza che poi nulla cambi nel concreto.
> E' finita l'epoca delle chiacchiere: ora le autorità locali devono
> rispondere direttamente alle istituzioni europee, perchè gli impegni
> assunti vanno rispettati.
> Un po' come è avvenuto per il depuratore delle acque. Ricordate?
> Trent'anni di polemiche, accuse. poi un giorno l'UE avvia la procedura
> di infrazione contro Milano per mancata depurazione delle acque, e in
> tre anni è stato "miracolosamente" fatto ciò che non si era fatto in
> tre decenni...
>
> Questa partita è più dura e importante.
> Risanare l'aria secondo gli standard europei in cinque anni, nella
> situazione disastrosa in cui ci troviamo, equivale a dire che Regione
> Lombardia e Comune di Milano devono iniziare a correre subito,
> avviando interventi immediati. Bruxelles ha già convocato i vertici
> della Regione, che sono stati costretti a presentare un piano di
> interventi articolati per il risanamento dell'aria, che prevede
> investimenti per complessivi 600 milioni di Euro!
>
> E' stato sventato il tentativo in extremis - tipicamente italiano, per
> fortuna in europa esistono ancora anticorpi - di far chiudere
> anticipatamente la procedura di infrazione avviata contro la per
> mancato rispetto della direttiva sull'inquinamento atmosferico Regione
> Lombardia.
> La logica del "condono", che equipara i virtuosi che rispettano la
> legge a coloro che la violano, vale per ora solo nella repubblica
> delle banane dove governa Berlusconi.
>
> Ed è proprio questa la posta in gioco, e il significato
> dell'iniziativa che proponiamo.
>
> In questi giorni, il Parlamento Europeo esamina la nuova Direttiva
> sull'inquinamento dell'aria, che prevede fra l'altro il monitoraggio
> del PM 2,5, micropolveri più sottili e più pericolose del PM10.
>
> E' stata preparata una lettera-appello da inviare a Parlamento,
> Commissione e Consiglio UE: una sorta di petizione popolare aperta a
> tutti i cittadini di Milano e della Lombardia, promossa e sottoscritta
> dai più noti medici epidemiologi delle principali università e
> istituti di ricerca italiani ed europei.
>
> In questo appello, il "popolo inquinato" chede alle istituzioni
> comunitarie due cose:
> 1) Approvare la nuova Direttiva senza deroghe nè concessioni alle
> regioni maggiormente inquinatrici,
> 2) mantenere viva e operante la procedura di infrazione avviata contro
> Regione Lombardia e Comune di Milano, fino alla completa realizzazione
> del piano di risanamento dell'aria.
>
> Perchè il tempo delle chiacchiere e degli annunci è finito, così come
> la nostra pazienza.
>
> Per leggere la lettera-appello, saperne di più sulla procedura di
> infrazione e soprattutto per aderire all'appello:
> basta collegarsi al sito
> http://www.greg.it/ariapulita
> Per saperne di più: http://www.enricofedrighini.it
>
> Vi invito pertanto a diffondere questa mail. grazie di cuore a tutti.
>
> Enrico Fedrighini
> Consigliere di Zona 8
> Verdi Milano