da Roberto » sab dic 17, 2005 21:51 pm
da dags1972 » sab dic 17, 2005 23:52 pm
Roberto ha scritto:APPELLO IN DIFESA DEI PACS
In queste ultime settimane la ingerenza delle gerarchie cattoliche nella vita dello Stato italiano sta conoscendo una nuova escalation.
Nelle scorse settimane, l'attacco alla legge 194 ha raggiunto il culmine con l'istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta assolutamente propagandistica, con la quale si ammicca in modo irresponsabile alle fazioni più conservatrici della gerarchia cattolica.
Successivamente è arrivato l'attacco dell'Osservatore Romano alla proposta dell'Unione di istituire dei Patti Civili di Solidarietà (PACS), ovvero delle forme di tutela pubblica e privata a quelle coppie che non vogliono o non possono accedere all'istituto matrimoniale.
I PACS servono a conferire diritti elementari ad una parte di cittadini e cittadine che ne sono esclusi: la possibilità per i partner di assistersi in caso di malattia, di conservare i contratti di affitto in caso di morte, di tutelare chi sceglie di dedicarsi al lavoro casalingo e quindi deve avere il diritto alla reversibilità previdenziale.
L'approvazione di una legge di tutela delle coppie di fatto serve a porre l'Italia sulla scia di quanto avvenuto nei maggiori paesi europei: approvare norme che tutelino i soggetti più deboli, indifesi, i soggetti al rischio della solitudine, della povertà, dell'emarginazione.
In questo momento sentiamo un grande bisogno di laicità, e di inclusione sociale. Crediamo che vada promossa una legislazione sulla famiglia che non sia subalterna a nessuna concezione confessionale, ma sia ispirata ai principi della libertà di coscienza, della scelta consapevole, e del rispetto dei diritti dei minori.
Per queste ragioni e con questo spirito che aderiamo e chiediamo a tutte/i di aderire al "TUTTI IN PACS" che si terrà a Roma, in Piazza Farnese, il 14 gennaio 2006.
http://www.ivanscalfarotto.info/main.php?id=26
da Roberto » dom dic 18, 2005 9:06 am
Ho già firmato la mia adesione.Silvio ha scritto:Roberto, ci sarai ?
da Siloga66 » dom dic 18, 2005 16:44 pm
da kenzo » lun dic 19, 2005 9:54 am
da Fokozzone » lun dic 19, 2005 14:10 pm
I paesi europei dove i pacs sono già in vigore, devono far
fronte ora a uno stillicidio di rotture di questi patti di
solidarietà (sic!). Non si rende infatti più "umana" la
legislazione, adottando i pacs, ma si creano le condizioni
per una ancora maggiore precarietà di queste unioni, in
quanto il patto può essere rotto senza alcun preavviso.
Non vogliamo consegnare le generazioni future a una società
senza valori forti e famiglie salde nell'impegno coniugale.
Opponiamoci a questa visione del diritto non più orientato
al bene comune ma piegato ai desideri di pochi.
da Fokozzone » lun dic 19, 2005 14:40 pm
da Alberto Borgnino » lun dic 19, 2005 14:57 pm
da ducalme » lun dic 19, 2005 15:02 pm
Roberto ha scritto:Ho già firmato la mia adesione.
da Spider » lun dic 19, 2005 16:22 pm
Fokozzone ha scritto:...le leggi con risvolto (anti)etico non vengano fatte per venire incontro a reali esigenze, (vengono per lo più invocati presunti "diritti" delle minoranze) ma rispondano a un deliberato programma per trasformare la società, dato che "la legislazione di una generazione diventa la moralità della successiva". Cioè, ciò che viene sentito come immorale, ma permesso dalla legge, verrà sentito come perfettamente morale dai nostri figli. Dunque le leggi non sono neutrali rispetto alla mentalità comune, bensì la influenzano. Questo è il motivo per cui i ragionamenti secondo cui la legge permette e tu, se non vuoi, non fai, sono un patente inganno, peraltro perpetrato in malafede da chi, come i radicali, conoscono il giochetto a memoria e lo replicano consapevolmente.
...le leggi con risvolto (anti)etico non vengano fatte per venire incontro a reali esigenze ... ma rispondano a un deliberato programma per conservare la società, dato che "la legislazione di una generazione diventa la moralità della successiva". Cioè, ciò che viene sentito come immorale, ma permesso dalla legge, verrà sentito come perfettamente morale dai nostri figli. Dunque le leggi non sono neutrali rispetto alla mentalità comune, bensì la influenzano. Questo è il motivo per cui i ragionamenti secondo cui la legge deve tutelare la morale sono un patente inganno, peraltro perpetrato in malafede da chi, come i cattolici, conoscono il giochetto a memoria e lo replicano consapevolmente.
da Frullallà » lun dic 19, 2005 16:51 pm
?E una donna che reggeva un bambino al seno domandò:Parlaci dei Figli.
Ed egli disse:
I vostri figli non sono i vostri figli.
Sono i figli e le figlie della fame che di se stessa ha la vita.
Essi non vengono da voi,ma attraverso di voi,
E non vi appartengono benché viviate insieme.
Potete amarli,ma non costringerli ai vostri pensieri,
Poichè essi hanno i loro pensieri.
Potete custodire i loro corpi,ma non le anime loro,
Poichè abitano case future,che neppure in sogno potrete visitare.
Cercherete d?imitarli,ma non potrete farli simili a voi,
Poichè la vita procede e non s?attarda su ieri.
Voi siete gli archi da cui i figli,le vostre frecce vive,sono scoccati lontano.
L?Arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito,e con la forza vi tende,affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
In gioia siate tesi nelle mani dell?Arciere.
Poichè,come ama il volo della freccia,così l?immobilità dell?arco.?(K.Gibram)
da kau » lun dic 19, 2005 17:11 pm
qso paragone è statisticamente scorretto. Leggendolo le coppie sono pochissime rispetto a un numero altissimo di cittadini NON di coppie, per cui il rapporto è scorretto.34 «coppie»,
ma su 85mila abitanti
. Siamo in uno stato democratico che fonda il suo essere sul "poter fare" e non sul "dover fare", per cui è giusto dare possibilità di scelta.i ragionamenti secondo cui la legge permette e tu, se non vuoi, non fai, sono un patente inganno
da Spider » lun dic 19, 2005 18:46 pm
kau ha scritto:4. Il PACS viene strumentalizzato in maniera disgustosa dalla gerarchia ecclesiastica come "legalizzazione del matrimonio gay". Il solito bigottismo non fa che perpetuare la situazione di profonda discriminazione. Oggi il partner di una coppia di fatto (non per forza omosessuale) non ha diritto di assistere il compagno/a in ospedale, non ha diritto a trasferire il contratto di locazione e rischia spesso di perdere l'abitazione in caso di morte del compagno. E' civiltà qsa? E' "caritas christiana"?
da Fokozzone » mar dic 20, 2005 14:14 pm
kau ha scritto:alcune considerazioni:
1. di carattere meramente tecnico:qso paragone è statisticamente scorretto. Leggendolo le coppie sono pochissime rispetto a un numero altissimo di cittadini NON di coppie, per cui il rapporto è scorretto.34 «coppie»,
ma su 85mila abitanti
2. Non condivido il discorso. Siamo in uno stato democratico che fonda il suo essere sul "poter fare" e non sul "dover fare", per cui è giusto dare possibilità di scelta.i ragionamenti secondo cui la legge permette e tu, se non vuoi, non fai, sono un patente inganno
3. Il numero delle adesioni è limitato. Chiediamoci perché. A mio avviso ci sono molti fattori intervenienti che rendono spuria la relazione "poche adesioni = fallimento". Personalmente penso che la scarsa informazione in merito alla possibilità di ottenere un PACS giochi un ruolo fondamentale. Inoltre (e soprattutto) l'assenza di una normativa nazionale dà luogo a differenze di interpretazione e di riconoscimento. Ad es. il parter di una coppia che ottiene il pacs ad Arezzo non può farlo valere in un ospedale di Piacenza...
4. Il PACS viene strumentalizzato in maniera disgustosa dalla gerarchia ecclesiastica come "legalizzazione del matrimonio gay". Il solito bigottismo non fa che perpetuare la situazione di profonda discriminazione. Oggi il partner di una coppia di fatto (non per forza omosessuale) non ha diritto di assistere il compagno/a in ospedale, non ha diritto a trasferire il contratto di locazione e rischia spesso di perdere l'abitazione in caso di morte del compagno. E' civiltà qsa? E' "caritas christiana"?
da Fokozzone » mar dic 20, 2005 14:25 pm
Ben diverso è cercare di tutelare la salute morale dei figli o dire "cazzi loro". Come per la salute fisica esistono vaccinazioni obbligatorie e prassi consolidate, così la legge deve sancire i comportamenti che tutelino la salute morale e psichica della popolazione, a cominciare dai figli.Spider ha scritto: come sempre in questi discorsi (mi sto anche stufando di evidenziarlo), le frasi sono perfettamente rovesciabili, a seconda del punto di vista e delle convinzioni personali....le leggi con risvolto (anti)etico non vengano fatte per venire incontro a reali esigenze ... ma rispondano a un deliberato programma per conservare la società, dato che "la legislazione di una generazione diventa la moralità della successiva". Cioè, ciò che viene sentito come immorale, ma permesso dalla legge, verrà sentito come perfettamente morale dai nostri figli. Dunque le leggi non sono neutrali rispetto alla mentalità comune, bensì la influenzano. Questo è il motivo per cui i ragionamenti secondo cui la legge deve tutelare la morale sono un patente inganno, peraltro perpetrato in malafede da chi, come i cattolici, conoscono il giochetto a memoria e lo replicano consapevolmente.
il fatto che le leggi NON siano neutrali rispetto alla morale è ovviamente vero: secondo me però, più che influenzarla, la seguono e vi si adattano (con più o meno ritrosia e/o ritardo).
Cosa c'è di così terribile sul fatto che la "morale" dei figli sia diversa da quella dei genitori?
Solo la paura dei genitori di perdere la propria autorità e le proprie certezze.
Scusa ma gli aborti SONO aumentati dopo la legalizzazione. All' inizio degli anni '90 ci furono delle annate in cui gli aborti (legali, perché quelli illegali non sono scomparsi, come pretendevano i fautori della legge) hanno superato le nascite.Spider ha scritto:Il fatto che "i ragionamenti secondo cui la legge permette e tu, se non vuoi, non fai, sono un patente inganno", mi sembra una gran fregnaccia: basta vedere le statistiche degli aborti, di quanto sono aumentate dopo la loro legalizzazione?
Comunque direi che (da punti di vista opposti) siamo d'accordo su una cosa: tutto questo discorso, come sempre, è solo e soltanto un discorso politico, la religione, l'etica e la morale sono solo strumenti del gioco.
da Spider » mar dic 20, 2005 18:00 pm
Fokozzone ha scritto:Ben diverso è cercare di tutelare la salute morale dei figli o dire "cazzi loro". Come per la salute fisica esistono vaccinazioni obbligatorie e prassi consolidate, così la legge deve sancire i comportamenti che tutelino la salute morale e psichica della popolazione, a cominciare dai figli.
Dunque il ragionamento non è affatto rovesciabile, come affermi con grande faciloneria
Fokozzone ha scritto:Scusa ma gli aborti SONO aumentati dopo la legalizzazione. All' inizio degli anni '90 ci furono delle annate in cui gli aborti (legali, perché quelli illegali non sono scomparsi, come pretendevano i fautori della legge) hanno superato le nascite.
da gug » mar dic 20, 2005 18:43 pm
Fokozzone ha scritto:1)Prima di tutto chi convive non vuole riconoscimenti, perché la natura stessa della convivenza è quella di non assumersi impegni che non si possono o vogliono garantire. Esiste il matrimonio in comune per chi vuol prendersi qualche impegno.
da kau » mar dic 20, 2005 18:44 pm
da Fokozzone » mar dic 20, 2005 19:00 pm
Spider ha scritto:Fokozzone ha scritto:Ben diverso è cercare di tutelare la salute morale dei figli o dire "cazzi loro". Come per la salute fisica esistono vaccinazioni obbligatorie e prassi consolidate, così la legge deve sancire i comportamenti che tutelino la salute morale e psichica della popolazione, a cominciare dai figli.
Dunque il ragionamento non è affatto rovesciabile, come affermi con grande faciloneria
Se permetti "facilone" sarai tu che non hai neanche letto il mio messaggio, o perlomeno non ti sei nemmeno sforzato di capirlo, chiuso come sei sulle tue posizioni assolutistiche.
Tu parti dal presupposto che la TUA morale, la TUA religione, la TUA "salute morale e psichica" sia l'UNICA GIUSTA E SANA E POSSIBILE, per cui l'unico modo di educare i figli sia inculcargli suddetta educazione, e qualunque millimetrica "deviazione" sia al di fuori dell'ordine naturale delle cose, e perciò da evitare ed eradicare sul nascere.
(mi pare che l'Inquisizione avesse posizioni simili...)
In questo modo evidenzi per la milionesima volta non solo la tua ben nota ristrettezza (anzi univocità) di vedute, ma soprattutto la tua completa sfiducia nei neuroni delle prossime generazioni, poverine, completamente incapaci di fare una qualunque scelta giusta autonomamente, e automaticamete destinate alla distruzione per opera del Maligno, a meno dell'intervento di un provvidenziale deus ex machina che gli indichi la strada.
Io non ho MINIMAMENTE detto che invece debbano essere "cazzi loro".
Ho solo detto che la morale, etica e blablabla di una generazione vale PER QUELLA GENERAZIONE.
Come QUALUNQUE cosa nell'universo, è una cosa dinamica, non si può pensare di cristallizzarla in una visione eterna ed immutabile, perchè si frantumerà inevitabilmente contro il cambiare della società e della cultura.
E' ovvio che questi cambiamenti siano lenti, per cui la morale di una generazione sarà IN GRAN PARTE valida anche per la successiva... ma non del tutto, ed è quella piccola parte di cambiamento che rappresenta lo stimolo e la linfa vitale del pensiero futuro, e deve essere lasciata libera e incoraggiata, piuttosto che stroncata sul nascere.
Quindi il mio pensiero era che ai nostri figli DOBBIAMO insegnare tutto quello che sappiamo, ma con un appunto da tenere bene in evidenza: "questo ha funzionato per me, e al 90% funzionerà benissimo anche per te... ma per il 10% che resta dovrai cavartela da solo"
...e questo è anche il senso del celebre pezzo di Gibran.
Spider ha scritto:Fokozzone ha scritto:Scusa ma gli aborti SONO aumentati dopo la legalizzazione. All' inizio degli anni '90 ci furono delle annate in cui gli aborti (legali, perché quelli illegali non sono scomparsi, come pretendevano i fautori della legge) hanno superato le nascite.
qui onestamente non so, ho citato a memoria statistiche che ricordavo di aver letto anni fa, vorrei vedere dati aggiornati, comunque in mancanza di dati certi, non posso ribattere, anche se "a naso" mi sembra quantomeno improbabile (più aborti che nascite? Cioè parliamo di MILIONI di aborti all'anno? mi sembra decisamente strano...)
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