per non dimenticare, 11-07-1995

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per non dimenticare, 11-07-1995

Messaggioda simo il 4 CG » lun lug 11, 2005 10:47 am

Non interessa a nessuno ricordare vittime innocenti di una guerra vergognosa? Ah, là non c'è il petrolio.


Una folla commossa ricorda il genocidio dei 7.000 musulmani bosniaci
La ferita aperta di Srebrenica, 10 anni dopo
Oggi verrà data sepoltura ai resti di 600 persone ritrovati in una fossa comune.
Polemiche per la presenza del serbo Tadic


Seicento fosse fresche tra le rose, seicento buche da riempire oggi, davanti ai ministri degli Esteri e al presidente serbo Tadic, per ricordare che la ferita è aperta. Buche piccole, perché gli ultimi resti che hanno avuto un nome portano via poco spazio. Posti singoli, un lusso per chi dieci anni fa fu massacrato a raffiche di mitraglia e nascosto nelle sessanta fosse comuni scavate in fretta dai bulldozer. Srebrenica dieci anni dopo. Nella «città dell'argento» (srebro) e dei 7 mila musulmani (dai 16 ai 70 anni) uccisi a sangue freddo dalle schiere del generale serbo Ratko Mladic, questa mattina sono arrivati in cinquantamila dall'altra parte della Bosnia, dalla federazione croato-musulmana, in pullman dai campi profughi.

In mille sono arrivati a piedi, a ritroso lungo il percorso dei 15.000 che allora cercarono di scappare a Tuzla per i monti, braccati dalle squadracce serbe. Srebrenica dieci anni dopo è un monumento ben curato tra le colline. Aveva 37 mila abitanti. Oggi ne ha 10 mila (50% disoccupati), compresi 1.500 musulmani sfuggiti ai massacri e poi tornati, grazie anche a un piano internazionale di ricostruzione da 21 milioni di dollari. Camila Omanovic, 42 anni, abita in una strada con otto vicine, tutte vedove. Anche suo marito Ahmet è sepolto al cimitero di Potocari, periferia di Srebrenica. Poteva esserci anche lei: dieci anni fa si legò una corda al collo e si lasciò penzolare da un uncino di ferro. La fermarono due ragazzini. Oggi lavora alla libreria del museo del genocidio.

«I serbi alla banca mi fanno passare quando c'è la coda - ha detto al New York Times -. Sono gentili, come con uno straniero in vacanza». Ahmo Begic, 24 anni, macellaio, è più ottimista. Era uno dei soldati dell'esercito bosniaco, uno dei pochi sopravvissuti alla fuga tra i monti. «Il futuro sarà migliore - ha detto al Times -. Ma quando sei stato morso dal serpente avrai sempre paura delle lucertole». Chi erano i serpenti dieci anni fa? L'11 luglio del '95 i 370 Caschi Blu olandesi che difendevano Srebrenica, proclamata «area protetta» dall'Onu, consegnarono le armi agli assedianti serbi. Poche ore prima, Mladic aveva minacciato di uccidere alcuni «ostaggi olandesi». I timidi bombardamenti aerei Nato contro i tank cessarono. Mladic entrò a Srebrenica verso sera. Nella base Onu si erano rifugiati in 5 mila. I serbi separarono le femmine dai maschi, le Camile dai loro Ahmet. Cominciarono le esecuzioni. Andarono avanti per una settimana. Foto del 13 luglio mostrano la marea dei 5 mila rifugiati «espulsi» dalla base Onu sotto gli occhi dei soldati in maglietta, con le maniche corte tirate su come chi pensa a prendere il sole. Dieci anni dopo, il comandante olandese vive in Spagna perché ad Amsterdam gli davano del codardo per strada. L'allora premier dell'Aja si è dimesso nel '92. Il 60% di quei Caschi Blu ha lasciato la divisa. Su 19 serbi ricercati per la strage, sei condannati.

Tra le 50 delegazioni alla cerimonia di oggi, la grande assente è il procuratore capo del Tribunale Penale Internazionale, Carla Del Ponte, che così protesta per la mancata cattura di Karadzic e Mladic, coperti dalle autorità di Belgrado. E proprio da Belgrado, per la prima volta, si spinge a Srebrenica un presidente serbo, Boris Tadic, «per rendere omaggio alle vittime innocenti, e dimostrare che i serbi non approvano questo crimine contro dei musulmani». Per Tadic bisogna «distinguere tra cittadini e criminali». L'associazione delle «Madri di Srebrenica» non vuole Tadic, perché rappresenta un popolo che «nega il massacro». Almeno metà dei serbi, secondo i sondaggi, non crede al genocidio. E come dice il macellaio Begic, «quando ti ha morso il serpente diffiderai sempre delle lucertole».
Michele Farina
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Messaggioda BBB » lun lug 11, 2005 11:05 am

Ricordo.
E ricordo un europa incapace. :(
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Srebrenica

Messaggioda brunoz » lun lug 11, 2005 11:19 am

Ciao a tutti!
"Guai ai popoli che dimenticano"... così sta scritto sul monumento alle vittime italiane a Mauthausen...
ma pare che dimenticare sia oltremodo arbitrario (conveniente), perchè non credo che taluni "qualcuno"
provino poi autentica vergogna... :evil:
Miao :(
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Messaggioda Spider » lun lug 11, 2005 11:27 am

Altri tempi, altro contesto, altre atrocità, ma parole sempre vere e da non dimenticare...
...anche se sembra che le dimentichiamo continuamente...


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Le migliori escursioni e vie alpinistiche nelle Dolomiti su www.abcdolomiti.com
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Messaggioda dags1972 » lun lug 11, 2005 12:35 pm

ONU incapace....c'erano gli Olandesi come caschi blu e anche qualche Francese (guarda caso amici della Serbia)...

tante parole...

poche manifestazioni...

tanti piccoli che cercavano di dare una mano

tanto menefreghismo
tante morti

e tutto è finito grazie e soltanto grazie alle bombe NATO sull'artiglieria attorno a Sarajevo...non dimentichiamocelo
tanti saluti e buone salite a tutti
Alberto Giacomo Letizia Elena e Daniele
----
Un uomo rassegnato è un uomo morto prima di morire
---
Al diavolo il futuro, nel futuro siamo tutti morti
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Messaggioda Silvio » lun lug 11, 2005 13:13 pm

di colpo si fa notte
s'incunea crudo il freddo
la città trema
livida trema
brucia la biblioteca i libri scritti e ricopiati a mano
che gli Ebrei Sefarditi portano a Sarajevo in fuga dalla Spagna
s'alzano i roghi al cielo
s'alzano i roghi in cupe vampe
brucia la biblioteca degli Slavi del sud, europei del Balcani
bruciano i libri
possibili percorsi, le mappe, le memorie, l'aiuto degli altri
s'alzano gli occhi al cielo, s'alzano i roghi in cupe vampe
s'alzano i roghi al cielo, s'alzano i roghi in cupe vampe
di colpo si fa notte
s'incunea crudo il freddo
la città trema
come creatura
cupe vampe livide stanze
occhio cecchino etnico assassino
alto il sole: sete e sudore
piena la luna: nessuna fortuna
ci fotte la guerra che armi non ha
ci fotte la pace che ammazza qua e là
ci fottono i preti i pope i mullah
l'ONU, la NATO, la civiltà
bella la vita dentro un catino bersaglio mobile d'ogni cecchino
bella la vita a Sarajevo città
questa è la favola della viltà
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Messaggioda stefano michelazzi » lun lug 11, 2005 13:17 pm

dags1972 ha scritto:ONU incapace....c'erano gli Olandesi come caschi blu e anche qualche Francese (guarda caso amici della Serbia)...

tante parole...

poche manifestazioni...

tanti piccoli che cercavano di dare una mano

tanto menefreghismo
tante morti

e tutto è finito grazie e soltanto grazie alle bombe NATO sull'artiglieria attorno a Sarajevo...non dimentichiamocelo


e non dimentichiamo che quelle bombe stanno facendo morti ancora oggi grazie all'uranio impoverito... :?

se un' organizzazione come l'Onu è dovuta ricorrere alle bombe Nato per dare un taglio ai casini che succedevano in Bosnia all'epoca, mi sa che si può parlare solo di fallimento, ed un fallimento che ben aldilà dei morti del momento ed anche di quelli attuali causati dalle bombe stesse...ci troviamo oggi in Bosnia davanti ad una terra di nessuno o quasi dove l'odio razziale non si è mai sedato e la gente vive ancora con l'incubo.
Le bombe non sono mai la soluzione ideale e se si "deve" usarle significa che ben prima non sono stati fatti i passi necessari o magari non si è voluto per ragioni di interesse economico o strategico...non dimentichiamo che la regione della ex Yugoslavia meridionale, faceva gola agli americani da sempre per motivi non certo umanitari e che ora finalmente è in loro mano...
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Messaggioda HappyFra » lun lug 11, 2005 15:28 pm

stefano michelazzi ha scritto:
dags1972 ha scritto:ONU incapace....c'erano gli Olandesi come caschi blu e anche qualche Francese (guarda caso amici della Serbia)...

tante parole...

poche manifestazioni...

tanti piccoli che cercavano di dare una mano

tanto menefreghismo
tante morti

e tutto è finito grazie e soltanto grazie alle bombe NATO sull'artiglieria attorno a Sarajevo...non dimentichiamocelo


e non dimentichiamo che quelle bombe stanno facendo morti ancora oggi grazie all'uranio impoverito... :?

se un' organizzazione come l'Onu è dovuta ricorrere alle bombe Nato per dare un taglio ai casini che succedevano in Bosnia all'epoca, mi sa che si può parlare solo di fallimento, ed un fallimento che ben aldilà dei morti del momento ed anche di quelli attuali causati dalle bombe stesse...ci troviamo oggi in Bosnia davanti ad una terra di nessuno o quasi dove l'odio razziale non si è mai sedato e la gente vive ancora con l'incubo.
Le bombe non sono mai la soluzione ideale e se si "deve" usarle significa che ben prima non sono stati fatti i passi necessari o magari non si è voluto per ragioni di interesse economico o strategico...non dimentichiamo che la regione della ex Yugoslavia meridionale, faceva gola agli americani da sempre per motivi non certo umanitari e che ora finalmente è in loro mano...


Nella fattispecie, per una volta mi pare che gli Americani non c'entrino un granché. Correva la fine della presidenza Bush 1 (assai più decente in politica estera del figliolo) e poi l'inizio di quella di Clinton che aveva voglia di occuparsi di ben altro. Non sono un esperto di ex-Yugoslavia, ma credo che la responsabilità politica e morale più grande per l'incoraggiamento ad iniziare il dissennato processo di dissoluzione che ha poi portato ai macelli degli anni successivi sia, in primis, della Germania che ha esercitato tutta la sua influenza per allargare la propria sfera di influenza economica ad un'area già filo-DM. Poi tutti ci hanno messo il peggio: Serbi, Croati, il Vaticano, i Musulmani di Bosnia...
Un festival dell'assurdo che ha lasciato un mare di sangue e di odio.
Sono d'accordo che le bombe sono sempre un male, ma devo dire che talvolta, con moltissima cautela, come nel caso in questione possono perfino essere un male necessario. Non credo che ci possa essere qualcosa di peggio che stare a guardare al telegiornale il massacro quotidiano andare avanti indisturbato.
Ogni problema complesso ammette almeno una soluzione semplice. Sbagliata.


Siamo qui per scalare, mica per divertirci!
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Messaggioda cuorpiccino » lun lug 11, 2005 16:50 pm

Eh, ma uno mica ci nasce con l'odio razziale, quello lo insegnano giorno per giorno. Qualcuno lo fomenta a piacere e/o necessità. E così via.
Sono ferite aperte, che qualcuno ha interesse perché rimangano tali.
Il più grande alpinista è quello che si diverte di più
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Messaggioda Buzz » lun lug 11, 2005 17:01 pm

bah ... difficile avere delle certezze in certi casi...
spesso solo la storia, e dopo la raccolta di documenti e soprattutto, col senno di poi, riesce a mettere una ragionevole parola "fine" su certi dubbi.

io non mi sento di essere sempre "non interventista" ad ogni costo...
ero contrarissimo all'intervento in irak, sono stato favorevole a quello nella ex iugoslavia

non posso fare a meno di pensare che quando hai di fronte interlocutori come hitler (tanto per fare un esempio eclatante) ad essere pacifisti hai solo da rimetterci.
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Messaggioda stefano michelazzi » lun lug 11, 2005 20:45 pm

HappyFra ha scritto:
stefano michelazzi ha scritto:
dags1972 ha scritto:ONU incapace....c'erano gli Olandesi come caschi blu e anche qualche Francese (guarda caso amici della Serbia)...

tante parole...

poche manifestazioni...

tanti piccoli che cercavano di dare una mano

tanto menefreghismo
tante morti

e tutto è finito grazie e soltanto grazie alle bombe NATO sull'artiglieria attorno a Sarajevo...non dimentichiamocelo


e non dimentichiamo che quelle bombe stanno facendo morti ancora oggi grazie all'uranio impoverito... :?

se un' organizzazione come l'Onu è dovuta ricorrere alle bombe Nato per dare un taglio ai casini che succedevano in Bosnia all'epoca, mi sa che si può parlare solo di fallimento, ed un fallimento che ben aldilà dei morti del momento ed anche di quelli attuali causati dalle bombe stesse...ci troviamo oggi in Bosnia davanti ad una terra di nessuno o quasi dove l'odio razziale non si è mai sedato e la gente vive ancora con l'incubo.
Le bombe non sono mai la soluzione ideale e se si "deve" usarle significa che ben prima non sono stati fatti i passi necessari o magari non si è voluto per ragioni di interesse economico o strategico...non dimentichiamo che la regione della ex Yugoslavia meridionale, faceva gola agli americani da sempre per motivi non certo umanitari e che ora finalmente è in loro mano...


Nella fattispecie, per una volta mi pare che gli Americani non c'entrino un granché. Correva la fine della presidenza Bush 1 (assai più decente in politica estera del figliolo) e poi l'inizio di quella di Clinton che aveva voglia di occuparsi di ben altro. Non sono un esperto di ex-Yugoslavia, ma credo che la responsabilità politica e morale più grande per l'incoraggiamento ad iniziare il dissennato processo di dissoluzione che ha poi portato ai macelli degli anni successivi sia, in primis, della Germania che ha esercitato tutta la sua influenza per allargare la propria sfera di influenza economica ad un'area già filo-DM. Poi tutti ci hanno messo il peggio: Serbi, Croati, il Vaticano, i Musulmani di Bosnia...
Un festival dell'assurdo che ha lasciato un mare di sangue e di odio.
Sono d'accordo che le bombe sono sempre un male, ma devo dire che talvolta, con moltissima cautela, come nel caso in questione possono perfino essere un male necessario. Non credo che ci possa essere qualcosa di peggio che stare a guardare al telegiornale il massacro quotidiano andare avanti indisturbato.



e' vero che la germania aveva grossi interessi economici nella ex yugoslavia, ma parliamo di slovenia e croazia, dove nel primo caso la guerra è durata tre giorni, nel secondo è andata avanti qualche anno ma guardacaso senza toccare assolutamente le coste che sono quelle dove la germania aveva investito e che grazie al turismo sono la fonte maggiore di guadagno dell'intero paese...

diverso il discorso per la parte meridionale bosnia e macedonia dove come dicevo, sono intervenuti gli americani che ancora insediano i paesi.
Posti sperduti in realtà, con poco o niente turismo e niente complessi industriali, visto che erano il bacino agricolo della yugoslavia e non parlo di quella di milosevic ma di quella di Tito.
Non a caso ho parlato di interesse strategico, in questo caso anche la scelta di Tito di lasciare questi paesi senza industrializzazione non è stata data dal caso...le industrie nei paesi del nord (slovenia per eccellenza) più "protetti" in quanto attorniati da paesi Nato, l'agricoltura in quelli del sud che in caso di invasione erano i più appetibili proprio per la loro posizione geografica e questo avrebbe fatto trovare un territorio poco bombardabile dall'alto(la maggiorparte dei centri abitati è formato da piccoli paesi) ed avrebbe obbligato quindi in una guerra sul campo, cosa che puntualmente è avvenuta.

Non voglio poi parlare del lavoro fatto nel "sottobosco" già prima e poi dopo la morte di Tito per creare quella situazione di odio etnico servito a distruggere il lavoro di integrazione che la politica titina (bene o male non saprei dire) aveva da sempre portato avanti, perchè questo è un discorso molto complesso che esulerebbe dal topic.
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Messaggioda nevskij » lun lug 11, 2005 22:54 pm

Una strage perpetrata dalle milizie "cristiane". Ricordiamola, e meditiamoci sopra, nei giorni della strage "islamica".
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srebrenica

Messaggioda brunoz » lun lug 11, 2005 23:38 pm

Ciao a tutti! :D
Una strage perpetrata dalle milizie "cristiane". Ricordiamola, e meditiamoci sopra, nei giorni della strage "islamica".

Bèh, Nevskij, non mi pare che i macellai responsabili dell'orrore di Srebrenica abbiano fatto quello che hanno fatto
in nome di una qualche "cristianità", nemmeno camuffata da confortevole e rassicurante alibi... ho amici bosniaci per
i quali (ahimè) era spaventosamente nel nòvero delle possibili opzioni anche quella del massacro indiscriminato,
non per altro se non per una specie di "logica" (mi viene la pelle d'oca) tutta balcanica del terrore fine a se stesso,
della mostruosità gratuita, senza alcun perchè se non l'annientamento dell'opposta "fazione"... credo si possa del
tutto escludere qualsivoglia tematica del tipo oriente/occidente o cristiano/mussulmano... sarebbe un po' come dire
che nei campi di concentramento nazi sono stati assassinati solo gli ebrei...
Srebrenica era prevalentemente una città mussulmana, certo, ma se il supposto "nemico" delle milizie serbe fosse
stata una città prevalentemente "cristiana", l'atrocità sarebbe stata senz'altro ugualmente perpetrata... forse solo
l'atteggiamento di un certo "occidente" sarebbe stato meno molle, disinteressato, distratto...
L'odio, una volta scatenato, poi non si placa comunque, non dorme mai... l'orrore non ha colore... :(
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Messaggioda stefano michelazzi » lun lug 11, 2005 23:40 pm

nevskij ha scritto:Una strage perpetrata dalle milizie "cristiane". Ricordiamola, e meditiamoci sopra, nei giorni della strage "islamica".



scusa ma non sono d'accordo

a mio avviso le motivazioni dei vari massacri in bosnia vanno ben aldilà dell'odio religioso, anche se sotto questo aspetto ce la fanno vedere, e probabilmente gli esecutori hanno ammazzato con questa motivazione, ma erano solo la manodopera...chi ha escogitato quelle stragi aveva motivi ben diversi.
Non facciamoci fregare dalle storiche disfide religiose...anche le crociate avevano motivazioni religiose soltanto per dare un senso "nobile" alle ladrerie ed alle mire colonialiste...
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