Allora ti alzi al mattino e pensi che cribbio anche tu devi andar lassù? perché e così e basta? fin che lei è la? bella al sole, sotto le nebbie, piena di neve? verde di ghiaccio, nera su un fondo nero? e la vedi quando sali dalla valle, la cerchi dopo la curva, la scruti come il segugio la debole traccia, a volte la si perde.
Poi ritorna alla memoria? è un lampo, come tanti, come frasi raccattate a caso sul tram, che ritornano ingombranti? come le vecchie fiamme? mai sopite.
E tormenta, tormentano? si aggirano per uscire fuori inattese dalla routine? un caffè grazie? ed ecco il passo chiave compare? sarà poi V? Chiodi sul posto? diedro fessurato? E che friends porto? Nel caso ho le staffe? e si è già fuori, lassù, da qualche parte lontano? ad affrontare quel passo mai fatto, a cercar quell?appiglio mai visto? a trovar quell?appoggio? a rimirar la valle? volando come il falco, a cercar la sosta? che sarà da integrare? Sicuro? sicuro.
E poi dicono delle fisse? dei matti che si credon Nelson? e Napoleone? sarebbe comodo parlare di Trafalgar? seduti a prora? guardar le carte e muovere i soldatini? qui ci si deve allenare? altroché?
Allora carica lo zaino? e se pesa di più meglio? tanto ti alleni? millecinquecento metri? e vai? mileottocento metri e son ancora pochi? La neve è un po? marcia? c?è anche del ghiaccio? meglio? meglio? chissà cosa si trova poi veramente lassù? stregati oramai, niente ci porta più indietro? e tanti saluti al ruhm e alla tv? incapaci di esser normali?
E stanotte vado a bivaccare che fuori fa freddo? a cercar nel fondo della notte forse il sonno...
