da Eisenkreuz » lun apr 22, 2013 19:09 pm
da undertaker777 » lun apr 22, 2013 19:12 pm
da Franz the Stampede » lun apr 22, 2013 19:20 pm
da MarcoS » lun apr 22, 2013 19:28 pm
da Franz the Stampede » lun apr 22, 2013 19:28 pm
Sbob ha scritto:Questo effettivamente e' il punto piu' anomalo, anche se con lo stesso criterio possiamo scagionare i due tizi con il berretto dei Seals: per fare un attentato ti metti in uniforme da agente del male?
L'altro punto a favore di una soluzione lineare e' che il secondo sospetto e' ancora vivo, se volevano far sparire le prove tanto valeva accoppare pure lui (che per di piu' e' stato preso in condizioni critiche).
da nuvolarossa » lun apr 22, 2013 19:30 pm
Franz the Stampede ha scritto:Dato che il becchino non ha risposto a tono al mio ultimo post, mi dichiaro vincitore della diatriba tra me e lui.
Per festeggiare, offro a chiunque mastichi almeno un po' di inglese una gran fonte di ilarità: una collezione di tweet di equivalenti americani di undertaker che pensano che la Cecenia sia la Repubblica Ceca.
http://publicshaming.tumblr.com/post/48547675807/the-definitive-people-who-thought-chechnya-was-the
da Franz the Stampede » lun apr 22, 2013 19:36 pm
nuvolarossa ha scritto:Lo aveva scritto anche lui, tant'è che volevo mettere la foto di un islamico ceco... poi lo ha corretto, dopo un bel pò...
da nuvolarossa » lun apr 22, 2013 19:39 pm
undertaker777 ha scritto:beh, non c'era dubbio che l'amico delle BR è antiammericano, poveraccio
dopotutto gli unici ad aver bisogno di confusione, in questi casi, sono comunisti ed islamici acciecati dall'odio e/o dall'invidia, tutta gente non schierata e che non ha interesse a fare fumo su ogni vicenda tragica che li veda unici responsabili
undertaker777 ha scritto:beh, non c'era dubbio che l'amico delle BR è antiammericano, poveraccio
dopotutto gli unici ad aver bisogno di confusione, in questi casi, sono comunisti ed islamici cechi , tutta gente non schierata e che non ha interesse a fare fumo su ogni vicenda tragica che li veda unici responsabili
da undertaker777 » lun apr 22, 2013 20:23 pm
da undertaker777 » lun apr 22, 2013 20:38 pm
Franz the Stampede ha scritto:Sbob ha scritto:Questo effettivamente e' il punto piu' anomalo, anche se con lo stesso criterio possiamo scagionare i due tizi con il berretto dei Seals: per fare un attentato ti metti in uniforme da agente del male?
In effetti, però ricordiamoci che sono pur sempre antiammmerigano, e che il mio logo pare sia lo stesso del personaggio dei fumetti komunistenL'altro punto a favore di una soluzione lineare e' che il secondo sospetto e' ancora vivo, se volevano far sparire le prove tanto valeva accoppare pure lui (che per di piu' e' stato preso in condizioni critiche).
Però occhio che pare si sia ferito gravemente alla gola, allo scopo, e non possa parlare, e pare anche poco lucido... avrà fatto la notte in bianco??
Inoltre nessuno è stato ancora accusato ufficialmente, io ho solo sospetti, ma non è detto che non prenda lucciole per lanterne per l'ennesima volta![]()
Vedremo...
da MarcoS » lun apr 22, 2013 20:40 pm
da undertaker777 » lun apr 22, 2013 20:43 pm
da Sbob » lun apr 22, 2013 22:18 pm
undertaker777 ha scritto:quello che non riuscite a digerire è che là le merde sono state stanate e sistemate subito, mentre speravate tutti che la facessero franca...
da undertaker777 » lun apr 22, 2013 22:22 pm
Sbob ha scritto:undertaker777 ha scritto:quello che non riuscite a digerire è che là le merde sono state stanate e sistemate subito, mentre speravate tutti che la facessero franca...
Una stronzata piu' grossa non la potevi scrivere.
Cioe', seriamente pensi che qualcuno qui sperava che i veri colpevoli la facessero franca? Se e' cosi', hai le scorregge nel cervello.
Il dubbio che abbiamo avuto in molti e' che quelli presi non fossero i veri colpevoli ma persone scelte ad arte, cosa che e' gia' successa in passato in altri casi simili, come ad esempio l'ETA accusato della bomba in Spagna, o gli anarchici per Piazza Fontana.
da Franz the Stampede » lun apr 22, 2013 22:42 pm
Sbob ha scritto:Una stronzata piu' grossa non la potevi scrivere.
Cioe', seriamente pensi che qualcuno qui sperava che i veri colpevoli la facessero franca? Se e' cosi', hai le scorregge nel cervello.
Il dubbio che abbiamo avuto in molti e' che quelli presi non fossero i veri colpevoli ma persone scelte ad arte, cosa che e' gia' successa in passato in altri casi simili, come ad esempio l'ETA accusato della bomba in Spagna, o gli anarchici per Piazza Fontana.
da undertaker777 » lun apr 22, 2013 23:40 pm
...Tamerlan si sentiva a suo agio nell?esprimere posizioni sempre più estreme fino al punto di contestare l?imam Nehela quando, alcune settimane fa, durante un sermone citò Martin Luther King, il leader afroamericano simbolo delle battaglia per i diritti civili. «Non bisogna farlo - sostenne Tamerlan, secondo un testimone che chiede di non essere citato - perché Martin Luther King non era musulmano» e dunque dentro la moschea è solamente un infedele. La reazione dell?imam fu di chiedere a Tamerlan di non frequentare più le preghiere ma ora il leader religioso non può confermarlo perché «è andato all?estero per aggiornamento culturale e non sappiamo quando tornerà» spiega Nicol, evitando sempre di guardarci negli occhi pur non riuscendo a trattenere un sorriso nell?evocare gli «arancini siciliani di mia madre».
Il malessere della comunità musulmana di Boston si rispecchia nelle parole di Suhaib Webb, l?imam musulmano-americano della moschea di Roxbury - la più grande del New England - che esclude di poter celebrare un funerale islamico per il terrorista morto nella battaglia con la polizia a Watertown «perché non è il caso di farlo» pur precisando però che «se qualcuno vorrà andare a pregare sulla sua tomba è ovviamente libero di farlo». Il resto è scritto nel lungo comunicato della Islam Society di Boston: «Siamo fieri degli agenti che hanno catturato il secondo sospetto, siamo sollevati dall?incubo è finito, incoraggiamo chiunque nella nostra comunità sappia qualcosa a collaborare con l?Fbi, siamo scioccati di aver saputo che gli attentatori frequentavano la nostra moschea ma non hanno mai esposto sentimenti o opinioni violente, altrimenti avremmo chiamato gli agenti». Sta ora all?Fbi appurare che tipo di legami i Tsarnaev hanno sviluppato pregando a Prospect Street.
Nato ad Alessandria in una famiglia ebraico-sefardita di origini turche e trasferitosi prima in Italia e poi in Usa per sfuggire alle persecuzioni degli ebrei promosse dal presidente Nasser, nel suo nuovo libro appena uscito in America Harvard Square (Norton) Aciman racconta la storia autobiografica di un giovane studente egiziano iscritto al corso di Master ad Harvard e desideroso di assimilarsi nella sua nuova patria che finisce per essere fagocitato dal fascino satanico di Kalaj, un taxista arabo di Cambridge, carismatico e semifallito, che rischia di far deragliare la sua promettente carriera di docente.
«La storia del mio libro ricalca quella dei fratelli Tsarnaev. Come fratello Kalaj, il 26enne Tamerlan era già troppo vecchio quando la famiglia si trasferì in America. E infatti va male a scuola, ha problemi con la legge e non riesce a ottenere la cittadinanza. Il fratello più giovane Dzhokhar, al contrario, è completamente integrato e al liceo è amato da compagni e professori, prima di essere traviato dal maggiore, finendo dentro un vortice buio».
Parlando alla nazione, anche il presidente Obama si è chiesto come sia stato possibile.
«Dopo il ritorno dei genitori in patria Tamerlan ha assunto un ruolo paterno nei confronti del fratellino, esercitando su di lui un'influenza totale. Dzhokhar è diventato il suo burattino, per lealtà e devozione».
Qual è la dinamica che regola l'attrazione esercitata su alcuni dal male assoluto?
«L'ho raccontata in prima persona nella parte del libro in cui i miei docenti Wasp m'invitano a sedermi con loro nel bar, facendomi però capire di non essere benvenuto. Uno schiaffo morale che mi fa dire "se avessi un mitra li sterminerei tutti" e poi subito dopo gongolare per aver provato tanto odio. Non è un caso che i due fratelli ceceni abbiamo fatto detonare il loro nel Patriot's Day, il giorno più sacro dell'anno per Boston. Come a sottolineare: noi stranieri contro voi americani».
E anche contro Boston, o meglio Cambridge?
«Proprio così. I Tsarnaev vivevano a Cambridge, il luogo simbolo più prestigioso e affluente del pianeta che ospita l'università dove i ricchi e potenti mandano a scuola i propri figli: Harvard. Incontrare tutti i giorni questi rampolli dell'aristocrazia americana, realizzando quanto sei diverso e lontano da loro, può essere tossico».
L'American dream oggi è più difficile da realizzare?
«L'America è il paese più ospitale del mondo. Ti offre una patria senza rinunciare alla tua identità, purché rispetti le sue regole che però non t'impone come Russia e Francia. Alcuni politici repubblicani lanceranno la caccia allo straniero ma non ci riusciranno mai per il semplice motivo che ce ne sono troppi. Il vero pericolo è un altro».
Quale?
«Le armi che finiscono nelle mani di giovani squilibrati come Adam Lanza o di giovani emarginati come Tamerlan e alla deriva come Dzhokhar. L'America delle nuove ondate migratorie è piena di giovani come loro: una bomba ad orologeria che l'Islam radicale, l'unico che si è dimostrato impermeabile all'American dream, potrebbe far esplodere. È successo in Inghilterra e in Francia e può succedere anche da voi in Italia».
Dal momento dell?esplosione delle bombe contro la maratona Dzhokhar Tsarnaev ha twittato almeno una dozzina di volte. Ricostruire i messaggi aiuta l?Fbi a studiare la personalità del 19enne che ha scelto di diventare un terrorista. Alle 21.34 di lunedì, poche ore dopo l?attentato, con l?account @Jtsar e come foto il primo piano del ruggito di un leone, twitta una citazione del mufti Ismail Menki dello Zimbabwe: «Ci sono persone che conoscono la verità ma restano in silenzio e persone che dicono la verità ma non le sentiamo perché sono in minoranza». I retweet sono 919 mentre in 197 cliccano su «favorito» e ciò lascia intendere un certo seguito online per lo studente di medicina all?Università di Dartmouth. Alla riflessione pseudofilosofica, ispirata alla teoria degli oppressi, segue, ore più tardi, una citazione del rapper Jay-Z: «Non c?è amore nel cuore della città». Forse è un riferimento all?attacco appena compiuto comunque, visto che ha ancora qualche carattere a disposizione, il ceceno-americano aggiunge: «Stay safe people», mettetevi al sicuro. Ed anche in questa occasione il seguito è notevole: 946 retweet, 199 favoriti. Martedì scrive sul fratello Tamerlan: «Allora, gli ho detto, rilassati, la mia barba non è carica».
Alle 0.43 di mercoledì notte quando l?imponente caccia all?uomo è appena iniziata si definisce «una persona che non soffre lo stress» quasi in gesto di sfida ? accentuata dall?immagine del leone inferocito ? nei confronti delle migliaia di agenti che lo stanno cercando. Segue inoltre con apparente premura i tweets altrui sulla strage perché quando un altro utente posta l?immagine di un soccorritore che aiuta una donna, lui gli invia un messaggio di commento in maniera che tutti possano leggerlo: «È una storia falsa».
Quando Cadalanu chiede se non sarebbe stato possibile evitare l'attentato magari aumentando le misure di sicurezza, Hamid risponde di no, che non sarebbe possibile vivere in uno 'Stato di polizia', che è meglio vivere in un Paese libero anche se comporta rischi del genere e conclude con queste parole "La politica e il mondo degli affari hanno creato un ambiente in cui tutto dev?essere prevedibile. Ma queste aspettative sono false. Se qualcuno ha un attacco di cuore o un tumore a trent?anni, è tragico, ma è la vita. Una società matura non fa finta di vivere in un mondo che non c?è". Insomma, colpa del capitalismo, del mondo degli affari. L'America si è attirata da sola l'attentato, se lo merita per il tipo di società che ha al suo interno. E' questo che intende Hamid?
L'unico a vivere in un "mondo che non c'è" è Hamid stesso, con la sua 'analisi' distorta e islamicamente corretta. E' vero, non tutti i musulmani sono terroristi, ma la quasi totalità dei terroristi è musulmana. Hamid ne prenda atto. E vivere in una democrazia non significa dover accettare di essere potenziali vittime dei terroristi islamici (o 'giovani maschi', come li ha definiti Hamid).
da MarcoS » mar apr 23, 2013 8:52 am
da undertaker777 » mar apr 23, 2013 9:13 am
da MarcoS » mar apr 23, 2013 9:24 am
da undertaker777 » mar apr 23, 2013 9:30 am
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