Il vice del CNR e le punizioni divine

Spazio per messaggi e discussioni a tema libero.

Messaggioda Enzolino » sab apr 02, 2011 17:35 pm

gug ha scritto:
Sbob ha scritto:Più che negare Dio in quanto tale si può contestare una particolare tesi teologica che abbia delle conseguenze pratiche. Ad esempio si può contestare la creazione così come descritta nella Bibbia perché non coerente con quanto osserviamo.


Non è questo il punto: alcuni scienziati atei, come Hawking o Dawkins, hanno un vero accanimento per la "religione" dell'ateismo non dissimile da quello di fondamentalisti religiosi
quoto!

Giusto per fare un esempio,
Sino a qualche mese fa lavoravo con un "seguace" di dawkins, che sosteneva che un credente non puo' essere scienziato.
Ma il bello che era totalmente ignorante su religione ed epistemologia. Ignorava il fatto che l'ateismo e' una fede analoga al teismo ed il fatto che possano esistere molti credenti per cui, l'esistenza di dio e' un postulato non necessario per spiegare i fenomeni fisici.

Insomma, il fondamentalismo non riguarda solo i "credenti".
Enzolino
 
Messaggi: 3756
Iscritto il: lun set 01, 2003 10:01 am
Località: Galgenen (CH)

Messaggioda Falco5x » sab apr 02, 2011 21:01 pm

Il fatto è che un credente spesso si pone il problema se la sua fede, o più in generale l'ipotesi di una qualsiasi trascendenza, sia o meno conciliabile con la scienza mentre un ateo, anche se scienziato, raramente si pone la domanda se un'eventuale esistenza di Dio disturberebbe la sua fisica.
Pertanto ritengo che molti atei (certo non tutti) affrontino questi temi in modo assai ingenuo.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
Avatar utente
Falco5x
 
Messaggi: 8238
Images: 53
Iscritto il: lun mar 19, 2007 23:28 pm
Località: Mestre

Messaggioda Sbob » sab apr 02, 2011 21:23 pm

Falco5x ha scritto:Il fatto è che un credente spesso si pone il problema se la sua fede, o più in generale l'ipotesi di una qualsiasi trascendenza, sia o meno conciliabile con la scienza mentre un ateo, anche se scienziato, raramente si pone la domanda se un'eventuale esistenza di Dio disturberebbe la sua fisica.
Pertanto ritengo che molti atei (certo non tutti) affrontino questi temi in modo assai ingenuo.

Non vedo perché un ateo dovrebbe porsi una tale domanda. Al più può arrivare alla conclusione che Dio disturberebbe la fisica, quindi sarebbe misurabile, quindi sarebbe possibile dimostrarne l'inesistenza.

In realtà è lo scienziato credente che si trova a dover ridisegnare la propria idea di Dio man mano che la fisica avanza, e corre costantemente il rischio di buttare la scienza per salvare la sua fede. Cosa che avviene spesso, come nel caso del vicepresidente del CNR di cui stiamo discutendo, che butta via il darwinismo per salvare la creazione.

L'ateo, non credendo in Dio, non ha alcun problema nell'affrontare la scienza, non avendo un credo da salvare.

Se poi dovesse succedere che Dio disturba la fisica, allora sarebbe un fenomeno osservabile e quindi rientrerebbe nella scienza e non più nella religione.
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Messaggioda Sbob » sab apr 02, 2011 21:34 pm

gug ha scritto:Non è questo il punto: alcuni scienziati atei, come Hawking o Dawkins, hanno un vero accanimento per la "religione" dell'ateismo non dissimile da quello di fondamentalisti religiosi

Posso sapere cos'hanno fatto di male questi "fondamentalisti" dell'ateismo?

Ad oggi mi pare che i fondamentalisti religiosi, e sono veramente tanti, stiano spaccando le balle in ogni parte del mondo. Da quelli che vogliono imporre la loro fede sulla scienza, a quelli che vogliono imporre le loro credenze religiose per legge.

Ad oggi l'unica forma di fondamentalismo ateo che ha veramente fatto danni (quello sì era un fondamentalismo) è stato il comunismo.
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Messaggioda Falco5x » dom apr 03, 2011 0:15 am

Sbob ha scritto:Se poi dovesse succedere che Dio disturba la fisica, allora sarebbe un fenomeno osservabile e quindi rientrerebbe nella scienza e non più nella religione.

Mi sembra comunque un po' difficile stabilire se e quando Dio disturba la fisica, perché l'osservazione di un "disturbo" divino presupporrebbe la perfetta conoscenza dei meccanismi fisici (tutti), cosa da cui siamo ben lontani.
Ad ogni modo personalmente io credo che Dio e la fisica non abbiano tra loro alcuna interferenza.
Dunque la conclusione affrettata dell'ateo potrebbe consistere nel dire che siccome nella fisica non c'è alcun bisogno di Dio, questi non esiste; un'idea curiosa dell'Essere come necessità proveniente dal basso. Curiosa e sbagliata come quella di chi volesse, parallelamente e oppostamente, dedurre la necessità dell'Essere dall'osservazione saltuaria di alcuni presunti fenomeni "anomali".
Per questo parlavo dell'ingenuità di certo ateismo intransigente e privo di dubbi.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
Avatar utente
Falco5x
 
Messaggi: 8238
Images: 53
Iscritto il: lun mar 19, 2007 23:28 pm
Località: Mestre

Messaggioda Sbob » dom apr 03, 2011 8:38 am

Falco5x ha scritto:Dunque la conclusione affrettata dell'ateo potrebbe consistere nel dire che siccome nella fisica non c'è alcun bisogno di Dio, questi non esiste; un'idea curiosa dell'Essere come necessità proveniente dal basso. Curiosa e sbagliata come quella di chi volesse, parallelamente e oppostamente, dedurre la necessità dell'Essere dall'osservazione saltuaria di alcuni presunti fenomeni "anomali".
Per questo parlavo dell'ingenuità di certo ateismo intransigente e privo di dubbi.

Non capisco perché consideri ingenuo chi rifiuta l'esistenza di qualcosa di non tangibile e non consideri altrettanto ingenuo il credente che crede in qualcosa del tutto privo di fondamento. Tra il non porsi la questione e porsi la questione e darsi una domanda del tutto arbitraria non vedo nessuna differenza.

La posizione dell'ateo non è mica tanto ingenua: se Dio non influenza il mondo, allora o non esiste, oppure anche se esiste chissenefrega.
In qualunque altro campo del sapere si pretende che una teoria abbia almeno un po' di fondamento, mentre nel caso della religione si crede nell'esistenza di qualcosa perché sta scritto in qualche libro che è accaduto qualcosa di magico... chi è l'ingenuo?
Non si capisce poi perché si ritiene ingenuo chiunque creda in religioni strane, tipo Raeliani & c., mentre si considera dotato di profonda spiritualità chi crede nelle religioni giuste... mah...
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Messaggioda Falco5x » dom apr 03, 2011 9:58 am

Sbob ha scritto:
Falco5x ha scritto:Dunque la conclusione affrettata dell'ateo potrebbe consistere nel dire che siccome nella fisica non c'è alcun bisogno di Dio, questi non esiste; un'idea curiosa dell'Essere come necessità proveniente dal basso. Curiosa e sbagliata come quella di chi volesse, parallelamente e oppostamente, dedurre la necessità dell'Essere dall'osservazione saltuaria di alcuni presunti fenomeni "anomali".
Per questo parlavo dell'ingenuità di certo ateismo intransigente e privo di dubbi.

Non capisco perché consideri ingenuo chi rifiuta l'esistenza di qualcosa di non tangibile e non consideri altrettanto ingenuo il credente che crede in qualcosa del tutto privo di fondamento. Tra il non porsi la questione e porsi la questione e darsi una domanda del tutto arbitraria non vedo nessuna differenza.

La posizione dell'ateo non è mica tanto ingenua: se Dio non influenza il mondo, allora o non esiste, oppure anche se esiste chissenefrega.
In qualunque altro campo del sapere si pretende che una teoria abbia almeno un po' di fondamento, mentre nel caso della religione si crede nell'esistenza di qualcosa perché sta scritto in qualche libro che è accaduto qualcosa di magico... chi è l'ingenuo?
Non si capisce poi perché si ritiene ingenuo chiunque creda in religioni strane, tipo Raeliani & c., mentre si considera dotato di profonda spiritualità chi crede nelle religioni giuste... mah...

L'equivoco sta nel far coincidere i significati dei termini "ingenuo" e "irrazionale", che invece secondo me sono diversi.

Sia per i credenti che per gli atei la posizione è parimenti irrazionale, con la differenza che i credenti qualche domanda in più se la fanno perché sono allenati a farsela. Ritengo pertanto la posizione atea ingenua nel pretendere di possedere una verità che è invece indimostrabile. Molti credenti invece non sono così ingenui da credere di possedere la verità assoluta, ma fanno coincidere la loro fede con una posizione che somiglia molto alla speranza. Insomma: mentre c'è un solo modo di essere atei, ci sono molti modi di essere credenti.

La posizione più razionalmente corretta, secondo me, sarebbe dunque l'agnosticismo.

Riguardo poi alla scelta della religione qui si entra nel campo dell'influenza culturale, dalla quale nessuno di noi è esente (mica siamo fatti solo di razionalità, no?). Per cui i credenti sono semmai irrazionali, ma non ingenui nel senso che dicevo prima.
Riconosco dunque che la mia posizione di credente è irrazionale, e si basa sulla tradizione e sull'affinità di certe posizioni ideali e morali. Ma in ogni caso io nella mia fede riscontro più facilmente le parole dubbio, ricerca e speranza, piuttosto che un concetto di certezza che non appartiene affatto alla mia cultura.
Motivo per il quale non mi ritengo per nulla ingenuo.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
Avatar utente
Falco5x
 
Messaggi: 8238
Images: 53
Iscritto il: lun mar 19, 2007 23:28 pm
Località: Mestre

Messaggioda Sbob » dom apr 03, 2011 15:17 pm

Falco5x ha scritto:Sia per i credenti che per gli atei la posizione è parimenti irrazionale

Secondo te è più razionale chi crede nei fantasmi o chi non ci crede?
Io dico i secondi.

con la differenza che i credenti qualche domanda in più se la fanno perché sono allenati a farsela.

Se c'è una cosa che non sopporto dei credenti è la loro presunzione.
Cosa ne sai che un credente si ponga domande ed un ateo no?

Ritengo pertanto la posizione atea ingenua nel pretendere di possedere una verità che è invece indimostrabile.

Sia l'esistenza di Dio che la sua non esistenza sono indimostrabili, ma dato che Dio non fa mostra di sé nel mondo mi pare più razionale credere che non ci sia, o comunque ignorare la domanda in quanto inutile.
Ripeto, secondo te chi crede nei fantasmi è uno che si fa più domande o un pirla?

Molti credenti invece non sono così ingenui da credere di possedere la verità assoluta, ma fanno coincidere la loro fede con una posizione che somiglia molto alla speranza. Insomma: mentre c'è un solo modo di essere atei, ci sono molti modi di essere credenti.

Rotfl! Di credenti che non credano di possedere la verità assoluta ne ho visti pochi. A cominciare da te che dai dell'ingenuo agli atei e che ritieni la loro conclusione frutto di meno domande della tua :-P
Secondo te chi si dà una risposta priva di fondamento è più saggio di chi non si dà risposta?

La posizione più razionalmente corretta, secondo me, sarebbe dunque l'agnosticismo.

Certamente, ma tra agnosticismo e ateismo la distanza non è molta. Una parte della filosofia della scienza ritiene che una teoria sia "vera" (tra virgolette) quando sia falsificabile: in tale ottica, l'esistenza di Dio, in quanto non falsificabile non è vera.
Pensa se un giorno un fisico creasse la teoria del fluido antanico che pervade tutta la materia ma non interagisce in nessun modo con essa... ovviamente non è dimostrabile che abbia torto, ma sarebbe pirla uguale.

Riguardo poi alla scelta della religione qui si entra nel campo dell'influenza culturale, dalla quale nessuno di noi è esente (mica siamo fatti solo di razionalità, no?). Per cui i credenti sono semmai irrazionali, ma non ingenui nel senso che dicevo prima.
Riconosco dunque che la mia posizione di credente è irrazionale, e si basa sulla tradizione e sull'affinità di certe posizioni ideali e morali. Ma in ogni caso io nella mia fede riscontro più facilmente le parole dubbio, ricerca e speranza, piuttosto che un concetto di certezza che non appartiene affatto alla mia cultura.
Motivo per il quale non mi ritengo per nulla ingenuo.

Il solo fatto che tu ritenga ingenui gli atei mi pare frutto di uno scarso dubbio...
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Messaggioda n!z4th » dom apr 03, 2011 17:13 pm

Leggete se ne avete occasione "Perchè io credo in colui che ha fatto il mondo" - Antonino Zichichi, in particolare il passo sulla creazione.

A me ha lasciato un po' basito... :roll:
Michele
Avatar utente
n!z4th
 
Messaggi: 15825
Images: 8
Iscritto il: sab set 17, 2005 17:22 pm
Località: Varese

Messaggioda Falco5x » dom apr 03, 2011 19:04 pm

Sbob ha scritto:...

Rispondo in ordine sparso evitando la fatica di citare ogni tuo passo perché mi viene più facile.

Puoi dire quello che vuoi ma un vero ateo, che sia veramente tale, domande non se ne fa e se non ti piace la definizione di ingenuo allora commuto la pena in sbrigativo, affrettato, superficiale.
Ma credo ci sia un equivoco di fondo.
Tu continui a definire ateo quello che, mi pare, sia invece un agnostico; quale mi sembra di capire sei tu. Perché se ti fai certe domande ateo non sei. L'agnosticismo è una posizione che rispetto perché molto razionale. Bene, allora se uno ha dei dubbi è benvenuto nel mio club, da qualunque parte si voglia collocare. E non è necessario che i dubbi gli rovinino la vita per essere dei veri dubbi, basta che ci siano.

Ti sembro un credente presuntuoso? uno che dice di avere dei dubbi lo è? o forse ti scoccia semplicemente che ho tacciato gli atei di ingenuità? Beh allora tranquillizzati perché veri atei privi di dubbi finora non ne ho incontrati e dubito che esistano davvero. E quelli che credono senza avere alcun dubbio o sono degli ingenui anche loro, oppure per quieto vivere tante domande non se ne fanno e basta, oppure sono dei preti e allora non possono ammettere di avere dubbi.

Anche se Dio non interferisce con la fisica, in un certo senso agisce nel mondo attraverso ciò che gli uomini fanno in virtù di quello che "sentono" o credono di sentire da lui. E' solo una loro interpretazione certo, puoi anche chiamarla suggestione, però questa fede incide sulla storia eccome, anche se in modo indiretto. Dunque se un Dio esiste ha sicuramente modo di orientare l'andamento della storia. E se non esiste, la sua idea orienta comunque. Dunque non è vero che Dio non fa mostra di sé nel mondo; anzi basta soltanto l'idea di lui per farlo.

Chi crede nei fantasmi non lo biasimo, soprattutto se ha avuto esperienze inspiegabili che gliel'hanno fatto supporre, ma neanche lo ritengo razionale. A me non è capitato avere tali esperienze però se capitasse dubiterei fortemente trattarsi di fantasmi finché qualcuno non trova delle prove scientifiche della loro esistenza. Qua il CICAP è il benvenuto perché saremmo nel caso dell'interferenza tra spirito e materia, qualcosa che per crederci occorre davvero dimostrarla. Non c'entra un ciufolo con la metafisica.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
Avatar utente
Falco5x
 
Messaggi: 8238
Images: 53
Iscritto il: lun mar 19, 2007 23:28 pm
Località: Mestre

Messaggioda Falco5x » dom apr 03, 2011 19:06 pm

n!z4th ha scritto:Leggete se ne avete occasione "Perchè io credo in colui che ha fatto il mondo" - Antonino Zichichi, in particolare il passo sulla creazione.

A me ha lasciato un po' basito... :roll:

Non ho letto, ma io di Zichichi non ho una grande opinione. E questo è un eufemismo.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
Avatar utente
Falco5x
 
Messaggi: 8238
Images: 53
Iscritto il: lun mar 19, 2007 23:28 pm
Località: Mestre

Messaggioda Sbob » dom apr 03, 2011 19:06 pm

Falco5x ha scritto:Puoi dire quello che vuoi ma un vero ateo, che sia veramente tale, domande non se ne fa e se non ti piace la definizione di ingenuo allora commuto la pena in sbrigativo, affrettato, superficiale.

Ma perchè? Un ateo si fa la domanda e si risponde "Dio non c'è" come il religioso si risponde "c'è". Perché il primo dovrebbe valere di meno?
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Messaggioda Sbob » dom apr 03, 2011 19:50 pm

Falco5x ha scritto:se ti fai certe domande ateo non sei. L'agnosticismo è una posizione che rispetto perché molto razionale. Bene, allora se uno ha dei dubbi è benvenuto nel mio club, da qualunque parte si voglia collocare. E non è necessario che i dubbi gli rovinino la vita per essere dei veri dubbi, basta che ci siano.

Non capisco cosa definisci come ateo. Per me un ateo è uno che si è risposto che Dio non esiste, che Dio è una creazione della mente umana. Mi pare una risposta ragionevole e non tanto diversa da chi dice che i fantasmi non esistono.

Anche se Dio non interferisce con la fisica, in un certo senso agisce nel mondo attraverso ciò che gli uomini fanno in virtù di quello che "sentono" o credono di sentire da lui. E' solo una loro interpretazione certo, puoi anche chiamarla suggestione, però questa fede incide sulla storia eccome, anche se in modo indiretto. Dunque se un Dio esiste ha sicuramente modo di orientare l'andamento della storia. E se non esiste, la sua idea orienta comunque. Dunque non è vero che Dio non fa mostra di sé nel mondo; anzi basta soltanto l'idea di lui per farlo.

La fede è qualcosa il cui influsso sul mondo è evidente, il fatto che derivi veramente da un Dio e non sia una creazione della mente umana è ben altra cosa. Un ateo conclude che la religione è invenzione dell'uomo, magari frutto di un vantaggio evolutivo di un popolo credente su uno non credente.

Insomma non capisco come mai tu sostenga che chi si fa domande possa arrivare solo alle conclusioni "Dio c'è" oppure "non so".
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Messaggioda Falco5x » dom apr 03, 2011 20:02 pm

Sbob ha scritto:
Falco5x ha scritto:Puoi dire quello che vuoi ma un vero ateo, che sia veramente tale, domande non se ne fa e se non ti piace la definizione di ingenuo allora commuto la pena in sbrigativo, affrettato, superficiale.

Ma perchè? Un ateo si fa la domanda e si risponde "Dio non c'è" come il religioso si risponde "c'è". Perché il primo dovrebbe valere di meno?

Basta intendersi sui termini.
Per me un ateo è uno che dice che di sicuro Dio non c'è. Altrimenti è agnostico. Invece credenti ce ne sono di varie tipologie, da quello assolutista a quello possibilista.
Se poi non siamo d'accordo solo sul vocabolario allora può anche darsi che diciamo la stessa cosa.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
Avatar utente
Falco5x
 
Messaggi: 8238
Images: 53
Iscritto il: lun mar 19, 2007 23:28 pm
Località: Mestre

Messaggioda Sbob » dom apr 03, 2011 20:11 pm

Falco5x ha scritto:
Sbob ha scritto:
Falco5x ha scritto:Puoi dire quello che vuoi ma un vero ateo, che sia veramente tale, domande non se ne fa e se non ti piace la definizione di ingenuo allora commuto la pena in sbrigativo, affrettato, superficiale.

Ma perchè? Un ateo si fa la domanda e si risponde "Dio non c'è" come il religioso si risponde "c'è". Perché il primo dovrebbe valere di meno?

Basta intendersi sui termini.
Per me un ateo è uno che dice che di sicuro Dio non c'è. Altrimenti è agnostico. Invece credenti ce ne sono di varie tipologie, da quello assolutista a quello possibilista.
Se poi non siamo d'accordo solo sul vocabolario allora può anche darsi che diciamo la stessa cosa.

Per me ateo è chi è convinto che dio non c'è, agnostico chi non sa, credente chi è convinto che ci sia, indipendentemente dal livello di convinzione.
Possiamo dire che un prete sia sicuro che Dio ci sia, tanto da dedicarci la vita. Non credo che tu definisca un prete un ingenuo. Perché l'ateo invece sì?

E poi perché uno che, ponendosi delle domande, si è risposto che con una ragionevole certezza Dio non ci sia dovrebbe essere ingenuo? Ci sono stati atei che hanno rischiato il rogo per le loro convinzioni, sono ingenui o martiri? Con che presunzione sostieni che uno che si è convinto dell'inesistenza di Dio sia ingenuo? Non è tanto diverso da un qualunque credente.

Mi pare che ci sia ancora un retaggio della cultura secondo cui i credenti sono buoni e gli atei malvagi.
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Messaggioda Falco5x » dom apr 03, 2011 23:23 pm

Sbob ha scritto:
Falco5x ha scritto:
Sbob ha scritto:
Falco5x ha scritto:Puoi dire quello che vuoi ma un vero ateo, che sia veramente tale, domande non se ne fa e se non ti piace la definizione di ingenuo allora commuto la pena in sbrigativo, affrettato, superficiale.

Ma perchè? Un ateo si fa la domanda e si risponde "Dio non c'è" come il religioso si risponde "c'è". Perché il primo dovrebbe valere di meno?

Basta intendersi sui termini.
Per me un ateo è uno che dice che di sicuro Dio non c'è. Altrimenti è agnostico. Invece credenti ce ne sono di varie tipologie, da quello assolutista a quello possibilista.
Se poi non siamo d'accordo solo sul vocabolario allora può anche darsi che diciamo la stessa cosa.

Per me ateo è chi è convinto che dio non c'è, agnostico chi non sa, credente chi è convinto che ci sia, indipendentemente dal livello di convinzione.
Possiamo dire che un prete sia sicuro che Dio ci sia, tanto da dedicarci la vita. Non credo che tu definisca un prete un ingenuo. Perché l'ateo invece sì?

E poi perché uno che, ponendosi delle domande, si è risposto che con una ragionevole certezza Dio non ci sia dovrebbe essere ingenuo? Ci sono stati atei che hanno rischiato il rogo per le loro convinzioni, sono ingenui o martiri? Con che presunzione sostieni che uno che si è convinto dell'inesistenza di Dio sia ingenuo? Non è tanto diverso da un qualunque credente.

Mi pare che ci sia ancora un retaggio della cultura secondo cui i credenti sono buoni e gli atei malvagi.

Ti ripeto che l'ateo secondo me è superficiale quando liquida il problema invece di porselo, così come sarebbe ingenuo o superficiale il credente se facesse la stessa cosa. La differenza tra i due secondo me è che il credente nella sua vita si è spesso posto questo problema perché Dio ha sempre fatto parte dei suoi pensieri. Mentre invece può succedere che l'ateo non se lo sia mai posto con la stessa assiduità perché Dio è sempre stato escluso dai suoi pensieri. Però posso anche sbagliarmi, io non so cosa passi nella testa di un ateo. Può anche darsi che si ponga il problema ogni minuto, io non lo so, ma suppongo che così non sia. Io il problema di Dio me lo sono posto da quando ho avuto l'età della ragione (e non parlo della maggiore età ma moltissimo prima) e non l'ho mai trovato un argomento scontato.
E poi insomma dà credito ai credenti, almeno nel loro campo, di qualche occasione di riflessione in più per via degli stimoli e degli elementi che riscontrano numerosissimi nella loro cultura e tradizione. Non credo che gli atei abbiano avuto altrettante occasioni di pensare al problema (salvo i filosofi naturalmente, e i martiri che tu citi che fanno eccezione), perché la loro cultura estromette Dio in partenza.
Però almeno un poco il problema di base riguardo all'esistenza (che non vuol dire necessità) di Dio credo che sia naturale se lo debbano porre tutti senza liquidarlo troppo sbrigativamente, perché se lo facessero sarebbero, appunto, sbrigativi.

Insomma non farmi dire quello che non ho detto, ovvero che tutti i non credenti siano superficiali. Lo sono solo quelli che liquidano il problema come un non-problema. E originariamente quando parlavo di atei intendevo esattamente questi. Perché altrimenti quelli dubbiosi li classificavo agnostici. Ma se la cosa ti disturba allora rettifico e li chiamo atei problematici. Va meglio così?
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
Avatar utente
Falco5x
 
Messaggi: 8238
Images: 53
Iscritto il: lun mar 19, 2007 23:28 pm
Località: Mestre

Messaggioda Sbob » lun apr 04, 2011 0:07 am

Viviamo in una società in cui gli atei dichiarati sono una minoranza, ed è normale che molti atei siano nati da credenti e abbiano rifiutato la religione 'imposta'.
Nel nostro mondo è molto più facile essere credentucoli che essere atei convinti. L'ateismo è una posizione che ti porta facilmente in conflitto con una società che crede bene o male è ancora molto pervasa di cristianesimo. Ci va il coraggio di dire "io invece no".
Anche giungere alla convinzione che quello dell'esistenza di Dio sia un problema di nessun conto non è una scelta da poco. Osservando il mondo razionalmente ne potresti dedurre che di tutta la religione si è ormai salvato poco (tanto che qualcuno ha cercato nell'indeterminazione uno spiraglio lasciato a Dio) che tanto vale ignorare l'esistenza di Dio.

Detto tra parentesi, non do nessun credito alla maggior parte dei credenti, ne ho conosciuti a decine che seguono come pecoroni quanto gli è stato detto da mamma, papà, stato e chiesa, tanto un cristianesimo così e così è rassicurante e poco impegnativo.
In mezzo a questo mare di credentucoli ho anche trovato qualche persona con una spiritualità profonda, che mettevano veramente a frutto quello in cui credevano, ma sono stati casi rari.
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Messaggioda Enzolino » lun apr 04, 2011 9:23 am

Da credente e da ricercatore scientifico riconosco il fatto che la religione ha fatto piu' male alla scienza di quanto non lo abbia fatto l'ateismo.

Tuttavia, sul male delle ideologie possiamo discutere all'infinito.
Possiamo accusare la religione di essere stata causa di molte guerre.
Come possiamo accusare l'ateismo di stato comunista di essere stato colpevole di numerosi crimini contro l'umanita'.
Come possiamo accusare la scienza di essere stata colpevole della bomba atomica e del pericolo nucleare.

Quest'ultima in particolare ritengo che sia un'idiozia.
Come ritengo che Dawkins dica idiozie quando afferma che "religion is evil". Quando discute della religione col metro della scienza senza sapere di cosa sta parlando.

Detto questo, e ritenendomi io stesso vittima del fondamentalismo religioso e della sua ingerenza denna scienza (vedi creazionismo vs evoluzionismo), allo stesso tempo mi sento infastidito dagli atei che, ponendosi sul piedistallo, pontificano sulle scelte ideologiche di chi crede in Dio.

Un rischio che corre lo scienziato ateo, secondo me, si colloca nel suo probabile riduzionismo. Che gli fa vedere solo cio' che vuole vedere.

Aggiungo che la storia della scienza e' caratterizzata anche da momenti in cui il ricercatore scientifico si e' fatto guidare dalla sua visione, portando a teorie "profetiche" come la Meccanica Statistica di Boltzmann, la Relativita' di Enstein o la Quantomeccanica Relativistica di Dirac. Su quest'ultima mi stupisco ancora di quanti fenomeni sia stata i grado di prevedere, tra cui la presenza di materia ed antimateria ... molto affascinante ...
Enzolino
 
Messaggi: 3756
Iscritto il: lun set 01, 2003 10:01 am
Località: Galgenen (CH)

Messaggioda grizzly » lun apr 04, 2011 9:47 am

Quello che non capisco mai in chi crede e perchè si debba fermare, nella sua ricerca, a un Dio. Cioè, questo supposto Dio da 'ndo ariva? Dici eterno... a beh... bella risposta... In sostanza è una finta risposta. Si mette piuttosto un limite alla domanda... più in là non dimandare e finita lì...
E' un po' in questo che io onestamene non vedo un granchè di atteggiamento scientifico, nel credente vario. Quello di dividere il reale in ambiti diversi... se devo indagare la natura va bene la meccanica quantistica (va bene nel senso che per ora non c'è di meglio) se invece devo indagare il senso generale del tutto sospendo la domanda e mi affido ad una risposta precostituita, che in sostanza non spiega. E' una vuota parola... il creatore, o meglio creatori, che tutto dispongono... ecc... ec... E anche ammettendo che sia eterno, perchè esiste? Cioè perchè dovrebbe esistere un dio anzichè il nulla? Nun se sa... e non star a chiedere... obbedisci in silenzio a chi detiene l'interpretasiun del Verbo... mah... Spiegatemi eh...
Avatar utente
grizzly
 
Messaggi: 15694
Images: 131
Iscritto il: ven gen 16, 2004 19:57 pm
Località: Nord-Ovest

Messaggioda Enzolino » lun apr 04, 2011 10:00 am

Grizzly,
la conoscenza si basa sulle scoperte, riflessioni e ricerche fatte da altri.

Le persone sono diverse.
C'e' chi usa il computer senza sapere come funziona, basta che funzioni.
Allo stesso tempo c'e' chi si accontenta di risposte preconfezionate.
Non e' il mio caso, ma non per questo sto a giudicare gli altri.

Faccio la mia ricerca tenendo conto che altri prima di me si son fatti le stesse domande e hanno trovato delle risposte. Allora leggo le cose scritte da altri, cristiani, mussulmani, buddisti, induisti, ecc e, correlando le esperienze altrui con la mia, mi do delle risposte. Tutto qua.

Sono anche stato ateo materialista, e riconosco nell'ateismo diverse positivita', tuttavia a me non basta. Ma di sicuro cio' in cui credo non ha niente a che fare con la spiegazione dei fenomeni naturali, ma ha a che fare con qualcosa che va al di la' ...
Enzolino
 
Messaggi: 3756
Iscritto il: lun set 01, 2003 10:01 am
Località: Galgenen (CH)

PrecedenteProssimo

Torna a Parole in libertà

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.