giorgiolx ha scritto:guarda nella pagina precedente...
'azz, e' che in ufficio mi segano youtube, quindi non lo potevo vedere!
da Sbob » ven nov 07, 2008 19:17 pm
giorgiolx ha scritto:guarda nella pagina precedente...
da grizzly » ven nov 07, 2008 19:33 pm
Raven ha scritto:voleva essere una cosa seria![]()
da Raven » ven nov 07, 2008 21:30 pm
da grizzly » ven nov 07, 2008 21:48 pm
da grizzly » ven nov 07, 2008 22:37 pm
da Giampo » sab nov 08, 2008 0:20 am
grizzly ha scritto: (...)Comunque a me l'andazzo spocchioso mi sta sul c***o, sono abituato a lavorare su ipotesi scientifiche che mi auguro sembre vengano criticate in modo feroce da gente competente... Se è un metodo sperimentato da secoli per stare meglio che lo si spieghi sulla base delle attuali conoscenze scientifiche.
da grizzly » sab nov 08, 2008 9:47 am
Giampo ha scritto:mi accingo a scrivere quest due cose e mi dico che farei meglio ad astenermene. Perchè rischio di fare la figura dell'ignorantone (quale, in buona parte, sono) e anche di non riuscire eventualmente a proseguire lo scambio di battute per mancanza di tempo.
Comunque, proviamo:grizzly ha scritto: (...)Comunque a me l'andazzo spocchioso mi sta sul c***o, sono abituato a lavorare su ipotesi scientifiche che mi auguro sembre vengano criticate in modo feroce da gente competente... Se è un metodo sperimentato da secoli per stare meglio che lo si spieghi sulla base delle attuali conoscenze scientifiche.
Condivido il sentimento verso gli spocchiosi ma, messo da parte questo, mi domando: questo metodo, quello di valutare e giudicare sulla base di prove scientifiche da quant'è che lo usiamo?
Per noi il 'metodo scientifico' (se ricordo bene quello che m'hanno detto a scuola) nasce con il metodo sperimentale, con Galileo(?) insomma nasce qualche centinaiio di anni fa. Allora mi domando: ma prima? prima come hanno fatto le varie civiltà a nascere e crescere? non hanno usato 'la conoscenza'? una 'conoscenza' non canonicamente scientifica, certamente non sperimentale. Eppure sono cresciute.
Insomma, io non mi chiuderei dentro la gabbia del sapere scientifico!
da Raven » sab nov 08, 2008 10:13 am
da tacchinosfavillantdgloria » sab nov 08, 2008 20:01 pm
da grizzly » sab nov 08, 2008 21:12 pm
Raven ha scritto:scientificamente:
l'energia fisicaLa generazione di forza da parte di una cellula muscolare è l?ultima tappa di una serie abbastanza complessa di eventi che possono essere schematicamente riassunti come segue:
1 - al muscolo deve giungere, attraverso il nervo motore, un ordine per la contrazione; se il movimento è volontario l?ordine parte da una zona ben precisa del cervello, localizzata nella parte definita cervelletto
2 - il segnale trasmesso dal nervo innesca nelle cellule muscolari una serie di reazioni chimiche che liberano energia chimica;
3 - l?energia chimica si trasforma in energia meccanica causando accorciamento delle cellule muscolari.
il primo evento è più di pertinenza nervosa, mentre gli altri eventi sono tipicamente di fisiologia muscolare in quanto descrivono il funzionamento del motore biologico.
nel motore biologico si verifica un processo di ossidazione di combustibile, tuttavia a differenza di quanto avviene nel motore a scoppio, non esiste una sola reazione chimica, ma una serie di molte reazioni chimiche concatenate: il risultato è che l'energia si libera in quantità distribuite nel tempo e questo evita un considerevole aumento di temperatura, il che comporterebbe una denaturazione irreversibile dei tessuti. Ovviamente parte dell?energia chimica si libera sotto forma di calore, ma l?organismo dispone di adeguati meccanismi per disperdere questo calore e quindi controllare la temperature corporea.
L?energia che si libera in alcune delle reazioni concatenate indicate sopra viene usata dalle cellule muscolari per la sintesi di un composto che contiene tre gruppi fosforici indicato come ATP (adenosin trifosfato) che è altamente energetico. Infatti, l?ATP una volta formato, ha facilità a cedere un gruppo fosforico liberando energia.
Questa reazione realizza nella cellula muscolare una modificazione della disposizione spaziale delle molecole fibrillari note come actina e miosina che si traduce in un accorciamento della cellula muscolare . L?accorciamento è temporaneo ed è seguito dal ritorno alla condizione di riposo (rilasciamento).
il rendimento del muscolo durante l?esecuzione di movimento complesso come la marcia e la corsa è sorprendentemente molto più elevato, raggiungendo il 55-60%. Questo si realizza per un?azione combinata tra muscolo e tendine nella particolare condizione in cui il muscolo si allunga durante la contrazione. Si pensa più facilmente all?accorciamento di un muscolo durante la contrazione, ma è molto frequente il caso in cui un muscolo si contrae e si allunga. Ad esempio scendete un gradino abbassando la gamba destra, se contemporaneamente ponete la mano sulla coscia di sinistra potete rilevare la contrazione del muscolo quadricipite; siccome il ginocchio di sinistra è in flessione questo significa che il muscolo quadricipite si contrae e si allunga. Analogamente, durante un passo di corsa, la fissazione della gamba in appoggio si realizza con una certa flessione del ginocchio e contrazione del quadricipite. La stessa gamba in appoggio sarà poi quella che fornisce la spinta la quale si realizza con l?estensione della gamba causata dalla contrazione del quadricipite. Pertanto il muscolo quadricipite rimane in contrazione nella fase di appoggio (contrazione-allungamento) e nella successiva fase di estensione (contrazione-accorciamento): dal punto di vista meccanico, nella fase di contrazione-allungamento si immagazzina energia elastica che si libera nella successiva fase di estensione.
Questo meccanismo consente un notevole risparmio energetico in quanto la forza per l?estensione della gamba deriva da un recupero di energia elastica e non da attività metabolica. La conseguenza fisiologica di questo meccanismo è il basso costo energetico della marcia e della corsa: circa 1 kcal per kg di massa per km percorso. Per una persona di 70 kg ci vogliono 70 kcal per fare 1 km e 700 kcal per fare 10 km. Nella maggior parte dei casi le persone non sono in grado di fare 10 km e questo non perché non hanno a disposizione nel loro organismo substrato sufficiente a fornire 700 kcal. Infatti il nostro organismo dispone di una scorta di circa 500g. di zucchero che liberano 2000 kcal, e qualche chilo di grassi, diciamo 10 kg, corrispondenti a ben 9000 kcal. Quindi sulla base della quantità di zuccheri e lipidi, ci sarebbe una disponibilità pronto uso di 11000 kcal, utili a coprire qualcosa come 157 km. L?incapacità a coprire 10 km (o molto meno) dipende principalmente dalla scarsa efficienza del sistema "trasporto-utilizzo" dell?ossigeno.
il concetto di estensione/accorciamento muscolare come recupero energetico è alla base del movimento del taiji che quindi allena la mente e il corpo a ragionare secondo tale criterio tendendo a farlo diventare una modalità istintiva di funzionamento.
l'attenzione alla respirazione dia frammatica consente di migliorare l'efficenza ossidativa alla base della produzione di forza muscolare
gestione del movimentoNell'uomo l'intera muscolatura scheletrica, è costituita da circa 250.000.000 di singole fibre muscolari ed ognuna presenta una placca motoria innervata da una fibra nervosa. Le fibre nervose motorie o motoneuroni, sono al contrario circa 420.000, ma possono innervare una o più fibre muscolari. Da qui, è facile comprendere che, ogni singola fibra nervosa motoria, si ramifica a sua volta per innervare ogni fibra muscolare.
L'insieme costituito dal singolo motoneurone con un certo numero di fibre muscolari innervate, prende il nome di Unità Motoria.
In sintesi, un alto valore del rapporto fibre muscolari / fibre nervose (FM / FN), è tipico di muscoli cui si richiedono movimenti grossolani, con considerevole sviluppo della forza, mentre un basso valore del rapporto FM/FN è rilevabile nei muscoli cui si richiedono movimenti molto precisi, con ridotto sviluppo di forza o tensione.
Specificare questo concetto, risulta interessante in quanto, l'impulso nervoso non è di natura graduabile, ma risponde rigorosamente alla legge del tutto o niente (ON oppure OFF). Da qui ci si chiede, come possiamo noi gestire in modo graduale i nostri movimenti? I meccanismi sono fondamentalmente due:
1. variando il numero di unità motorie coinvolte nel gesto: somma di unità motorie in sincronia.
Questa variabile dipende fondamentalmente dall'impegno, in termini di forza, che noi chiediamo al nostro movimento
2. variando la frequenza (velocità on-off) di contrazione delle singole unità motorie: somma di scosse.
In questo caso invece, la precisione o la velocità che noi chiediamo al nostro gesto, varierà la frequenza degli impulsi nervosi del nostro cervello. Più gli impulsi saranno ravvicinati, più la loro somma aumenterà la tensione. Il massimo dello stimolo, è la così detta "stimolazione tetanica", dove la somma dei singoli impulsi, si fondono completamente tra loro.
allenandosi a compiere i movimenti all'interno di coordinate spaziali ben definite (i già citati angoli di 45°) aumenta la capacità di inviare al cervello stimoli corretti e puliti, precisi nella direzionalità. allenandosi alla visualizzazione del proprio corpo e della sua forma si lavora sul miglioramento dell' autopercezione con notevoli risvolti pratici nel movimento finalizzato sia grossolano che fine restringendo il delta tra ciò che credo di fare e ciò che effettivamente vado a fare.
non scientificamente
ciò che mi ha detto il mio maestro non è propriamente riassumibile in una frase del tipo "non c'è niente da sapere nè da leggere se non quello che ti dico io". a parte il fatto che le uniche cose che mi dice lui sono relative alla realizzazione della forma e dei vari movimenti che la compongono e che la ricerca vera di come arrivare ad ottenere una conoscenza e consapevolezza maggiore nell'utilizzo del nostro essere (fusione tra mente e corpo) deve essere libera da aspettative e preconcetti, deve essere basata sullo studio di sè stessi e delle proprie modificazioni/reazioni nel tempo.
solo dopo, quando uno ha conosciuto meglio come funziona può andare a confrontarsi con chi ha già compiuto questo percorso e magari l'ha sistematizzato in un libro, senza lasciarsi influenzare correndo il rischio di non essere spontaneo e pulito nello studio di se e del suo gesto.
perchè il rischio più grande che c'è e che, giusto per fare un esempio, per lungo tempo ha influenzato negativamente la scienza medica è che ci si dimentichi che parlando dell'essere umano i paradigmi scientifici e le loro veridicità acquisite non possono essere presi come modello di riferimento assoluto...........
troppe variabili individuali per poter creare categorie univesali
da Raven » lun nov 10, 2008 15:02 pm
da grizzly » lun nov 10, 2008 15:35 pm
Raven ha scritto:OK! se lo scriverò te ne manderò una copia allora!
per quanto riguarda le vecchie discipline o le vecchie metodologie, noi umani abbiamo il terribile difetto di pensare che il nuovo debba distruggere il vecchio, sempre e comunque. spesso si tagliano le radici che hanno dato vita ad un'evoluzione di pensiero, tanto che alla fine se ne perde il senso e solo dopo si sente il bisogno di recuperare una continuià tra ciò che è e ciò che è stato. pensa alla medicina....... la chiave d'investigazione moderna era tutta centrata sulla scientificità....... fino ache, guarda un pò, si torna ad accorgersi che la scientificità ed il rigore paradigmatico non sono in grado di investigare la realtà del genere umano......... troppe eccezioni perchè siano solo conferme delle regole.
e si torna alla multifattorialità e si torna a Ippocrate.........
da Giampo » gio nov 13, 2008 14:06 pm
grizzly ha scritto:(...) Una curiosità da investigare sorge dal fatto che una "disciplina" così sia stata elaborata e messa a punto secoli fa. Cioè come dei modelli comportamentali, tipo appunto un allenamento fisico, siano del tutto compatibili con la spiegazione scientifica attuale. Nel senso che effettivamente funzionano. Ovvio che un tale modello può essere il risultato di svariati centinaia di tentativi per prove ed errori, poi appunto decaduti perchè non funzionali. Questa sarebbe anche una storia interessante.
grizzly ha scritto:(...) Soprattutto se hai qualche ideuzza in relazione all'arrampicata, il mio tarlo...
da Raven » sab nov 22, 2008 15:43 pm
da fabri » sab nov 22, 2008 17:06 pm
da Raven » sab nov 22, 2008 19:13 pm
da fabri » sab nov 22, 2008 19:50 pm
Raven ha scritto:
vedi Fabri che tutto ciò ha un peso........... potrei continuare taiji e non sò se poi tua moglie riuscirebbe a non essere cacciata dalla lezione se continua a ridere pensando a me che fischio mentre sto in palestra..........[size=7]
da Raven » sab nov 22, 2008 19:51 pm
da fabri » sab nov 22, 2008 19:59 pm
Raven ha scritto:fabri ha scritto:Raven ha scritto:
vedi Fabri che tutto ciò ha un peso........... potrei continuare taiji e non sò se poi tua moglie riuscirebbe a non essere cacciata dalla lezione se continua a ridere pensando a me che fischio mentre sto in palestra..........
basta che alla prossima gli tolgano da davanti il soffiatore.....
perchè c'hai qualcosa da dire contro chi soffia e fischia???
da Raven » sab nov 22, 2008 20:08 pm
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