da Topocane » ven ott 06, 2006 10:25 am
è notte, penso. è veramente tardi
intanto sistemo il paraschiena
e notte, è da tanto che morfeo doveva accogliermi...
tiro l'ultima cerniera della tuta
aggiusto le protezioni.
è notte,
ma quella luna stanotte è magnetica.
il vento, il freddo
lo so che queste condizioni sono perfette.
spingo nello stivale
mi sovvengono ricordi che sono di un tempo
ci penso. non è mai cambiato nulla.
sistemo lei,
e lei che ora mi porta via, mi rapisce.
controllo le pressioni,
tolgo gli inutili orpelli cittadini
gli ultimi movimenti,
una volta erano riti...
ritornano, appunto.
sottocasco, foulard
casco, guanti...
si parte.
la strada la so. la conosco troppo bene
farla di notte mi da sicurezza.
sulla sinistra il lago
a destra il ripido monte.
le curve, l'odore del lago.
la curva, il freddo pungente che si infila nella tuta
la curva, la prima macchina
i pensieri faticano ad affiorare
troppe curve, nn sono ancora entrato bene.
il lago. la luna ed il vento. devo fermarmi,
non riesco a pensare.
prendo fiato, respiro il freddo
la fasciatura fatta ai polsi mi stringe,
le allento fiducioso. non serviranno.
lei intanto freme. è tutta un ticchettio, pure da ferma
emana un odore che solo in questi momenti può avere.
è calda, rovente.
riparto. le curve
mi sento meglio, comincio ad andare come voglio
come sapevo. come so.
la prima strisciata a terra mi sorprende
è sempre stato così. lo so
mi faccio piccino. continuo.
striscia lei, ora. non voglio,
mi riallargo e continuo.
ora si sale
penso, spero almeno,
che il vento abbia lavorato su questa strada di solito umida.
è perfetta infatti.
la curva, di nuovo.
le curve, le gallerie.
un susseguirsi di botte d'adrenalina mi entusiasmano
non c'è nessuno. la strada è lei. conosciuta
troppo conosciuta. non c'è problema penso. spero
due ponti, una galleria e sono fuori
la valle spiana, ora
ora si va. si va a fondo
a fondo scala.
la valle è lunga, è veloce
le sensazioni sono diverse.
ma è uguale.
ancora due salitone,
due, tre curve veloci il piano e poi giù, a casa.
so che quando son con la testa già a casa
è ora di smettere. allento un po.
mi godo la notte ed il freddo.
la luna sta risogendo, qua. i monti sono ripidi e alti.
rinasce di nuovo ai miei occhi
beata lei. che ci riesce. che può farlo,
lei.
due curve una salita un colle.
rifaccio il pieno.
sono già a letto. non dormo
un venerdìmattinaqualunque
di unottobrequalunque
Topocane