Renzi kaputt, #ciaone e adesso?

Spazio per messaggi e discussioni a tema libero.

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda grip » mer mar 04, 2015 8:14 am

Avatar utente
grip
 
Messaggi: 7451
Images: 16
Iscritto il: ven set 16, 2005 12:34 pm
Località: TREVISO E PROVINCIA

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda MarcoS » ven mar 06, 2015 16:10 pm

Se sei mona e credi in Dio, crederai nel Dio dei mona
Avatar utente
MarcoS
 
Messaggi: 6675
Images: 159
Iscritto il: gio mag 09, 2002 9:52 am
Località: PD

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda coniglio » lun apr 20, 2015 17:14 pm

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04 ... e/1606231/


interessante.
gradirei conoscere l'opinione dei cultori della democrazia interna ai partiti,
fascismi e partiti padronali.

qui, molto peggio, non sono stati espulsi da un partito ma da una commissione parlamentare,
la quale - visto il modus "legiferandi" attuale - ha un peso istituzionale.
vabbuò, ma io sono un ingenuo allocco populista credulone.
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda Sbob » mar apr 21, 2015 17:32 pm

Eh, ma l'hanno deciso democraticamente nell'assemblea del gruppo PD. Ci manca solo la votazione on line perche' sia democrazia perfetta :P
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda PIEDENERO » gio apr 23, 2015 8:24 am

Avatar utente
PIEDENERO
 
Messaggi: 7963
Images: 4
Iscritto il: gio set 22, 2011 18:26 pm
Località: Sodor

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda coniglio » gio apr 23, 2015 9:33 am

PIEDE smettila. non cedere a del facile populismo.
preoccupati delle derive autoritarie della Casaleggio e Associati.
quelle sì minano alle fondamenta la struttura democratica di questo meraviglioso paese.

Immagine
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda Sbob » gio apr 23, 2015 9:58 am

Anche voi che volete difendere la democrazia e la costituzione e poi tirate fuori le cagate del premier non eletto dal popolo e dell'NCD che ha tradito il mandato del popolo che avrebbe votato Berlusconi...
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda PIEDENERO » gio apr 23, 2015 13:09 pm

Sbob ha scritto:Anche voi che volete difendere la democrazia e la costituzione e poi tirate fuori le cagate del premier non eletto dal popolo e dell'NCD che ha tradito il mandato del popolo che avrebbe votato Berlusconi...

probabilmente non è colpa tua se non ci arrivi proprio a comprendere le questioni nel loro insieme. cerca magari di fare uno sforzo, non è così difficile. le questioni che tratta il link che ho postato sono molto importanti per la democrazia e una persona attenta a quello che sta accadendo oggi in Italia, dovrebbe perlomeno cercare di divulgarle e discuterne seriamente nel merito.

poi:
-è vero che il PDC non viene eletto direttamente dal popolo, è una semplificazione un po' propagandistica per far capire però come sono stati eletti gli ultimi PDC.
per farti capire. ultime dichiarazioni di Letta «da presidente non eletto mi sono sentito a disagio». secondo te, a parte i rancori personali, cosa ha voluto dire?

-il PD, come FI e NCD sono completamente venuti meno a qualsiasi programma e promessa elettorale
Avatar utente
PIEDENERO
 
Messaggi: 7963
Images: 4
Iscritto il: gio set 22, 2011 18:26 pm
Località: Sodor

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda coniglio » gio apr 23, 2015 13:15 pm

il punto non è il rovesciamento dell'art. 67 Cost. o la minchiata dell'elezione diretta del PdC.

il punto è sentire sempre: se verremo eletti faremo...
ed è solo unicamente in virtù di questo che le critiche dovrebbero essere calibrate.

imho:
basta guardare a quello che si è fatto non alle chiacchere.
un mg di esempio varrà sempre più di tonnellate di promesse.
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda Sbob » gio apr 23, 2015 13:54 pm

PIEDENERO ha scritto:per farti capire. ultime dichiarazioni di Letta «da presidente non eletto mi sono sentito a disagio». secondo te, a parte i rancori personali, cosa ha voluto dire?

Che e' un argomento facile per sparare contro Renzi?

il PD, come FI e NCD sono completamente venuti meno a qualsiasi programma e promessa elettorale

Se si vuole parlare di programmi parliamo di quello.

La propaganda che pubblichi invece punta ad altro, e procede nella linea strisciante di far evolvere il paese verso un presidenzialismo di fatto.

Dare del dittatore a Renzi, mentre si accusa l'NCD di aver tradito il mandato degli elettori perche' sono andati contro al loro Capo e' da schizofrenia.

Con lo stesso criterio potremmo dire che Renzi fa benissimo a sbattere fuori da commissioni & c. gli oppositori interni al partito perche' il popolo ha votato lui come capo del partito.
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda coniglio » gio apr 23, 2015 14:22 pm

eh no piccolino.
da un gran difensore dell'art. 67 come te non lo accetto.

Renzi ha sbattuto fuori i 10 (momentaneamente, sic)
dalla commissione affari costituzionali (si badi bene, non dal partito)
perchè il partito a maggioranza aveva deciso una cosa...ma, tu mi insegni,
l'art. 67 parla chiaro...

rimane il fatto che M5S è un covo di nazisti no?
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda Sbob » gio apr 23, 2015 14:27 pm

Non far finta di non capire.
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda coniglio » gio apr 23, 2015 14:27 pm

Sbob ha scritto:Non far finta di non capire.


t'ho capito da un pezzo a te...
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda Sbob » gio apr 23, 2015 14:42 pm

Ah, beh, allora...
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda coniglio » gio apr 23, 2015 14:45 pm

ah beh allora stocazzo


:mrgreen:
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda PIEDENERO » ven apr 24, 2015 15:10 pm

Testo di Aldo Giannuli

"La vicenda della legge elettorale sta andando oltre ogni limite costituzionale. Un Parlamento eletto grazie ad un sistema elettorale incostituzionale e nel quale quasi un quinto degli eletti ha cambiato bandiera, sta per varare una legge elettorale che ha gli stessi difetti di incostituzionalità. Per di più questa è opera di un solo partito che, grazie al premio di maggioranza ed ai cambi di casacca, ha trasformato il suo 25% in una probabile maggioranza di seggi, che non si capisce chi rappresentino, anche perché una parte importante dei deputati di quello stesso partito è contraria e gli elettori avevano votato per quelli che oggi sono in minoranza.
Già questo è un quadro di totale anomalia, che segnala la degenerazione autoritaria delle nostre istituzioni.
Per di più, lo spirito della Costituzione (art. 72) vorrebbe che le leggi elettorali fossero terreno di prevalente –se non esclusiva- competenza parlamentare e non governativa, ed il costume costante, nella storia repubblicana, è stato sempre di lasciare la massima autonomia ai gruppi parlamentari sul tema. E si suppone che, in una materia tanto delicata, sia auspicabile lasciare ai parlamentari massima libertà di voto.
Ora siamo al punto che, non solo il disegno di legge è stato avanzato in prima persona dal governo, ma il Presidente del Consiglio, nella sua doppia veste di segretario del partito di maggioranza, ha imposto forzosamente un iter legislativo senza precedenti, giungendo a rimuovere e sostituire ben 10 rappresentanti del suo partito in Commissione Affari Costituzionali. E, per di più si minaccia il ricorso al voto di fiducia per costringere i dissidenti ad uniformarsi e si chiede di impedire il voto finale segreto.
Sul voto di fiducia, che rimarca una volta di più l’invasione di campo del governo ai danni del Parlamento, conviene spendere qualche parola di più. Si invoca il precedente del 1953, quando De Gasperi pose la fiducia per accelerare l’approvazione della “Legge-truffa”. Si dimentica, però, che il presupposto di quella richiesta, esplicitamente richiamato nel discorso di De Gasperi, era la necessità ed urgenza, perché le elezioni si sarebbero svolte in giugno e, a gennaio, c’era un serrato ostruzionismo delle opposizioni e non si era ancora concluso l’iter nel primo ramo del Parlamento. Ma, nel nostro caso, le elezioni dovrebbero aver luogo fra tre anni: quale è l’urgenza?
Quanto al voto segreto, l’articolo 49 della Camera prevede esplicitamente la possibilità di ricorrere al voto segreto qualora ne faccia richiesta il numero prescritto di deputati. Per cui, non si vede come possa essere evitato, anche in presenza di Presidenti delle Assemblee di cui ci è noto lo spirito di parte.
L’insieme di queste considerazioni rende assolutamente chiara la scorrettezza procedurale con cui si sta giungendo a riformulare una delle leggi fondamentali dell’ordinamento. Che un singolo partito (al massimo, ma non è sicuro, accompagnato da qualche residuo di partiti ormai quasi disciolti) pretenda di imporre una legge elettorale contro la volontà tutti gli altri (compreso il partito alleato nelle precedenti elezioni politiche) è di per sé una violazione dello spirito della Costituzione, per il quale la legge elettorale deve essere legge di condivisione, come sempre quando si tratta di fissare le regole del gioco. Ci sono due precedenti di maggioranze di governo che hanno imposto la loro volontà in materia elettorale: la legge truffa del 1953 e la legge Acerbo del 1924. Nel primo caso, va detto che la maggioranza era composta da quattro partiti e la legge prevedeva che la coalizione vincente avesse il 50% più un voto per ottenere il premio. E, comunque, l’elettorato non gradì, il premio non scattò e si tornò ad una legge elettorale condivisa. Quanto alla legge Acerbo… non abbiamo bisogno di fare commenti sulla sua natura e supponiamo (speriamo..) che nessuno voglia richiamarsi a quel precedente.
La situazione, pertanto, è di gravità senza precedenti e si impone un intervento del Presidente della Repubblica, nella sua veste di garante della Costituzione.
Forse sarebbe opportuno che le opposizioni sollecitassero con una lettera comune questo intervento.
Se esso dovesse mancare, se nonostante tutto, l’Italicum dovesse essere approvato grazie a queste bravate e non trovare alcun argine istituzionale, alle opposizioni non resterebbe che meditare sull’opportunità di un Aventino generalizzato, abbandonando tanto i lavori di commissione quanto quelli di aula, sino a quando il Capo dello Stato, constatata la situazione, non sciolga le Camere, indicendo nuove elezioni, ma previa pronuncia della Corte Costituzionale sulla ammissibilità di questa legge.
Di fascismo ne abbiamo avuto già uno e ci basta."
Aldo Giannuli
Avatar utente
PIEDENERO
 
Messaggi: 7963
Images: 4
Iscritto il: gio set 22, 2011 18:26 pm
Località: Sodor

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda Sbob » ven apr 24, 2015 15:22 pm

l’elettorato non gradì


Il cuore di tutto. Oggi la gente vuole l'uomo forte, e si lamenta dell'uomo forte solo se e' dell'altra parte.
Avatar utente
Sbob
 
Messaggi: 7265
Images: 2
Iscritto il: ven set 14, 2007 12:49 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda coniglio » mar apr 28, 2015 11:14 am

Giuristi e costituzionalisti contro l’Italicum, definito addirittura una brutta copia del Porcellum. Un’istanza di critica che passa attraverso un appello pubblico per chiedere alla classe politica di fermare l’iter di approvazione del sistema elettorale concordato a tavolino da Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. Tra i firmatari, c’è anche Lorenza Carlassare.

Professoressa, perché questo appello?
E’ un periodo della nostra storia in cui le cose passano sulla testa della gente in una maniera terribile. Bisogna rendersi conto di quello che succede. Speriamo che qualcuno ci ascolti, anche se pensare che questo qualcuno siano le istituzioni è una illusione davvero straordinaria. La nostra speranza è che almeno le persone si allertino un po’ su questa vicenda.

Nel testo sostenete che l’Italicum possa subire una nuova pronuncia di illeggittimità da parte della Consulta.
La mia impressione è che la maggior parte dei nostri politici aspirino ad allentare in tutti i modi il peso del popolo, a farlo rimanere nell’ombra e a mettere tutti gli apparati, tutti gli organi, tutte le strutture in primissimo piano, quasi che tutto dovesse essere in funzione del potere e della conservazione del potere. Quindi, quello che tutte queste riforme tendono a fare è mettere in ombra la volontà del popolo, a ridurre l’apporto democratico al minimo possibile. Vanno in questo senso l’esclusione delle preferenze, le liste bloccate, gli altissimi premi di maggioranza, che come ha detto la Consulta distorcono la volontà popolare e l’esito delle urne, perché gonfiano il potere di qualcuno, distorcendo l’equilibrio che era uscito dalla consultazione elettorale. Sono veramente allarmata perché sembra che queste idee siano ormai normali e si debbano accettare.

Chi ha scritto la legge dice che non è la migliore possibile, ma almeno garantisce la governabilità. E’ d’accordo?
La governabilità è una sciocchezza, perché per come viene proposta sembra mirare solo alla stabilità. Eppure la Corte Costituzionale è stata molto chiara nel dire che ciò che va ristabilita è il valore della rappresentanza. La governabilità come la intendono loro è solo il fatto che il governo non deve cadere: qualunque artificio è buono per garantire la conservazione degli esecutivi. E’ un’idea balorda perché questo non significa efficacia o efficienza dell’azione governativa. Basti pensare a come si è trascinato penosamente l’ultimo governo Berlusconi fino alla soluzione del governo tecnico di Monti: se ne andavano persone e lui ne raccattava altre, ma nel frattempo non faceva più niente, non decideva più niente, eppure rimaneva lì. Cosa vuol dire la stabilità così? E’ un danno tremendo che può portare a un’infinità di guai. Nella riforma del bicameralismo, noti la proposta di Renzi sul Senato (che poi Berlusconi ha detto, smontandolo, che quelle riforme sono le sue e non di Renzi. E ha fatto bene a sottolinearlo…): non è più elettivo, non si elegge più. L’idea è sempre quella: limitare o eliminare il più possibile qualsiasi voce del corpo elettorale, per non parlare delle voci dissenzienti. La Costituzione, invece, è basata sul pluralismo politico, non su questo ridicolo bipolarismo che in Italia non esiste. Siamo spaccati in tutto, il nostro è un corpo sociale pieno di divisioni: il bipolarismo è possibile in una società omogenea, noi non abbiamo fatto niente per crearla e, anzi, abbiamo ridotto l’eguaglianza, i diritti sociali e le distanze tra le persone sono talmente forti che gli interessi di uno sono sempre in contrapposizione con quelli dell’altro. E allora qui come la vogliono risolvere? Soffocando determinate voci e non dando più rappresentanza e voce agli interessi emarginati. Sono furiosa con questi indirizzi.

Prova delusione per il fatto che uno dei promotori dell’Italicum sia Matteo Renzi?
Nessuna delusione perché non mi è mai piaciuto sin dal primo momento. Mi pareva l’altra faccia di Berlusconi, ma molto meno abile e molto più rozzo.

“Italicum peggio del Porcellum”: lo ha detto anche Roberto Calderoli, il padre della ‘porcata’. Professoressa, la pensa come voi…
Deriva dal fatto che questa volta loro temono di essere emarginati. Guardano solo al loro interesse. Anche Berlusconi, per esempio, non vuole certe cose nel sistema di voto perché dice che con determinate regole lui va peggio alle urne. L’interesse generale ormai non è più nell’obiettivo dei politici e ognuno guarda al proprio domani, ma non a un domani lontano, ma a un domani per così dire contemporaneo.

Torniamo all’Italicum. Renzi e D’Alimonte (che è il regista della legge) hanno detto che si son dovuti accontentare. Per lei quale sarebbe il sistema di voto ideale?
Non c’è un sistema migliore in senso assoluto. Io sono per un sistema più proporzionale e in tal senso spero che non riescano a far nulla, così funzionerebbe quel proporzionale venuto fuori dalla sentenza della Consulta sul Porcellum. In tutti gli anni della nostra repubblica – che non erano peggiori ma molto migliori di questi, almeno fino al ventennio berlusconiano – noi abbiamo camminato con un proporzionale. Ora, non voglio fare l’elogio assoluto del proporzionale, che si può però fare corretto, magari con la soglia di sbarramento che c’è ora. Il fatto che esistano più partiti e più possibilità di scelta per i cittadini intanto fa rappresentare molte più voci e molti più interessi.

Con il sistema di voto Renzi-Berlusconi ci sarebbe una vera crisi della rappresentanza politica?
Già ora è così. La sinistra, ad esempio, è andata fuori dal Parlamento. Chi rappresentai lavoratori in Parlamento? Nessuno. E in quale altro momento se non in questo Marchionne avrebbe potuto fare ciò che ha fatto? Queste soluzioni emarginano le voci minori e dissenzienti. Un sistema proporzionale corretto, con una soglia di sbarramento che non consenta una vera frammentazione, porta a una pluralità di partiti e di rappresentanza. E non ci sarebbero più il problema, come oggi, di avere queste innaturali coalizioni con i due opposti che governano insieme. In mezzo esistono varie sfumature.

Insomma, il bipolarismo è una chimera tutta politica?
In Italia il bipolarismo non è possibile. Vogliono copiare l’Inghilterra, ma l’Inghilterra ha una storia di bipartitismo che è lunga quanto la sua stessa esistenza. Da noi non è così, devono farsene una ragione. L’insoddisfazione è alta, la gente non si sente rappresentata e diserta le urne.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01 ... re/858298/
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda coniglio » mar apr 28, 2015 11:15 am

Si scrive Italicum, si legge Porcellum. E’ quanto sostengono 29 tra i più importanti costituzionalisti e giuristi d’Italia in un appello pubblicato oggi dal quotidiano comunista il manifesto. I firmatari dell’appello parlano di “sconcerto e protesta” per il tentativo in atto di “riprodurre” con la nuova legge elettorale i difetti della ‘porcata’ del leghista Roberto Calderoli. La proposta di riforma, denunciano Stefano Rodotà e gli altri firmatari, “consiste in una riedizione del Porcellum, che da essa è sotto taluni aspetti – la fissazione di una quota minima per il premio di maggioranza e le liste corte – migliorato, ma sotto altri – le soglie di sbarramento, enormemente più alte – peggiorato”.

Un attacco diretto quindi, perché “la proposta di riforma elettorale depositata alla Camera a seguito dell’accordo tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il leader di FI Silvio Berlusconi – scrivono i 29 – consiste sostanzialmente, con pochi correttivi, in una riformulazione della vecchia legge elettorale (il cosiddetto Porcellum) e presenta perciò vizi analoghi a quelli che di questa hanno motivato la dichiarazione di incostituzionalità ad opera della recente sentenza della Corte costituzionale“.
Pubblicità

Insieme a Stefano Rodotà, sono primi firmatari Gaetano Azzariti, Mauro Barberis, Michelangelo Bovero, Ernesto Bettinelli, Francesco Bilancia, Lorenza Carlassare, Paolo Caretti, Giovanni Cocco, Claudio De Fiores, Mario Dogliani, Gianni Ferrara, Luigi Ferrajoli, Angela Musumeci, Alessandro Pace, Luigi Ventura, Massimo Villone, Ermanno Vitale. Hanno sottoscritto anche Pietro Adami, Anna Falcone, Giovanni Incorvati, Raniero La Valle, Roberto La Macchia, Domenico Gallo, Fabio Marcelli, Valentina Pazè, Paolo Solimeno, Carlo Smuraglia e Felice Besostri.

Al centro delle critiche dei costituzionalisti all’Italicum, ci sono “l’enorme premio di maggioranza” e la mancanza delle preferenze. Ma anche “un altro fattore compromette ulteriormente l’uguaglianza del voto e la rappresentatività del sistema politico, ben più di quanto non faccia la stessa legge appena dichiarata incostituzionale: la proposta di riforma prevede un innalzamento a più del doppio delle soglie di sbarramento“. Insomma, secondo i firmatari dell’appello “l’abilità del segretario del Pd è consistita, in breve, nell’essere riuscito a far accettare alla destra più o meno la vecchia legge elettorale da essa stessa varata nel 2005 e oggi dichiarata incostituzionale”. Di conseguenza, i costituzionalisti “esprimono il loro sconcerto e la loro protesta” per una proposta di legge che rischia una “nuova pronuncia di illegittimità da parte della Corte costituzionale e, ancor prima, un rinvio della legge alle Camere da parte del Presidente della Repubblica“.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01 ... vi/858020/
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

Re: governo Renzi, governo di un furbo e scaltro cacciaballe

Messaggioda coniglio » mar apr 28, 2015 11:19 am


Premessa: a partire dalle elezioni politiche del 2006, i cittadini italiani sono chiamati ad eleggere – per quanto riguarda la Camera – 618 deputati su 630 (gli altri 12 sono eletti dai cittadini italiani residenti all’estero). Se il Parlamento approvasse in via definitiva la riforma della Parte II della Costituzione voluta da Renzi (con annesso esito positivo del più che probabile referendum popolare confermativo ai sensi dell’art. 138 Cost.), dalle prossime elezioni politiche gli italiani non eleggeranno più i senatori bensì solo i deputati.



Ciò premesso, vediamo ora in linea generale cosa prevede l’Italicum:



Il premio di maggioranza consisterà nell’attribuzione del 55% dei seggi (340) da assegnare NON alla coalizione vincente (le coalizioni non avranno più ragione d’esistere), bensì alla LISTA (cioè al partito/lista, ovvero alla lista comprendente più partiti o movimenti in essa raggruppatisi) che otterrà almeno il 40% dei voti validamente espressi;
E’ stato introdotto un sistema elettorale a doppio turno: qualora nessuna lista ottenesse almeno il 40% dei consensi, si procederà ad un secondo turno tra le prime due liste più votate, con la conseguenza che il predetto premio di maggioranza verrà assegnato alla lista che otterrà più voti (anche in caso di ballottaggio, il premio di maggioranza consterà sempre di 340 seggi). Per il secondo turno non sono previsti, quantomeno da un punto di vista formale, né accordi né apparentamenti tra liste;
In pratica: qualora una lista ottenesse già al primo turno esattamente il 40% dei voti validamente espressi, si vedrà assegnare un premio di maggioranza di ben 15 punti percentuali in più rispetto a quelli che il popolo ha deciso di attribuirgli con il voto, in palese contrasto con il dettato costituzionale di cui all’art. 48 co. II “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto […]”: Il concetto nobile del voto eguale urla vendetta di fronte a qualsiasi previsione ed attribuzione di un premio di maggioranza (benché io stesso non sia contrario – in linea di principio – con la previsione di un equilibrato premio di maggioranza che garantisca una tendenziale governabilità);
Ne consegue che, nell’ipotesi si verificasse il caso di cui al punto precedente, cioè che una lista raggiunga già al primo turno esattamente il 40% dei voti validamente espressi (e comunque una percentuale di voti al di sotto della metà più uno dei consensi), il premio di maggioranza sarà attribuito alla lista di maggioranza relativa, infatti la somma complessiva dei voti di tutte le altre liste sarà di gran lunga superiore al numero dei voti ottenuti dalla lista vincente (faccio un esempio. Lista vincente: 40% più 1 dei voti; somma complessiva dei voti di tutte le altre liste sconfitte: 60% meno 1 dei voti). In pratica il premio di maggioranza sarà attribuito a quella lista che il popolo – nella somma totale dei voti espressi – non voleva votare. A vincere le elezioni sarà quindi una MINORANZA COMPATTA che riuscirà a sconfiggere una MAGGIORANZA DIVISA;
E’ altresì previsto che l’elettore possa esprimere un massimo di due preferenze (nel caso decidesse di esprimere entrambe le preferenze, una dovrà essere in favore di un candidato di sesso maschile e l’altra di un candidato di sesso femminile);
In ogni caso l’elettore si troverà costretto a subire – sia che decidesse di esprimere una o due preferenze, sia il solo voto alla lista – il cosiddetto capolista bloccato, cioè nominato dai partiti nelle segrete stanze ed inserito sulla scheda elettorale, quindi destinato ad essere eletto solo ed esclusivamente sulla base dei voti ottenuti dalla lista medesima e senza che l’elettore possa sceglierlo direttamente (in realtà l’elettore lo “elegge” non scrivendo il suo nome ma barrando semplicemente il simbolo della lista). Ciascun capolista bloccato potrà candidarsi in massimo 10 collegi. È invece vietata la candidatura in più collegi per i candidati che concorreranno alle preferenze;
Si calcola che la nuova composizione parlamentare post Italicum (quella della Camera dei deputati) conterà circa 300 deputati “eletti” in qualità di capilista bloccati, vale a dire all’incirca il 50% del totale dei deputati eletti in Italia;
Il territorio nazionale verrà suddiviso in 100 collegi all’interno di 20 circoscrizioni elettorali. Ciascun collegio, composto all’incirca da 600.000 cittadini residenti, eleggerà da un minimo di tre ad un massimo di sei deputati in base alla popolazione residente, e ciò renderà difficile l’eventuale elezione per quei candidati che dovranno andarsi a cercare i voti (cioè quelli che dovranno prendere le preferenze), quindi il problema sorgerà soprattutto per le piccole liste, le quali, non godendo di un alto consenso elettorale (il numero – che si traduce in percentuali – delle croci a matita apposte dagli elettori sulle liste prescelte), eleggeranno soprattutto i capilista bloccati (cioè quelli decisi a tavolino da ciascuna lista ed inseriti sulla scheda elettorale, i quali risulteranno eletti esclusivamente sulla base dei voti ottenuti dalla lista e non in base alle preferenze espresse dal cittadino elettore);
Una volta conclusesi le elezioni (primo o secondo turno a seconda di quanto sopra premesso) vi sarà un Parlamento composto per il 55% dagli eletti espressi dalla lista vincente e per il restante 45% dagli eletti espressi dalle altre liste che abbiano ottenuto almeno il 3% dei voti validamente espressi (soglia di sbarramento perché una lista maturi il diritto di vedersi attribuire seggi in Parlamento). Si precisa che i seggi saranno attribuiti su base nazionale con il metodo dei quozienti interi e dei più alti resti;
Tutto quanto sinora premesso determinerà la successiva formazione di una sorta di Governo “del Premier” (che sarà il leader della lista vincente) sostenuto da una maggioranza parlamentare monocolore, cioè composta unicamente dai deputati eletti quali espressione della lista che ha vinto le elezioni secondo il meccanismo sinora esposto. Attenzione però! Non è detto, tuttavia, che la maggioranza parlamentare – che poi sarà quella che voterà la fiducia al Governo – sia monocolore. Può accadere, infatti, che a vincere le elezioni non sia una lista-partito, bensì una lista comprendente due o più partiti (o movimenti), con la conseguenza che la maggioranza parlamentare (che quindi sosterrà il Governo “del Premier” votandogli la fiducia) sia composta, sì, da una sola lista (questo in ogni caso), ma da più partiti o movimenti che di quella lista facevano parte al momento delle elezioni;
L’Italicum entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2016. Questo per evitare uno scioglimento fin troppo anticipato delle Camere (attuale Legislatura), ma in realtà si tratta di un accordo (rientrante nel cosiddetto Patto del Nazareno) tra Renzi e Berlusconi: Renzi si è garantito i voti del Cavaliere al Senato sia sulla legge elettorale che sulla riforma costituzionale, mentre il Cavaliere si è garantito – oltre che di essere parte attiva nella scrittura delle regole – soprattutto il trascorrere dei due anni di interdizione dai pubblici uffici prima delle prossime elezioni politiche, per cui, pur non essendo candidabile alla carica di parlamentare per effetto della scellerata Legge Severino, potrà invece ricoprire la carica di Presidente del Consiglio dei ministri in caso di vittoria della sua lista (sempre che sia lui la persona indicata dalla sua lista prima delle elezioni a ricoprire la predetta carica). Il tutto al netto di quanto accadrà nei prossimi mesi visto che – almeno apparentemente – il Patto del Nazareno si è ormai rotto. Ah, dimenticavo: la data di entrata in vigore dell’Italicum (1° luglio 2016) va benissimo anche ad Alfano, così si garantisce il mantenimento della poltrona di Ministro dell’Interno almeno per un altro anno/anno e mezzo (come diceva Giulio Andreotti: “meglio tirare a campare che tirare le cuoia”);
Attenzione: nel caso in cui si verificasse una crisi di Governo che causasse la caduta dell’esecutivo presieduto da Renzi prima del 1° luglio 2016, fatte ovviamente salve tutte le procedure e prassi costituzionali, per evitare che si vada a votare con il cosiddetto Consultellum (ossia il Porcellum esautorato e corretto dalla Sentenza della Corte Costituzionale n. 1/2014) che provocherebbe una situazione da prima Repubblica, il Governo potrà emanare un Decreto Legge (“giustificato” dalla necessità e dall’urgenza delle imminenti elezioni politiche) che anticipi l’entrata in vigore dell’Italicum. A quel punto le Camere, anche se sciolte, potranno ugualmente riunirsi in breve tempo (non aspettando ovviamente il termine dei sessanta giorni) e convertire in legge il decreto del Governo.



Questa, in breve, la nuova Legge elettorale denominata Italicum (o quantomeno quella partorita dal Senato e in attesa del doppio – e definitivo – passaggio parlamentare).



Ricordo al lettore che la Sentenza n. 1/2014 della Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità della legge elettorale denominata Porcellum (Legge n. 270/2005) nella parte in cui questa non prevedeva: a) una soglia minima di voti oltre la quale avrebbe dovuto trovare applicazione il premio di maggioranza; b) la facoltà per l’elettore di esprimere la preferenza per i candidati.

Se l’Italicum da un lato rispetta il primo criterio, dall’altro calpesta violentemente il secondo, infatti, prevedendo la nuova legge elettorale i capilista bloccati, il Parlamento si rende gravemente responsabile di non osservare uno dei criteri dettati dalla Consulta. Tale aspetto si fa ancor più grave se si considera che, su 618 deputati eletti in Italia, più di 300 saranno capilista bloccati! Tutto questo in aperto contrasto non solo con i criteri dettati dalla Corte Costituzionale (Sent. n. 1/2014), ma soprattutto con gli artt. 1 co. II e 56 co. I della Costituzione.



Vediamo ora, in breve, cosa prevedeva invece la Legge Acerbo (Legge 18 novembre 1923, n. 2444), dal nome del deputato che ne redasse il testo:

Il premio di maggioranza, consistente nell’attribuzione dei 2/3 dei seggi, veniva assegnato alla lista che avesse ottenuto più voti rispetto alle altre, a condizione che avesse raggiunto almeno il 25% dei voti validamente espressi;
Era prevista la facoltà per l’elettore di esprimere la preferenza in favore del candidato prescelto, senza la previsione dei capilista bloccati;
Non era prevista alcuna soglia di sbarramento.



Nonostante siano trascorsi più di 90 anni dall’approvazione della Legge Acerbo, appaiono evidenti alcune similitudini tra questa e l’Italicum.

A mio modesto parere l’Italicum altro non è che una Legge Acerbo proiettata fino ai giorni nostri: da qui la mia licenza di chiamarlo Legge Acerbo 2.0, quindi sicuramente imperniata dalla Costituzione e dal trascorrere di questi 92 anni, ma proponente meccanismi e principi sorprendentemente similari:

a) il premio di maggioranza alla lista e non alla coalizione;

b) la soglia minima oltre la quale scatterà il premio di maggioranza si innalza dal 25% al 40%;

c) il premio di maggioranza dei 2/3 dei seggi scende al 55%.

Ma vi sono anche alcuni aspetti che rendono l’Italicum addirittura meno democratico della Legge Acerbo: quest’ultima, ad esempio, non prevedeva né i capilista bloccati (cosa che invece l’Italicum prevede) né una soglia di sbarramento (l’Italicum la pone al 3%).



Insomma, passano gli anni, le guerre e cambiano gli uomini. E negli ultimi nove decenni il mondo è cambiato totalmente!

Ma gli errori commessi no! Quelli si ripetono sempre, in ogni tempo e in ogni contesto.

E dire che la Storia è (o quantomeno dovrebbe essere) Maestra di vita.

Non ai posteri, ma a noi, l’ardua sentenza!







http://scenarieconomici.it/litalicum-un ... ppe-palma/
La libertà è tutto ciò che dobbiamo a noi stessi
Avatar utente
coniglio
 
Messaggi: 7645
Iscritto il: lun nov 22, 2010 21:52 pm

PrecedenteProssimo

Torna a Parole in libertà

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 26 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.