Sbob ha scritto:yo ha scritto:Se l'uomo si nutre solo di vegetali muore.
Credo che questo assunto sia decisamente sbagliato.
I vegani sono la dimostrazione vivente che si puo' vivere esclusivamente di sostanze di origine vegetale - se si fa eccezione per alcuni microorganismi & parassiti a noi utili.
I vegani non mangiano ne' latte ne' uova.
appunto, i vegani
ma io non conosco un solo vegano che non si nutra anche di formaggio o di uova o di latte
il vegano che ho conosciuto io mangiava più formaggio in un giorno lui di quanto io ne mangi in un anno.
Quindi di quali vegani stiamo parlando?
Non so se Saetta possa illumunarci riguado alla sua alimentazione, ma di fatto abitare in occidente da il privilegio di trovare le sostanze anche dalla frutta secca, frutta, qui cresce ogni albero, vai a visitare una popolazione dove questo non accade...
...e poi non è detto che a furia di mangiare in questo modo non si arrivi ad una disfunzione intestinale.
C'è da aggiungere che chi diventa vegano (...) fa una scelta da adulto, dopo che per anni si è cibato esattamente come gli altri di prodotti animali o di proteine animali, anche solo il latte della madre. Che ogni mammiffero sostiene in questo modo la prole., e che percui nutrirmi anche di proteine animali mi sembra naturale come mettere al mondo un figlio. E come lo sostieni un bambino? A carote e fagioli?
In ogni caso io farei una grande distinzione tra il filosofeggiare e parlare di argomenti scientifici.
e quoto Giudirel quando parla di questi temi e confermo, che nel marasma mi sono persa la cosa più sensata che abbia letto in questo topic
giudirel ha scritto:Di sicuro avrebbero molto di più da discutere con un animalista visto le pratiche di macellazione halal, che con me che sono un laico.
Se poi i vegetariani vogliono sostenere che il consumo di carne e pesce in quantità ragionevoli è nocivo mi trovo costretto a rispondergli che è tutto da dimostrare (nel senso che non esistono studi clinici o epidemiologici che lo confermino).
Se sulla base di supposte questioni anatomiche, fisiologiche o storiche vogliono sostenere che l'uomo è fatto per essere vegetariano mi trovo costretto a dire che si tratta di una corbelleria (mio padre è stato un professore di università di zoologia e antropologia e me l'ha enne volte ripetuto).
Se ne fanno una questione di sofferenza imposta alla comunità dei viventi mi trovo costretto a dire che di principio hanno ragione ma che la differenza, a parità di stile di vita occidentale tra l'impatto di un vegetariano e quello di un non vegetariano è talmente proporzionalmente piccola da non essere significativa.
Mi azzarderei persino a dire che il medesimo impatto era molto più basso per un pellerossa cacciatore di bisonti che per un vegano che vive a Milano.
Mi azzarderei persino a dire che rinunciare al riscaldamento avrebbe un impatto molto maggiore che rinunciare alla carne.
Ripetuto questo per l'ennesima volta anche se comincio a pensare di parlare, o meglio scrivere, in ungaro finnico.