vedi che continui a filtrare le cose? il tuo non è dialogo, è cercare di imporre un dogma
al rogo!!!
Sbob ha scritto:Il "parrebbe che" lo puoi applicare a cio' che non e' provato. Nel caso dei *farmaci* omeopatici diversi esperimenti hanno provato che non c'e' un'efficacia.
Allora potrei anche dirti che "per quello che se ne sa, la terra non e' piatta". Avrebbe potuto dirlo Eratostene, ma ora che ci abbiamo fatto il giro attorno e' semplicemente una cacchiata.
Sbob ha scritto:Che differenza c'e' tra cura e "stimolo all'autoguarigione"? Anche un vaccino crea uno "stimolo all'autoguarigione".
Non e' questione di "analizzarla come una medicina". E' questione solo di anlizzarla seriamente.
Come dicevo, ci va poco per confrontare gli effetti su diversi pazienti di una cura omeopatica eseguita con la pillola omeopatica e con quella di zucchero: alla fine di quello sapremo se la pillola ha avuto una qualche influenza sulla cura oppure no.
E' un sistema che puoi applicare a qualunque settore che non sia la medicina: cercare di confrontare gli effetti con o senza un determinato fattore per verificare se ha influenza o no.
fermo
è provato che i farmaci tradizionali funzionano, e pure che un omeopatico non funziona come un farmaco
fin lì non ci piove
ma visto che ti sto continuando a ripetere che per me l'omeopatia non è farmacopea, dovresti anche capire che non puoi pretendere di analizzare un omeopatico come un farmaco
sarebbe come cercare di paragonare un elicottero (farmacopea) a una carrozza a cavalli (omeopatia)... quantomeno poco sensato, non credi?
un farmaco tradizionale può attaccare la causa del problema al posto del corpo umano (es: antibiotico), attaccare i sintomi (antinfiammatorio) oppure mascherarli (antidolorifico)
un vaccino crea un contatto tra il corpo e una "versione debole" del male, per produrre una reazione nel corpo a quel determinato male
un omeopatico "insegna" all'organismo come ottimizzare la reazione nel caso si presentasse un problema
più chiaro quale sia il mio punto di vista?
il problema dell'analisi che proponi tu è, fondamentalmente, che è valida se tutti i soggetti-campione sono identici... oppure se l'effetto del farmaco è forte
visto che l'omeopatia si limita ad "addestrare" l'organismo, le differenze iniziali tra i soggetti vengono amplificate nei risultati... quindi la vedo inapplicabile
l'unico modo che mi viene in mente sarebbe avere un numero di soggetti
enorme, per lavorare a livello statistico, e bisognerebbe anche eliminare tutti coloro che hanno fatto usi impropri delle sostanze...
chi lo farebbe? forse l'OMS potrebbe, ma dubito abbia l'interesse
A volte in montagna l'unica soluzione sono la preghiera o la bestemmia... stessa roba suppergiù
"I believe I can fly, I believe I can touch the sky..." canticchiava uno prima di volare