pappatevi questa solfa
la regione TAA ha sempre cercato di trattenere la popolazione nelle valli periferiche, nelle località montane e meno agevolate, dando aiuti "organizzativi", incentivando lo sviluppo di attività, e premiando chi si da' da fare nelle molte "località disagiate"
prima di riuscire a sviluppare il turismo, anche nelle comunità montane del TAA c'erano ovvie difficoltà, per trovare un lavoro, aprire un'attività... piuttosto che adattarsi a fare i boscaioli, lavorare nelle malghe, o tirare avanti con mestieri "umili" al servizio di pochi "benestanti", i giovani preferivano "rischiare", e trasferirsi in città e nei centri del fondovalle per trovare qualcosa di più interessante (anni fa', fin che il lavoro c'era... oggi la situazione è diversa...), ma con questo sistema, quelle zone ora sarebbero deserte, e per due lire, pochi benestanti si sarebbero impadroniti di tutto... (cosa che, con la crisi attuale, rischia di succedere oggi nel fondovalle)
in TAA la cosa fondamentale, imho, perchè la periferia continui ad essere a considerata, è che il suo "peso" complessivo sia superiore a quello di città e fondovalle...
ragionando "a panza" (o a.c.d.c.

)
se ad es. in Lombardia il 30% della popolazione vive nelle varie città, un altro 50% in pianura e fondovalle, cosa cavolo può incidere (e decidere) meno del 10% di comunità montane o in riva al Garda??? Vengono dimenticati da tutti, 1. perchè i loro voti non spostano l'ago della bilancia, 2. perchè non incidono neanche minimamente... e chisseneciàva di loro... se sono contenti o no... hanno il turismo e che si arrangino
Limone 1200 abitanti (0,04% in Lombardia)
Cortina d.A. 6000 abitanti (0,1% in Veneto; prov. di Belluno=4%della popolazione veneta...)
la città di Milano nella sua provincia inciderà per almeno il 50% sul totale, è ovvio che le risorse finiscano principalmente nella città (e che i politici regionali lecchino il culo più ai milanesi che a tutti gli altri messi insieme), visto che se qualcuno gli fa' torto, la partita è persa in partenza...
in provincia di Brescia la città (sempre a òcio) incide circa il 20%, ma ci sono varie grosse cittadine, l'industria, l'artigianato, l'agricoltura, che incidono infinitamente di più delle zone turistiche sul Garda, e se avanza qualcosa per Limone bòn, altrimenti chissenefrèga... alle votazioni prendiamo gli stessi voti... o un 0,00x% in meno
le città di Trento e Bolzano invece, che hanno poco più di 100.000 abitanti, sul totale di un milione di persone, contano pochissimo, e se le periferie si "coalizzano", possono dettar legge ai 2 capoluoghi (a Bolzano l'hanno capito meglio che a Trento infatti il Durni sa' dove andare a raccogliere), imho, questa è la nostra fortuna
Qui c'è solo da augurarsi che le proporzioni rimangano in questi termini, perchè se ci fosse un'intensificazione di abitanti in fondovalle (purtroppo peraltro in continua crescita) ed un ribaltamento delle percentuali, la vedrei dura per le periferie... vista l'attuale efficacia del turismo in queste zone "disagiate", difficilmente sparirebbero, ma le attuali fiorenti località turistiche, potrebbero ritrovarsi vita molto più dura, ed essere snobbate dalle amministrazioni provinciali, e TUTTI ci perderebbero
per questo, imho, il TAA spera di rimanere a lungo autonoma (isolata e felice), perchè se venisse inglobata in un'unica macro regione, con Veneto e Lombardia, 1. non conterebbe/deciderebbe più una virgola, 2. togliendo risorse al TAA, sarebbero gli altri ad annullare in fretta quanto è stato costruito in un secolo, snobbandolo in quanto ininfluente (conterebbe per meno del 10%, rispetto a Veneto 30%, e Lombardia 60%)
ma se la regione TAA può essere un esempio, che senso avrebbe annientarla? è così difficile copiarla?
