five.eight* ha scritto:non riconosci la chiesa e la sua autorità ma ne chiedi l'intervento per ufficializzare la tua uscita dal suo "regno"?
Parlo per me, chiaramente. Chiedere di voler uscire dalla suddetta organizzazione non vuol dire non riconoscerla (e non avrebbe alcun senso, perché esiste fattivamente e giuridicamente).
Perché altrimenti, ad esempio, anche lo Stato Italiano avrebbe potuto fare a meno di stipulare il Concordato, oppure che senso avrebbe che la CEI intervenga (per legge) nello stabilire le aliquote di un prelievo fiscale obbligatorio (per legge) insieme al governo (e cioé per un atto di GOVERNO?). Tale sistema è infatti stato definito una "mostruosità giuridica".
E non dimentichiamo il fatto che purtroppo la Chiesa Cattolica Apostolica Romana ha un consistente potere legale, amministrativo e coercitivo (vedi, per restare in tema, la mancata trasmissione degli spot 8x1000 della Chiesa Valdese da parte della RAI per "motivi di ordine deontologico"). Quindi la richiesta rivolta alle autorità riconosciute di questa chiesa DEVE essere un atto pubblico e formale, non solo individuale. Dirò di più, per quanto mi riguarda il messaggio è molto più importante del risultato (perché, come giustamente affermi, io ad esempio mi ritengo già fuori da tale organizzazione, ma non mi è sufficiente il de facto, pretendo il de iure).