Cacciatore modenese ucciso da un elefante

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Messaggioda Fokozzone » mar mag 09, 2006 9:52 am

Mr.Mojo ha scritto:
massimogi ha scritto:non è razionalismo caro buzz...

sul fatto che sia non condivisibile sparare agli elefanti per divertimento, possiamo anche essere d'accordo. ... sull'emettere condanne etiche e morali, sono lieto per voi che vi sentiate investiti dell'autorità per farlo.

mi piacerebbe che chi si infervora tanto per gli elefanti però cominciasse ad emettere condanne etiche e morali anche per le funivie che massacrano i nostri monti insieme agli sbancamenti di intere vallate per far divertire una banda di stronzi che si diverte a scivolare su della assi di legno in inverno spendendo per le suddette assi somme che manterrebbero tre famiglie africane per sei mesi.... o che si incazzasse perchè vive in un paese che dissipa miliardi per il grande fratello invece di investirli nella ricerca sul cancro o in macchinari per chi il cancro ce l'ha già.... hai mai provato a prenotare una ecografia per vedere se hai metastasi in una struttura pubblica? io si, la risposta è passi fra 90 giorni.....

vuoi che vado avanti con le vicende che in questa era richiederebbero condanne etiche e morali?

e dico che chi usa una aggressività verbale come quella che si legge in questo thread è un cretino (non è riferito a te, beniteso) qualunque idea tenti di portare avanti.

perlatro l'approccio al problema della caccia in africa come si legge qui sopra è banale, infondato ed insensato perchè le cose non stanno così.

e chi si infervora per la morte di un elefante e inneggia e plaude alla morte di un essere umano, auspicando di essere lui a dargliela guardandolo in faccia è un cretino due volte.

punto.

poi sevogliamo discutere di contenuti e di fatti ben venga.

ma così è solo becero qualunquismo idiota

ciao

max



tu và sereno....
e soprattutto diritto....che le cose per cui io mi infervoro le conosco molto bene...sono molto più estese di quello che riesci a pensare...per cui...nn farti venire il sangue amaro solo per questi stupidi post di...mmmhhh...come li definivi prima? retrogradi animalisti....roba del genere....

questa è solo una delle poche cose che il cancro chiamato UOMO da...e che mi fa infervorare...nn ti sta bene, mi spias ma siamo ancora in un paese libero e su questo forum libero scrivo quello che mi pare....

bye bye

Comincia a curare te stesso
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Messaggioda Fokozzone » mar mag 09, 2006 9:55 am

Montre ha scritto:non so da dove partire.....

per me un elefante non è diverso da un bambino!!!!

si, ho esagerato, si chiama provocazione, l'ho fatto apposta ( ancora + cretino dirai) ma io son fatto così, alcune cose non le accetto e basta.

ora provo a raccontarti una cosa che è successa dalle mie parti, ci provo perchè non sono esperto di caccia ma cerchero di farmi capire,

allora, i cacciatori prima passano a mollare il veleno per uccidere i predatori, e poi ci mollano le prede che portano loro.
quindi, si mettono a correre per il bosco a sparare all'impazzata, mentre tu passi tranquillo su un sentiero per arrivare al rifugio.

no dico!!!!! ma tu dai del cretino a me, che invece di lavorare mi sfogo su una tastiera contro sti assassini, che trovano godimento a sterminare volpi ecc con un subdolo veleno per poi mollare un fagiano e corrergli dietro con un fucile a pallettoni????????????

con tutto il rispetto il cretino mi sembri tu!

forse non hai ben capito te chi sono questi, forse non hai mai sentito parlare 2 imprenditori che si raccontano di quando sono andati in slovenia e hanno preso talmente tanti uccelli che non ci stavano nemmeno nel baule, e alla mia domanda : ma cosa te ne fai di tutte ste bestie? sentirsi rispondere: li regalo via

sinceramente credo di avere tutto il diritto di pensare e scrivere tutto quel c***o che voglio contro delle persone che non hanno nessun rispetto per la vita

Questo è razzismo, ne più ne meno come dire 2 marocchini.
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Messaggioda massimogi » mar mag 09, 2006 9:57 am

non esiste.

non oggi.


il fatto che non esista, oggi. è un tuo postulato, assoluto ed in fondato imho, che rispetto ma non condivido.

amare non significa possedere
non significa uccidere
predare
distruggere


infatti cacciare non è ne possedere ne predare nè distruggere. forse sarebbe bene conoscere, prima di sparare a caso.

passare nella natura come una divinità che ha diritto di vita o di morte su piante ed esseri viventi

significa RISPETTARE ovvero evitare ove possibile di far pesare la propria esistenza.


pensa a quante delle splendide attività che in questo forum sono considerate meravigliose siano in realtà assai poco rispettose.... penso agli spit, penso ai rifugi, penso allo stesso fatto di scalare, aprire, passare dovunque. ... in maniera spesso arrogante ed ingombrante. penso ad intere bellissime falesie ridotte ad un ammasso grondante ruggine o resina di catene, fix, soste, cavi..... i nostri figli o nipoti ci considereranno illuminati e rispettosi per questo?

se poi il dilemma etico è la morte di un fagiano o di un elefante o un qualsiasi altro essere vivente, condivido il pensiero. tanto è vero che pur amando tutto ciò che sta intorno alla caccia (quella vera, non quella delle riserve, degli sparatori domenicali, del consumismo ambientale da lunapark) non accetto l'epilogo e non ci vado...

ma senza falsi moralismi, senza estremismi verbali, senza ambientalismi sciocchi da barricata che condannano la morte dell'elefante e sono pronti a scuoiare vivo il cacciatore.

componente culturale per me vuol dire conoscere a fondo, amare e rispettare l'ambiente in cui ci si muove.

cosa che non si può dire per molti di quelli che van per monti e sbraitano qui dentro. poi son d'accordo che la componente culturale in se non è garanzia alcuna....certe componenti culturali han legittimato i campi di sterminio ed altre, cattoliche, lo hanno tollerato quando non appoggiato....

e lo dice uno che qualche mese fa si è accapigliato con un soggetto che si vantava di aver salito un larice con picche e ramponi... e che se ne è venuto via dal circolo dei caiani sbattendo la porta proprio per le posizioni così etiche e nette "a favore" dell'ambiente, della caccia, delle politiche energetiche di quella splendida associazione...

ma oggi spesso l'importante è gridare alla morte di un selvatico, e non vedere lo scempio che ti stanno facendo sotto i piedi... ovunque.

is just my opinion...
:wink:
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Messaggioda Montre » mar mag 09, 2006 10:02 am

massimogi ha scritto: quelli non sono cacciatori, sono sparatori. inutili e rompicoglioni , ma solo perchè rischiano di impallinarti non perchè rechino un qualche danno all'ambiente...

per il resto scrivi pure il c***o che ti pare, ma le la tua etica e il tuo rispetto per la vita passa per la morte di un fagiano o di una volpe, fatti un giro nella vita vera, qualche volta .... invece che solo sul sentiero che porta al rifugio.


a perchè secondo te spargere veleno per tutto il bosco sterminando tutti i predatori non è un danno all'ambiente????

ho dimenticato di dire che con quel veleno ci sono morti pure 2 cani di un amico.

ma comunque mi sembra che qui non si vuol capire, è solo una questione di rispetto per la vita che sia uomo, fagiano o formica, non cè differenza, solo Dio può decidere se vivi o se muori, non gli uomini.

la caccia quella che dici tu, non so dove possa esistere, forse si qualcuno cè ancora, ma la massa di cacciatori non è così, e tu lo sai benissimo!

ora ti dirò che me sò pure rotto, è chiaro che non sto discutendo con una persona obiettiva ma palesemente di parte, quindi stop.
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Messaggioda BBB » mar mag 09, 2006 10:04 am

Fokozzone ha scritto:
Montre ha scritto:non so da dove partire.....

per me un elefante non è diverso da un bambino!!!!

si, ho esagerato, si chiama provocazione, l'ho fatto apposta ( ancora + cretino dirai) ma io son fatto così, alcune cose non le accetto e basta.

ora provo a raccontarti una cosa che è successa dalle mie parti, ci provo perchè non sono esperto di caccia ma cerchero di farmi capire,

allora, i cacciatori prima passano a mollare il veleno per uccidere i predatori, e poi ci mollano le prede che portano loro.
quindi, si mettono a correre per il bosco a sparare all'impazzata, mentre tu passi tranquillo su un sentiero per arrivare al rifugio.

no dico!!!!! ma tu dai del cretino a me, che invece di lavorare mi sfogo su una tastiera contro sti assassini, che trovano godimento a sterminare volpi ecc con un subdolo veleno per poi mollare un fagiano e corrergli dietro con un fucile a pallettoni????????????

con tutto il rispetto il cretino mi sembri tu!

forse non hai ben capito te chi sono questi, forse non hai mai sentito parlare 2 imprenditori che si raccontano di quando sono andati in slovenia e hanno preso talmente tanti uccelli che non ci stavano nemmeno nel baule, e alla mia domanda : ma cosa te ne fai di tutte ste bestie? sentirsi rispondere: li regalo via

sinceramente credo di avere tutto il diritto di pensare e scrivere tutto quel c***o che voglio contro delle persone che non hanno nessun rispetto per la vita

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Messaggioda Fokozzone » mar mag 09, 2006 10:04 am

Buzz ha scritto:
massimogi ha scritto:
la caccia in quanto tale (quella vera) è una attività seria che ha radici profonde nel territorio, che lo rispetta profondamente e che ha compineti culturali così
profonde che meritano altrettanto rispetto (che non vuol dire condivisione...)
ho conosciuto più persone legate al territorio e con un amore profondo per la natura fra i cacciatori (quelli veri) che fra i naturalisti della domenica o da tastiera.


non esiste.

non oggi.

legate al territorio e con un amore profondo per la natura


si, certamente,
esattamente lo stesso tipo di amore abusiva condonata che ti porta a costruirti la tua villetta nel bosco, esprimendo il tuo amore per i posti belli, supponendo più o meno di essere solo al mondo (o se non solo, sotto sotto, pensando di avere più diritto di altri, per varie e confuse ragioni)
questo non si chiama amore profondo per la natura, si chiama amore per il proprio dominio sulla natura.

amare non significa possedere
non significa uccidere
predare
distruggere

non significa passare nella natura come una divinità che ha diritto di vita o di morte su piante ed esseri viventi

significa RISPETTARE ovvero evitare ove possibile di far pesare la propria esistenza.

La caccia per vivere è naturale.

La caccia per diletto è un atto di dominio e di prepotenza dell'uomo sul mondo. Inclusi gli altri uomini paradossalmente.

Non esiste ragione etica che possa giustificare la caccia per diletto. Nessun salto mortale dialettico, nessuna presunta componente culturale.

Me ne frego delle componenti culturali. Ce ne sono a bizzeffe di barbare e infami.

Salire le montagne per vivere è naturale (per portare le bestie al pascolo) scalare per diletto è un atto di dominio e di prepotenza dell'uomo sul mondo..... Se preso come assioma il tuo ragionamento porta a conseguenze insostenibili.
Non tutti gli atti di dominio sul mondo vanno considerati negativamente. Credo che l' uomo ne abbia il diritto, ma ha anche il dovere di farlo usando la testa.
Ma considerare l' uomo null' altro che un elemento dell' ecosistema è più aberrante che estinguere gli elefanti con armi chimiche e batteriologiche. (n.b. io non sono cacciatore).

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Messaggioda Fokozzone » mar mag 09, 2006 10:07 am

Carlo78 ha scritto:

Ma come fai a dire sciocchezze del genere? E' Cristo che ti aiuta?

No è carlo78
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar mag 09, 2006 10:10 am

premessa.
non sono cacciatore, ma pescatore: la tecnica per certi versi è agli antipodi (soprattutto se si pesca con tecniche che permettono il rilascio del pescato senza danni) ma l'istinto che sovrintende la voglia di praticare una attività venatoria è lo stesso.
c'è la voglia di cercare il selvatico, di sorprenderlo... poi, in effetti non ho mai provato il desiderio di sparare ad un capriolo, ma lo sparare è praticamente un dippiù: l'istinto si è già placato nel sorprendere l'animale senza farsi scoprire. e questa, in un certo senso, è caccia.
cos'è la pesca? salire un torrente cercando di rendersi "invisibili" e cercare una trota da turlupinare con un esca "sportiva" (ovvero un'esca NON naturale... sarebbe troppo facile).

poi ci sono la pseudo caccia da praticare dietro casa macellando fagiani che nulla hanno dippiù di una gallina o trote immesse nel fiume il giorno precedente... (onestamente, talvolta lo faccio... :oops: ).
queste forme di attività pseudovenatoria se attuate in aree ancora di pregio, provocano più danni della caccia vera, data l'immissione di una cospicua biomassa di punto in bianco (e, anche se di specie autoctone, di genotipo quantomeno "incerto").
se praticate nel campo dietro casa... è come andare a far la spesa dal macellaio... .

altro distinguo di importanza essenziale: chi tiene una canna (da pesca) o uno schioppo in mano, non vuol dire che sia un pescatore o un cacciatore... l'ignoranza, la grettezza e l'avidità fanno sì che un pescatore-bracconiere (o salamente colpevolmente ignorante) faccia più danni di cento cacciatori VERI.

tutta 'sta premessa per dire che se argomentiamo in merito alle attività venatorie meramente su basi etiche e/o ideologiche... il confronto è pressochè impossibile e purtroppo si scade da subito sulle offese gratuite.
se invece si affrontasse la discussione partendo da basi conoscitive scientifiche... ci sarebbero moltissime cose da dire!

ultima cosa: a prescindere da come la si pensi e dalle conseguenti valutazioni, il principale fattore limitante della sopravvivenza e/o della diffusione di molte specie animali (e vegetali!!!) è legata essenzialmente alle modificazioni ambientali che noi cagioniamo col modello di sviluppo adottato. da cui deriva, tanto per fare un esempio, che all'aumento di superficie di un certo ambiente abbiamo il recupero (spesso tumultuoso) di certe specie animali.
tanto per fare un esempio il bosco è aumentato ed il cervo è tornato anche dove se ne erano perse le tracce da un secolo, le malghe sono abbandonate e la coturnicie che ama i pascoli rasati comincia a riprendersi ora dopo un decremeto durato lustri.
vogliamo un esempio "fuori porta"? abbiamo banalizzato l'ambiente delle campagne e periurbano e con ciò avantaggiamo le specie rustiche ed adattabili (corvidi, laridi...) mentre le tradizionali specie delle campagne hanno sempre meno spazio (contrariamente ai fagiani prontacaccia...).

quello che vorrei dire è ... accaloriamoci un pò meno e valutiamo le cose cercando d'avere una visione a 360°.
se poi vogliamo fare i talebani, è un altro discorso.
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Messaggioda massimogi » mar mag 09, 2006 10:20 am

drugo.... ti amo :D :D :D
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Messaggioda _Uli » mar mag 09, 2006 10:22 am

Fokozzone ha scritto:
Montre ha scritto: [. . . ]

forse non hai ben capito te chi sono questi, forse non hai mai sentito parlare 2 imprenditori che si raccontano di quando sono andati in slovenia e hanno preso talmente tanti uccelli che non ci stavano nemmeno nel baule, e alla mia domanda : ma cosa te ne fai di tutte ste bestie? sentirsi rispondere: li regalo via

Questo è razzismo, ne più ne meno come dire 2 marocchini.
Perché nessuno lo condanna? Silvio dove sei?


FKZ


Ma come? Per te l' essere imprenditore e' una qualita' naturale come colore di pelle, taglio degli occhi ecc.ecc.?

Ma sembri proprio saltato fuori dalla societa' classista di stampo guglieminico o delle prime tappe dell' industrializzazione in Inghilterra.

Ma forse e piu' probabilmente e' semplicemente un' espressione volgare dell' ideologia portante del - oramai, fortunatamente - ancien regime ...

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Messaggioda massimogi » mar mag 09, 2006 10:23 am

ora ti dirò che me sò pure rotto, è chiaro che non sto discutendo con una persona obiettiva ma palesemente di parte, quindi stop.


:D :D :D 8) :lol:

tu invece che focale hai?

sei un tele o un grandangolo? :roll:
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Messaggioda Buzz » mar mag 09, 2006 10:28 am

massimogi ha scritto:
non esiste.

non oggi.


il fatto che non esista, oggi. è un tuo postulato, assoluto ed in fondato imho, che rispetto ma non condivido.

amare non significa possedere
non significa uccidere
predare
distruggere


infatti cacciare non è ne possedere ne predare nè distruggere. forse sarebbe bene conoscere, prima di sparare a caso.

passare nella natura come una divinità che ha diritto di vita o di morte su piante ed esseri viventi

significa RISPETTARE ovvero evitare ove possibile di far pesare la propria esistenza.


pensa a quante delle splendide attività che in questo forum sono considerate meravigliose siano in realtà assai poco rispettose.... penso agli spit, penso ai rifugi, penso allo stesso fatto di scalare, aprire, passare dovunque. ... in maniera spesso arrogante ed ingombrante. penso ad intere bellissime falesie ridotte ad un ammasso grondante ruggine o resina di catene, fix, soste, cavi..... i nostri figli o nipoti ci considereranno illuminati e rispettosi per questo?


rispondo solo a questo perchè sul resto sono d'accordo

il fatto che non esista, oggi. è un tuo postulato, assoluto ed in fondato imho, che rispetto ma non condivido.


non esiste oggi nella misura in cui la caccia non è necessaria per la sopravvivenza.
che la caccia sia un'attività ancestrale e istintiva lo so bene,
tuttavia la razionalità oggi, in questa società, dovrebbe farci desistere da questo istinto che è diventato puramente egoistico.


infatti cacciare non è ne possedere ne predare nè distruggere. forse sarebbe bene conoscere, prima di sparare a caso.


se cacciare è uccidere allora è possedere (al più alto livello biologicamente possibile) è predare è distruggere
c'è proprio poco da conoscere... non stiamo a fare filologia.

per il resto
tutte le attività umane possono essere distruttive per l'ambiente circostante

anzi ti dirò di più
in natura, ogni specie vivente può essere distruttiva per l'ecosistema in cui vive. Non c'è niente di anomalo in questo.

Ogni specie tende a crescere in maniera indiscriminata a spese delle altre fino a che consuma le risorse disponibili e viene quindi necessariamente ridimensionata, o eliminata.

Da questo punto di vista, guardando lontano, anche l'uomo subirà la stessa sorte. A meno che non sarà in grado di esprimere con lungimiranza delle scelte che possano permettere di modificare questa naturale evoluzione.

Il problema, come individuo, non mi riguarda.
Se l'uomo si estinguerà a breve, mi interessa relativamente.

Nell'immediato però mi pongo semplicemente un problema etico.

Non sopporto l'arroganza e la prepotenza, che sia rivolta verso la natura e o verso altri uomini fa poca differenza.

Gli arroganti, i prepotenti, quelli che pensano di pter decidere per gli altri solo sulla base del loro personale egotismo sono miei nemici.

L'elefante fa la sua vita di elefante.
Il cacciatore gli va a rompere il c***o fino in africa.

Io sto con gli elefanti.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar mag 09, 2006 10:31 am

massimogi ha scritto:drugo.... ti amo :D :D :D


8O

... mah .... ma allora è vero che ti sei DIS-CAJANIZZATO!!! :twisted: :wink: :lol: :lol: :lol: :wink:
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Messaggioda BBB » mar mag 09, 2006 10:34 am

C'è anche da dire che se lego una fettuccia di Dynema Dinamica Diatonica a uno Shunt col Vibram e faccio una sosta
alla guarnitura centrale XTR della mia Canon Eos 0,5G posso scalare la Nord dello Shalambayaba Pumpurk in meno di 50 mesi.

Ma tornando in OT:
"la caccia in quanto tale (quella vera) è una attività seria che ha radici profonde nel territorio, che lo rispetta profondamente e che ha compineti culturali così
profonde che meritano altrettanto rispetto (che non vuol dire condivisione...)
ho conosciuto più persone legate al territorio e con un amore profondo per la natura fra i cacciatori (quelli veri) che fra i naturalisti della domenica o da tastiera."


D'accordo se per veri intendi la gran parte dei cacciatori di selezione.
Purtroppo qualche testa di c***o che tira anche quando non dovrebbe c'è pure tra loro.
Ma generalmente sono per forza di cosa (passaggio di un esame con zoologi e biologi) ben informati su tutta la fauna e la botanica del territorio
in cui cacciano.
E compiono gli abbattimenti richiesti dalla provincia soltanto se sicuri in base ai criteri di:
-certezza assoluta che sia il capo giusto;
-distanza;
-luce.
E il legame col territorio è totale.

Il rispetto lo ha chi è abituato ad averlo.
Almeno qui da noi molti riccastri fanno l'esame da seleC. ma sono anche cacciatori a pagamento, e pure safaristi.
Alcuni di loro sono abituati a "prendere",e se vogliono tirare tirano anche a rischio di ferire male l'animale e doverlo andare a prendere il giorno dopo con gli hannoveriani da sangue.
Il selecontrollo non è proibito agli stronzi.
Se passi bene l'esame nozionistico, poi nella pratica puoi anche fare lo stronzo.
Certo è che se fai grosse cazzate ti beccano.
Chi abbatte un capo che non gli è stato assegnato viene espulso o sospeso per anni, con azzeramento dei punti accumulati nei censimenti ecc. ecc.
(Sembra una sciocchezza, ma il selecontrollore fa il suo dovere con la speranza di avere sufficienti punti affinchè la provincia
gli assegni l'abbattimento di un bel maschio di daino o capriolo, di cui si terrà il trofeo.
Ci vogliono alcuni anni per avere quella opportunità, e se perdi i punti devi ricominciare da zero.
Questo è il principale incentivo a collaborare al meglio).

Ma riguardo alla caccia in Africa, non ho capito come sostieni che sia una caccia per il sovranumero di capi.
Non ti risulta che sia caccia in riserva? turismo venatorio?
Che cosa sa del territorio, che contatto ha con la natura di quel territorio il milionario (di euro) che va a munirsi di teste e pelli nel continente nero,
per poi passarle al tassidermista specializzato austriaco, per poi tapezzarsi il salotto?

Sono stato informato della presenza di tour di caccia del tipo "Catch&Release" in alcune riserve africane.
Usi i fucili con siringa a sonnifero.
Abbatti il capo, ci fai la foto di rito, ma non lo ammazzi.
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Messaggioda Buzz » mar mag 09, 2006 10:35 am

Fokozzone ha scritto:Salire le montagne per vivere è naturale (per portare le bestie al pascolo) scalare per diletto è un atto di dominio e di prepotenza dell'uomo sul mondo..... Se preso come assioma il tuo ragionamento porta a conseguenze insostenibili.
Non tutti gli atti di dominio sul mondo vanno considerati negativamente. Credo che l' uomo ne abbia il diritto, ma ha anche il dovere di farlo usando la testa.
Ma considerare l' uomo null' altro che un elemento dell' ecosistema è più aberrante che estinguere gli elefanti con armi chimiche e batteriologiche. (n.b. io non sono cacciatore).

FKZ


ma che discorsi fai???

che c'è di prepotente nello scalare per diletto?

prepotente è modificare l'ambiente per poter fare qualcosa che mi piace
(anche se ci sono infinite variazioni! c'è una scala di grigi e non bianco e nero.)

il cacciatore modifica l'ambiente (uccide) per divertimento non per necessità; quindi è prepotente.

:::

sul discorso

Non tutti gli atti di dominio sul mondo vanno considerati negativamente. Credo che l' uomo ne abbia il diritto, ma ha anche il dovere di farlo usando la testa.
Ma considerare l' uomo null' altro che un elemento dell' ecosistema è più aberrante che estinguere gli elefanti con armi chimiche e batteriologiche.



beh da uno che crede che l'uomo sia il principe del creato e che gli animali, donna più o meno inclusa, siano stati messi in circolazione per servirlo e nutrirlo, non posso certo aspettarmi discorsi più intelligenti
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Messaggioda Max Grivel » mar mag 09, 2006 10:45 am

In valle i cacciatori di camosci si fanno un gran culo per cacciare il camoscio che viene loro assegnato (non si può più sparare a caso), fanno metri e metri di dislivello per curare il camus e quando è venuto il momento salgono nei valloni e stando appostati tutta la notte attendono l'alba in rigorososo silenzio e senza fumare per non farsi scorgere.
Non voglio toccare l'aspetto morale li ognuno la pensi un pò come vuole, io polenta e camoscio l'ho sempre mangiata e ritengo mangiare il camoscio al pari di mangiarsi uno stufato d'asino che magari in molti non crea tanti incubi e rimorsi di coscienza come un camoscio ma è un animale anche l'asino...
Comunque ritengo che la caccia da safari sia da merda, sparare ad un animale da un fuoristrada accompagnato da un "tour operator" e sparare comodamente quello non è cacciare ma sparare da c******e...
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Messaggioda Luca A. » mar mag 09, 2006 11:03 am

C'è caccia e caccia.
Il discorso è complesso.
Come esempio estremo c'è la caccia dell'indio che vive nella foresta e caccia il tapiro con arco e frecce per mangiarselo; l'esempio estremo dall'altra parte è il riccone europeo o americano, viziato e obeso che arriva in Africa in aereo e si fa portare dalla guida in Land Rover climatizzata fino a 10 mt dall'elefante, abbassa il finestrino e gli spara, mentre la guida lo filma per immortalare l'eroico evento.

Questi due sono i poli estremi opposti.
In mezzo ci sono tutte le varianti intermedie.
Penso che nessuno di noi provi repulsione per le cacce al camoscio o al lepre (al maschile, come scrive lui) di montanari raccontate da Rigoni Stern nei suoi libri. Già Mauro Corona le racconta diversamente (dall'episodio in cui fu costretto a bere il sangue del camoscio, in avanti).

E' un argomento sul quale non finiremo mai di discutere.

Aggiungo una cosa: lo stesso identico elefante, ucciso dall'europeo a caccia di emozioni, o ucciso dall'africano in certi contesti, può portare a giudizi un po' diversi.
Ho conosciuto una ragazza africana, anni fa. Viveva in una zona in cui gli elefanti (probabilmente non trovando più dove stare) si stavano spingendo verso i villaggi, distruggendo (mangiando e/o calpestando) tutto ciò che capitava, e qualche volta accoppando qualcuno. In quel contesto, io credo che il mio giudizio sull'uccisione di qualche elefante da parte di un abitante del luogo sarebbe diverso da quello che è in altri contesti.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
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Messaggioda Buzz » mar mag 09, 2006 11:06 am

Luca A. ha scritto:C'è caccia e caccia.
Il discorso è complesso.
Come esempio estremo c'è la caccia dell'indio che vive nella foresta e caccia il tapiro con arco e frecce per mangiarselo; l'esempio estremo dall'altra parte è il riccone europeo o americano, viziato e obeso che arriva in Africa in aereo e si fa portare dalla guida in Land Rover climatizzata fino a 10 mt dall'elefante, abbassa il finestrino e gli spara, mentre la guida lo filma per immortalare l'eroico evento.

Questi due sono i poli estremi opposti.
In mezzo ci sono tutte le varianti intermedie.
Penso che nessuno di noi provi repulsione per le cacce al camoscio o al lepre (al maschile, come scrive lui) di montanari raccontate da Rigoni Stern nei suoi libri. Già Mauro Corona le racconta diversamente (dall'episodio in cui fu costretto a bere il sangue del camoscio, in avanti).

E' un argomento sul quale non finiremo mai di discutere.

Aggiungo una cosa: lo stesso identico elefante, ucciso dall'europeo a caccia di emozioni, o ucciso dall'africano in certi contesti, può portare a giudizi un po' diversi.
Ho conosciuto una ragazza africana, anni fa. Viveva in una zona in cui gli elefanti (probabilmente non trovando più dove stare) si stavano spingendo verso i villaggi, distruggendo (mangiando e/o calpestando) tutto ciò che capitava, e qualche volta accoppando qualcuno. In quel contesto, io credo che il mio giudizio sull'uccisione di qualche elefante da parte di un abitante del luogo sarebbe diverso da quello che è in altri contesti.



certo che si
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Messaggioda BBB » mar mag 09, 2006 11:15 am

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Messaggioda M@zzo » mar mag 09, 2006 11:21 am

Mio nonno era cacciatore e io adoravo andare in giro per i boschi con lui. Sparava qualche colpo in tutta la giornata, ogni tanto non sparava affatto, e comunque non a tutto ciò che che si muovesse.
Ho visto la caccia al cinghiale, con l'animale a cui una pallottola aveva portato via metà cranio e una muta intera di cani ad inseguirlo (e a farsi ammazzare, ma non ho mai visto cani così felici), con i cacciatori disposti in attesa ai varchi della rete. Mi è sembrata una caccia crudele ma bella.
Domenica camminando ho trovato un pettirosso ferito, probabilmente da un falchetto, e l'ho portato all'oasi della lipu.
Questo per dire che amo la natura ma non sono a priori contro la caccia.

MA COME SI FA A CACCIARE ELEFANTI (O RINOCERONTI) sborsando un sacco di soldi solo per il gusto di ammazzare qualcosa di grosso, per il piacere di un GROSSO trofeo? Mi sembra tanto l'equivalente del turista sessuale che va a cercare le ragazzine in Thailandia.
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