Il Frullatore

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Messaggioda Sbob » gio feb 28, 2013 18:35 pm

PIEDENERO ha scritto:a causa del m5*, un momento di svolta, un momento di rottura, un momento storico. a dimostrazione di questo sono gli interventi di sbob, i discorsi di colleghi, parenti e amici che sono arroccati nelle proprie fragili convinzioni per la paura del cambiamento.

Piedenero, non hai capito un beneamato c***o.

Scusami se te lo dico, ma ne ho le palle piene di questa retorica grillina, loro a favore del cambiamento e tutti gli altri spaventati...

La mia vera paura e' che non cambi una sega. Che l'M5S, come mille altri rivoluzionari prima di loro, abbai molto ma alla fine non morda mai.
La mia paura e' che si limitino ai discorsi del "tutti a casa", ma che alla fine il quadro legislativo rimanga esattamente uguale a prima del loro arrivo.

Ho paura che Grillo sia una persona abilissima nel conquistare il potere ringhiando contro la casta, come hanno fatto tanti prima di lui, da Berlusconi a Bossi, ma che alla fine non faccia una sola legge per fermarla davvero.

Temo che stia ripetendo lo stesso copione di tanti prima di lui:
1) Ringhi contro il potere cattivo
2) Vai al potere
3) Cerchi qualche scusa per non cambiare niente, cosi' puoi continuare a ringhiare.
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Messaggioda Sbob » gio feb 28, 2013 18:36 pm

coniglio ha scritto:
Me la ricordo... stranamente sempre invitato nei salotti di Vespa...


non capisco il nesso. :?:

Forse perche' e' stato il miglior alleato del suo amico?
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Messaggioda coniglio » gio feb 28, 2013 18:47 pm

Sbob ha scritto:
coniglio ha scritto:
Me la ricordo... stranamente sempre invitato nei salotti di Vespa...


non capisco il nesso. :?:

Forse perche' e' stato il miglior alleato del suo amico?


ok.non ricordi.non sta a me spiegarti altro.

cmq
se come dici
"Ho paura che Grillo sia una persona abilissima nel conquistare il potere ringhiando contro la casta, come hanno fatto tanti prima di lui, da Berlusconi a Bossi, ma che alla fine non faccia una sola legge per fermarla davvero"

le nostre posizioni non sono così distanti
io ho una sorta di paura analoga.

"se M5S si allea con questi shifosi pezzi di m. sicuramente non riuscirà a combinar nulla"
...così come fecero in passato con le proposte di Bertinotti e di Di Pietro, garantite&assicurate dai vertici dela SX dell'epoca in cambio del loro appoggio "per senso comune di responsabilità", queste si sono poi arenate nei meandri cavillosi della loro inconcludenza, per non dire ipocrisia.
come ha detto MarcoS, un traditore è peggio di un nemico
xd+ questi sono recidivi


devono
andare
via
.
hanno
rovinato
un
paese
.
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Messaggioda Sbob » gio feb 28, 2013 18:53 pm

Eh, vabbeh, aspettiamo che vadano via...

Non so, altri 20 anni? 50?
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Messaggioda coniglio » gio feb 28, 2013 18:53 pm

http://www.tzetze.it/2013/02/dopo-il-su ... llini.html

bellissimo e giustissimo

"governo della società civile"
ben venga!
anzi, VENGA!


ps. è scritto nel "non-statuto": non si fanno alleanze.
Ultima modifica di coniglio il gio feb 28, 2013 19:24 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda coniglio » gio feb 28, 2013 19:00 pm

Sbob ha scritto:Eh, vabbeh, aspettiamo che vadano via...

Non so, altri 20 anni? 50?



non aspetteremo 8)
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Messaggioda Kinobi » gio feb 28, 2013 19:53 pm

undertaker777 ha scritto:
Napolitano ha fatto benissimo a mandare afanculo il doich per "i pagliacci", ma credo che abbia colto al volo l'occasione per "apparire" distante dai tedeschi... mentre in realtà è appiattito sulla loro linea... l'austerity stà favorendo solo loro... è in questo che dovrebbe dimostrare quanto tiene all'italia... e non accettare il peggioramento della crisi ed il dissanguamento del suo popolo...



Ai tedeschi non frega assolutamente nulla di noi. Nulla.
Chi sono sti italiani ?(e ci sarebbe da ridire se loro gli italiani lo conoscono o se conoscono solo quelli che sono andati li)
Quando mi domandano "ma chi ha votato Berlusconi" i gli rispondo:
a) ai capi teteschi: e voi i nazisti, chi li vota?
b) Ai capi 'mericani: chi ha votato "twice" George Stronzo W. Bush?

I teteschi hanno una visione pratica della vita.
Chi gli paga la pensione (o meglio, chi gli ridà i loro risparmi messi nelle LORO banche ad interessi ELEVATISSIMI)?
A loro interessa quello. Come è giusto che sia. I teteschi-teteschi sono vecchi, tanto quanto gli italiani. Sono un paese di cadavi stesi sulla bara. Se i turchi tornano a casa, sono in bancarotta.
Tutto il resto, non gli fotte nulla.
Ecco, noi abbiamo da pagare le loro pensioni. Amen. Abbiamo fatto debiti, ed è giusto che una parte li paghiamo.
Che l'italiano medio crepi, non gli interessa, purchè gli compri le BMW.
Idem per i Greci.
Ovviamente, mi domanderei a cosa fregasse all'italiano medio se il tedesco crepasse... Credo che al Baby pensionato non frega, non solo se crepa un tedesco, ma anche se creapasse un italiano non gli intereserebbe nulla. Purchè non sia quello che paga le tasse... che quello deve rimanere in vita.

Detto ciò io credo che tre scatti di gloria da ricordare gli 'tagliani li abbiano avuti con i teteschi in questi casi:
A) Berluscono da del Kapò a uno che lo offende per 15 minuti. Più che Kapò io avrei detto Stronzo, ma così lo offendeva di più e ha fatto bene.
b) Monti che dice alla Merkel che da un paese amico, non si sarebbe aspettato che vendessero X miliardi di euro di titoli nostri in un giorno.
c) ora il Napoletano.

Preciso un fatto:
L'austerity va fatta che come prima non si può andare avanti. Ovvio che se ti compri la Porche e poi finisci i skei, a rivenderla fai peggio, devi aspettare che si consumi. Ma come prima non si può andare avanti.
Le cose devono cambiare, con ogni mezzo necessario.
Se devo votare Bertinotti (madonna cosa che dico) purchè mi tolga dai maroni i miei governanti, voto Bertinotti.
I 5 stelle sono li per un motivo: rompere le scatole. Dire no a tutto.
Ciao,
E
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Messaggioda Kinobi » gio feb 28, 2013 20:02 pm

Kinobi ha scritto:...
Che l'italiano medio crepi, non gli interessa, purchè gli compri le BMW.
...


OT:
settimana scorsa vado in farmacia e ho finito le aspirine.
C'è l'Aspirina Originale in offerta. Di fianco la VivinC che però costa di più.
Vado alla cassa e domanda alla donzella "avete aspirina generica". Di prendere Bayern che è divantata una multinazionale vendendo gas per i nazisti, non ho voglia.
Mi da della Rathofarm che costa meno.
Guardo le composizioni. Stessa roba. Made in Germany però.
Gli domando alla dottoressa " di conservante come questo non tedesco non avete nulla?". Perchè l'aspirina è un conservante, non dimentichiamolo...
"No, nulla".
"ma, a Verona avevamo ditte farmaceutiche molto valide".
" se vuoi un generico, ho solo quello".
"damme sto Ratiofarm" gli dico.

La prossima volta lo compro in ameriKa in scatole da 150 compresse.
E
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Messaggioda El Rojo » gio feb 28, 2013 20:31 pm

A) La Costituzione italiana non ha più valore sovrano, essendo stata sottomessa alla legge europea fin dal 1991. (Chapter National constitutions and the Lisbon Treaty: conflicts are resolved by the EU Court, 344 TFEU - obligation of loyalty, 4.3 TEU, 24.3 TEU - In Opinion 1/91 of the European Court of Justice, the European treaties are described as 'the Constitutional Charter of a Community of Law, a new legal order for the sake of which the States have limited their sovereign rights?).

B) La legge europea, redatta unicamente dalla Commissione Europea di tecnocrati che nessuno elegge, ha supremazia su ogni legge nazionale italiana. Ne consegue che il Parlamento nazionale è esautorato nella sovranità. Il ruolo subordinato dei Parlamenti nazionali nella nuova Europa significa che ?essi dovranno fare gli interessi dell?Unione prima che i propri?, come sancito dai Trattati. (Art. 8c, TEU - The European Council of 21-23 June 2007 in Brussels: Presidency Conclusions, General Observations, point 3, page 16)
C) Il governo italiano non ha più alcuna sovranità nelle politiche economiche, di bilancio e sociali. Questo significa aver perso il 99,9% del potere di un governo. Ciò accade a causa dei Trattati europei che l?Italia ha firmato e ratificato in legge nazionale, e che da oggi costringono il governo e il Parlamento alle seguenti misure:

- Una spesa pubblica insignificante non oltre il 3% del PIL, che dovrà scendere allo 0,5% del PIL.

- Il pareggio di bilancio va inserito nella Costituzione (sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 3/1 a - 3/2). Significa che il governo deve spendere 100 e tassarci 100, lasciando a noi cittadini e imprese esattamente 0 denaro. Unica nostra alternativa è erodere i risparmi o indebitarci con le banche. Questo è precisamente l?impoverimento automatico che oggi chiamiamo ?la crisi?. L?Italia ha ubbidito e ha messo in Costituzione il pareggio di bilancio, ma ora sapete che non è stata affatto una scelta parlamentare per il bene del Paese, ma una costrizione esterna dettata dalla minaccia di sanzioni europee (leggi sotto)

- Il governo dovrà sottomettere la legge di bilancio alla Commissione Europea prima che al Parlamento, e solo dopo l?approvazione di Bruxelles potrà interpellare i deputati.

- Se il governo sgarra, potrà essere multato di miliardi di euro e scatta una procedura chiamata Preventing Macroeconomic Imbalances. Concede alla Commissione e al Consiglio Europeo poteri di intervenire sulle politiche italiane del lavoro, sulla tassazione, sullo Stato Sociale, sui servizi essenziali e sui redditi per imporre tagli e maggiori tasse. Imporre, non suggerire.
- La competitività italiana sarà giudicata dai poteri europei superiori a governo e Parlamento in rapporto al contenimento degli stipendi e all?aumento della produttività. Gli stipendi pubblici devono essere tenuti sotto controllo per non danneggiare la competitività. La sostenibilità del debito nazionale viene giudicata a seconda della presunta generosità di spesa nella Sanità, Stato Sociale, e ammortizzatori sociali. Le pensioni e gli esborsi sociali devono essere riformati ?allineando il sistema pensionistico alla situazione demografica nazionale, per esempio allineando l?età pensionistica con l?aspettativa di vita?.

- L?Italia, Stato della zona Euro, dovrà chiedere l'approvazione alla Commissione Europea e al Consiglio Europeo prima di emettere i propri titoli di Stato. Anche qui la funzione primaria di autonomia di spesa dello Stato sovrano è cancellata (sancito dal Fiscal Compact nel TITOLO III art. 6).

- Se l?Italia dovrà chiedere un aiuto finanziario al Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) sarà obbligata a sottoscrivere, in accordo con la Commissione Europea, col FMI e con la BCE, un Memorandum dove si vincola a obbedire a tutto ciò che il MES e FMI gli imporranno, a tutti i Trattati, a tutte le condizioni del prestito, persino a critiche e suggerimenti dei sopraccitati. Il Parlamento italiano non ha alcuna voce in capitolo neppure qui.
(Fonti: The Stability and Growth Pact, The European Semester, Preventing Macroeconomic Imbalances, The Europact, The Fiscal Compact, The European Stability Mechanism(MES)).

Infine, il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha il potere sancito dallo statuto BCE di ricattare qualsiasi banca italiana attraverso i poteri della Struttura di Controllo del Rischio (Risk Contol Framework), e anche qui il governo italiano è impotente. E, come sapete, l?Italia, che ha perduto con l?Eurozona la sua moneta sovrana, dipende dai mercati di capitali internazionali per ricevere ogni centesimo di euro che spende per la vita dello Stato, per cui è da essi ricattabile al 100%, cioè il governo, il Parlamento, i cittadini, la Costituzione sono alla mercé dei mercati, interamente.


http://paolobarnard.info/intervento_mos ... php?id=541
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Messaggioda El Rojo » ven mar 01, 2013 0:44 am

Senza seggio, «consolati» dai maxi-vitalizi
I 200 privilegiati con doppia razione
Nel Lazio 40 assegni ai non rieletti. Formigoni al Senato con 450 mila euro di buonuscita



ROMA - Teodoro Buontempo avrà di che consolarsi. Trombato alle elezioni della Camera, il presidente della Destra porta a casa doppio vitalizio. Deputato per cinque legislature, si è ritrovato assessore della Regione Lazio nel momento in cui si cancellavano per legge i vitalizi (naturalmente dal giro successivo), ma estendendo contemporaneamente quel beneficio ai componenti della giunta. Avendo avuto Buontempo due vite politiche, ecco che gli spettano due vitalizi. Un'assurdità in piena regola, però mai corretta. Con il risultato che non soltanto ci sono in Italia almeno 200 ex politici cui spetta doppia razione, ma ancora adesso, dopo l'abolizione dei vitalizi in tutte le Regioni seguita all'indignazione popolare, c'è chi potrà cominciarne a godere. Come l'ex consigliere laziale dell'Udc Rodolfo Gigli, dal 2001 al 2006 deputato di Forza Italia. Oppure l'ex capogruppo del Pd nella stessa Regione Esterino Montino, senatore ulivista per sette anni: il quale forse vi dovrebbe però rinunciare nel caso in cui fosse eletto sindaco di Fiumicino. O ancora l'ex vicepresidente Udc della giunta di Renata Polverini, Luciano Ciocchetti, deputato durante tre legislature, sia pure a corrente alternata: anche se per avere l'assegno della Camera gli toccherà probabilmente aspettare fino all'età di 60 anni, lui che ne ha 54. Il vitalizio della Regione, quello invece può scattare da subito. Perché applicando le vecchie regole ancora valide per consiglieri e assessori uscenti e grazie a una modifica furbetta introdotta in Parlamento che ha vanificato il limite dei 66 anni previsto dal decreto anti-Batman di Mario Monti, la pensione può scattare già a 50 anni. Dal che si deduce che gli ex consiglieri laziali non rieletti i quali potrebbero da subito incassare il vitalizio sono ben 40 su 71.

Nemmeno il presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, classe 1943, finora deputato dell'Udc ed ex consigliere regionale della Campania, ha il problema dell'età. Ma l'incarico istituzionale che oggi ricopre, in una quantomeno antiestetica sovrapposizione di ruoli da quando è pure a capo della Giunta provinciale, gli impedirà di riscuotere immediatamente i due vitalizi cui avrebbe diritto? Boh... Sappiamo sicuramente che Zinzi è stato uno dei dieci ex consiglieri che grazie alla magia di una leggina campana approvata nel silenzio generale nel 2005 incassava sia il vitalizio regionale che l'indennità parlamentare. Rimasto fuori dalle liste alle ultime politiche, avrebbe lasciato il seggio in eredità al figlio Giampiero, se questi fosse andato oltre i primi dei non eletti.

Di certo, quello che l'amministrazione di Montecitorio non gli potrà negare è l'indennità di fine mandato. Ovvero la somma che dovrebbe servire al «reinserimento» nel mondo del lavoro, una volta terminato il mandato elettivo. Cifra non da buttar via, dopo sette anni di Parlamento. Ma nemmeno lontanamente paragonabile a quella che si porterà via dalla Regione Lombardia Roberto Formigoni, governatore per 18 anni, per il suo «reinserimento» non in una vita normale, bensì in Senato. Fra i 450 e i 500 mila euro lordi, secondo i primi approssimativi calcoli. Questo perché in Lombardia, come in Puglia, la buonuscita dei consiglieri si calcola in ragione di una annualità lorda per ogni mandato di cinque anni. Un meccanismo quasi due volte e mezzo più favorevole rispetto al tfr dei comuni mortali. Il salasso è discreto. Non meno di 5 milioni, se tutti i 43 non rieletti fossero stati in carica per il solo ultimo mandato. Ma non si scherza nemmeno nel Lazio, dove le buonuscite non sono altrettanto favorevoli. Qui parliamo di 3 milioni e mezzo. Tanti denari, forse, non li avevano mai sborsati prima, tenendo conto che questa volta la liquidazione spetterà alla stragrande maggioranza degli ex consiglieri.

E la stessa situazione, considerata l'entità del ricambio, si avrà anche alla Camera e al Senato. Dove le buonuscite, per quanto generose, potranno alleviare appena tante delusioni. Per esempio quella di un eccellente «trombato», qual è il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro. Oppure quella di Gianfranco Fini, escluso dal Parlamento dopo trent'anni ininterrotti. Quanto spetta agli ex onorevoli? Per la sola ultima legislatura 46.814 euro. Ovvero, 9.362 euro per ogni anno di mandato. Chi ne ha fatti trenta, come Fini, che peraltro è stato per cinque anni presidente della Camera, avrà diritto a una somma dell'ordine di 300 mila euro. Tassata come il tfr. A Montecitorio precisano che l'assegno è «interamente finanziato dai contributi dei deputati senza alcun contributo a carico del bilancio della Camera»: il che non toglie, va però aggiunto, che si tratta pur sempre di soldi pubblici.

Fini potrà conservare per dieci anni, al pari dell'ex presidente del Senato e dei suoi predecessori, un ufficio a Montecitorio, da due a quattro collaboratori e la possibilità di utilizzare l'auto blu in determinate circostanze. Benefit spettanti per qualche anno ancora a Fausto Bertinotti, mentre li perderanno Pietro Ingrao, Irene Pivetti e Luciano Violante. E l'attuale terza carica dello Stato andrà a ingrossare la lista degli ex parlamentari pensionati. Elenco al quale già prima delle elezioni si potevano considerare iscritti politici di lungo corso come Massimo D'Alema e Walter Veltroni. Quest'ultimo, uno dei pochi deputati che potranno ancora percepire il vitalizio prima di aver compiuto sessant'anni di età. Infatti il diritto spetta soltanto a chi abbia già riscosso l'assegno in passato, secondo le antiche regole, per poi vederselo sospendere per qualche ragione. Nel caso di Veltroni, cui il vitalizio era stato corrisposto nel 2001 a 46 anni di età, dopo l'elezione a sindaco di Roma seguita da un nuovo sbarco in Parlamento. E ora, che di anni ne ha 57, l'assegno verrà riattivato. Sono le regole...

Fra poco più di un anno toccherà anche a Francesco Rutelli, classe 1954. Mentre potrà passare immediatamente alla cassa Sergio D'Antoni. Insieme a Giorgio La Malfa, Calogero Mannino, Franco Marini, Pietro Lunardi, Margherita Boniver... E poi Marcello Dell'Utri, Giuseppe Ciarrapico, Cesare Cursi, Luigi Grillo, Giuseppe Pisanu, Tiziano Treu, Carlo Vizzini, Lamberto Dini, Adriana Poli Bortone, Diana De Feo, Ombretta Colli...

Sergio Rizzo
28 febbraio 2013 | 21:12


http://www.corriere.it/politica/13_febb ... 1fe2.shtml
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Messaggioda MarcoS » ven mar 01, 2013 10:08 am

Collateralmente, sulla Grecia, ricollegandomi all'estratto da Barnard ripreso più sopra.
Ricordiamo anche che i trattati di cui sopra sono stati firmati dai nostri politici praticamente senza metterne al corrente i cittadini, e probabilmente molti di questi politici nemmeno sapevano cosa firmavano.

Tanto per ricordarci di una "certa idea di europa" e di quello che potrebbe fare pure a noi, non tanto e non solo in termini di impoverimento generale programmato ma anche con la spoliazione e la neutralizzazione degli asset industriali e produttivi che di fatto sta già avvenendo, con la complicità o l'insipienza di una classe dirigente, non solo politica, che del paese se ne fotte bellamente.
A chi dice che in fondo col loro comportamento i greci se la sono voluta, beh anche fosse (e lo è solo in parte), non meritavano comunque quello che è stato fatto loro dalla banda di contabili sociopatici che sta governando tutto questo, punto.

....Dopo 5 anni di crescita negativa, una disoccupazione arrivata a livelli da record e tagli selvaggi ai servizi essenziali dei programmi alla base dall?assistenza, la società greca sta cominciando a cedere.

I diabetici non possono permettersi l'insulina, il numero dei suicidi e l?uso di anti-depressivi ormai è fuori controllo, il tasso di tubercolosi e di HIV è alle stelle, e i pensionati disperati, sono ridotti a cercare un tozzo di cibo frugando nei cestoni della mondezza fuori dai negozi di alimentari, per sfamare se stessi e le loro famiglie. La trasformazione scioccante da nazione moderna a stato in bancarotta non è avvenuta in una notte sola e nemmeno senza una spinta dei burocrati dell'UE e dei potentati finanziari che dettano la politica economica da Bruxelles, Francoforte e Berlino.

Questi cosiddetti "manager" hanno guidato i diciassette paesi della zona euro nella più grande crisi dopo la Grande Depressione, imponendo strette di cinghia che hanno soffocato la crescita, hanno spinto la disoccupazione alle stelle, e provocato proteste e violenze nelle strade in tutto il continente. La Grecia è stata particolarmente colpita. La povertà e la miseria ormai sono dilaganti. Il paese è un cesto bucato. Segue qualche brano tratto da articoli del Guardian:

"La Grecia è attualmente al centro di una crisi umanitaria . Gran parte delle famiglie greche oggi vive in condizioni di "deprivazione materiale". Un po? più del 11% in realtà vive in "deprivazione materiale estrema", il che significa senza sufficiente riscaldamento, elettricità, e senza disporre di una auto o di un telefono . C'è stata una crescita esplosiva delle mense per i poveri e della distribuzione di generi alimentari. ... La Chiesa Ortodossa distribuisce circa 250.000 razioni giornaliere ... Per recenti ordini del governo, le razioni comunali sono state aumentate a causa del crescente numero di bambini che svengono a scuola, perché hanno mangiato solo cibi a basso contenuto calorico.
La dimostrazione della povertà, della disuguaglianza, e dell'impossibilità di accedere ai servizi base è confermata dalle dichiarazioni di gente sempre più disperata che lavora in prima linea. "


?The Guardian? riconosce che non ci sono ragioni politiche per cui la crisi non sia stata adeguatamente seguita dai media. "Riconoscendo la gravità della situazione, il governo greco e l'UE avrebbero anche dovuto ammettere che la situazione attuale è stata determinata dal cosiddetto "salvataggio dell?economia " della Grecia. Quindi, le autorità hanno scelto di rimanere in silenzio.

La Grecia non è stata salvata anche perché questo non è mai rientrato nei piani. Fin dall'inizio, l'austerità aveva lo scopo di punire e umiliare lo stato, per strizzarlo ed espropriarlo di qualsiasi cosa di valore. E la farsa va ancora avanti con i commissari della UE che continuano a sostenere che la loro teoria infame stia raggiungendo i suoi obiettivi. Tanto per ribadire questo concetto, il Vice Presidente della Commissione europea, Olli Rehn, osanna l'austerità come antidoto agli affanni del debito europeo.

" La decisa azione politica intrapresa di recente sta spianando la strada ad un rapido recupero. Dobbiamo mantenere la rotta delle riforme ed evitare qualsiasi perdita di slancio, che potrebbe minare l'inversione di tendenza per ridare fiducia, ritardando la ripresa necessaria della crescita e della creazione di posti di lavoro. "
....


estratto da http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11545
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Messaggioda Sbob » ven mar 01, 2013 10:29 am

El Rojo ha scritto:il governo deve spendere 100 e tassarci 100, lasciando a noi cittadini e imprese esattamente 0 denaro. Unica nostra alternativa è erodere i risparmi o indebitarci con le banche. Questo è precisamente l?impoverimento automatico che oggi chiamiamo ?la crisi?.

Permettimi di dire che questa e' una cagata pazzesca.
Cosa vuole dire "lasciare ai cittadini e alle imprese 0"?

Tassare 100 e spendere 100 vuol solo dire che spendi quello che incassi e non di piu'. Lasci ai cittadini e alle imprese quello che non tassi, e quello che spendi in finanziamenti.
Non e' impoverimento automatico, e' pareggio di bilancio - grosso modo quello che fa ogni buon padre di famiglia.

Questo al di la' del fatto che ci siano teorie economiche secondo cui un indebitamento puo' servire per rilanciare l'economia.
Anche se spesso l'indebitamento viene fatto per motivi molto piu' bassi.
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Messaggioda coniglio » ven mar 01, 2013 10:35 am

MarcoS ha scritto:....


anche la linea della politica Estera non può che essere appoggiata (ovviamente non seguendo in maniera cieca e pedissequa la "voce del padrone").
però mi sono letteralmente commosso (:-)) quando ha detto, dovremmo rivedere, mettendone al corrente i cittadini, alcuni trattati come quello di Lisbona...

:wink:
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Messaggioda undertaker777 » ven mar 01, 2013 10:36 am

Sbob ha scritto:
El Rojo ha scritto:il governo deve spendere 100 e tassarci 100, lasciando a noi cittadini e imprese esattamente 0 denaro. Unica nostra alternativa è erodere i risparmi o indebitarci con le banche. Questo è precisamente l?impoverimento automatico che oggi chiamiamo ?la crisi?.

Permettimi di dire che questa e' una cagata pazzesca.
Cosa vuole dire "lasciare ai cittadini e alle imprese 0"?

Tassare 100 e spendere 100 vuol solo dire che spendi quello che incassi e non di piu'. Lasci ai cittadini e alle imprese quello che non tassi, e quello che spendi in finanziamenti.
Non e' impoverimento automatico, e' pareggio di bilancio - grosso modo quello che fa ogni buon padre di famiglia.

Questo al di la' del fatto che ci siano teorie economiche secondo cui un indebitamento puo' servire per rilanciare l'economia.
Anche se spesso l'indebitamento viene fatto per motivi molto piu' bassi.


FORSE un buon padre di famiglia deve anche risparmiare... che so un 10/100, per imprevisti, costi non ordinari, ecc.

credo intendesse, che lo Stato non vuole lasciare questo x/100 che dovrebbe accantonare un cittadino, per costringerlo a indebitarsi con le banche appena succede l'imprevisto o si presentano le spese grosse (l'auto perde le ruote..., tetto/serramenti/arredo da rifare, infortuni/mal/denti, eccecc), meglio comprare un po' di missili e di droni, e tenere la gente alla canna del gas... così se ne sta buona... tutto programmato, fin che l'elastico non si rompe...
Ultima modifica di undertaker777 il ven mar 01, 2013 11:00 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda coniglio » ven mar 01, 2013 10:59 am

alleggerendo la discussione,
l'ultima grassa risata (anzi due) che mi ha fatto fare Grillo
è stata:
- sentire i giornalisti italiani che in p.zza S.Giovanni inneggiavano alla libertà di stampa;
- sentire Bersani e D'Alema che parlavano di reponsabilità nei cfr degli elettori (qui mi sono pisciato sotto)!!!
:D
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Messaggioda il.bruno » ven mar 01, 2013 11:40 am

credo (o spero per lui) che quel link del rojo sia mal tradotto: quando parla di spesa pubblica al 3% evidentemente si riferisce al deficit, visto che la spesa pubblica è al 52% del pil.
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Messaggioda nuvolarossa » ven mar 01, 2013 12:36 pm

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Messaggioda El Rojo » ven mar 01, 2013 13:40 pm

il.bruno ha scritto:credo (o spero per lui) che quel link del rojo sia mal tradotto: quando parla di spesa pubblica al 3% evidentemente si riferisce al deficit, visto che la spesa pubblica è al 52% del pil.


Giusta osservazione.


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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » ven mar 01, 2013 13:42 pm

MarcoS ha scritto:Collateralmente, sulla Grecia,






ricollegandomi all'estratto da Barnard ripreso più sopra.
Ricordiamo anche che i trattati di cui sopra sono stati firmati dai nostri politici praticamente senza metterne al corrente i cittadini, e probabilmente molti di questi politici nemmeno sapevano cosa firmavano.

Tanto per ricordarci di una "certa idea di europa" e di quello che potrebbe fare pure a noi, non tanto e non solo in termini di impoverimento generale programmato ma anche con la spoliazione e la neutralizzazione degli asset industriali e produttivi che di fatto sta già avvenendo, con la complicità o l'insipienza di una classe dirigente, non solo politica, che del paese se ne fotte bellamente.
A chi dice che in fondo col loro comportamento i greci se la sono voluta, beh anche fosse (e lo è solo in parte), non meritavano comunque quello che è stato fatto loro dalla banda di contabili sociopatici che sta governando tutto questo, punto.

....Dopo 5 anni di crescita negativa, una disoccupazione arrivata a livelli da record e tagli selvaggi ai servizi essenziali dei programmi alla base dall?assistenza, la società greca sta cominciando a cedere.

I diabetici non possono permettersi l'insulina, il numero dei suicidi e l?uso di anti-depressivi ormai è fuori controllo, il tasso di tubercolosi e di HIV è alle stelle, e i pensionati disperati, sono ridotti a cercare un tozzo di cibo frugando nei cestoni della mondezza fuori dai negozi di alimentari, per sfamare se stessi e le loro famiglie. La trasformazione scioccante da nazione moderna a stato in bancarotta non è avvenuta in una notte sola e nemmeno senza una spinta dei burocrati dell'UE e dei potentati finanziari che dettano la politica economica da Bruxelles, Francoforte e Berlino.

Questi cosiddetti "manager" hanno guidato i diciassette paesi della zona euro nella più grande crisi dopo la Grande Depressione, imponendo strette di cinghia che hanno soffocato la crescita, hanno spinto la disoccupazione alle stelle, e provocato proteste e violenze nelle strade in tutto il continente. La Grecia è stata particolarmente colpita. La povertà e la miseria ormai sono dilaganti. Il paese è un cesto bucato. Segue qualche brano tratto da articoli del Guardian:

"La Grecia è attualmente al centro di una crisi umanitaria . Gran parte delle famiglie greche oggi vive in condizioni di "deprivazione materiale". Un po? più del 11% in realtà vive in "deprivazione materiale estrema", il che significa senza sufficiente riscaldamento, elettricità, e senza disporre di una auto o di un telefono . C'è stata una crescita esplosiva delle mense per i poveri e della distribuzione di generi alimentari. ... La Chiesa Ortodossa distribuisce circa 250.000 razioni giornaliere ... Per recenti ordini del governo, le razioni comunali sono state aumentate a causa del crescente numero di bambini che svengono a scuola, perché hanno mangiato solo cibi a basso contenuto calorico.
La dimostrazione della povertà, della disuguaglianza, e dell'impossibilità di accedere ai servizi base è confermata dalle dichiarazioni di gente sempre più disperata che lavora in prima linea. "


?The Guardian? riconosce che non ci sono ragioni politiche per cui la crisi non sia stata adeguatamente seguita dai media. "Riconoscendo la gravità della situazione, il governo greco e l'UE avrebbero anche dovuto ammettere che la situazione attuale è stata determinata dal cosiddetto "salvataggio dell?economia " della Grecia. Quindi, le autorità hanno scelto di rimanere in silenzio.

La Grecia non è stata salvata anche perché questo non è mai rientrato nei piani. Fin dall'inizio, l'austerità aveva lo scopo di punire e umiliare lo stato, per strizzarlo ed espropriarlo di qualsiasi cosa di valore. E la farsa va ancora avanti con i commissari della UE che continuano a sostenere che la loro teoria infame stia raggiungendo i suoi obiettivi. Tanto per ribadire questo concetto, il Vice Presidente della Commissione europea, Olli Rehn, osanna l'austerità come antidoto agli affanni del debito europeo.

" La decisa azione politica intrapresa di recente sta spianando la strada ad un rapido recupero. Dobbiamo mantenere la rotta delle riforme ed evitare qualsiasi perdita di slancio, che potrebbe minare l'inversione di tendenza per ridare fiducia, ritardando la ripresa necessaria della crescita e della creazione di posti di lavoro. "
....


estratto da http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=11545
:roll:

Sulla Grecia ho già detto quello che pensavo.

Ribadisco una cosa: se ci sono responsabilità, sarebbe giusto che ognuno pagasse in base a quelle. Invece mi pare di capire che i grandi evasori, le banche e chi avrebbe dovuto vigilare sulla situazione finanziaria, per insipienza o convenienza, si sia ben guardato dal fare quello che avrebbe dovuto. Nonostante ciò, non mi risulta che siano andati incontro a particolari conseguenze: anzi, i partiti che per primi hanno condotto il paese allo sfascio alle ultime elezioni hanno avuto ben più che un endorsement dai "virtuosi" dell'Europa, Merkel in testa.

Invece chi ci va di mezzo? I comuni cittadini, che avranno anche vissuto al di sopra dei loro mezzi (ma qualcuno mi pare glielo abbia lasciato fare, per spendere i soldi che non hai bisogna che ci sia chi te li presta); e soprattutto le giovani generazioni, che non hanno NESSUNA colpa e si trovano di fronte un futuro disastroso.

Non so, io non me la sentirei proprio di alzare il ditino e rimproverare i greci che "se lo sono meritato". Cercherei invece di trovare delle soluzioni per evitare che un paese intero vada in rovina. Contestualmente magari andando a sanzionare chi veramente se lo merita.

Utopisti saluti
TSdG
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Messaggioda MarcoS » ven mar 01, 2013 14:13 pm

che comincino ad incazzarsi anche gli irlandesi?
http://crisis.blogosfere.it/2013/02/irlanda-secondo-i-sindacati-la-troika-e-un-oppressore-imperiale.html

...La troika ha fatto più danni all'Irlanda di quanto l'Inghilterra abbia fatto in 800 anni. Perfino i managers del Fondo Monetario Internazionale sono disposti ad ammettere i propri errori, ma i manager europei sono totalmente ideologizzati. E' come ritrovarsi in un'incredibile Prima Guerra Mondiale dove i generali sprecano un milione di vite per conquistare un metro di territorio, ma nulla riesce a cambiare la loro opinione, anche davanti all'evidenza.

I sindacati lamentano anche il crollo dei consumi interni, degli investimenti ormai piombati al livello minimo nella storia irlandese, la caduta del prezzo degli immobili, la disoccupazione e l'emigrazione massiccia verso altri Paesi anglofoni...


significativo il parallelo coi generali tritacarne della I GM, proprio qualche tempo fa mi era venuta in mente la stessa immagine, pensando al sig M. e ai disastri che ha combinato. un altro Cadorna, o giù di là...

... e pare che anche in francia inizino ad essere un po' insofferenti nei confronti di certe politiche europee...
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