diventare vegetariani

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Messaggioda pesa » mer giu 11, 2014 10:51 am

ma un buddista non dovrebbe avere una visione un po' più sobria della morte?
che sia di un maiale dei crauti o della proria?
diglielo alla potessa, magari non c'è nessuna incoerenza...
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer giu 11, 2014 11:25 am

Mah, non so. Vedo che la poesia della Szymborska viene citata in alcuni siti quasi fosse una critica al vegetarianesimo.

È sempre naturalmente opinabile tirare per la giacchetta i poeti per fargli dire quello che vogliamo noi: se però posso permettermi un'interpretazione, a me pare che la Szymborska sottolinei come sia impossibile evitare di ledere qualche forma di vita per nutrirsi, e come di solito si preferisca non pensare a questa a "scomoda verità".

Questo, per conto mio, non significa che tutti i gatti sono bigi e che le scelte siano tutte equivalenti. Fra una cena vegana e una mega grigliata di carne con antipasto di crostini al foie gras c'è una bella differenza. Negarlo significa avere le fette di prosciutto (appunto :P ) sugli occhi. E tagliato bello spesso.

Affettati saluti
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Messaggioda coniglio » mer giu 11, 2014 11:35 am

a proposito di poesie e gatti.

"Miagolare l'idioma degli umani è tabù".
Così recitava la legge dei gatti, e non perché loro non avessero interesse a comunicare. Il grosso rischio era nella risposta che avrebbero dato gli umani. Cosa avrebbero fatto con un gatto parlante? Sicuramente lo avrebbero chiuso in una gabbia per sottoporlo a ogni genere di stupidi esami, perché in genere gli umani sono incapaci di accettare che un essere diverso da loro li capisca e cerchi di farsi capire. I gatti sapevano, per esempio, della triste sorte dei delfini, che si erano comportati in modo intelligente con gli umani e così erano stati condannati a fare i pagliacci negli spettacoli acquatici. E sapevano anche delle umiliazioni a cui gli umani sottopongono qualsiasi animale che si mostri intelligente e ricettivo con loro. Per esempio i leoni, i grandi felini, obbligati a vivere dietro le sbarre e a vedersi infilare tra le fauci la testa di un cretino; o i pappagalli, chiusi in gabbia a ripetere sciocchezze. Perciò miagolare nel linguaggio degli umani era un grandissimo rischio per i gatti.
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Messaggioda yo » mer giu 11, 2014 12:23 pm

al ha scritto:In effetti tutta la "cultura dei diritti", che invero ormai si preoccuta di questioni puramente marginali, altro non è che la deriva estetica di una società opulenta.


La cultura dei diritti riguarda l'uomo.

Ogni legge o norma che viene fatta la si fa per l'uomo e non affinchè gli animali la seguano o la rispettino, ma perchè lo faccia l'uomo.
L'ho detto, la realtà e la percezione della realtà cambiano, oggi è così e fra 20 o 30 anni sarà diverso.
Un esempio locale: Trenta anni se investivi una bestia venivi risarcito, oggi paghi.

Non so però, parli di deriva estetica, non so a cosa ti riferisci, bisogna capire il contesto e trovare anche una definizione di estetica per qul contesto. Se ti riferisci alla questione se è etico o meno uccidere un animale per sfamarsi bèh...troverai le tue conclusioni da solo, visto il topic. In Giappone c'è pure chi considera poco "etico" (passando il termine) tagliare l'insalata con il coltello, non scherzo, e non parlo soltanto delle proprietà che la verdura conserva se è tagliata in un modo rispetto ad un altro ( :cry: ), si ha proprio un "culto" di ciò che si mangia e di come lo si mangia. In effetti tutto ciò deriva dalla capacità dell'uomo di concepire o percepire le cose, gli oggetti, i problemi, come se ci fosse lo "stampo" nella corteccia celebrale (... ma non ne so di questa roba, ho solo letto in giro).
Oggi rispetto a 30 anni fa si è solo più sensibili alla "sofferenza" degli animali, a livello di percezione, mentre le norme sono più indirizzate alle conseguenze che da esso derivano: muca pazza, lingua blu ecc ecc insomma cose dannose all'uomo, e quindi si interviene. Non so quanta cultura ci sia della soffernza della bestia, l'uomo se n'è sempre servito anche per lavoro, tutt'ora si fa, noi società "opulenta" utilzziamo le macchine, per questo siamo sensibilizzati alla sofferenza degli animali di cui ci cibiamo.
Ultima modifica di yo il mer giu 11, 2014 12:34 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer giu 11, 2014 12:31 pm

Posso solo chiedere la ragione delle virgolette intorno alla parola sofferenza?

Dubbiosi saluti
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Messaggioda yo » mer giu 11, 2014 12:35 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Posso solo chiedere la ragione delle virgolette intorno alla parola sofferenza?

Dubbiosi saluti
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in realtà me le dovresti dare tu
di tutte le parole messe tra virgolette, è tutto ciò che ti chiedevo ma a cui non hai risposto
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Messaggioda al » mer giu 11, 2014 12:48 pm

yo ha scritto:La cultura dei diritti riguarda l'uomo.

Hai ragione.
Purtroppo oggi si parla di diritti degli animali: vedasi tutta la retorica nazistoide dell'antispecismo di cui tale stinger è il cantore.


Se ti riferisci alla questione se è etico o meno uccidere un animale ..........

Uccidere un animale può essere al limite una azione disdicevole, ma nulla che ha a che vedere con l'etica.
Sciupare risorse potrebbe non essere etico. Ma l'abbondanza è legata alla festa. Però c'è gente che vive solo di mortificazioni, pentimento e dolore


I giapponesi sono scintoisti o buddisti, insomma un altra cultura e fanno un po come gli pare.

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Messaggioda yo » mer giu 11, 2014 12:56 pm

al ha scritto:
al ha scritto:La cultura dei diritti riguarda l'uomo.

Hai ragione.
Purtroppo oggi si parla di diritti degli animali: vedasi tutta la retorica nazistoide dell'antispecismo di cui tale stinger è il cantore.

Se ti riferisci alla questione se è etico o meno uccidere un animale ..........

Uccidere un animale può essere al limite una azione disdicevole, ma nulla che ha a che vedere con l'etica.
Sciupare risorse potrebbe non essere etico. Ma l'abbondanza è legata alla festa. Però c'è gente che vive solo di mortificazioni, pentimento e dolore

I giapponesi sono scintoisti o buddisti, insomma un altra cultura e fanno un po come gli pare.


va bene al, a parte che lo dici tu, sono d'accordo
su quanto scrivi
percui la deriva estetica di cui parli riguarda "i diritti degli animali"


ma, pure li avrei da dire...probabilmente trovandomi d'accordo, a parte certe sfumature
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Messaggioda al » mer giu 11, 2014 13:17 pm

yo ha scritto:percui la deriva estetica di cui parli riguarda "i diritti degli animali" ma, pure li avrei da dire...probabilmente trovandomi d'accordo, a parte certe sfumature


La "cultura del diritto", che non ha nulla a che fare con una possibile cultura giuridica, è rappresetnata da quella corrente di pensiero - ormai pressochè dominante - secondo la quale tutto ciò che può essere pensato, fantasticato, ipotizzato come possibilità di vita deve essere automaticamente reso possibile o realizzabile mediaante leggi.
La cultura del diritto si oppone ad ogni possibile idea di natura, di qualcosa cioè che possa avere a che fare con il fondo biologico da cui proveniamo.
In questa cultura tutto è cultura o culturalizzabile: basta cambiare la cultura delle persone ed ecco che il mondo andrebbe meglio.
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Messaggioda yo » mer giu 11, 2014 13:41 pm

al ha scritto:
yo ha scritto:percui la deriva estetica di cui parli riguarda "i diritti degli animali" ma, pure li avrei da dire...probabilmente trovandomi d'accordo, a parte certe sfumature


La "cultura del diritto", che non ha nulla a che fare con una possibile cultura giuridica, è rappresetnata da quella corrente di pensiero - ormai pressochè dominante - secondo la quale tutto ciò che può essere pensato, fantasticato, ipotizzato come possibilità di vita deve essere automaticamente reso possibile o realizzabile mediaante leggi.
La cultura del diritto si oppone ad ogni possibile idea di natura, di qualcosa cioè che possa avere a che fare con il fondo biologico da cui proveniamo.
In questa cultura tutto è cultura o culturalizzabile: basta cambiare la cultura delle persone ed ecco che il mondo andrebbe meglio.


si, ho notato
fortunatamente non mi occupo di questi tipi di cultura, ...non mi occupo della diversa sofferenza tra ragnetti e blatte in un ecosistema sostenibile e neppure della nuova cultura politica dei diritti, o della cultura dei diritti dell'arte. Attualmente sono persa tra la burocrazia delle norme e l'interpretazione degli slogan politici.
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer giu 11, 2014 14:34 pm

yo ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Posso solo chiedere la ragione delle virgolette intorno alla parola sofferenza?

Dubbiosi saluti
TSdG


in realtà me le dovresti dare tu
di tutte le parole messe tra virgolette, è tutto ciò che ti chiedevo ma a cui non hai risposto


Non ho capito la risposta ma pazienza. Mi capita spesso in questo topic di leggere risposte che trovo poco perspicue, dev'essere un problema mio di senescenza precoce.

Comunque, visto che non intendi spiegare cosa intendevi mettendo fra virgolette il termine, provo a interpretare io.
Se uno scrive "sofferenza" degli animali fra virgolette, tendo a dedurne che metta in dubbio il fatto che gli animali soffrano. E questa mi sembra una posizione insostenibile, anche se ha illustri precedenti, come Cartesio: questa infatti mi risulta essere una delle posizioni (giustamente) più criticate del grande filosofo.

"Saluti"
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Messaggioda yo » mer giu 11, 2014 15:07 pm

No Tacchino, se uno mette tra virgolette una parola, in questo caso "sofferenza", allora significa che segue la grammatica italiana!

Controlla per quale motivo si mettono le virgolette
2° elementare
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Messaggioda coniglio » mer giu 11, 2014 15:09 pm

cultura della normazione, della regola. :wink:
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer giu 11, 2014 15:28 pm

yo ha scritto:No Tacchino, se uno mette tra virgolette una parola, in questo caso "sofferenza", allora significa che segue la grammatica italiana!

Controlla per quale motivo si mettono le virgolette
2° elementare


Visto che siamo in seconda elementare :wink:

Riporto dalla Treccani:

VIRGOLETTE
La grammatica italiana (2012)
VIRGOLETTE
Le virgolette possono essere di tre tipi:
? alte (? ?)
? basse (« »)
? apici (? ?)
Si usano in diversi contesti e con diverse funzioni:
? per delimitare un discorso diretto
«Felice notte, venerabile Jorge,» disse. «Ci attendevi?» (U. Eco, Il nome della rosa)
? per delimitare una citazione
Per Schopenhauer l?invidia è «il segno sicuro del difetto»
? per introdurre in un testo il titolo di un giornale
L?ho letto nel ?Corriere della Sera?
? per mettere in evidenza una parola con un significato particolare, spesso figurato o ironico; o anche per introdurre, a fianco di una parola, il suo significato
Una ?grattata? da 5 milioni (www.altoadige.gelocal.it)
Mario ha risposto: «È un ambiente molto ?cheap?».
USI
Nelle citazioni e con il discorso diretto, le virgolette più adoperate nell?uso comune sono quelle basse. Le virgolette alte vengono utilizzate soprattutto per segnalare l?uso particolare di una parola, mentre gli apici sottolineano in genere una singola espressione, o racchiudono una definizione.

Io l'avevo capita così. Se ho sbagliato chiedo venia.

Contriti saluti
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer giu 11, 2014 15:38 pm

yo ha scritto:
al ha scritto:
al ha scritto:La cultura dei diritti riguarda l'uomo.

Hai ragione.
Purtroppo oggi si parla di diritti degli animali: vedasi tutta la retorica nazistoide dell'antispecismo di cui tale stinger è il cantore.

Se ti riferisci alla questione se è etico o meno uccidere un animale ..........

Uccidere un animale può essere al limite una azione disdicevole, ma nulla che ha a che vedere con l'etica.
Sciupare risorse potrebbe non essere etico. Ma l'abbondanza è legata alla festa. Però c'è gente che vive solo di mortificazioni, pentimento e dolore

I giapponesi sono scintoisti o buddisti, insomma un altra cultura e fanno un po come gli pare.


va bene al, a parte che lo dici tu, sono d'accordo
su quanto scrivi
percui la deriva estetica di cui parli riguarda "i diritti degli animali"


ma, pure li avrei da dire...probabilmente trovandomi d'accordo, a parte certe sfumature


Ragazzi, però...la "cultura nazistoide dell'antispecismo" è perla che veramente brilla di luce propria fra le non poche tavanate lette in questo topic.

Visto poi che siamo in tema di nazismo 8O , faccio un po' il grammar nazi: il filosofo si chiama Singer, "Stinger" (vanno bene così le virgolette? 8) ) mi pare sia un missile terra aria.

Scusate le eventuali cadute di tono ma ho avuto una giornata pesante.

Retorici (ed estetici) saluti
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Messaggioda yo » mer giu 11, 2014 15:41 pm

Ti sto citando, tacchino! Sei tu che parli di sofferenza degli animali.
Se t'interessa sapere qual'è la mia posizione, non a riguardo dei vegetariani, ma a riguardo della sofferenza degli animali, allora diciamo che mi sta molto più a cuore quella degli umani.

Non sto a raccontarti degli animali che ho avuto come amici, da formiche, criceti, uccellini, gabbiani, gatti, conigli e cavalli ecc di cui non riuscirei a cibarmi perchè mi sembrerebbe una forma di cannibalismo, all'ultimo animale di compagnia che ho avuto in spiaggia, un granchio
non li uccido
disdegno la carne di maiale però NO, non sono come voi, io sono una cacciatrice che andrebbe in giro con arco e frecce e pugnale per il solo impulso che procacciare il cibo mi fa sentire viva e umana!
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer giu 11, 2014 16:17 pm

yo ha scritto: io sono una cacciatrice che andrebbe in giro con arco e frecce e pugnale per il solo impulso che procacciare il cibo mi fa sentire viva e umana!


Beh, il i miei primordiali istinti ferini li sfogo facendo scimmiate in sala boulder, cercando di non ferire nessuno (se non la sensibilità estetica delle arrampicatrici presenti :oops: :cry: ).

Saluti a muerte (metaforicamente parlando)
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Messaggioda uli » mer giu 11, 2014 16:24 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Ragazzi, però...la "cultura nazistoide dell'antispecismo" è perla che veramente brilla di luce propria fra le non poche tavanate lette in questo topic.


beh se il "figuro" in questione ci propone, per evitare la soffernza di qualche mus muris (topo), di usare UN UOMO in coma per i test farmacologici(senza nemmeno rendersi conto che la sua ignoranza in materia avrebbe dovuto suggerirgli di tacere piuttosto che dire corbellerie tecnicamente impraticabili) viene da chiedersi quanta sia la distanza da mr Singer e il dr Mengele che faceva gli esperimenti sugli ebrei, vero non erano in coma, ma in fondo e' un dettaglio.

mi pare d'aver sleggiucchiato che il figuro in questione e' anche abbastanza affine a tesi eugenetiche anche queste care ai vecchi svasticati...

insomma NUNSEPO'GUARDA'
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Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mer giu 11, 2014 17:17 pm

uli ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Ragazzi, però...la "cultura nazistoide dell'antispecismo" è perla che veramente brilla di luce propria fra le non poche tavanate lette in questo topic.


beh se il "figuro" in questione ci propone, per evitare la soffernza di qualche mus muris (topo), di usare UN UOMO in coma per i test farmacologici(senza nemmeno rendersi conto che la sua ignoranza in materia avrebbe dovuto suggerirgli di tacere piuttosto che dire corbellerie tecnicamente impraticabili) viene da chiedersi quanta sia la distanza da mr Singer e il dr Mengele che faceva gli esperimenti sugli ebrei, vero non erano in coma, ma in fondo e' un dettaglio.

mi pare d'aver sleggiucchiato che il figuro in questione e' anche abbastanza affine a tesi eugenetiche anche queste care ai vecchi svasticati...

insomma NUNSEPO'GUARDA'


Intanto, l'antispecismo non si identifica con Singer.

Poi, si può anche non essere d'accordo con lui, ci mancherebbe, ma è considerato un filosofo importante nel dibattito etico contemporaneo ed equipararlo al "medico tedesco" mi parrebbe un tantinello esagerato.

Non foss'altro che Singer è figlio di ebrei austriaci scappati in Australia durante la seconda guerra mondiale...

Imparagonabili saluti
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Messaggioda yo » mer giu 11, 2014 18:26 pm

"Tra le sue tesi che hanno fatto più discutere vi è la "Tesi della sostituibilità" in cui Singer sostiene l'eutanasia neonatale, affermando che "è preferibile sopprimere un bambino malato in fase neonatale e sostituirlo con un nuovo progetto creativo"." sopprimere? dice proprio sopprimere??? Hitler ci andava più delicato, meno sfacciato, usava dei codici

"Singer afferma ancora che comunque rimane una cosa orribile da fare (uccidere un bambino appena nato o un feto) ma in alcuni casi l'aborto, soprattutto nel caso di disabilità, permetterebbe la nascita di bambini con maggiori opportunità di felicità." ah, però, se lo dice lui, biondi e occhi azzurri

No per carità, non è un cultore nazistoide dell'antispecismo
è solo il c******e nazistoide dello specismo

Vi ringrazio per avermelo fatto conoscere.
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