brando ha scritto:Sbob ha scritto:brando ha scritto:però il fatto è che, a differenza della medicina tradizionale (chimica), l'omeopatia è più "difficile" per l'Homo Europeus (cit. Piero Pelù) perchè richiede sistematicità e l'uso della testa
bisogna ragionarla come un "insegnare" al corpo a reagire da solo, non come una cura nel senso classico
In altri termini, e' solo un po' di psicologia e le pallette di zucchero non fanno nulla...
errore, leggi meglio: io ho parlato di insegnare al corpo, la psicologia interagisce con la mente
per quanto molto improprio come paragone, puoi pensarla così: uno che usa l'omeopatia è l'apprendista falegname, mentre chi usa la medicina tradizionale (paziente) è come il tipo che prende i mobili all'ikea e se li monta
Ok, chiamiamolo allenamento, training autogeno, o qualunque altra cosa.
Resta il fatto che la palletta di zucchero e' del tutto ininfluente.
forse una similitudine lo puoi trovare sulla sensibilità agli odori tra fumatori e non fumatori
La similitudine regge se parliamo di *assuefazione* ai farmaci, che e' altra cosa.
Il fatto di fondo resta: se ste pallette ultradiluite hanno effetto (puo' darsi ce l'abbiano per qualche fenomeno astrofisico che ignoriamo), non sarebbe corretto sottoporle ad una rigorosa sperimentazione?