Ucraina

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Messaggioda MarcoS » mar mar 25, 2014 12:32 pm

negli states alcuni la vedono così

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Messaggioda Sbob » mar mar 25, 2014 12:55 pm

:lol:
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Messaggioda nuvolarossa » mar mar 25, 2014 14:34 pm

Kinobi ha scritto:Interessanti spunti
http://www.corriere.it/economia/14_marz ... 26f7.shtml
E


Dall'articolo, parla Scaroni, ad Eni:

Un?Europa che si sentiva protetta da una grande scelta come l?euro, è stata colta di sorpresa da questa crisi insomma...
«Da molti anni sostengo che ci sia bisogno di più Europa in termini di interconnessioni. La Ue ha pensato di poter giocare un ruolo tra i grandi del mondo
pur non essendo indipendente energeticamente, ma così non funziona, guardi la Cina».

Sta dicendo che la Cina potrebbe essere mercato di sbocco per il gas di Putin?
«Al contrario, Pechino non vuole legarsi alla Russia. Vuole essere indipendente. Per non dipendere da gas russo brucia carbone domestico, con elevati tassi di inquinamento che rendono in alcuni periodi invivibili le sue città. E questo sta a indicare quanto l?indipendenza energetica contribuisca all?indipendenza politica».

Sembra non sia così...il tempo dirà chi aveva ragione...

ALLERTA PETRODOLLARI: PUTIN SI PREPARA AD ANNUNCIARE IL ?SANTO GRAAL? DEL COMMERCIO ENERGETICO [L?ACCORDO PER LA VENDITA DI GAS NATURALE ALLA CINA]

"Se era intenzione dell?Occidente, nell?ambito del processo di marginalizzazione del Dollaro, mettere assieme la Russia con la Cina [ovvero una superpotenza delle risorse naturali ? anche se un po' corrotta ? ed uno dei centri mondiali del capitale e del lavoro ? anche se il capitale è mal allocato e c?è una bolla nel credito], incoraggiando al contempo il commercio bilaterale in Rubli ed in Renminbi ? allora le cose stanno andando sicuramente secondo i suoi piani".

Non ci sono stati per il momento degli sviluppi importanti, come conseguenza dello spostamento dell'asse geopolitico [che ha visto declinare precipitosamente l'influenza globale degli Stati Uniti, che sono in contrasto con il resto del G7 ? ovvero il Gruppo delle 7 nazioni più insolventi ? a seguito del pasticciato tentativo d?intervento in Siria, e dell'incruenta annessione russa della Crimea], ma presto la situazione andrà a cambiare.


Perché, mentre l'Occidente è focalizzato sullo sviluppo quotidiano della situazione in Ucraina, e su come fermare l'espansione russa attraverso l?appeasement [che non è una tattica vincente, come gli eventi degli anni ?30 hanno ben dimostrato] la Russia è ancora una volta 3 passi in avanti ... ed anche 3 passi verso l?Est!

Mentre l'Europa sta cercando disperatamente di trovare delle fonti energetiche alternative, nel caso la Gazprom dovesse bloccare le esportazioni di gas naturale verso la Germania e l'Europa [il prossimo aumento del 40% del prezzo del gas in Ucraina, costituisce la miglior indicazione delle sue conseguenze], la Russia sta preparando l'annuncio del "Santo Graal" del commercio energetico, da realizzare nientemeno che con la Cina, una mossa che causerebbe onde d'urto geopolitiche in tutto il mondo, e collegherebbe le due nazioni attraverso il legame delle commodities.

Una di queste onde d?urto [come qualcuno ha già suggerito, specialmente su queste pagine] sarà costituita dal getto delle basi per una nuova valuta di riserva, fondata sulle commodities, in grado di aggirare il Dollaro ? come lasciava intendere la Russia qualche tempo fa, quando il suo ministro delle Finanze, Siluanov, ha sostenuto che quest?ultima potrebbe astenersi dal chiedere prestiti esteri, nel corso di quest'anno.

Tradotto in parole semplici, significa che la Russia potrebbe fare a meno degli acquisti occidentali di debito russo [che sono finanziati dagli acquisti cinesi di T-bonds statunitensi], e andare direttamente alla fonte [ovvero alla Cina, ndt].

Ecco probabilmente quello che, subito dopo, andrà ad accadere, come ben ha spiegato la Reuters:

?Igor Sechin ha convocato i media a Tokyo, il giorno successivo [a quello della firma dell?annessione, ndt], per mettere in guardia i governi occidentali dal fatto che ulteriori sanzioni, conseguenza dell?annessione della Crimea, sarebbero controproducenti?.

Anche il messaggio di fondo del leader della più grande compagnia petrolifera russa, la Rosneft, è stato chiaro: se l'Europa e gli Stati Uniti dovessero isolare la Russia, Mosca cercherà nuovi affari, accordi energetici, contratti militari ed alleanze politiche ad Oriente.

Il Santo Graal di Mosca, è l?accordo per la fornitura di gas naturale alla Cina, che ormai sembra molto vicino, dopo anni di negoziati. Può essere firmato in occasione della visita di Putin in Cina, nel prossimo mese di Maggio, in modo che possa essere sbandierato al mondo intero, per dimostrare che il potere globale si è spostato ad Est, e che la Russia non ha bisogno in alcun modo dell'Occidente.

Maggiori dettagli sul "Santo Graal" energetico:

La Gazprom, azienda statale russa per l?estrazione del gas, spera di pompare 38 miliardi di metri cubi [bcm] di gas naturale all'anno verso la Cina, a partire dal 2018, attraverso il primo gasdotto realizzato tra il più grande produttore al mondo [di gas convenzionale], ed il più grande consumatore.

"Nelle nostre previsioni si firmerà a Maggio?, così ha risposto un portavoce della Gazprom, ad una domanda relativa ai tempi dell?accordo. Una fonte della società ha aggiunto: "Sarebbe logico aspettarsi la stipula di quest?accordo in occasione della visita di Putin in Cina".

Riassumendo, quello che è dolorosamente evidente a tutti [ma non evidentemente alla Casa Bianca, che continua a pungolare la Russia], è che:

"Più peggiorano le relazioni della Russia con l'Occidente, più la Russia vorrà averne di buone con la Cina. Se la Cina vi sostiene, nessuno potrà dire che siete isolati", così ha dichiarato Vasily Kashin, un esperto di questioni cinesi facente parte del think tank CAST [China Analysis of Strategies and Technologies].

Bingo! Ed ora, se aggiungiamo gli scambi bilaterali denominati sia in Rubli che in Renminbi [o in oro], ed inoltre Iran, Iraq, India e, presto, Arabia Saudita [il più grande fornitore di greggio della Cina. Il Principe Ereditario ha incontrato il presidente Presidente Xi Jinping la scorsa settimana, per espandere ulteriormente i commerci], possiamo cominciare a dire addio ai petrodollari.

Come già detto in precedenza, la Cina ha già implicitamente sostenuto Putin, senza rischiare i suoi rapporti con l'Occidente:

"Sabato scorso la Cina si è astenuta, nel voto del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, su un progetto di risoluzione che dichiarava non valido il referendum tramite il quale la Crimea ha deciso di tornare con la Russia. Anche se la Cina si innervosisce, in generale, per i referendum che si tengono nelle regioni irrequiete degli altri paesi, che potrebbero servire come precedente per il Tibet e per Taiwan, essa si è comunque rifiutata di criticare Mosca. L'appoggio di Pechino è di vitale importanza, per Putin. Non solo la Cina è un altro membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che la pensa al suo stesso modo, ma è anche la seconda più grande economia al mondo, e si oppone alla diffusione della democrazia di tipo occidentale".

Il culmine c?è stato ieri, [come abbiamo puntualmente riferito], quando Putin ha ringraziato la Cina per la sua "comprensione della situazione dell'Ucraina". La Cina non ha esattamente nascosto le proprie opinioni, sulla possibilità di avviare relazioni ancora più strette con la Russia:

Il Presidente cinese Xi Jinping aveva già mostrato quanto egli apprezzasse i legami con Mosca [e con Putin in particolare], facendo in Russia la sua prima visita all'estero come Presidente della Cina, lo scorso anno, ed intervenendo all'apertura delle Olimpiadi invernali a Sochi, lo scorso mese di Febbraio.

Molti leaders occidentali non sono andati ai ?Giochi?, dopo le critiche alla Russia in materia di diritti umani. Al contrario, quando Putin e Xi hanno discusso telefonicamente dell?Ucraina, lo scorso 4 Marzo, il Cremlino ha detto che le loro posizioni erano "vicine" .

La battuta finale, nell?occasione, è stata questa: "Una forte alleanza sarebbe utile ad entrambi i paesi, come contrappeso agli Stati Uniti?. Un'alleanza che potrebbe essere, semplicemente, il prolungamento delle attuali tendenze, costituite dagli stretti rapporti bilaterali, compresi gli investimenti nelle infrastrutture e le forniture militari:

Quest?anno, inoltre, la Cina ha superato la Germania come più grande acquirente di petrolio russo, grazie alla Rosneft, che ha aumentato le forniture di petrolio verso est, attraverso il gasdotto Siberia Orientale/Oceano Pacifico, e quello attraverso il Kazakistan.

Se la Russia fosse isolata da un nuovo round di sanzioni occidentali [quelle attuate fino ad ora riguardano solo pochi assets all'estero, e non sono rivolte contro le aziende], la Russia e la Cina potrebbero rafforzare la cooperazione anche in altri settori, oltre all?energia. Il Signor Kashin [del CAST], ha detto che è in notevole crescita la possibilità che la Russia venda i jets da combattimento Sukhoi Su-35 alla Cina, accordo in discussione dal 2010.

La Cina è molto interessata ad investire in infrastrutture, energia e materie prime in Russia, ed un declino del commercio con l'Occidente potrebbe costringere Mosca ad abbandonare alcune delle sue riserve sugli investimenti cinesi nei settori strategici. "Conseguenza delle sanzioni occidentali, l'atmosfera potrebbe cambiare rapidamente in favore della Cina", ha detto Brian Zimbler, Managing Partner dell'ufficio di Mosca dello studio legale internazionale Morgan Lewis.

Il volume del commercio russo-cinese è cresciuto del 8,2% nel 2013, a 8,1 miliardi di Dollari, ma la Russia nel 2013 era ancora solo il settimo più grande partner cinese per le esportazioni, e non era tra i primi 10 paesi per le merci importate. E? l'Unione Europea il principale partner commerciale della Russia, e rappresenta quasi la metà di tutto il suo fatturato commerciale.

E se spingere la Russia verso un caldo abbraccio con la nazione più popolosa del mondo non fosse ancora abbastanza, c?è anche a disposizione il secondo paese più popoloso del mondo, l'India.

Putin, in effetti, non ha perso tempo nel ringraziare anche un altro paese, a parte la Cina, per la sua comprensione sull?Ucraina e sulla Crimea ? dichiarando che l'India aveva mostrato "moderazione ed obiettività". Ha anche chiamato il Primo Ministro indiano Manmohan Singh, lo scorso Martedì, per discutere della crisi, suggerendo che c'era spazio perché i legami della Russia, con un paese tradizionalmente non allineato come l?India, possano fiorire.

Anche se l'India è diventata il più grande mercato statunitense per l?esportazione delle armi, la Russia rimane uno dei principali fornitori della difesa indiana, e le relazioni sono cordiali, anche se prive di una forte dimensione negli affari e nel commercio, in ragione di una partnership strategica molto datata, che risale ai tempi dell'era sovietica.

Le mosse di Putin per affermare il controllo russo sulla Crimea, sono state viste molto favorevolmente dall?establishment indiano. N. Ram, editore del quotidiano ?The Hindu?, ha così dichiarato alla Reuters: "La Russia ha degli interessi legittimi [sulla Crimea]".

Riassumendo: mentre il più grande spostamento geopolitico dai tempi della Guerra Fredda sta accelerando, con l?inevitabile consolidamento dell'"asse asiatico", l?Occidente monetizza il suo debito, si crogiola nella ricchezza di carta creata da un mercato azionario fortemente manipolato, cercando allo stesso tempo di spiegare il motivo per cui il 6,5% di disoccupazione è indice, in realtà, di un?economia debole, e prendendosela infine con il clima [ironicamente, ndt] per ogni dato economico deludente, mentre ogni singola persona ha l?animo trafitto dal non riuscire a trovare un aereo che è sparito [palese il riferimento all?aereo malese scomparso, ndt].
Fonte: www.zerohedge.com


http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13116
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Messaggioda Kinobi » mar mar 25, 2014 15:23 pm

nuvolarossa ha scritto:Sembra non sia così...il tempo dirà chi aveva ragione...
...


Pare che la Cina abbia comprato molti terreni in Ucraina
Ucraina anche chiamata "granaio d'Europa".

Non so tra Putin e Scaroni, ma nella crisi ucraina io sto con Putin. Ho spiegato precedentemente perchè.

Resta il fatto che Scaroni ha ragione:
- noi senza il gas russo, abbiamo problemi seri. Pensarci prima no? Putin non è come il cammelliere (a proposito, sempre rimpiango Gheddafi).
- la russia ha bisogno del nostro cash tanto quanto noi il loro gas. Con la differenza che loro sono disposti a bruciarsi le case piuttosto di far avanzare i tedesci (Guerra Mondiale), noi dubito abbiamo l'indole per farlo

Nel dubbio ho comprato azioni Gazprom (poche).

Ciao,
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Messaggioda giudirel » mar mar 25, 2014 15:43 pm

Non sarà che Scaroni ha un qualche interesse nel South stream? E quindi tende a metterla giù dura?
Gli States e il loro shale gas del menga se ne fottono di Putin.
E il trono del medesimo tenderà a vacillare man mano che le altre nazioni saranno più autonome energeticamente.
Una spagna senza un ENI pervasiva ha già il 40% di alternativo eh... non per dire.
Gli USA in pochi anni di crisi sono diventati autonomi energeticamente.
Il cadregone di Putin in un futuro di calo dei prezzi non sarà così saldo...
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Messaggioda Kinobi » mar mar 25, 2014 15:56 pm

giudirel ha scritto:Una spagna senza un ENI pervasiva ha già il 40% di alternativo eh... non per dire.


Dici? Hio comprato Gamesa a 30 euro.
Non mi apre se la passi bene.
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Messaggioda nuvolarossa » mar mar 25, 2014 16:37 pm

Kinobi ha scritto:
nuvolarossa ha scritto:Sembra non sia così...il tempo dirà chi aveva ragione...
...


Pare che la Cina abbia comprato molti terreni in Ucraina
Ucraina anche chiamata "granaio d'Europa".

Non so tra Putin e Scaroni, ma nella crisi ucraina io sto con Putin. Ho spiegato precedentemente perchè.

Resta il fatto che Scaroni ha ragione:
- noi senza il gas russo, abbiamo problemi seri. Pensarci prima no? Putin non è come il cammelliere (a proposito, sempre rimpiango Gheddafi).
- la russia ha bisogno del nostro cash tanto quanto noi il loro gas. Con la differenza che loro sono disposti a bruciarsi le case piuttosto di far avanzare i tedesci (Guerra Mondiale), noi dubito abbiamo l'indole per farlo

Nel dubbio ho comprato azioni Gazprom (poche).

Ciao,
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Come avrai capito siamo in due, e leggendo e chiacchierando in giro non siamo i soli. Il grano vale meno del gas, questo è sicuro, soprattutto quando i cinesi si stuferanno di respirare carbone.

Per il momento pare che gli esportatori di democrazia dovranno investire più dei 5 miliardi di euro che hanno finora impiegato per fomentare e finanziare i gruppi filonazi che stanno dietro la rivolta di Maidan.

Vediamo come andrà a finire.
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Messaggioda giudirel » mar mar 25, 2014 16:47 pm

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Messaggioda giudirel » mar mar 25, 2014 16:55 pm

nuvolarossa ha scritto:quando i cinesi si stuferanno di respirare carbone


A parte che la democrazia non hanno bisogno di esportarla perchè l'hanno a casa loro (poveri cinesi) i cinesi stessi stanno seduti sopra il più grande giacimento di shale del mondo. Hanno ancora qualche problemino di approvvigionamento idrico ma non me li vedo nel panico per paura di dipendere dai russi. Sono i più grossi budelloni dell'orbe terraqueo e hanno già dato prova del fatto che per loro spostare qualche milione di persone è una bazzecola.
Ma tutta la storia dello shale renderà insostenibile la programmazione economica russa che contava in un prezzo minimo del petrolio e del gas. Ergo la loro economia è lanciata contro un muro e avranno probabilmente qualche problema di malcontento.
Vedere tutta la questione con una russia putiniana in posizione di forza non mi sembra molto realistico. E neanche che vi sia una sostanziale convergenza di interesse tra russi e cinesi.
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Messaggioda MarcoS » mar mar 25, 2014 16:58 pm

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Messaggioda MarcoS » mar mar 25, 2014 17:06 pm

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Messaggioda Kinobi » mar mar 25, 2014 18:55 pm



Meno del referrendum sul Veneto.

Detto questo, l'Ucraina si dissolverà. Anzi verrà Shale per fare gas dai russi (un giorno...)
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Messaggioda Kinobi » mar mar 25, 2014 20:05 pm

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Messaggioda giudirel » mer mar 26, 2014 9:33 am

Kinobi ha scritto:A fagiolo...
http://www.bbc.com/news/business-26724081
E


Pugnalati dai fratelli slavi! :wink: :wink: :wink:
E' una vergogna. :lol: :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda giudirel » mer mar 26, 2014 9:36 am

Kinobi ha scritto:Detto questo, l'Ucraina si dissolverà


Inevitabilmente.
E la Crimea resterà russa.
E non perchè questo sia giusto e bello, anzi è persino assurdo pretendere di parlarne, ma perchè alla fine è il compromesso che va meglio a tutti.
La sconfitta massima che può accettare l'orso senza perdere del tutto la faccia.
Con buona pace dell'autodeterminazione di cui a nessuno è mai fottuto una sega.
Se mai un'altro colpetto se lo assestano tra qualche anno/mese.


Anche se trovo strana questa citazione nell'articolo: So, who is more reliant on whom? This has more to do with the exercise of political will rather than of economic leverage a proposito di quanto sta pesando in questa crisi lo spostarsi degli equilibri economici del mercato dell'energia.

Nel senso che se da una parte resta legittimo chiedersi quanto e quanto rapidamente l'estrazione dello shale gas sposta questi equilibri dall'altra immaginare azioni politiche non determinate da interessi economici o per lo meno non condizionate da presupposti economici... beh mi resta un po' incomprensibile.
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Messaggioda Kinobi » mer mar 26, 2014 10:12 am

giudirel ha scritto:[
Nel senso che se da una parte resta legittimo chiedersi quanto e quanto rapidamente l'estrazione dello shale gas sposta questi equilibri dall'altra immaginare azioni politiche non determinate da interessi economici o per lo meno non condizionate da presupposti economici... beh mi resta un po' incomprensibile.


Mio nonno era un contadino.
Mi ha sempre detto che se sposti qualcosa da un posto, dall'altro, ce ne è meno. Penso che lo Shale Gas ci darà così enormi problemi, che tra poco sarà il passato. Ci sono paesi che stanno scomparendo in Olanda per le estrazioni del gas, ed il loro primo ministro ha più o meno detto questo:
"lo so, mi dispiace ma a me servono 24 miliardi di euro all'anno".
Appena i 'merikani o gli altri capiscono che certi buchi, sono buchi seri, o gli arriva l'ondata di Fukushima, per me lo Shale gas verrà "fermato per scopi ambientali" (come l'Alaska).
Gli americani sanno fare strategie a lungo termine:
compra dagli altri a prezzo basso. Rivendi il tuo a prezzo alto. Dagli tempo.
Intanto consumagli tutto il petrolio a chi lo ha. Poi avrai il tuo da vendere a tre volte il prezzo attuale.
Dopo tutto, un esproprio proletario di titoli a un fondo sovrano arabo, non è una cosa così drammatica da fare. Perciò ora gli usano il petrolio/gas a prezzo popolare, poi espropriano cosa che hanno da parte visto che non possono più difendersi.
Spero di aver reso il concetto.
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Messaggioda MarcoS » mer mar 26, 2014 10:16 am

interessante/divertente commento sulla faccenda ucraina su keinpfusch.net con titolo "Vodka und Schnaps!"
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Messaggioda giudirel » mer mar 26, 2014 10:39 am

Kinobi ha scritto:Penso che lo Shale Gas ci darà così enormi problemi, che tra poco sarà il passato


E' legittimo pensarlo. Personalmente non ho abbastanza competenze per saperlo ma non ne sono così sicuro. Comunque il tuo ed il mio pensiero contano relativamente mentre è molto importante quello dei decisori. Al netto di ogni convinzione personale, assolutamente legittima, è ovvio che eventuali gruppi di pressione pro e contro avranno l'appoggio di interessi consistenti economici anche stranieri. In fondo la storia di Mattei non è fantastoria...

Kinobi ha scritto:Ci sono paesi che stanno scomparendo in Olanda per le estrazioni del gas


Affermazione che mi sembra un po' ardita. Se uno va su Google e digita Olanda/fracking/terremoti trova un po' di risultati dei soliti siti gggentisti ed isterici che sostiene la correlazione tra la pratica del fracking ed una serie di terremoti di magnitudo massima 3. Che una rivista scientifica di geologia riporti che esiste una correlazione provata tra fracking e terremoti non mi pare. Ed un ulteriore steep suggerisce di informarsi su che cosa fa un terremoto di magnitudo 3 della Richter: ebbene da 3 a 3,9 si parla di La maggior parte della gente lo avverte come un passaggio di un camion; vibrazione di un bicchiere. Niente che giustifichi la sparizione di un paese. Altrimenti il Giappone sarebbe sparito da un pezzo visto che terremoti di quel genere sono quotidiani. Questo non vuol dire che il fracking sia una mano santa e che magari affrontare il tema con cautela non sia sacrosanto. Questo vuol dire che le fonti delle proprie notizie andrebbero vagliate con più attenzione.

Kinobi ha scritto:Appena i 'merikani o gli altri capiscono che certi buchi, sono buchi seri, o gli arriva l'ondata di Fukushima, per me lo Shale gas verrà "fermato per scopi ambientali" (come l'Alaska).
Gli americani sanno fare strategie a lungo termine:
compra dagli altri a prezzo basso. Rivendi il tuo a prezzo alto. Dagli tempo.
Intanto consumagli tutto il petrolio a chi lo ha. Poi avrai il tuo da vendere a tre volte il prezzo attuale.
Dopo tutto, un esproprio proletario di titoli a un fondo sovrano arabo, non è una cosa così drammatica da fare. Perciò ora gli usano il petrolio/gas a prezzo popolare, poi espropriano cosa che hanno da parte visto che non possono più difendersi.
Spero di aver reso il concetto.
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Di tutta questa parte ho capito solo Spero di aver reso il concetto e a quella rispondo. Secondo me no. Ma io sono zuccone.
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Messaggioda Kinobi » mer mar 26, 2014 11:19 am

giudirel ha scritto:Di tutta questa parte ho capito solo Spero di aver reso il concetto e a quella rispondo. Secondo me no. Ma io sono zuccone.


Vai sul sito della CIA
indexmundi.com

Gli USA hanno riserve enormi di petrolio. Ma consumano quello degli altri.
Perchè?
Buona lettura
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Messaggioda nuvolarossa » mer mar 26, 2014 12:28 pm

Kinobi ha scritto:A fagiolo...
http://www.bbc.com/news/business-26724081
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Pura propaganda.
Prima che il gas made in usa (e getta) diventi concorrenziale passeranno decenni oppure guerre che imporranno il suo acquisto.
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