Pericoli moderni: le piste ciclabili

Spazio per messaggi e discussioni a tema libero.

Messaggioda Falco5x » mar set 22, 2009 13:45 pm

Dalle mie parti c'è una pista periferica assai ruspante piacevolmente scandita da ferri e spuntoni ad altezza cranio infissi lateralmente per sostenere cartelli e altre utili piacevolezze. Solo i bambini e l'on. Brunetta non corrono rischi quando la percorrono in bici.
Ce n'è un'altra ricavata dal marciapiede che è talmente tortuosa e piena di pedoni che sarebbe da suicidi andarci. A quel punto si scende in strada, gli automobilisti sono una compagnia molto più sicura.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
Avatar utente
Falco5x
 
Messaggi: 8238
Images: 53
Iscritto il: lun mar 19, 2007 23:28 pm
Località: Mestre

Re: Pericoli moderni: le piste ciclabili

Messaggioda Rampegon » mar set 22, 2009 14:02 pm

1. I sensi unici non sono un male a priori ma se inseriti in un modello di circolazione ben pensato e ponderato non aumento un accidente
2. Questo perchè son progettate male basterebbe poco per migliorarle
3. Questo è un problema tutto Italiano, come le scritte spray sui giochi dei bambini, le panchine rotte, il votare un presidente ladrone...
4. Anche qui è un problema di progettazzione a Mestre concordo che è un disastro
5. Vedi punto 3 e cmq nn capisco perchè la gente è indisciplinata allora le migliorie non di devono fare?!?! educhiamo la gente
6. Vedi 3 e 5
7. Cambia bicicletta!!!
8.L'automobilista ha l'obbligo di fermarsi e basta!! ma ritorniamo al punto

1. Carreggiata larga e traffico misto vuol dire maggiore velocità indotta più anarchia maggiori incideti
2. I pedoni HANNO LA PRECEDENZA SULLE STRISCE PEDONALI son le auto che devono imparare a fermarsi
3.norma o rarità è cmq un' infrazione
4. ,5,6,7 ... Ripassati il codice della strada... e cmq per me dovreste andare tutti a piedi o in bus in ambito urbano!! :wink:
Falco5x ha scritto:...
    1-La costruzione di piste ciclabili limita l?ampiezza della sede stradale destinata agli altri veicoli, costringendo così in molti casi a rendere la strada a senso unico e quindi aumentando artificiosamente il traffico veicolare (nel senso che si è costretti a fare giri più lunghi per raggiungere una destinazione).

    2-La pista ciclabile è spesso poco distinguibile dal marciapiede, cosicché non è raro trovare pedoni che ti scartano improvvisamente tra le ruote, costringendoti a pericolose evoluzioni per evitarli.

    3-I ciclisti, notoriamente molto più indisciplinati degli automobilisti, non sanno cosa sia il senso di marcia e spesso invadono il senso di marcia opposto della pista, costringendo chi sopraggiunge nel verso giusto a mandarli in mona.

    4-Poiché la pista ciclabile è di solito non più larga di 2 metri, ogni senso di marcia occupa circa 1 metro. Siccome un ciclista può procedere facilmente a una velocità di 20 km/h, due ciclisti in sensi di marcia opposti si possono sfiorare a velocità reciprocamente relativa di 40 km/h. Vista la brevissima distanza che li separa (pochi centimetri) il rischio di collisione è mostruoso, e a quella velocità l?esito può essere fatale.

    5-Sulle piste ciclabili circolano anche veicoli che con la bicicletta nulla dovrebbero aver a che fare, ovvero quelle che vengono eufemisticamente chiamate biciclette a pedalata assistita, le quali facilmente raggiungono i 30 km/h e spessissimo sono cavalcate da vecchiette sfuggite alla sorveglianza delle badanti. Inutile precisare che queste non si fermano mai di fronte a nulla e a nessuno, e costituiscono quindi l?incontro sicuramente più pericoloso che si possa fare su una pista ciclabile.

    6-La pista ciclabile offre una falsa idea di sicurezza, cosicché non è raro trovarci improvvisamente davanti bambini, disabili in carrozzella, anziani poco o nulla vedenti, ecc. tutti stipati nei 2 metri di cui sopra e quasi fermi, pronti per essere investiti.

    7-I freni delle biciclette sono mediamente inadatti allo scopo per il quale dovrebbero servire, dunque lo spazio di frenata è tale da assicurare impatto certo in caso di ostacoli improvvisi in pista (riguardo ai possibili ostacoli vedi punti precedenti).

    8-Quando una pista ciclabile attraversa una strada normale usufruendo di apposita delimitazione tipo attraversamento pedonale, si assiste allo spettacolo di ciclisti kamikaze che attraversano in volata senza neanche guardare; l?automobilita per contro non può vederli (come invece vede i pedoni che si apprestano ad attraversare), perché essi sbucano improvvisamente lanciati ai soliti 20 km/h. Dunque la collisione è assai probabile.
Invece di sprecare soldi costruendo piste inutili e pericolose, se lo spazio adibito alle biciclette rimanesse quello che è sempre stato, cioè sul lato destro della carreggiata urbana normale, si andrebbe incontro ai seguenti vantaggi (i numeri degli argomenti richiamano gli argomenti corrispondenti trattati sopra):

    1-La carreggiata utile per tutti i veicoli sarebbe più larga e ci sarebbe dunque meno necessità di costituire sensi unici.

    2-I pedoni guarderebbero bene a destra e a sinistra prima di scendere dal marciapiede, perché così sono da sempre abituati a fare, e quindi non ti capiterebbero tra le ruote senza preavviso.

    3-Trovare un ciclista bellamente avanzante nel senso di marcia sbagliato sarebbe una rarità, e non la norma.

    4-La separazione tra i lati opposti di una strada veicolare è di diversi metri, quindi nessun pericolo di scontri frontali tra ciclisti.

    5-Vista la maggiore disponibilità di spazio, le vecchiette in bicicletta con pedalata assistita costituirebbero un pericolo prevalentemente per loro stesse e meno per gli altri ciclisti.

    6-La strada normale non offre nessuna falsa garanzia psicologica di sicurezza, per cui bambini e carrozzelle rimarrebbero prudentemente sul marciapiede.

    7-I freni delle automobili sono efficientissimi e gli autisti sono patentati, per cui i ciclisti rischierebbero molto meno tra i veicoli a motore, i quali da sempre sono ben allenati a evitarli, che tra gli altri ciclisti tutti stipati assieme su una pista stretta.

    8-Nell?incrociare altre strade il ciclista verrebbe automaticamente indotto a rispettare le regole e le precedenze della circolazione stradale, dunque il rischio per gli automobilisti di incontrare ciclisti kamikaze ciecamente attraversanti sarebbe decisamente minore.


E adesso ditemi pure che sono il solito brontolone.
Avatar utente
Rampegon
 
Messaggi: 1542
Images: 14
Iscritto il: mer dic 13, 2006 11:47 am
Località: acqua salsa d'origine, Euganeo d'adozione

Re: Pericoli moderni: le piste ciclabili

Messaggioda Falco5x » mar set 22, 2009 14:34 pm

Rampegon ha scritto:7. Cambia bicicletta!!!

I miei freni sono sufficienti, mi riferisco a quelli della maggior parte dei ferrivecchi che circolano

Rampegon ha scritto:4. ,5,6,7 ... Ripassati il codice della strada...

Questa non l'ho capita, anche perché io il codice lo conosco e non vedo il nesso con le mie osservazioni.

Rampegon ha scritto:e cmq per me dovreste andare tutti a piedi o in bus in ambito urbano!!

Ma come, prima difendi le biciclette e le piste e poi le rinneghi con questa affermazione finale??? ma lo sai che le biciclette sono il futuro della circolazione urbana? non inquinano, fanno fare attività fisica, permettono di coprire grandi distanze in breve tempo. La bicicletta salverà le nostre città dalla morte per asfissia e i cittadini dall'obesità.
A patto che le piste siano una cosa seria e non soltanto fumo negli occhi in nome di un ecologismo di facciata anziché reale.

Comunque tu per me puoi anche andare in barca, purchè rigorosamente a remi.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
Avatar utente
Falco5x
 
Messaggi: 8238
Images: 53
Iscritto il: lun mar 19, 2007 23:28 pm
Località: Mestre

Messaggioda maurizio56 » mar set 22, 2009 14:51 pm

Falco5x ha scritto:
il.bruno ha scritto:dopo esser stato a Munchen, dove le piste ciclabili sono ovunque, ed il traffico su di esse e fuori di esse è molto ordinato, non condivido una lettera di quel che hai scritto.

Ti informo che Munchen non è una città italiana, e nemmeno è un quartiere di Mestre. :wink:

Se un tedesco prende una bici e circola qua da noi, fa un incidente dopo 100 metri.


Quoto tutto quanto detto dal Falco e la penso esattamente come Lui............al mio paese hanno fatto una ciclabile da denuncia, ogni 50 mt. ci si deve fermare per dare la precedenza alle macchine che, arrivando dai sensi unici vanno a fermarsi allo Stop ben oltre la ciclabile, ci sono già stati 2 morti e molti feriti.
Inevitabilmente (i malcapitati) si vanno spesso a fermare sui cofani delle vetture che all' improvviso sbucano dalla via, coperti dalle alte siepi delle ville posizionate sugli angoli, una vera e maledetta cacca Italiana.
maurizio56
 
Messaggi: 170
Iscritto il: mar gen 27, 2009 21:23 pm

Messaggioda mb » mar set 22, 2009 15:18 pm

maurizio56 ha scritto:Quoto tutto quanto detto dal Falco e la penso esattamente come Lui............al mio paese hanno fatto una ciclabile da denuncia, ogni 50 mt. ci si deve fermare per dare la precedenza alle macchine che, arrivando dai sensi unici vanno a fermarsi allo Stop ben oltre la ciclabile
stesso problema degli incroci sono gli accessi alle proprietà private e ai negozi... nessun automobilista si ferma sulla pista ciclabile, vanno tutti due metri più in là sulla strada. Volendo percorrere una ciclabile in sicurezza bisognerebbe fermarsi ogni dieci metri per essere sicuri di avere il passaggio libero. A questo punto è più pratico andare a piedi...
Quanto manca?
Avatar utente
mb
 
Messaggi: 727
Images: 42
Iscritto il: mer ago 24, 2005 17:28 pm
Località: fora de la Valsugana

Messaggioda red » mar set 22, 2009 15:22 pm

Una pista ciclabile, seppur fatta male, è meglio che lasciare i ciclisti in mezzo alle auto. Porto un esempio 'casalingo': mia mamma usa la bici per le tante piccole commissioni di cui necessita e vive in una città abbastanza pedalabile come bergamo (bassa). Se non ci fossero i pochi tratti protetti avrebbe ancora più timore a mettersi in strada con un sacco di auto, con il risultato di un ciclista in meno e (probabilmente) un'auto in più.

Favorire l'uso della bicicletta è essenzialmente un fatto di cultura civica e di lungimiranza: in Finlandia, poco oltre il circolo polare articolo, ho trovato piste ciclabili con diversi utenti. A gennaio, con poche ore di luce e in un'insperata giornata calda con meno 10°...
Avatar utente
red
 
Messaggi: 490
Images: 15
Iscritto il: mar ott 05, 2004 10:49 am
Località: bergamo

Messaggioda maurizio56 » mar set 22, 2009 15:43 pm

red ha scritto:Una pista ciclabile, seppur fatta male, è meglio che lasciare i ciclisti in mezzo alle auto. Porto un esempio 'casalingo': mia mamma usa la bici per le tante piccole commissioni di cui necessita e vive in una città abbastanza pedalabile come bergamo (bassa). Se non ci fossero i pochi tratti protetti avrebbe ancora più timore a mettersi in strada con un sacco di auto, con il risultato di un ciclista in meno e (probabilmente) un'auto in più.

Favorire l'uso della bicicletta è essenzialmente un fatto di cultura civica e di lungimiranza: in Finlandia, poco oltre il circolo polare articolo, ho trovato piste ciclabili con diversi utenti. A gennaio, con poche ore di luce e in un'insperata giornata calda con meno 10°...


Una pista ciclabile, seppur fatta male...... ??????? 8O 8O 8O va messo in galera chi l' ha ideata, e te lo dice uno che in bici ha già fatto più di 500.000 km. e che si batterà sempre perchè non vengano fatte le cose tanto per farle, perchè fatte come sono fatte non servono a niente, in Italia è solo una moda, non c'è una vera cultura come nei paesi Nordici, dove anche i professionisti della bici si allenano quotidianamente sulle ciclabili, ma li sono delle autostrade e non delle cacche come da noi, non è così che si favorisce l' uso della bici, è solo un' incentivazione alla pratica, null' altro.
maurizio56
 
Messaggi: 170
Iscritto il: mar gen 27, 2009 21:23 pm

Messaggioda mcorobic » mar set 22, 2009 15:45 pm

Parlando seriamente.

Io da tutta la vita uso solo la bicicletta.

A differenza di altri sono stato fortunato, ovvero sono stato investito solo una vota da un camion, per fortuna senza troppi danni.

In base a queste esperienze ho deciso di salvaguardare prima di tutto la mia vita, e qui non stò usando parole a sproposito.

Quando la strada è tranquilla ci vado sempre stando attento.
Ma appena vedo macchine in doppia fila, san pietrini con rotaie del tram io vado sul marciapiede, in linea di massima stando attento ai pedoni.
La situazione peggiore è il tram che ti schiaccia contro il marciapiede, situazione in cui e morta piu di una persona.

A volte mi spiace siamo costretti a viaggiare sul marciapiede scatenando una guerra tra poveri.

Dopo un tot. di anni si fa il callo e si scatena una reazione immunitaria.

Somo sempre tentato di rigare le macchine parcheggiate alla c***o sulle ciclabili ma per vigliaccaggine personale non l'ho mai fatto, l'unica cosa che mi permetto sono delle ( leggere ) spallate ai pedoni che infestano le ciclabili.

E sempre bene ricordare che la bicicletta e la prima causa di decessi sulle strade.
Quello che non si vuole capire e che noi rischiamo veramente la vita.

------------------

A Milano poi hanno avuto la genialata di affittare bicilette ( bike sharing ) senza fare ciclabili.
Cosi ci ritroviamo il comune che se la spacchia per un servizio inutile e pericoloso.

- inutile perche la bici si dovrebbe portare sul treno e poi andare al lavoro.
Una bici la recuperi a 100 euri affittarla per un anno è un suicidio finanziario.

- pericoloso perchè mancano le strade sicure dove andare.

chi ci guadagna alla fine e solo il comune che si fa bello e incassa i soldi, fuck Moratti.
Brucia le chiese come in Norvegia dove il Black Metal prega.
mcorobic
 
Messaggi: 366
Iscritto il: gio set 10, 2009 20:36 pm
Località: Milan

Messaggioda PIZZABIRRA » mar set 22, 2009 15:50 pm

Parlando di buone abitudini verso gli automobilisti indisciplinati.

Quando attraverso la strada sulle strisce tengo sempre in mano un mazzo di chiavi. Servono per rigare le fiancate delle macchine che ti fanno il pelo (magari superando un'altra macchina che si è fermata per farti passare).

Spero di non morire di morte violenta...
Mi ammalia, credo, una necessità perdente
Avatar utente
PIZZABIRRA
 
Messaggi: 331
Images: 0
Iscritto il: gio set 21, 2006 12:56 pm
Località: Pendici del(la) Grappa

Messaggioda Valerio79 » mar set 22, 2009 21:02 pm

Anche io odio quegli automobilisti che sfrecciano in città, nei controviali, in prossimità di incroci, parcheggi ecc.... ma odio altrettanto i pedoni kamikaze
e i ciclisti superkamikaze, che mettono spesso nei guai malcapitati
automobilisti che non sono sempre pirati della strada e non possono far miracoli. Non difendo e non accuso nessuno in particolare, dico solo che per evitare molti incidenti ci vorrebbe la collaborazione di tutti gli utenti, che abbiano l'auto, la moto, il camion, la bici lo schuttle o semplicemente un paio di scarpe per camminare......(la precedenza non esclude prudenza) :wink:
Valerio79
 
Messaggi: 201
Images: 3
Iscritto il: sab apr 04, 2009 15:34 pm
Località: Rivoli Torino

Messaggioda Valerio79 » mar set 22, 2009 21:07 pm

Dimenticavo.....magari il casco obbligatorio per tutti i ciclisti???
Valerio79
 
Messaggi: 201
Images: 3
Iscritto il: sab apr 04, 2009 15:34 pm
Località: Rivoli Torino

Messaggioda n!z4th » mar set 22, 2009 21:19 pm

PIZZABIRRA ha scritto:Parlando di buone abitudini verso gli automobilisti indisciplinati.

Quando attraverso la strada sulle strisce tengo sempre in mano un mazzo di chiavi. Servono per rigare le fiancate delle macchine che ti fanno il pelo (magari superando un'altra macchina che si è fermata per farti passare).

Spero di non morire di morte violenta...


non ci credo 8O
Michele
Avatar utente
n!z4th
 
Messaggi: 15825
Images: 8
Iscritto il: sab set 17, 2005 17:22 pm
Località: Varese

Re: Pericoli moderni: le piste ciclabili

Messaggioda Rampegon » mar set 22, 2009 23:17 pm

Falco5x ha scritto:
Rampegon ha scritto:7. Cambia bicicletta!!!

I miei freni sono sufficienti, mi riferisco a quelli della maggior parte dei ferrivecchi che circolano

Rampegon ha scritto:4. ,5,6,7 ... Ripassati il codice della strada...

Questa non l'ho capita, anche perché io il codice lo conosco e non vedo il nesso con le mie osservazioni.

Rampegon ha scritto:e cmq per me dovreste andare tutti a piedi o in bus in ambito urbano!!

Ma come, prima difendi le biciclette e le piste e poi le rinneghi con questa affermazione finale??? ma lo sai che le biciclette sono il futuro della circolazione urbana? non inquinano, fanno fare attività fisica, permettono di coprire grandi distanze in breve tempo. La bicicletta salverà le nostre città dalla morte per asfissia e i cittadini dall'obesità.
A patto che le piste siano una cosa seria e non soltanto fumo negli occhi in nome di un ecologismo di facciata anziché reale.

Comunque tu per me puoi anche andare in barca, purchè rigorosamente a remi.


1. Se gli altri hanno le bici vecchie affari loro questa si chiama scarsa manutenzione del veicolo quindi se ti fai male è colpa tua
2. Le affermazioni che fai denotano che non conosci il codice della strada il che mi sembra fondamentale per ragionare di queste cose in modo serio
3. Io non difendo le biciclette, ma ti porto alla luce da un punto di vista tecnico, che le tue affermazioni sono viziate da una scarsa conoscenza della materia, a me le biciclette stanno bene ma ora ti spiego perchè non saranno mai la soluzione reale ai problemi delle nostre città
La bicicletta nasce come risposta alla necessità di muoversi in un ambito urbano congestionanto dal traffico con un trasporto pubblico insufficiente.
Con questo mezzo tu copri delle distanze che a piedi richiederebbero troppo tempo e che con il trasporto pubblico di breve tratta (chiamiamolo di scala urbana) non riesci a fare perchè mal gestito. Questo perchè viviamo o in realtà urbane di medie dimensioni (capoluoghi) o in realtà urbane diffuse (provincie della pianura padana). In realtà se i tessuti urbani fossero più compatti molti spostamenti che siamo costretti a fare usando la bicicletta sarebbero possibili a piedi impiegando meno tempo, parliamo di servizi nel raggio di 1 km (15 min a piedi) i restanti spostamenti devono essere supportati da un trasporto pubblico efficiente che ti permette di muoverti con qualsiasi condizione atmosferica, cosa che la bicicletta non può fare. Altresì la promozione delle 2 ruote come mezzo di svago per muoversi lungo sistemi e ambiti naturaliformi o naturalistici trovo sia molto importante. In sintesi la bicicletta è solo un pagliativo e una risposta politica ad problemi ben pià seri di pianficazione e governo della città e dei trasporti
Avatar utente
Rampegon
 
Messaggi: 1542
Images: 14
Iscritto il: mer dic 13, 2006 11:47 am
Località: acqua salsa d'origine, Euganeo d'adozione

Re: Pericoli moderni: le piste ciclabili

Messaggioda Falco5x » mer set 23, 2009 0:14 am

Rampegon ha scritto:1. Se gli altri hanno le bici vecchie affari loro questa si chiama scarsa manutenzione del veicolo quindi se ti fai male è colpa tua

Non è questo il punto, la bicicletta non potrà mai avere spazi di frenata né sicurezza in frenata paragonabili a quelli di una macchina (in rapporto alla velocità), per cui una bicicletta di fronte a un ostacolo improvviso ha forti probabilità di non farcela a frenare in tempo e in sicurezza. Dunque se le piste ciclabili sono ad esempio confondibili col marciapiede (e succede!), i pedoni facilmente vi si inseriscono senza preavviso credendo di essere appunto sul marciapiede, e quindi possono provocare incidenti.
Addirittura succede che alcuni tratti di pista siano stati ricavati semplicemente disegnando due strisce in mezzo al marciapiede (v. presso centro Le Barche lato piazza XXVII ottobre, visto che conosci Mestre). Proprio lì mi sono sentito mandare a quel paese da persone anziane che mi hanno visto passare a pochi centimetri da loro, che stavano in mezzo alla pista e invece credevano di essere sul marciapiede.
Insomma le piste o si fanno bene oppure sono oggetti pericolosi, anche perché, ripeto, una bici non ha prestazioni in frenata tali da permettere di risolvere in sicurezza situazioni critiche improvvise.

Rampegon ha scritto:2. Le affermazioni che fai denotano che non conosci il codice della strada il che mi sembra fondamentale per ragionare di queste cose in modo serio

Non credi che un po' di reticenza in meno da parte tua agevolerebbe la comprensione di ciò che intendi dire? O ti spieghi meglio oppure questa tua affermazione resta per me insignificante.
Ti prego comunque di non fare supposizioni azzardate e gratuite nei miei confronti, grazie.

Rampegon ha scritto:...i restanti spostamenti devono essere supportati da un trasporto pubblico efficiente che ti permette di muoverti con qualsiasi condizione atmosferica, cosa che la bicicletta non può fare.

Questo è vero, i mezzi pubblici mi stanno bene; ma sostengo che chi può andare in bici (o anche a piedi, certo, se ne ha il tempo) è bene che lo faccia, così lascia i mezzi pubblici disponibili per chi ne ha davvero bisogno.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
Avatar utente
Falco5x
 
Messaggi: 8238
Images: 53
Iscritto il: lun mar 19, 2007 23:28 pm
Località: Mestre

Re: Pericoli moderni: le piste ciclabili

Messaggioda giorgiolx » mer set 23, 2009 0:39 am

Rampegon ha scritto:La bicicletta nasce come risposta alla necessità di muoversi in un ambito urbano congestionanto dal traffico con un trasporto pubblico insufficiente.i

la bicicletta nasce prima dell'automobile...
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

Chianti Risotto Polenta
Avatar utente
giorgiolx
 
Messaggi: 14750
Images: 68
Iscritto il: gio ago 09, 2007 17:10 pm
Località: 1060 West Addison

Messaggioda Rampegon » mer set 23, 2009 7:14 am

Una pista ciclabile progettata correttamente non dovrebbe aver possibilità di "facili invasioni" da esterni certo che poi se non tieni un comportamento idoneo.. siam sempre li con il discorso.

4-La separazione tra i lati opposti di una strada veicolare è di diversi metri, quindi nessun pericolo di scontri frontali tra ciclisti.

Si ma questo si rifà all'idea di traffico misto che è pericoloso a meno che non utilizziamo i sistemi da "zone 30"

5-Vista la maggiore disponibilità di spazio, le vecchiette in bicicletta con pedalata assistita costituirebbero un pericolo prevalentemente per loro stesse e meno per gli altri ciclisti.

E dunque? a Morte le vecchiette!?!? sono proprio le categorie "deboli" che vanno tutelate con percorsi dedicati e protetti (non come quelli di Mestre ovviamente
6-La strada normale non offre nessuna falsa garanzia psicologica di sicurezza, per cui bambini e carrozzelle rimarrebbero prudentemente sul marciapiede.
Ritorniamo nella questione di prima del comportamento; ripeto sulle piste ciclabili sarebbe vietato procedere a piedi o con motocicli ed ovviamente in auto ed affini

7-I freni delle automobili sono efficientissimi e gli autisti sono patentati, per cui i ciclisti rischierebbero molto meno tra i veicoli a motore, i quali da sempre sono ben allenati a evitarli, che tra gli altri ciclisti tutti stipati assieme su una pista stretta.
Sul fatto che la patente sia una garanzia è tutto da vedere, questa poi dell'allenamento...

8-Nell?incrociare altre strade il ciclista verrebbe automaticamente indotto a rispettare le regole e le precedenze della circolazione stradale, dunque il rischio per gli automobilisti di incontrare ciclisti kamikaze ciecamente attraversanti sarebbe decisamente minore.
Non sono i ciclisti che attraversano ciecamente!! ma gli automobilisti che non rispettano le precedenze!!! prova a guadare i cartelli o i segnali per terra.

La bici va bene ma i mezzi pubblici non possono essere solo per chi ne ha realmente bisogno ma per tutti altrimenti cadrebbe il significato stesso di pubblico non pensi?!? :wink:

X Giorgio
si è nato anche prima il carretto con i buoi e ancor prima le gambe... :D
Avatar utente
Rampegon
 
Messaggi: 1542
Images: 14
Iscritto il: mer dic 13, 2006 11:47 am
Località: acqua salsa d'origine, Euganeo d'adozione

Messaggioda Falco5x » mer set 23, 2009 8:45 am

Rampegon ha scritto:4-La separazione tra i lati opposti di una strada veicolare è di diversi metri, quindi nessun pericolo di scontri frontali tra ciclisti.

Si ma questo si rifà all'idea di traffico misto che è pericoloso a meno che non utilizziamo i sistemi da "zone 30"

A parte il fatto che il traffico misto è sempre stato la norma qui da noi e catastrofi non ce ne sono state poi tante, io avevo detto: "se lo spazio adibito alle biciclette rimanesse quello che è sempre stato, cioè sul lato destro della carreggiata urbana normale", e non avevo precisato meglio, ma oltre al significato di traffico misto questa frase apre anche ad altre soluzioni. Quando lo spazio non è sufficiente per fare una pista ciclabile ben delimitata, larga a sufficienza e separata dal resto, io credo che invece di disegnare due pistine affiancate sopra il marciapiede (che sono invadibili da terzi e troppo vicine tra loro), sarebbe forse meno pericoloso disegnarle all'interno della sede stradale, e precisamente sul lato destro di ogni carreggiata. Cio avrebbe il vantaggio da un lato di prevenire l'invasione pedonale (i pedoni sono sempre stati abituati a non camminare sulla sede stradale), dall'altro ci sarebbe una separazione di parecchi metri tra le piste ciclabili dei due sensi di marcia. Ovviamente non è la soluzione, ma solo un male minore rispetto alle attuali pistine ciclabili mal fatte, tortuose, strette, indistinguibili dal marciapiede e con i sensi di marcia pericolosamente affiancati.

Rampegon ha scritto:5-Vista la maggiore disponibilità di spazio, le vecchiette in bicicletta con pedalata assistita costituirebbero un pericolo prevalentemente per loro stesse e meno per gli altri ciclisti.

E dunque? a Morte le vecchiette!?!? sono proprio le categorie "deboli" che vanno tutelate con percorsi dedicati e protetti (non come quelli di Mestre ovviamente

A parte la forma folcloristica con la quale ho presentato la cosa, io non ce l'ho con le vecchiette, ma dico che non mi pare corretto mescolare il traffico dei cicli normali con quello dei cicli a pedalata assistita, i quali procedono mediamente veloci quasi quanto uno scooter. Insomma mi sembra che le biciclette con pedalata assistita non siano poi molto diverse dalle false biciclette elettriche sulle quali non serve nemmeno pedalare (di fatto scooter elettrici) e che, giustamente, già oggi non devono correre sulle piste ciclabili.

Rampegon ha scritto:7-I freni delle automobili sono efficientissimi e gli autisti sono patentati, per cui i ciclisti rischierebbero molto meno tra i veicoli a motore, i quali da sempre sono ben allenati a evitarli, che tra gli altri ciclisti tutti stipati assieme su una pista stretta.
Sul fatto che la patente sia una garanzia è tutto da vedere, questa poi dell'allenamento...

Chi ha la patente è mediamente ritenuto maggiormente istruito nella scienza della circolazione stradale e allenato al traffico e alla guida. Se non fosse così non verrebbe prescritta una patente per guidare un'auto (anche se la patente non è sempre una garanzia, ho detto "mediamente").

Rampegon ha scritto:8-Nell?incrociare altre strade il ciclista verrebbe automaticamente indotto a rispettare le regole e le precedenze della circolazione stradale, dunque il rischio per gli automobilisti di incontrare ciclisti kamikaze ciecamente attraversanti sarebbe decisamente minore.
Non sono i ciclisti che attraversano ciecamente!! ma gli automobilisti che non rispettano le precedenze!!! prova a guadare i cartelli o i segnali per terra.

Lo so che hanno la precedenza! anche i pedoni hanno la precedenza sulle strisce pedonali, però sarebbe come se un pedone uscisse correndo dal suo portone di casa e sempre correndo senza guardare attraversasse sulle strisce pedonali una strada a forte traffico. Non credi che agli automobilisti sarebbe bene lasciare anche un tempo di reazione e di frenata? Io ho visto ciclisti fare proprio così, sbucare dall'angolo forti della coscienza di essere su una pista protetta dalla legge, viaggiando a circa 20 km/h; mentre il pedone che esce correndo, come nel mio esempio, pur con tutta la buona volontà difficilmente potrebbe raggiungere tale velocità. Quando parlavo di kamikaze intendevo questi soggetti.

Rampegon ha scritto:La bici va bene ma i mezzi pubblici non possono essere solo per chi ne ha realmente bisogno ma per tutti altrimenti cadrebbe il significato stesso di pubblico non pensi?!? :wink:

Certo che tutto "possono" prenderli i mezzi pubblici, mica penso di vietarli a certe categorie, però penso che sarebbe bene che si diffondesse una cultura della bicicletta, perché così diminuirebbe la domanda di trasporto pubblico e quindi di conseguanza diminuirebbero i mezzi a motore circolanti.
Negli orari scolastici i mezzi sono intasati da ragazzini che non fanno a piedi o in bicicletta neanche un chilometro; e magari sono anche cicciotti. Se lasciassero gli autobus agli anziani e facessero un po' di esercizio fisico sarebbe meglio per tutti.
Chuck Norris ha contato fino a infinito. Due volte.
Avatar utente
Falco5x
 
Messaggi: 8238
Images: 53
Iscritto il: lun mar 19, 2007 23:28 pm
Località: Mestre

Messaggioda PIZZABIRRA » mer set 23, 2009 9:08 am

Ciclisti kamikaze????

Perchè indotti "a rispettare le regole e le precedenze della circolazione stradale"??

Beh, da sempre in Italia chi rispetta le regole è un idiota.
Ma kamikaze mi risulta proprio nuova.

Essendo il ciclista l'anello debole, è ovvio che prima di prendersi i diritti che ha debba stare attento che non ci sia qualche automobilista assassino intorno.
Ma l'auto che attraversa una ciclabile, o che non si ferma alle strisce nel caso dei pedoni, è perfettamente uguale a quella che passa col rosso.
Chi la percepisce in modo diverso ha dei problemi (e purtroppo sono in tanti)
Mi ammalia, credo, una necessità perdente
Avatar utente
PIZZABIRRA
 
Messaggi: 331
Images: 0
Iscritto il: gio set 21, 2006 12:56 pm
Località: Pendici del(la) Grappa

Messaggioda marcov » mer set 23, 2009 9:30 am

cinzi ha scritto:bravo giorgio, spacca tutti gli specchietti dei macchinoni in doppia fila :smt038

per falco, se dici sul serio

non hai tenuto conto della sosta in doppia fila

le strade delle città italiane non sono così larghe da ospitare due file di auto parcheggiate+la carreggiata a doppio senso+tre metri per le biciclette

bisogna rinunciare a qualcosa, io sarei per rinunciare alle auto parcheggiate


A proposito questa estate (non facendolo apposta) mi sono accorto di quanto facile sia urtare gli specchietti delle macchine; ero in MTB andando ad un andatura turistica, urtando con la parte piu' esterna del manubrio (quindi dita salve) una macchina parcheggiata a ca**o, le ho stacato di netto lo specchietto retrovisore. Ho continuato facendo finta di nulla e miracolosamente nessuno mi è venuto dietro...

Cmq non si puo sempre andare in bici come se fossimo in guerra... a volte i fanatici della bicicletta si vogliono improvvisare i giustiziatori della strada, ma rischiano...
marcov
 
Messaggi: 483
Images: 1
Iscritto il: gio feb 15, 2007 10:16 am

Messaggioda mcorobic » mer set 23, 2009 11:14 am

Ricordo con piacere le prime critical-mass in cui si andava rigorosamente contromano sfidando gli arditi scatolotti a 4 ruote.

Mo si sono tranquillizzati e la cosa non è piu divertente.

Ma all'inizio era una vera goduria, 100 persone ( se non di piu ) contromano a sfidare gli ingnari driver.
Brucia le chiese come in Norvegia dove il Black Metal prega.
mcorobic
 
Messaggi: 366
Iscritto il: gio set 10, 2009 20:36 pm
Località: Milan

PrecedenteProssimo

Torna a Parole in libertà

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.